L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
A cura di: Paolo Antolini
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L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Aquadive è stato un marchio nato espressamente per la produzione di orologi per sub.
Recentemente è rinato in Germania, ha acquistato sul mercato fondi di magazzino di casse e movimenti originali e dal 2011 ha rimesso in vendita alcuni orologi parzialmente realizzati con questi fondi: il modello 200 ha cassa originale e movimento svizzero nuovo, mentre le serie 100 e 300 sono completamente nuove con movimenti ETA 2893-2, 2836 o 2824-2, o addirittura, nel modello 500, un Vaucher/Parmigiani a doppio bariletto. La serie 77 ha invece cassa nuova e movimento Anton Schild ricondizionato.
All’ epoca di nostro interesse, Aquadive era un marchio di proprietà di N.A.C Sales Inc., di Los Angeles. Come molti altri, non è sopravvissuto all’epoca del quarzo, ma già si va oltre la nostra storia: quello che a noi interessa, infatti, è l’ incontro del sub con i movimenti elettronici: il modello 50.
Questo modello fu realizzato negli anni ‘70 col movimento all’ epoca più diffuso: l’ ESA 9154, elettronico a bilanciere di cui abbiamo già parlato. E’ stato un calibro di grande successo e diffusione, facile da trovare ancora oggi. Per questo orologio il movimento è stato modificato togliendo il datario, inutile su un oggetto di questo tipo.
La particolarità di questo modello è la presenza di una quarta lancetta dedicata al profondimetro, con scala da 0 a 200 piedi o talvolta da 0 a 60 metri, realizzato grazie ad un tubo di Bourdon che occupa l’ anello esterno al movimento.
Il manometro Bourdon fu inventato a metà ‘800 dall’omonimo ingegnere francese: il concetto è quello di un tubo metallico elastico a forma di “C”, al cui interno si crea una pressione partendo da un estremo del tubo. Al variare della pressione, la "C" si allarga o restringe, e il valore viene mostrato su un qadrante da una lancetta collegata all' altra estremità del tubo.
La versione da orologio fu brevettata nel 1968, ed era realizzata col tubo a C pieno di olio. La pressione esterna era rilevata tramite una valvola posta tra le anse, a ore 12. A causa della necessità di alloggiare il tubo, l’ orologio raggiungeva la notevole dimensione di 46 (51 con la corona, che era a sinistra) x 53 x 18 mm. Il peso era di 125 g. L’ orologio fu lanciato nel 1973 con i marchi Aquadive e Rotary. Il costo era di 225$ ed era disponibile con quadrante grigio, arancio e blu. Risultò soffrire di problemi di perdita di olio, tanto che non è raro trovarne esemplari col quadrante rovinato ed è difficile che il profondimetro funzioni. Nel 1975 fu lanciata la versione riveduta, che risolveva questi problemi. Il costo salì a 250$.
il movimento era marcato N.A.C.
Recentemente è rinato in Germania, ha acquistato sul mercato fondi di magazzino di casse e movimenti originali e dal 2011 ha rimesso in vendita alcuni orologi parzialmente realizzati con questi fondi: il modello 200 ha cassa originale e movimento svizzero nuovo, mentre le serie 100 e 300 sono completamente nuove con movimenti ETA 2893-2, 2836 o 2824-2, o addirittura, nel modello 500, un Vaucher/Parmigiani a doppio bariletto. La serie 77 ha invece cassa nuova e movimento Anton Schild ricondizionato.
All’ epoca di nostro interesse, Aquadive era un marchio di proprietà di N.A.C Sales Inc., di Los Angeles. Come molti altri, non è sopravvissuto all’epoca del quarzo, ma già si va oltre la nostra storia: quello che a noi interessa, infatti, è l’ incontro del sub con i movimenti elettronici: il modello 50.
Questo modello fu realizzato negli anni ‘70 col movimento all’ epoca più diffuso: l’ ESA 9154, elettronico a bilanciere di cui abbiamo già parlato. E’ stato un calibro di grande successo e diffusione, facile da trovare ancora oggi. Per questo orologio il movimento è stato modificato togliendo il datario, inutile su un oggetto di questo tipo.
La particolarità di questo modello è la presenza di una quarta lancetta dedicata al profondimetro, con scala da 0 a 200 piedi o talvolta da 0 a 60 metri, realizzato grazie ad un tubo di Bourdon che occupa l’ anello esterno al movimento.
Il manometro Bourdon fu inventato a metà ‘800 dall’omonimo ingegnere francese: il concetto è quello di un tubo metallico elastico a forma di “C”, al cui interno si crea una pressione partendo da un estremo del tubo. Al variare della pressione, la "C" si allarga o restringe, e il valore viene mostrato su un qadrante da una lancetta collegata all' altra estremità del tubo.
