Ibridi e dintorni

Il mondo degli orologi da polso, vintage e moderni.

A cura di: Paolo Antolini

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Messaggio da Cane » sab mar 17, 2018 11:22 pm

Scusate, ma in questo movimento la batteria sostituisce solo il bariletto oppure c'e' anche un quarzo che scandisce la precisione del movimento?
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Zufolo » dom mar 18, 2018 7:40 am

Cane ha scritto:
sab mar 17, 2018 11:22 pm
Scusate, ma in questo movimento la batteria sostituisce solo il bariletto oppure c'e' anche un quarzo che scandisce la precisione del movimento?
Non c'è quarzo, ci sono un transistor, un condensatore e una resistenza. Non c'è però neppure il treno del moto; il tempo ed il moto vengono dati dal bilanciere spinto dalla bobina.
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Calico » dom mar 18, 2018 8:11 am

Non credo che nessun movimento a bilanciere magnetico abbia mai avuto un quarzo, né da polso né da pendoleria, poiché sarebbe inutile: l'oscillazione giusta del bilanciere è quella che dà la precisione e servirebbe un raffronto tra secondi segnati e base dei tempi quarzata, con un sistema di correzione dell'errore, che per quei tempi era assolutamente avveniristico. <<<<<<<<<<<invece oggi credo sia possibile, ma molto costoso; però sarebbe carino, specialmente col bilanciere a vista; bella sfida quella di accontentare i desideri di Cane ;)

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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Zufolo » dom mar 18, 2018 8:26 am

Calico ha scritto:
dom mar 18, 2018 8:11 am
Non credo che nessun movimento a bilanciere magnetico abbia mai avuto un quarzo, né da polso né da pendoleria, poiché sarebbe inutile: l'oscillazione giusta del bilanciere è quella che dà la precisione e servirebbe un raffronto tra secondi segnati e base dei tempi quarzata, con un sistema di correzione dell'errore, che per quei tempi era assolutamente avveniristico. <<<<<<<<<<<invece oggi credo sia possibile, ma molto costoso; però sarebbe carino, specialmente col bilanciere a vista; bella sfida quella di accontentare i desideri di Cane ;)
Ci sono stati almeno il Timex M62-M63 e il fantastico Luch 3055 sovietico.
luch3055electroquartz5.jpg
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Alcuni di questi sistemi erano un modo di chiamare "Quartz" degli orologi elettromeccanici e ammortizzare gli investimenti. L' M63 è tal quale il Timex M40 con solo la schedina al quarzo, così come Bulova aveva fatto con l' Accuquartz 224.
Se togli la schedina e chiudi il contatto l' M63 funziona lo stesso come un M40.
Timex-Quartz-Cal-63.jpg
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Il luch 3055 è invece un progetto originale è nato già fuori dal tempo: siamo nel 1981 e l' orologeria occidentale è passata da almeno 4 anni completamente al quarzo con motori passo passo.
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da ars57 » dom mar 18, 2018 8:45 am

Grazie Zufolo :clap:
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Cane » dom mar 18, 2018 8:54 am

Zufolo ha scritto:
dom mar 18, 2018 8:26 am
Ci sono stati almeno il Timex M62-M63 e il fantastico Luch 3055 sovietico.
Io ho avuto il Luch 3055, certamente particolare e con un certo fascino, ma l'ho ritenuto un po' una "complicazione cose semplici"...

Vedere un bilanciere con molla controllato da un quarzo non mi torna tanto, allora meglio un quarzo da solo...

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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Zufolo » dom mar 18, 2018 9:14 am

Cane ha scritto:
dom mar 18, 2018 8:54 am

Io ho avuto il Luch 3055, certamente particolare e con un certo fascino, ma l'ho ritenuto un po' una "complicazione cose semplici"...

