Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
A cura di: Paolo Antolini
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Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Da 50 anni, ormai, le edizioni di questo cronografo non si contano più. Indossare uno di questi, però, al massimo può dare la soddisfazione di avere un esemplare il cui aspetto richiama quello che ha calcato il suolo lunare o, a voler cercare indietro nel tempo, uno che perlomeno ha lo stesso movimento 321.
Ma non uno di quelli che davvero ci sono andati. Questi, essendo stati forniti agli astronauti dalla NASA sono di proprietà governativa.
C’è stato però recentemente un momento in cui si è potuto acquistare un orologio che davvero è stato sulla Luna: l’anno era il 2015 e l’orologio un prototipo Bulova.
Come c’è arrivato?
Come si sa, nel 1965 la NASA selezionò dei modelli di orologio adatti alle missioni spaziali.
I test furono effettuati in segreto, tanto che i vari candidati furono acquistati privatamente nei negozi. Vinse l’Omega Speedmaster, ma la casa lo seppe solo l’anno successivo.
Da allora, è stato un profluvio di Speedmaster Professional “moonwatch”.
Bulova, che era americana, mal digerì questa sconfitta.
Nel 1972 il Generale Omar Bradley (aveva servito nella II guerra mondiale come capo dello staff del Generale Eisenhower), presidente di Bulova, mise in campo ogni e qualunque mezzo per poter finalmente avere anch'egli il suo “moonwatch”: richiese alla NASA di effettuare una nuova selezione ed effettuò una pesante azione di lobby con i senatori perché fosse applicato il “Buy American Act” del 1933, che imponeva che i beni acquistati dal Governo fossero realizzati almeno al 51% negli USA. (Qualcuno ha parlato di protezionismo? Dovremmo prendere esempio).
Con questo sperava di far fuori la concorrenza svizzera, ed in effetti eliminò dalla competizione 14 su 15 case.
Tranne una: Omega. Questa non si fece cogliere in castagna: mandò a produrre le casse e i cristalli alla Starr Watch Case Company di Luddington, Michigan e successivamente a controllarle alla Hamilton a Lancaster, Pennsylvania. Successivamente, venivano inviate in Svizzera per l’incassatura del movimento.
Dopo aver sbaragliato quasi tutta la concorrenza, il passo successivo era altrettanto importante, diremmo fondamentale: avere un movimento. Bulova infatti non produceva cronografi. Si fece inviare 16 movimenti dalla sua consociata svizzera, la Unversal Genève. Questi movimenti pare accertato che fossero dei Valjoux 72.
Come i clandestini nella stiva
Nonostante gli sforzi profusi, la NASA non vide il motivo per non continuare ad utilizzare gli Speedmaster.
Bradley la prese elegantemente, si fa per dire. Pressò persino la NASA per sapere quanti erano e che fine avevano fatto gli Speedmaster.
Dopo una serie di ricerche venne fuori che fino al 1968 ne erano stati acquistati 97, di cui 17 erano rotti o persi, 60 erano in uso o in revisione e 20 ancora da utilizzare.
A questo punto, non rassegnandosi a rimanere a terra, Bradley regalò uno di questi prototipi all’astronauta David Scott, perché se lo portasse dietro come orologio personale. Così avvenne nella missione Apollo 15.
Sepolto in cassaforte
Una volta tornati sulla terra, Scott poté ovviamente riportarsi a casa il suo Bulova.
Curiosamente, finì dimenticato in cassaforte per oltre 40 anni, tanto che in alcune interviste Scott sostiene di aver indossato un Waltham.
Come mai Bulova non abbia sfruttato questo avvenimento e dove siano finiti gli altri prototipi è ancora avvolto dal mistero.
Si sa che un esemplare di questi – presentato semplicemente come prototipo - è andato all’asta nel 1994, con un prezzo di vendita di circa 3.000 $.
Sta di fatto che nel 2015 venne riesumato e messo all’asta il 15 ottobre con una previsione di 50.000 $.
Il prezzo di vendita finale è un impressionante milione e 300mila dollari. Con le commissioni il totale è 1.625.000 $.
Questo è l'esemplare andato all' asta nel 1994:
Veniamo a noi
Vi domanderete come mai mi sono interessato di una storia che non ha pile al suo interno: perché ora ce l'ha.
Nel 2016 Bulova, ora giapponese, coglie la palla al balzo di questa riscoperta e presenta la riedizione aggiornata.
L’estetica riprende fedelmente quella dell’antenato, compresi i pulsanti cronografici ad aletta. Una concessione alla praticità è l’inserimento del datario tra il 4 e il 5, che si nota a malapena.
Le dimensioni sono di poco superiori all’originale: 45 mm contro i 43,3 originali. Lo spessore è 13,3 mm.
Il movimento non è quello originale e non è neppure meccanico.
E’ il quarzo ad altra frequenza (262 KHz) introdotto nel 2012 e capace di una precisione di 10 sec/anno.
L’operazione ha senso?
Dipende da come la si vede.
Se si vuole indossare un calibro selezionato per andare nello spazio dovremmo cercare un Omega 321 o un Ruhla UMF-28.
Non si sa se neppure se l’Omega 861 è stato testato in tal senso.
Tutto il resto è “evocazione”, “ispirazione”, marketing insomma. Quindi un marketing vale l’altro: se Omega ci campa da 50 anni, possono farlo anche altri.
