Il mistero dei ‘3aka3’

Per gli appassionati di orologeria sovietica e russa.
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Calico » mer nov 07, 2018 5:03 pm

Non capivo, finché in Google translate non ho inserito la corretta grafia avendo cambiato tastiera:заказ мо СССР
Grazie per il vostro condividere questo enorme bagaglio di conoscenze a me completamente sconosciute.

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Zufolo » mer nov 07, 2018 9:50 pm

заказ от Министерства Oбороны (zakaz ot Ministerstva Oborony) CCCP
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da ciclista » dom nov 18, 2018 4:57 pm

Ritengo siano tutti dei bei orologi

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da gio64 » dom nov 18, 2018 5:57 pm

Idem come sopra
IL PANE DURO , NON è DURO . E NON AVERE IL PANE CHE è DURA

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Cane » dom nov 18, 2018 6:55 pm

Mah..io con questi zakaz sono sempre stato cauto e sospettoso... :roll:

Mi pare un po' pomposa la dicitura "Per ordine del Ministero della Difesa dell’Unione Sovietica"...

Alla fine nessuna assegnazione, solo vendita negli spacci dei militari e poco piu'...

Secondo me e' stata una mossa commerciale per farli sembrare "piu' militari"... ;)

Comunque anch'io li metto un gradino sopra gli altri, se non altro la loro origine e storia e' un po' misteriosa... :mrgreen:
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da capannelle » dom nov 18, 2018 9:24 pm

Cane ha scritto:
dom nov 18, 2018 6:55 pm
Mah..io con questi zakaz sono sempre stato cauto e sospettoso... :roll:

Mi pare un po' pomposa la dicitura "Per ordine del Ministero della Difesa dell’Unione Sovietica"...

Alla fine nessuna assegnazione, solo vendita negli spacci dei militari e poco piu'...

Secondo me e' stata una mossa commerciale per farli sembrare "piu' militari"... ;)

Comunque anch'io li metto un gradino sopra gli altri, se non altro la loro origine e storia e' un po' misteriosa... :mrgreen:
Sicuramente la dicitura ha aiutato a venderli nel mercato occidentale a fine anni 80'/inizio anni 90', quando era di moda tutto ciò che era 'sovietico', ma dobbiamo considerare che l'origine della dicitura Zakaz risale ai primi komandirskie degli anni 60, quando una mossa del genere era davvero improbabile
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da capannelle » lun nov 19, 2018 9:01 am

A proposito di zakaz oggi sono in tema

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Zufolo » lun nov 19, 2018 10:55 am

Cane ha scritto:
dom nov 18, 2018 6:55 pm
Mah..io con questi zakaz sono sempre stato cauto e sospettoso... :roll:
Mi pare un po' pomposa la dicitura "Per ordine del Ministero della Difesa dell’Unione Sovietica"...
Alla fine nessuna assegnazione, solo vendita negli spacci dei militari e poco piu'...
Secondo me e' stata una mossa commerciale per farli sembrare "piu' militari"... ;)
Comunque anch'io li metto un gradino sopra gli altri, se non altro la loro origine e storia e' un po' misteriosa... :mrgreen:
Beh, a me pare plausibile che ce ne siano tanti: potevano essere ordini corposi anche solo a scopo di vendita negli spacci. Credo che non vada confuso questo mercato con quello degli assegnati.
D'altronde in un altro settore che frequento siamo pieni di orologi da muro Solari Udine prodotti su ordine di FS, e c'è scritto sull' etichetta. Questo però non aumenta il loro valore, che è di qualche decina di euro. :-)
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Japo » dom dic 02, 2018 10:59 pm

Aggiungo delle foto per quanto riguarda il mio 3AKA3 che ho appena finito di mettere a posto. Ci sarebbe però da fare una precisazione: la Vostok forniva sì l'Armata Rossa, ma era a discrezione dei militari portarli al polso o meno e solo il personale militare poteva acquistarli negli appositi spacci.
Questi orologi si contraddistinguevano per il fatto che avevano un numero di ispezione sul fondello ed erano più economici - come già è stato detto - rispetto agli Amphibian che avevano un vetro spesso 3mm anzichè i 2mm dei Komandirskie, ed il fondello era spesso 1mm rispetto agli 0,5 sempre del Komandirskie.