Vedere un bilanciere con molla controllato da un quarzo non mi torna tanto, allora meglio un quarzo da solo...
Il problema, ai tempi, erano l' assenza (e poi il costo) dei motori passo passo e in alcuni casi la necessità di arrivare velocemente sul mercato con qualcosa che si potesse chiamare "Quartz" riutilizzando competenze ed attrezzature già presenti.
Anche l' Accuquartz, per dire, aveva le stesse caratteristiche di un elemento che già di per sé dà il tempo (il diapason al posto del bilanciere) guidato comunque da un quarzo e il cui utilizzo residuo era di motore.
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Cane » dom mar 18, 2018 9:45 am

Zufolo ha scritto:
dom mar 18, 2018 9:14 am
Cane ha scritto:
dom mar 18, 2018 8:54 am

Io ho avuto il Luch 3055, certamente particolare e con un certo fascino, ma l'ho ritenuto un po' una "complicazione cose semplici"...

Vedere un bilanciere con molla controllato da un quarzo non mi torna tanto, allora meglio un quarzo da solo...
Il problema, ai tempi, erano l' assenza (e poi il costo) dei motori passo passo e in alcuni casi la necessità di arrivare velocemente sul mercato con qualcosa che si potesse chiamare "Quartz" riutilizzando competenze ed attrezzature già presenti.
Anche l' Accuquartz, per dire, aveva le stesse caratteristiche di un elemento che già di per sé dà il tempo (il diapason al posto del bilanciere) guidato comunque da un quarzo e il cui utilizzo residuo era di motore.
Il fatto e' che almeno i sovietici lo fecero in ritardo, ormai gia' superato da altri sistemi...

Comunque anche esteticamente era particolare e originale, diversi colori di quadranti, non male...


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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Calico » dom mar 18, 2018 11:07 am

Grazie Zufolo! Ecco un altro tassello di nozioni utili!
Volendo analizzare dal mio punto di vista queste ultime puntualizzazioni, secondo me una cosa è l'oscillazione di un diapason (all'interno di un clindro col quarzo all'0inizio non c'era altro che una fetta di cristallo di silicio a forma di quarzo; poi hanno cambiato forme e modi di contatto), che trasmette direttamente gli impulsi a un rotore, altra un bilanciere che, con due o più magneti, intercetta al suo passaggio una bobina che sta oscillando e ne prende la forza, esattamente come fanno le sonde spaziali quando passano accanto ai pianeti per prendere velocità con l'effetto fionda. Il bilanciere è grande e può essere influenzato da campi magnetici esterni o dai movimenti bruschi del braccio, che lo fanno reagire in maniera diversa con la forza di gravità terrestre, addirittura mentre il proprietario sta correndo o effettuando altre operazioni. Un motorino pilotato direttamente da un oscillatore stabile è quasi un sistema chiuso, che sarà influenzato solo in casi eccezionali da influenze esterne e la precisione ne trae giovamento. Questo secondo me, che sono solo un hobbista della fisica e non sono certo in grado di dare una dimostrazione matematica di queste mie impressioni, dettate solo dall'osservazione e dall'esperienza.

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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Zufolo » dom mar 18, 2018 6:32 pm

