Longines 6512 "Ultra Quartz"

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A cura di: Paolo Antolini

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Zufolo
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Longines 6512 "Ultra Quartz"

Messaggio da Zufolo » ven mag 04, 2018 12:27 am

Hanno fatto il conto che l'orologio al quarzo sia stato inventato 8 volte in 3 continenti diversi.
Una di queste è stato in casa Longines nel 1970.
Longines già partecipava al consorzio CEH e il suo direttore tecnico, Aurèle Mairie, faceva parte del board. Quello che gli era del tutto chiaro è che il movimento Beta 21 che era in fase di gestazione sarebbe risultato estremamente costoso da produrre, principalmente a causa dell'integrato col divisore di frequenze.
Decise allora di produrre in casa un movimento più semplice e meno costoso da produrre.
Longines già dagli anni '50 collaborava con la Bernard Golay, e nel corso degli anni '60 aveva già prodotto un prototipo, il calibro 400, di orologio elettromeccanico a bilanciere con contatto elettrico.
La sinergia Longines/Golay già nel 1965 produsse il primo frutto, seppur sotto forma di orologio nautico con un quarzo da 12.000 Hz, 25 transistor e tre pile: il calibro 800, col quale nel 1965 stabilirono il nuovo record di precisione dell'Osservatorio di Neuchâtel. Vinsero di nuovo il primo premio nel 1966 e 1968 con degli orologi da tasca.
Il nuovo progetto prese vita nel 1963 nei laboratori di ricerca Longines chiamati "Ile du Diable" (Isola del Diavolo), che a dispetto del nome sinistro non erano su un' isola e nemmeno (si spera) c'era il Diavolo.
Il circuito elettronico disegnato da Golay era del tutto originale e sarebbe rimasto unico nella storia dell'orologeria anche dopo. E' composto da 14 transistor, 19 resistenze e 7 condensatori, non integrati in un chip ma saldati singolarmente e a mano. Il quarzo non era a forma di diapason ma di grossa barra (26x6x3 mm), con frequenza di 8192 Hz. Non esisteva alcun circuito divisore ma due circuiti oscillatori separati, il primo dei quali eccitava il quarzo a 8192 Hz e il secondo il motore a 170,66 Hz. Il rapporto era quindi di 48/1 e se non era esatto veniva generato un segnale di correzione della frequenza del motore.
Il motore era concettualmente uguale a quello del Beta 21: un risonatore con bobina mobile e magneti permanenti fissi. La bobina non è protetta e i fili corrono liberi sul braccio del risonatore (il che mi fa invecchiare di 10 anni ogni volta che lo apro). Dal braccio del risonatore parte un cricchetto con rubino che fa girare una ruota che dispone di 170 denti da 0,024 mm, posta in verticale e quindi a 90° rispetto alle altre. Tramite una vite senza fine il moto si trasmette poi al resto del treno. Fu studiato un olio apposito, meno viscoso, per questa ruota (che peraltro è presente anche nel Bulova 221 da donna, un movimento meravigliosamente minuscolo)
Il design molto simile al Beta 21 provocò una discussone con CEH, ma Longines riuscì a dimostrare che non avevano praticamente niente in comune. Dal momento che il destino ha molto senso dell'umorismo, però, nel 1970 ancora non erano pronti. Longines dovette perciò acquisire 600 movimenti Beta 21 per presentare almeno un modello al quarzo, che diventò il Quartz-Chron. Il suo movimento 6512 "Ultra Quartz" fu invece presentato nel 1971 e prodotto fino al 1973 in 2000 pezzi.
L' aspetto è elegantemente massiccio, tipicamente seventies, per tutte e due le forme di cassa in cui è stato prodotto. La corona è sul fondello e la cassa è in due pezzi,tenuti chiusi da due mollette tra le anse.
La forma con movimento messo in verticale ed eleganti indici tridimensionali
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Movimento in orizzontale e indici classici
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Il movimento in tutta la sua meravigliosa confusionarietà. Al centro si vede il motore col risonatore. Si noti anche che la ruota secondi non ha un rubino.
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La farfalla con relativa vite regola la posizione del cricchetto fisso, che impedisce il ritorno della ruota indice.

Dettaglio del motore:
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La foto ufficiale del sito Longines:
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Togliendo il motore, si nota il notevole spazio occupato dal circuito rispetto ai ruotismi. Il quarzo è nella faccia inferiore del lato corto.
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In questa invenzione quello che salta all'occhio è l' incredibile inventiva sviluppata tra i '50 e i '70 per muovere gli orologi, prima che tutto il mondo si appiattisse su quarzo diapason 32KHz, motore Lavet e circuito integrato.
Ultima modifica di Zufolo il gio mag 10, 2018 9:42 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Longines 6512 "Ultra Quartz"

Messaggio da Paolo Antolini » mar mag 08, 2018 8:38 am

Riesci sempre a stupirmi per ricchezza di contenuti, grazie davvero
Ad maiora

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Re: Longines 6512 "Ultra Quartz"

Messaggio da Giacomo » mar mag 08, 2018 9:37 am

A mio parere questo movimento è un opera d'arte sia per la concezione e progettazione, sia per l'effetto "estetico" ottenuto. Ne parlavo proprio l'altro giorno con il padre della mia fidanzata.
Grazie per l'interessantissimo articolo

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Re: Longines 6512 "Ultra Quartz"

Messaggio da vip » mar mag 08, 2018 9:40 am

Riesci sempre a compilare dei post molto interessanti e particolareggiati. Ogni volta curi l'esposizione per avere una lettura semplice da essere comprensibili a tutti.
Grazie
un sorriso non impoverisce chi lo dona ma arricchisce chi lo riceve (Anatole France) ..... vito

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