Forse l'unico vero "Militare duro e puro" poteva essere il NVCh-30, che veramente veniva sottoposto a rigorosi test prima di far parte della dotazione dei sommozzatori della Marina militare Sovietica.
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da capannelle » lun dic 03, 2018 8:10 am

Japo ha scritto:
dom dic 02, 2018 10:59 pm
Aggiungo delle foto per quanto riguarda il mio 3AKA3 che ho appena finito di mettere a posto. Ci sarebbe però da fare una precisazione: la Vostok forniva sì l'Armata Rossa, ma era a discrezione dei militari portarli al polso o meno e solo il personale militare poteva acquistarli negli appositi spacci.
Questi orologi si contraddistinguevano per il fatto che avevano un numero di ispezione sul fondello ed erano più economici - come già è stato detto - rispetto agli Amphibian che avevano un vetro spesso 3mm anzichè i 2mm dei Komandirskie, ed il fondello era spesso 1mm rispetto agli 0,5 sempre del Komandirskie.

Forse l'unico vero "Militare duro e puro" poteva essere il NVCh-30, che veramente veniva sottoposto a rigorosi test prima di far parte della dotazione dei sommozzatori della Marina militare Sovietica.
Ciao, cosa intendi esattamente per 'numero di ispezione sul fondello'?
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Japo » lun dic 03, 2018 8:27 am

capannelle ha scritto:
lun dic 03, 2018 8:10 am
Japo ha scritto:
dom dic 02, 2018 10:59 pm
Aggiungo delle foto per quanto riguarda il mio 3AKA3 che ho appena finito di mettere a posto. Ci sarebbe però da fare una precisazione: la Vostok forniva sì l'Armata Rossa, ma era a discrezione dei militari portarli al polso o meno e solo il personale militare poteva acquistarli negli appositi spacci.
Questi orologi si contraddistinguevano per il fatto che avevano un numero di ispezione sul fondello ed erano più economici - come già è stato detto - rispetto agli Amphibian che avevano un vetro spesso 3mm anzichè i 2mm dei Komandirskie, ed il fondello era spesso 1mm rispetto agli 0,5 sempre del Komandirskie.

Forse l'unico vero "Militare duro e puro" poteva essere il NVCh-30, che veramente veniva sottoposto a rigorosi test prima di far parte della dotazione dei sommozzatori della Marina militare Sovietica.
Ciao, cosa intendi esattamente per 'numero di ispezione sul fondello'?
Con numero di ispezione intendo il numero seriale inciso sempre sul fondello... Sarà forse una mia interpretazione sbagliata, ma penso che sia più corretto chiamarlo "numero di ispezione" dal momento che lo stesso non viene riportato nella cassa o da qualche altra parte... Correggetemi se sbaglio!!!

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da capannelle » lun dic 03, 2018 9:31 am

Japo ha scritto:
lun dic 03, 2018 8:27 am
capannelle ha scritto:
lun dic 03, 2018 8:10 am
Japo ha scritto:
dom dic 02, 2018 10:59 pm
Aggiungo delle foto per quanto riguarda il mio 3AKA3 che ho appena finito di mettere a posto. Ci sarebbe però da fare una precisazione: la Vostok forniva sì l'Armata Rossa, ma era a discrezione dei militari portarli al polso o meno e solo il personale militare poteva acquistarli negli appositi spacci.
Questi orologi si contraddistinguevano per il fatto che avevano un numero di ispezione sul fondello ed erano più economici - come già è stato detto - rispetto agli Amphibian che avevano un vetro spesso 3mm anzichè i 2mm dei Komandirskie, ed il fondello era spesso 1mm rispetto agli 0,5 sempre del Komandirskie.