Calico ha scritto:
dom mar 18, 2018 11:07 am
Grazie Zufolo! Ecco un altro tassello di nozioni utili!
Volendo analizzare dal mio punto di vista queste ultime puntualizzazioni, secondo me una cosa è l'oscillazione di un diapason (all'interno di un clindro col quarzo all'0inizio non c'era altro che una fetta di cristallo di silicio a forma di quarzo; poi hanno cambiato forme e modi di contatto), che trasmette direttamente gli impulsi a un rotore, altra un bilanciere che, con due o più magneti, intercetta al suo passaggio una bobina che sta oscillando e ne prende la forza, esattamente come fanno le sonde spaziali quando passano accanto ai pianeti per prendere velocità con l'effetto fionda. Il bilanciere è grande e può essere influenzato da campi magnetici esterni o dai movimenti bruschi del braccio, che lo fanno reagire in maniera diversa con la forza di gravità terrestre, addirittura mentre il proprietario sta correndo o effettuando altre operazioni. Un motorino pilotato direttamente da un oscillatore stabile è quasi un sistema chiuso, che sarà influenzato solo in casi eccezionali da influenze esterne e la precisione ne trae giovamento. Questo secondo me, che sono solo un hobbista della fisica e non sono certo in grado di dare una dimostrazione matematica di queste mie impressioni, dettate solo dall'osservazione e dall'esperienza.
Il problema di trasformare l' energia elettrica in moto cadenzato ha afflitto le case orologiere dal 1957-58 che sono usciti i primi orologi elettrici (Hamilton 500, Lip R27, Bulova 214) al 1971, quando con il Seiko 3823A e soprattutto col Girard Perregaux 350 fa la sua apparizione il motore passo passo. Il quarzo era già arrivato nel 1969-70 col Seiko 35SQ e col CEH Beta 21, ma in numeri minuscoli e - nel caso svizzero - con un risonatore anziché un motore.
Il resto l' ha fatto la miniaturizzazione. Il tubo del quarzo del Beta 21 è più grosso di un movimento miyota completo di oggi. Più sono piccoli e meno risentono di influenze esterne.

C'è da dire che oggi la precisione non pare attrarre ormai più che tanto gli appassionati. Sui meccanici si continua a ritenere "cronometrico" avere -4/+6 secondi al giorno come nel XIX secolo, mentre i quarzi dopo i fasti degli anni '70 (ricordo il meraviglioso Omega 1500 a 2.359.296 Hz) si sono accomodati sui 32768 Hz, tranne poche eccezioni.
Un po' come nelle auto, dove non ti dicono neppure più che motore c'è dentro, ma quanti pollici ha lo schermo. Sembra di comprare una tavoletta.
Ultima modifica di Zufolo il lun mar 19, 2018 5:36 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Cane » dom mar 18, 2018 7:55 pm

Zufolo ha scritto:
dom mar 18, 2018 6:32 pm
C'è da dire che oggi la precisione non pare attrarre ormai più che tanto gli appassionati. Sui meccanici si continua a ritenere "cronometrico" avere -4/+6 secondi al giorno come nel XIX secolo, mentre i quarzi dopo i fasti degli anni '70 (ricordo il meraviglioso Omega 1500 a 2.359.296 Hz) si sono accomodati sui 32768 Hz, tranne poche eccezioni.
Ma qual'e' la precisione dei quarzi attuali?

Quanto e' migliorata dal passato?

Ricordo (mi pare nel 71) di aver acquistato uno dei primi quarzi analogici Seiko (non l'Astron, forse quello dopo) era un day-date simile a un Seiko 5 attuale che faceva + 1" ogni 12/15 gg...
Ultima modifica di Cane il dom mar 18, 2018 8:20 pm, modificato 1 volta in totale.
Paolo

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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Zufolo » dom mar 18, 2018 9:01 pm

Cane ha scritto:
dom mar 18, 2018 7:55 pm
Quanto e' migliorata dal passato?