Anche la discussione sulla “nobiltà” del movimento lascia il tempo che trova: il marchio Bulova oggi ha questa collocazione di mercato, ben illustrata dallo zero in meno nel prezzo di listino rispetto ad uno Speedmaster, con cui viene inevitabile fare paragoni.
Ultima modifica di Zufolo il ven ott 19, 2018 2:41 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Grazie, mi hai chiarito un bel po' di dubbi su vari aspetti!
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Grazie del topic mi ha insegnato qualcosa. Peccato non ci sia stato il lancio di quel Moon negli anni '70 avrebbe avuto fortuna sicuramente
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Fine anni 69 inizio anni 70 del secolo scorso.
Allo stadio lo speaker, oltre alla pubblictà su cosa bere per festeggiare o consolarsi, recitava anche
"Bulova Accutron, l'orologio dell'Era Spaziale"...
Conosco una storia al riguardo ma non posso dimostrare che non si tratti di leggenda metropolitana.
Allo stadio lo speaker, oltre alla pubblictà su cosa bere per festeggiare o consolarsi, recitava anche
"Bulova Accutron, l'orologio dell'Era Spaziale"...
Conosco una storia al riguardo ma non posso dimostrare che non si tratti di leggenda metropolitana.
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
ars57 ha scritto: ↑gio ott 18, 2018 7:04 pmFine anni 69 inizio anni 70 del secolo scorso.
Allo stadio lo speaker, oltre alla pubblictà su cosa bere per festeggiare o consolarsi, recitava anche
"Bulova Accutron, l'orologio dell'Era Spaziale"...
Conosco una storia al riguardo ma non posso dimostrare che non si tratti di leggenda metropolitana.
Beh, gli Accutron erano già stati nello spazio e persino sulla Luna. Solo che erano in forma di strumentazione di bordo. Il Generale Bradley voleva mandarceli al polso di un astronauto (come direbbe la Boldrini).
Pare che nei test del 1972 i Bulova abbiano fallito i test di accelerazione e di umidità, ma i risultati non sono mai stati resi noti.
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Per rimanere in tema scherzoso, millo grazio.
davvero un favoloso post, me lo sono bevuto d'un fiato
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
A me piacciono le leggende metropolitane, eppoi chi ci dice che qualcuno, spulciando, non trovi conferme o smentite? Racconta, Mario, racconta
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
I meccanismi Accutron furono utilizzati in 46 missioni spaziale US. Un movimento Accutron è restato sulla Luna nel mare della tranquillità. È in un sismografo strumento collocato a questo luogo nel 1969 per gli astronauti della missione Apollo 11, i primi uomini ad avere camminato sulla Luna.
Grazie Zufolo per questa pagina di storia.
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Bellissimo post, ci insegna anche tanto sul potere del marketing, in orologeria come per qualsiasi altro bene di consumo od oggetto del desiderio...
Virtute duce, comite Fortuna.
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Qui si innesterebbe un discorso su quanto il marchio, il Brand, sia un simulacro della realtà così come teorizzato da Jean Beaudrillard in "La Précession des simulacres": dal momento che le nostre competenze non ci permettono di valutare la bontà di un oggetto - non potendo noi essere orologiai, scarpai, meccanici - usiamo i brand come mappa della realtà: se ha scritto sopra Rolex o BMW (o Ferragni) allora è buono e vale quello che costa. Solo che ora, secondo Baudrillard, il modello (la mappa) ha preso il sopravvento sulla realtà, che ora si limita a imitare il modello. È perciò il modello, oggi, a precedere e determinare la realtà. Riuscendo a convincere che un telefono con la mela sopra abbia dentro l' equivalente di 1.200 euro di materiale e manodopera.Marisa Addomine ha scritto: ↑ven ott 19, 2018 9:47 amBellissimo post, ci insegna anche tanto sul potere del marketing, in orologeria come per qualsiasi altro bene di consumo od oggetto del desiderio...
Non è però questa la sede per fare certi discorsi.
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
si spera in una prossima missione umana sul bel satellite,un cambio pila è d’obbligo su un calibro di questa bellezza unica.....kelorkilé ha scritto: ↑ven ott 19, 2018 9:27 amI meccanismi Accutron furono utilizzati in 46 missioni spaziale US. Un movimento Accutron è restato sulla Luna nel mare della tranquillità. È in un sismografo strumento collocato a questo luogo nel 1969 per gli astronauti della missione Apollo 11, i primi uomini ad avere camminato sulla Luna.
Grazie Zufolo per questa pagina di storia.
Per quanto riguarda il Bulova Lunar Pilot se tutto va bene a breve l’avrò in collezione ad affiancare Speedy e Strela....
Non guardate mai qualcuno in basso a meno che non vogliate aiutarlo ad alzarsi
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
eccolo arrivato.....
Non guardate mai qualcuno in basso a meno che non vogliate aiutarlo ad alzarsi
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Decisamente di mio gusto. Bellissimo grazie
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Spettacolo. Non saprei quale scegliere tra i due. Che cosa montano?
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Bella coppia di orologi, mi piacciono entrambi, poter averli entrambi sarebbe magnifico.Moonalf ha scritto: ↑mer nov 13, 2019 10:33 ameccolo arrivato.....
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Grazie, ho imparato sicuramente qualcosa di più sul lunar pilot.
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Re: Cosa non si fa pur di andare sulla Luna: Bulova Lunar Pilot
Bellissimo post. Grazie.