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A cura di: Paolo Antolini
È vero, Il Reverso deve la fortuna per il rilancio alla Famiglia Corvo. Per fortuna degli appassionati mi verrebbe da dire. JLC, ogni tanto presenta novità, dedicate a questo orologio, alcune stupiscono per la loro complessità. Mi piacerebbe averne uno, un giorno chissà che non ne arrivi uno.Eere4 ha scritto: ↑mar mag 16, 2023 8:14 pmSi, mosso da curiosità avevo fatto tempo fa alcune ricerche.
Il 4 marzo 1931, René-Alfred Chauvot depositò un brevetto per una cassa con perni che si infilavano in un carrello scanalato e girevole su se stesso. Nel corso dei decenni Jaeger-LeCoultre ha applicato ogni sorta di movimento a questa cassa, dal più semplice al più complicato. Il retro della cassa ben si adattava ad essere impreziosito da incisioni. Questo geniale e delizioso orologio rettangolare, molto Art Déco, si è mosso con i tempi, adattandosi alla moda e cambiando taglia senza mai rinunciare alla sua personalità. Il Reverso è tornato in auge ad inizio anni '90, contribuendo con il suo straordinario successo a quello di un marchio che, affrancatosi dal suo ruolo principale di creatore di movimenti per gli altri, ricominciò a proporre nuove collezioni in quantità considerevole. Per quanto improbabile possa sembrare oggi il Reverso non è sempre stato così venerato ed era sul punto di essere dimenticato. Sarebbe diventata non leggenda ma storia, se non fosse stato per un distributore italiano (Sig. Giorgio Corvo) che, con la promessa di una cospicua commessa, convinse la manifattura di Le Sentier a concedere una seconda chance al Reverso. Il genio di Günter Blümlein lo consacrò definitivamente a nuova vita.
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