Ricordo (mi pare nel 71) di aver acquistato uno dei primi quarzi analogici Seiko (non l'Astron, forse quello dopo) era un day-date simile a un Seiko 5 attuale che faceva + 1" ogni 12/15 gg...
A me, stando alle mie osservazioni, pare peggiorata. E' possibile che questo risultato sia dovuto al fatto che il quarzo, nato come alto di gamma, sia invece finito nel basso, tanto che per quello che risulta alla mia cultura personale l' ultimo quarzo di prestigio sia stato il Rolex 5055. Forse possiamo contare il Seiko Springdrive, ma ha una tecnologia completamente diversa. Se qualcuno ha notizie diverse, ben venga.
Nei quarzi attuali si ritiene accettabile 0,5-1" al giorno. Il ché è comunque il 500% meglio dei migliori meccanici.
I migliori quarzi degli anni '70, ovvero Girard Perregaux 350, Omega 1500, Lip R33 e altri ancora riuscivano a fare molto di meglio, anche perché costavano molto:l' Omega MegaQuartz 2.4MHz costava più dello Speedmaster.
Per la mia esperienza personale molti quarzi di quel periodo fanno meglio: il Lip, come il tuo Seiko,mi sta in 2"-3" al mese, il Megaquartz in 1". Il fatto di avere un trimmer tra la pila e il quarzo facilita la regolazione.
Tra i quarzi attuali gli unici, tra quelli di cui ho esperienza diretta, che fanno meglio sono gli Accutron II, che hanno un quarzo tagliato a 3 rebbi anziché 2 posti su piani sfalsati e che vibra a 262 KHz. Questi mi stanno in meno di 1" al mese. Il Mondaine che ho presentato qualche giorno fa, per dire, perde oltre 1" al giorno e non c'è modo di regolarlo.
Ultima modifica di Zufolo il lun mar 19, 2018 5:37 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Calico » lun mar 19, 2018 8:21 am

Quando mi capita un quarzo discreto cui devo fare la revisione che ha anche il compensatore in parallelo al quarzo, lo controllo al Q Test e regolo il compensatore di conseguenza, con cacciavite antiinduttivo. Se sono circuiti svizzeri di discreta gamma, i secondi di scarto che ritrovo sull'oscillazione del quarzo sono identici in uscita all'integrato divisore e, regolando il compensatore, posso mettere il circuito al top. Ma se c'è discrepanza tra oscillazioni del quarzo e logica di conteggio, posso solo fare una mediazione e quello che esce esce. Ad esempio, nei famosi Miyota 2025 e simili, ne avrò testati almeno 400 negli ultimi 5 anni e non ce n'è uno che abbia il quarzo che oscilla in una frequenza che rientri nei 32000 khz con uno scarto massimo di 100 secondi: vanno tutti oltre e l'indicatore del Q Test lampeggia impietosamente senza potermi fornire una indicazione valida sullo scarto effettivo. C'è da dire però che, le ultime volte che compravo i circuiti di ricambio Eta, senza la parte meccanica, spesso li trovavo senza neppure il compensatore, a indicare una carenza di interesse per la regolazione fine. Circa i Seiko, tutti i vecchi circuiti della serie 7TXX erano compensati e mi davano una certa affidabilità, mentre per le serie VX ecc. ancora non ho una esperienza diretta, poiché ho notato che, una volta guasti, nessuno li vuol far riparare e dopo i due anni di garanzia vengono semplicemente abbandonati, mentre per i kinetici i problemi sono altri che non il quarzo.

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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Cane » lun mar 19, 2018 10:03 am

Calico ha scritto:
lun mar 19, 2018 8:21 am
... ne avrò testati almeno 400 negli ultimi 5 anni e non ce n'è uno che abbia il quarzo....
Ammazza... :shock:

Mi ero fatto l'idea che i quarzi fossero affidabilissimi e senza manutenzione... :roll:

Forse dipende dal fatto che i quarzi in circolazione siano molti di piu' dei meccanici?

Ma quarzi di modesto valore, come la maggioranza, per un professionista e' remunerativo metterci le mani? (un po' come nei meccanici russi)
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Calico » lun mar 19, 2018 3:40 pm

Ogni volta che mi lasciano l'orologio per cambiargli la pila, di mia iniziativa, do una controllatina al quarzo. La statistica è soprattutto sui Miyota, ma anche Eta, Longines, e altri.

