Ogni tanto mi capita di leggere la frase "Se ha la pila non è un vero orologio". Eccovi accontentati.
La casa "Le Phare" fu fondata nel 1888 - tanto per cambiare - a La-Chaux-de-Fonds da Carles-Ami Barbezat. Il suo marchio più famoso è oggi Jean d'Eve, creato nel 1971, del quale ha un catalogo di pezzi relativamente originali e con soluzioni tecniche estrose. La società oggi si chiama Le Phare Jean d'Eve s.a.
Negli anni '70 sono entrati nel mercato degli orologi al quarzo montano movimenti di terzi. La casa, però, considerava "irritante" dover cambiare le pile ogni 2-4 anni [mentre caricarlo e regolarlo tutti i giorni invece...... NdR]. Decisero perciò di progettare un movimento al quarzo che potesse fare del tutto a meno dell' accumulatore.
Per la progettazione si sono serviti della collaborazione dell' università di Eindhoven et e dello studio ingegneristico Kinetron BV di La Chaux-de-Fonds. Il design è stato affidato a Jean-François Donzé.
Ecco che per il centenario della casa, 1988, presentano a Basilea il modello Samara. In realtà per renderlo funzionante ci vorrà ancora qualche anno e il deposito di 20 brevetti.
Il movimento è dotato di una massa oscillante funzionalmente uguale a quella di un orologio automatico ma di forma circa semicircolare. Ricorda la forma della samara, il frutto alato tipico di molti alberi, come l' olmo, il frassino o l' acero. Da lì il nome.
Il volano, ruotando alimenta un microgeneratore (8,8x2,7mm) che, dotato di un rotore magnetico con 14 poli e una bobina fissa, provvede a generare corrente alternata che tramite un ponte di Graetz viene raddrizzata e ricarica un condensatore che a sua volta alimenta il movimento. La carica del condensatore è sufficiente per 10 giorni di funzionamento se non indossato.
Dal momento che il movimento irregolare del volano non garantirebbe mai una produzione di corrente stabile questo di per sé ricarica una molla, che ogni 8 giri di volano si scarica tutta insieme facendo compiere al rotore una rotazione di 180 gradi alla velocità di 15.000 giri/minuto.
Curiosamente il volano non è sotto, ma in bella vista sopra il quadrante. Il datario non è a finestra ma a lancetta. Sotto viene lasciato spazio per la corona di rimessa all' ora e per il contatto dell' "energizzatore".
Questo piccolo attrezzo serviva per quando l' orologio si scaricava del tutto: lo si appoggiava sul fondo per 10 secondi e ricaricava di quel minimo il condensatore quanto basta per ripartire.
L' assenza di una pila lo rende estremamente affidabile e durevole: il condensatore non soffre dei problemi di invecchiamento.
In realtà non furono i primi a pensare una soluzione autoricaricante: il Bulova Thermatron è del 1978, ma non fa a meno della pila e questo somiglia di più ad un normale orologio automatico.
Qui di seguito alcuni dei brevetti:
Qui il movimento, lato quadrante senza l' ultima ruota del datario:
e qui lo schema meccanico:
Il Samara è ancora prodotto, aggiornato, sotto forma di Samara 2. Pur essendo sempre senza accumulatore, l' autonomia ora è 9 mesi.
Il quarzo automatico: Jean d' Eve Samara
A cura di: Paolo Antolini
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Il quarzo automatico: Jean d' Eve Samara
Ultima modifica di Zufolo il gio nov 22, 2018 2:52 pm, modificato 5 volte in totale.

- Paolo Antolini
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Re: Il quarzo automatico: Jean d' Eve Samara
Ottimo come sempre e orologio davvero particolare, se devo fare il pignolo avrei dedicato a questa meraviglia delle lancette più belle tipo quella del datario. Quelle di ore e minuti sono piuttosto bruttine al confronto con il resto
Ad maiora
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Re: Il quarzo automatico: Jean d' Eve Samara
Quindi sarebbe un antesignano dei kinetik? Ma la massa oscillante frontale è veramente fantastica!
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Re: Il quarzo automatico: Jean d' Eve Samara
Il Seiko AGS è dello stesso anno, 1988. Si chiamerà Kinetic a partire dal 1992. C'è chi ha scritto di una collaborazione tra le due case, ma non ho trovato riscontro a questa ipotesi.
Molte fonti, non solo in questo caso,tendono a copiarsi l'un l'altra rendendo più difficile capire se sono fatti o illazioni.

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Re: Il quarzo automatico: Jean d' Eve Samara
E' una storia interessante questa di Jean d' Eve Samara, come quella del Bulova Thermatron perché non le conoscevo. Grazie
- Zufolo
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Re: Il quarzo automatico: Jean d' Eve Samara
Il Thermatron era in realtà un progetto uscito dal CEH, che a momenti costa l'esistenza della Bulova. Un giorno ne parlerò in dettaglio.