Forse l'unico vero "Militare duro e puro" poteva essere il NVCh-30, che veramente veniva sottoposto a rigorosi test prima di far parte della dotazione dei sommozzatori della Marina militare Sovietica.
Ciao, cosa intendi esattamente per 'numero di ispezione sul fondello'?
Con numero di ispezione intendo il numero seriale inciso sempre sul fondello... Sarà forse una mia interpretazione sbagliata, ma penso che sia più corretto chiamarlo "numero di ispezione" dal momento che lo stesso non viene riportato nella cassa o da qualche altra parte... Correggetemi se sbaglio!!!
Secondo me è semplicemente il numero seriale, presente sia sui komandirskie 3AKA3 che su quelli non 3AKA3.
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Japo » lun dic 03, 2018 10:19 am

capannelle ha scritto:
lun dic 03, 2018 9:31 am
Japo ha scritto:
lun dic 03, 2018 8:27 am
capannelle ha scritto:
lun dic 03, 2018 8:10 am
Japo ha scritto:
dom dic 02, 2018 10:59 pm
Aggiungo delle foto per quanto riguarda il mio 3AKA3 che ho appena finito di mettere a posto. Ci sarebbe però da fare una precisazione: la Vostok forniva sì l'Armata Rossa, ma era a discrezione dei militari portarli al polso o meno e solo il personale militare poteva acquistarli negli appositi spacci.
Questi orologi si contraddistinguevano per il fatto che avevano un numero di ispezione sul fondello ed erano più economici - come già è stato detto - rispetto agli Amphibian che avevano un vetro spesso 3mm anzichè i 2mm dei Komandirskie, ed il fondello era spesso 1mm rispetto agli 0,5 sempre del Komandirskie.

Forse l'unico vero "Militare duro e puro" poteva essere il NVCh-30, che veramente veniva sottoposto a rigorosi test prima di far parte della dotazione dei sommozzatori della Marina militare Sovietica.
Ciao, cosa intendi esattamente per 'numero di ispezione sul fondello'?
Con numero di ispezione intendo il numero seriale inciso sempre sul fondello... Sarà forse una mia interpretazione sbagliata, ma penso che sia più corretto chiamarlo "numero di ispezione" dal momento che lo stesso non viene riportato nella cassa o da qualche altra parte... Correggetemi se sbaglio!!!
Secondo me è semplicemente il numero seriale, presente sia sui komandirskie 3AKA3 che su quelli non 3AKA3.
Anche secondo me, ma quello che più mi incuriosisce è l'assenza di un numero anche sulla sulla cassa: se fosse un numero seriale, infatti, questo dovrebbe essere riportato in più parti sull'orologio, ma questo è un mio ragionamento...
Il problema è che stiamo parlando di orologi di cui ancora si sa poco e che non facevano parte di una dotazione militare: non era quindi necessario collegare il numero seriale con il nome del destinatario d'uso e tanto meno riportarlo anche sulla cassa... Il fondello, poi, poteva essere tranquillamente scambiato con un'altro: ciò non esclude che molti 3AKA3 possano essere dei Franken...
Ad ogni modo queste sono solo mie ipotesi e, come al solito, attendo il parere di uno più esperto di me in materia.
Grazie comunque per la tua osservazione!