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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Cane » lun mar 19, 2018 5:14 pm

Calico ha scritto:
lun mar 19, 2018 3:40 pm
Ogni volta che mi lasciano l'orologio per cambiargli la pila, di mia iniziativa, do una controllatina al quarzo. La statistica è soprattutto sui Miyota, ma anche Eta, Longines, e altri.
Ho capito...grande professionalità.... ;)

Mi pareva strano avessero tutti dei problemi...
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Zufolo » lun mar 19, 2018 5:38 pm

Calico ha scritto:
lun mar 19, 2018 8:21 am
Quando mi capita un quarzo discreto cui devo fare la revisione che ha anche il compensatore in parallelo al quarzo, lo controllo al Q Test e regolo il compensatore di conseguenza, con cacciavite antiinduttivo. Se sono circuiti svizzeri di discreta gamma, i secondi di scarto che ritrovo sull'oscillazione del quarzo sono identici in uscita all'integrato divisore e, regolando il compensatore, posso mettere il circuito al top. Ma se c'è discrepanza tra oscillazioni del quarzo e logica di conteggio, posso solo fare una mediazione e quello che esce esce. Ad esempio, nei famosi Miyota 2025 e simili, ne avrò testati almeno 400 negli ultimi 5 anni e non ce n'è uno che abbia il quarzo che oscilla in una frequenza che rientri nei 32000 khz con uno scarto massimo di 100 secondi: vanno tutti oltre e l'indicatore del Q Test lampeggia impietosamente senza potermi fornire una indicazione valida sullo scarto effettivo. C'è da dire però che, le ultime volte che compravo i circuiti di ricambio Eta, senza la parte meccanica, spesso li trovavo senza neppure il compensatore, a indicare una carenza di interesse per la regolazione fine. Circa i Seiko, tutti i vecchi circuiti della serie 7TXX erano compensati e mi davano una certa affidabilità, mentre per le serie VX ecc. ancora non ho una esperienza diretta, poiché ho notato che, una volta guasti, nessuno li vuol far riparare e dopo i due anni di garanzia vengono semplicemente abbandonati, mentre per i kinetici i problemi sono altri che non il quarzo.
Che tu sappia, cosa c'è ora movimenti al quarzo "alto di gamma" ?
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Calico » lun mar 19, 2018 7:12 pm

Abito nella provincia più estrema e difficilmente mi portano orologi di alta gamma che sono sempre nei due anni di garanzia. Ma credo che tutti gli svizzeri con cifre a tre e più zeri, seppure al quarzo, si difendano bene. Per i movimenti ETA, prediligerei quelli col compensatore vicino al quarzo: qualunque hobbista con cronocomparatore per i quarzi e un cacciavitino anti induttivo è in grado di metterlo a punto da solo; basta che abbia mano ferma e un minimo di capacità. Per le nuove uscite devi sentire chi lavora nelle grandi città, non chi come me vive "trai lupi" :D

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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Zufolo » lun mar 19, 2018 7:20 pm

Calico ha scritto:
lun mar 19, 2018 7:12 pm
Abito nella provincia più estrema e difficilmente mi portano orologi di alta gamma che sono sempre nei due anni di garanzia. Ma credo che tutti gli svizzeri con cifre a tre e più zeri, seppure al quarzo, si difendano bene. Per i movimenti ETA, prediligerei quelli col compensatore vicino al quarzo: qualunque hobbista con cronocomparatore per i quarzi e un cacciavitino anti induttivo è in grado di metterlo a punto da solo; basta che abbia mano ferma e un minimo di capacità. Per le nuove uscite devi sentire chi lavora nelle grandi città, non chi come me vive "trai lupi" :D
....ma il postino, la posta, te la porta o te la spedisce ?
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Re: Ibridi e dintorni

Messaggio da Calico » lun mar 19, 2018 10:27 pm

La posta, da un mese, arriva due giorni a settimana. Avrai letto che fine hanno fatto due miei Posta1! Stamattina ha lasciato la posta a mia sorella alle 14 (di solito la gente riposa) lamentandosi che alle 13:30 avevo già chiuso!!!!! Non ti dico la nebbia gelida, la pioggia e la gente che era in giro stamani :D

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