La via francese al quarzo: Lip R33

Il mondo degli orologi da polso, vintage e moderni.

A cura di: Paolo Antolini

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La via francese al quarzo: Lip R33

Messaggio da Zufolo » mer set 19, 2018 12:20 am

In Lip ci si interessava al quarzo già dalla fine degli anni ‘50. Nel 1954 Auguste Karolus presenta al Congresso Internazionale della Cronometria di Parigi un quarzo in forma di diapason delle dimensioni di una penna. Paul George, insieme ai consulenti Yves Rocard e Pierre Mesnage del laboratorio Lip, decide di intraprendere gli studi per miniaturizzarlo fino a farlo entrare in un orologio.
Si tenga presente che fino ad allora i quarzi erano tagliati a forma di barretta e che la frequenza di vibrazione è funzione diretta di lunghezza e larghezza (ma non altezza): difatti i primi orologi svizzeri e giapponesi hanno quarzi da 8192 Hz perché per alzare la frequenza occorrerebbero dimensioni che eccedono le possibilità di un orologio da polso. Si era invece scoperto che tagliando i quarzi in forma di diapason si ottengono frequenze più alte a parità di volume.

Come nella Genesi, si parte dal mare

Come sempre accade, la prima tappa sono i cronometri da Marina: dal punto di vista di un orologiaio hanno due grandiosi pregi: sono molto grossi e possono essere venduti a prezzi alti.
Il primo di questi vede la luce nel 1957, ed è il primo al mondo con un quarzo in forma di diapason. Solo che siamo ancora sui tre litri di volume. Nel 1959, con uno di questi Lip ottiene il primo certificato di cronometro al mondo per un orologio al quarzo. Nel 1963 si arriva a scende sotto il litro di volume complessivo. Si comprende come la strada per arrivare ai 3,75 cm3 sia ancora lunga… nel 1965 si arriva a 0,75 (una bordolese, insomma) e 1,5 kg. Manca ancora un po’,ma intanto si iniziano a realizzare degli orologi da tavolo. Però, già nel 1962 George grazie ad un nuovo procedimento di taglio ad ultrasuoni era riuscito ad ottenere un quarzo di 15 mm e 1.920 Hz: la divisione fino a 60 Hz avviene tramite uno dei primi chip usciti dalle officine del CEH di Neuchatel. Nel 1965 si raggiungono gli 8192, 16384 e 32768 Hz. Come già sappiamo, negli stessi anni tutti gli altri produttori stanno battendo la testa sugli stessi problemi: dimensioni e consumi.

Le invenzioni moderne sono un lavoro corale

Oltre ad alzare la frequenza del quarzo si deve persino risolvere il problema di riuscire a mettere sottovuoto un tubetto così piccolo, cosa che lo specialista elettronico Gabriel Cart realizza con l’ ajuto di IBM. Il disegnatore Paul Landarchet migliora il processo fotolitografico dei circuiti. Jean Tortey mette a punto il taglio ad ultrasuoni del quarzo e François Jouffroy la metallizzazione sottovuoto a freddo dello stesso. Il motore è messo a punto da Charles Naly. In quel periodo storico erano già esistenti i motori Lavet (dal cognome dell’ Ingegner Marius, 1894-1980, l’ inventore), ma consumavano ancora troppo. Lip mette a punto un motore con 4 bobine fisse sul ponte e 8 poli di samario-cobalto incollati a polarità alternate sul rotore: ad ogni impulso il motore effettua un ottavo di giro. Questo tipo di motore, chiamato, ça va sans dire, “Lip” verrà presentato al Congresso di Friburgo del 2 giugno 1972, avrà vita breve ma verrà utilizzato anche da altri produttori, come ad esempio ESA sul calibro 9180. Ha il pregio di essere molto silenzioso, ma per contro è complesso e costoso da costruire.
Il 14 settembre 1971 un prototipo, cui viene dato il nome di “Exachron” , con quarzo a diapason di 8192 Hz di frequenza, motore Lip e chip Motorola MC61 da Jacques Saintesprit e Jean-Georges Laviolette in una conferenza stampa; durante quest’ ultima, Laviolette spiega: “Il fattore di qualità di un bilanciere a spirale è nell’ ordine di 300 nel migliore dei casi. Quello di un diapason si avvicina a 3000. Un quarzo si posiziona tra 50.000 e 100.000”. In termini di precisione, si passa dai 5 minuti/settimana di un meccanico al minuto/settimana dell’ elettrico al minuto/mese di un orologio diapason per arrivare ai due minuti/anno del quarzo.
Un prototipo successivo viene mostrato il 25 novembre alla Società di Cronometria di Parigi.
Nel 1973 si arriva al prototipo “Isochronic”, che viene presentato al salone di Basilea. Rispetto all’ Exachron guadagna il quarzo a 32768 Hz, i secondi centrali ma non ancora il datario. Quest’ ultimo verrà impiantato nella versione R32, finalmente definitiva. Contrariamente al solito, il numero non indica la dimensione, ma la frequenza del quarzo. La “R”, invece, come tutti i calibri Lip, indica la forma rotonda del calibro. Se ne producono i primi mille esemplari su ébauche prodotta da Durowe.
Finalmente il quarzo è pronto per la commercializzazione ma a bloccare tutto arriva...

