Calico ha scritto: ↑mar gen 04, 2022 10:00 am
Se tagli il tige troppo corto, è difficile la rimessa data nei 3133. Ma se addirittura si spezza il piolino del tige e questo "balla" in sede, il rocchetto scorrevole e la ruota a dente di sega si allontanano dalle ruote che dovrebbero ingranare e non ingranano. Sia col Poljot 3133 che col Valjoux 7734 ho commesso in passato lo stesso errore: non si rimettevano e, per pigrizia poiché erano miei, ho ordinato i ruotini di rimessa prima di smontarli; poi, arrivato il momento di sostituirli, ho solo dovuto sostituire la tige.
essendo che chi ci ha messo le mani si è dimostrato un pasticcione, e non sto qua a enumerare le caxxate che mi ha combinato, penso pure io che abbia commesso qualche errore nell'assemblare la tige alla corona nuova che ha sostituito, e che sia un problema effettivamente di misura errata, fortunatamente possiedo ancora la tige originale oltre a quella (che comunque dovrebbe essere corretta) che mi era pervenuta contestualmente alla corona direttamente dalla sacra patria russa
Quando avrò tempo e ispirazione lo affiderò ad un orologiaio degno di questo titolo per una meritata revisione e contestuale rimessa in perfetta forma meccanica, così da poterlo usare senza patemi.
Riferendomi a finestraweb, uno dei difetti di questo calibro mi dicevano che fosse appunto l'asse del bilanciere che, spesso senza manutenzione per lunghi anni, si consumava in modo ovviamente anomalo e bastava così un colpetto da nulla per spezzarlo.... già successo pure a me e ho dovuto sostituire pure quella...
Penso che come qualsiasi orologio meccanico vintage, ovviamente anche questo abbia semplicemente bisogno di cure ordinarie, una volta che è revisionato rimarrà quel robusto ed affidabile orologio scelto per l'aviazione e da qualche cosmonauta per accompagnarlo nelle sue giornate di lavoro nei cieli
, il fatto che ci ritroviamo con tanti esemplari fragili deriverebbe solamente dal fatto che chi li ha non li ha manutenzionati per 50 anni..........