La versione da orologio fu brevettata nel 1968, ed era realizzata col tubo a C pieno di olio. La pressione esterna era rilevata tramite una valvola posta tra le anse, a ore 12. A causa della necessità di alloggiare il tubo, l’ orologio raggiungeva la notevole dimensione di 46 (51 con la corona, che era a sinistra) x 53 x 18 mm. Il peso era di 125 g. L’ orologio fu lanciato nel 1973 con i marchi Aquadive e Rotary. Il costo era di 225$ ed era disponibile con quadrante grigio, arancio e blu. Risultò soffrire di problemi di perdita di olio, tanto che non è raro trovarne esemplari col quadrante rovinato ed è difficile che il profondimetro funzioni. Nel 1975 fu lanciata la versione riveduta, che risolveva questi problemi. Il costo salì a 250$.
il movimento era marcato N.A.C.
Ultima modifica di Zufolo il ven feb 08, 2019 7:31 am, modificato 3 volte in totale.
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Non conoscevo minimamente. Grazie. Non sentivo più nominare il manometro Bourdon da un'eternità.
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Stampato anche questo. Grazie mille.
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
lo troverei accattivante anch'io, se lo trovassi. A Gambettola mi hanno chiesto 1800.
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Però immaginavo avessero ancora una buona quotazione ma non così alta
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Nelle aste si trovano, spesso sotto i 1.000, ma il nostro problema è che sono quasi tutti di origine USA e quindi col dazio.Paolo Antolini ha scritto: ↑sab feb 09, 2019 9:16 amPerò immaginavo avessero ancora una buona quotazione ma non così alta
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Per la Francia, le spese di dogana e tassa sarebbero di circa 365 €.
Ciao Ciao GG
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Orologio che non conoscevo ma che è esteticamente bello, magari è un po' grosso. Spero che tu ne trovi uno a un prezzo decente perchè non sfigurerebbe nella tua collezione.
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Re: L’ elettronico degli abissi: Aquadive 50
Interessantissimo e completo thread.Zufolo ha scritto: ↑gio feb 07, 2019 9:57 pmAquadive è stato un marchio nato espressamente per la produzione di orologi per sub.
ad50banner.jpg
Recentemente è rinato in Germania, ha acquistato sul mercato fondi di magazzino di casse e movimenti originali e dal 2011 ha rimesso in vendita alcuni orologi parzialmente realizzati con questi fondi: il modello 200 ha cassa originale e movimento svizzero nuovo, mentre le serie 100 e 300 sono completamente nuove con movimenti ETA 2893-2, 2836 o 2824-2, o addirittura, nel modello 500, un Vaucher/Parmigiani a doppio bariletto. La serie 77 ha invece cassa nuova e movimento Anton Schild ricondizionato.
All’ epoca di nostro interesse, Aquadive era un marchio di proprietà di N.A.C Sales Inc., di Los Angeles. Come molti altri, non è sopravvissuto all’epoca del quarzo, ma già si va oltre la nostra storia: quello che a noi interessa, infatti, è l’ incontro del sub con i movimenti elettronici: il modello 50.
Questo modello fu realizzato negli anni ‘70 col movimento all’ epoca più diffuso: l’ ESA 9154, elettronico a bilanciere di cui abbiamo già parlato. E’ stato un calibro di grande successo e diffusione, facile da trovare ancora oggi. Per questo orologio il movimento è stato modificato togliendo il datario, inutile su un oggetto di questo tipo.
La particolarità di questo modello è la presenza di una quarta lancetta dedicata al profondimetro, con scala da 0 a 200 piedi o talvolta da 0 a 60 metri, realizzato grazie ad un tubo di Bourdon che occupa l’ anello esterno al movimento.
Il manometro Bourdon fu inventato a metà ‘800 dall’omonimo ingegnere francese:
bourdon 1.jpg
il concetto è quello di un tubo metallico elastico a forma di “C”, al cui interno si crea una pressione partendo da un estremo del tubo. Al variare della pressione, la "C" si allarga o restringe, e il valore viene mostrato su un qadrante da una lancetta collegata all' altra estremità del tubo.
La versione da orologio fu brevettata nel 1968, ed era realizzata col tubo a C pieno di olio. La pressione esterna era rilevata tramite una valvola posta tra le anse, a ore 12.
Aquadive-Model-50-Bourdon-Tube-2.jpg
A causa della necessità di alloggiare il tubo, l’ orologio raggiungeva la notevole dimensione di 46 (51 con la corona, che era a sinistra) x 53 x 18 mm. Il peso era di 125 g.
Aquadive-ESA-9154-7.jpg
L’ orologio fu lanciato nel 1973 con i marchi Aquadive e Rotary. Il costo era di 225$ ed era disponibile con quadrante grigio, arancio e blu. Risultò soffrire di problemi di perdita di olio, tanto che non è raro trovarne esemplari col quadrante rovinato ed è difficile che il profondimetro funzioni. Nel 1975 fu lanciata la versione riveduta, che risolveva questi problemi. Il costo salì a 250$.
Aquadive-Model-50-Pressure-Gauge-Zeroing-Lever-2.jpg
Aquadive-Model-50-Pressure-Gauge-Sensor-4.jpg
rot221ik7.jpg
il movimento era marcato N.A.C.
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rad2.jpg
Mi permetto di aggiungere alle tante informazioni citate, solo un piccola informazione ossia, che i primi time depth montavano l' Esa 9150, successivamente sostituito dal 9154.
Comunque orologio incantevole: un'opera d'arte per la subacquea.
Saluti