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da capannelle » lun dic 03, 2018 11:03 am

Japo ha scritto:
lun dic 03, 2018 10:19 am
capannelle ha scritto:
lun dic 03, 2018 9:31 am
Japo ha scritto:
lun dic 03, 2018 8:27 am
capannelle ha scritto:
lun dic 03, 2018 8:10 am
Japo ha scritto:
dom dic 02, 2018 10:59 pm
Aggiungo delle foto per quanto riguarda il mio 3AKA3 che ho appena finito di mettere a posto. Ci sarebbe però da fare una precisazione: la Vostok forniva sì l'Armata Rossa, ma era a discrezione dei militari portarli al polso o meno e solo il personale militare poteva acquistarli negli appositi spacci.
Questi orologi si contraddistinguevano per il fatto che avevano un numero di ispezione sul fondello ed erano più economici - come già è stato detto - rispetto agli Amphibian che avevano un vetro spesso 3mm anzichè i 2mm dei Komandirskie, ed il fondello era spesso 1mm rispetto agli 0,5 sempre del Komandirskie.

Forse l'unico vero "Militare duro e puro" poteva essere il NVCh-30, che veramente veniva sottoposto a rigorosi test prima di far parte della dotazione dei sommozzatori della Marina militare Sovietica.
Ciao, cosa intendi esattamente per 'numero di ispezione sul fondello'?
Con numero di ispezione intendo il numero seriale inciso sempre sul fondello... Sarà forse una mia interpretazione sbagliata, ma penso che sia più corretto chiamarlo "numero di ispezione" dal momento che lo stesso non viene riportato nella cassa o da qualche altra parte... Correggetemi se sbaglio!!!
Secondo me è semplicemente il numero seriale, presente sia sui komandirskie 3AKA3 che su quelli non 3AKA3.
Anche secondo me, ma quello che più mi incuriosisce è l'assenza di un numero anche sulla sulla cassa: se fosse un numero seriale, infatti, questo dovrebbe essere riportato in più parti sull'orologio, ma questo è un mio ragionamento...
Il problema è che stiamo parlando di orologi di cui ancora si sa poco e che non facevano parte di una dotazione militare: non era quindi necessario collegare il numero seriale con il nome del destinatario d'uso e tanto meno riportarlo anche sulla cassa... Il fondello, poi, poteva essere tranquillamente scambiato con un'altro: ciò non esclude che molti 3AKA3 possano essere dei Franken...
Ad ogni modo queste sono solo mie ipotesi e, come al solito, attendo il parere di uno più esperto di me in materia.
Grazie comunque per la tua osservazione!
Da quello che so nessun orologio sovietico riporta lo stesso seriale su movimento, cassa e fondello.

Quello che è certo è che i 3AKA3 erano lotti di orologi komandirskie prodotti per il ministero della difesa sovietico. Non erano orologi assegnati, erano in vendita negli spacci militari , ma di fatto tramite i militari erano acquistabili anche dai civili.
Da metà anni 60 sino al 1987 circa i komandirskie erano tutti 3AKA3. Dal 1988 al 1991 gli stessi modelli di komandirskie potevano essere marcati 3AKA3 o sdelano.

Di più non sappiamo ;)
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Japo » lun dic 03, 2018 11:44 am

Da quello che so nessun orologio sovietico riporta lo stesso seriale su movimento, cassa e fondello.

Quello che è certo è che i 3AKA3 erano lotti di orologi komandirskie prodotti per il ministero della difesa sovietico. Non erano orologi assegnati, erano in vendita negli spacci militari , ma di fatto tramite i militari erano acquistabili anche dai civili.
Da metà anni 60 sino al 1987 circa i komandirskie erano tutti 3AKA3. Dal 1988 al 1991 gli stessi modelli di komandirskie potevano essere marcati 3AKA3 o sdelano.

Di più non sappiamo ;)
[/quote]

D'accordo con quanto da te detto, grazie per la delucidazione.

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Cane » lun dic 03, 2018 5:31 pm

Secondo era un semplice seriale, di nessun valore perche' i fondelli sono facilmente scambiabili...

Ritengo lo facessero sul fondello e non sulla cassa perche' piu' semplice e meno costoso...
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da capannelle » lun dic 03, 2018 8:27 pm

Cane ha scritto:
lun dic 03, 2018 5:31 pm
Secondo era un semplice seriale, di nessun valore perche' i fondelli sono facilmente scambiabili...