L’ Affaire Lip

La casa orologiera è stata suo malgrado al centro di uno dei più imponenti movimenti operai degli anni ‘70 in tutta Europa, il cui esito finale è riassumibile nella battuta: “l’ operazione è riuscita: il paziente è morto.”
La crisi già mordeva dai primi degli anni ‘60: un produttore di qualità com’era Lip vedeva la sua quota di mercato dai meccanici economici, tipo Roskopf. Il numero di oltre 500.000 orologi l’ anno come alla fine degli anni ‘50 è ormai una chimera. Nella seconda metà del decennio il bisogno di capitali si fa pressante e Fred Lip si decide al passo di cedere un terzo delle azioni alla svizzera Ebauches SA (ESA), che salirà fino al 43% nel 1970. Le vendite scendono comunque: nel 1971 siamo a 400.000 pezzi, e Fred Lip se ne va. Gli stipendi dei 1.500 operai assorbono 30 milioni di Franchi su 90 milioni di fatturato. Nel 1973 il deficit di bilancio raggiunge i 90 milioni di franchi, e ad agosto il fallimento è inevitabile. Gli operai inscenano manifestazioni, la più imponente delle quali il 29 settembre porta in piazza a Besançon oltre 100.000 persone. La fabbrica viene occupata e con una sorta di confisca e collettivizzazione la produzione viene riavviata e i proventi delle vendite sottobanco vengono utilizzati per pagare gli stipendi. Le massicce vendite a basso prezzo peraltro mettono in crisi anche la rete di vendita ufficiale. In questo periodo vengono venduti anche i primi orologi al quarzo. L’ agitazione viene smobilitata del tutto solo a marzo 1974 e gli operai restituiscono 7 tonnellate di materiale e documentazione. La vittoria degli operai è totale, e infatti nel 1976 Lip fallisce nuovamente. Qui però siamo già oltre.

Tra un botto e l’ altro

Nel periodo tra i due fallimenti l’ azienda è gestita da Claude Neuschwander, ed è sotto la sua guida che finalmente viene messo in vendita, nel 1975. Nei 3 anni che sono intercorsi l' R32 è stato rivisto, ed è diventato R33. Le differenze, ad occhio sono in numerosi dettagli: è cambiato il chip, il trimmer, è un po' diversa l' ébauche, alcuni ponti, è sparita la contropietra e l' antichoc dal rotore, i contatti del motore anziché essere delicati fili smaltati con chiodini in cima che una vite pressa contro la schedina sono diventati un più affidabile nastro. E' stata ristretta un po' la sede della ruota a castello per la rimessa dell' ora, e adesso non c'è più la certezza matematica che togliendo l' albero cada dentro. Lo fa solo 80% delle volte :-)
In totale vengono prodotti 10.000 R33, incassati in 4 modelli diversi, di cui uno in cassa asimmetrica disegnato da Roger Tallon. Resteranno in catalogo fino al 1976, ovvero l’ anno del secondo e definitivo fallimento, ad un prezzo relativamente elevato: da 800 a 975 franchi.
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Non dimentichiamoci delle signore

In tutto questo, c’è ancora tempo per mettere a punto la versione da signore: il calibro T24 riesce a far stare gli stessi componenti (quarzo diapason 32KHz, motore Lip e chip) in una forma a tonneau (da cui la T della denominazione) di soli 15 mm di larghezza. Viene presentato nel 1970, e l’ anno successivo esce la versione migliorata T20, che perlopiù verrà utilizzata da ESA col proprio codice 9241.
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Re: La via francese al quarzo: Lip R33

Messaggio da Zufolo » sab ott 20, 2018 1:32 pm

Aggiungo delle foto di un R32 da solo e vicino ad un R33 per apprezzare le piccole ma numerose differenze costruttive.
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Re: La via francese al quarzo: Lip R33

Messaggio da kelorkilé » sab ott 20, 2018 6:12 pm

Questa è la mia che non funziona. Grazie zufolo, sempre molto interessante come al solito. :clap:
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Immagine Ciao Ciao GG ;)
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