Ritengo lo facessero sul fondello e non sulla cassa perche' piu' semplice e meno costoso...
Sembra anche che nei komandirskie il seriale non segua una numerazione progressiva, ma che era stampato a 'pene di segugio' :D
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da finestraweb » lun dic 21, 2020 1:30 pm

Cane ha scritto:
dom nov 18, 2018 6:55 pm
Mah..io con questi zakaz sono sempre stato cauto e sospettoso... :roll:

Mi pare un po' pomposa la dicitura "Per ordine del Ministero della Difesa dell’Unione Sovietica"...

Alla fine nessuna assegnazione, solo vendita negli spacci dei militari e poco piu'...

Secondo me e' stata una mossa commerciale per farli sembrare "piu' militari"... ;)

Comunque anch'io li metto un gradino sopra gli altri, se non altro la loro origine e storia e' un po' misteriosa... :mrgreen:
Riprendo il discorso.
Per capire che la scritta non era pomposa, dobbiamo dire com'era strutturata in URSS la vendita e cioè la distribuzione delle merci che lì funzionava in maniera molti diversa che da noi.
La distribuzione delle merci era statale: c'erano diversi tipi di negozi, tra cui gli spacci aziendali, cioè negozi a cui avevano accesso i dipendenti dell'azienda ed in cui era venduto un po' di tutto.
In termini moderni, potremmo dire che il welfare aziendale in URSS era molto sviluppato e comprendeva la distribuzione, cioè l'accesso ai beni di consumo.
L'altra faccia della medaglia era che il welfare non era il medesimo per tutti i cittadini, essendo molto funziona dell'azienda in cui lavoravi.
Più l'azienda era importante, più aveva risorse, non solo materiali, ma anche "politico burocratiche", importanti in un mondo dove la produzione di beni di consumo era sottodimensionata: possibilità, di cui usufruivano i dipendenti.
Non avrebbe avuto senso che a questi negozi avessero potuto accedere tutti, come a volte è stato detto sui spacci militari.
Si chiamano spacci aziendali apposta: ci può andare chi lavora nell'azienda.

Quindi, le possibilità dei cittadini non erano uguali per tutti.
I funzionari statali era l'apice della piramide, poi c'erano i militari, e così via.
I funzionari statali avevano accesso a negozi riservati, che non erano pubblicizzati perché questo fatto strideva con la retorica comunista contraria ai privilegi.
I militari possiamo considerarli appartenenti all'azienda più importante dell'USSR: erano anche committenti, nel caso di nostro interesse, di orologi.
Il committente era il Ministero della Difesa dell'Unione Sovietica.
Una dicitura pomposa? Non so, forse si, ma anche burocratica: in fondo, si trattava, per lo meno fino ad un certo punto (metà anni '80), davvero di "appalti" o come li vogliamo chiamare "ordinazioni". Insomma, ordini.
Per una serie di motivi, spesso l'origine ed il collegamento dei 3aka3 con il mondo militare è stato messo in discussione: i motivi sono diversi, da un lato descrivere di negozi chiusi ad altri, stonava con una narrazione socialista.

Tutto questo, a premessa di questa immagine:
3aka3.jpg
3aka3.jpg (164.23 KiB) Visto 1835 volte
"Una novità per gli ufficiali! Affrettatevi all'acquisto!" Orologio "Komandirskie" (Comandante) poster pubblicitario della Direzione del Commercio del Ministero della Difesa dell'URSS, 1965
Fonte: Soviet Visuals

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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da Trash » mar dic 22, 2020 8:43 pm

Ma allora questi poster dove erano affissi? All' interno degli spacci?
Walter
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Re: Il mistero dei ‘3aka3’

Messaggio da finestraweb » mar dic 22, 2020 10:42 pm

Se sono "autentici" , sì.
Tutta la premessa era per quello, ma mi son dimenticato di scriverlo.

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