Revisione, l'orologio è quotato molto di più ma trovo lo stesso che non sia giusto. Io potrei avere quel modello da 50 anni e sapere che vale sul mercato una cifra incredibile ma questo non mi mette in condizione di dover spendere per forza una cifra così elevata per sistemare il mio orologio
Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
A cura di: Paolo Antolini
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Ad maiora
- mario ars
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
mi hai incuriosito (sono un ignorante assoluto della marca):
stai parlando di una revisione normale o di un orologio che ha dei problemi?
stai parlando di una revisione normale o di un orologio che ha dei problemi?
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Sicuramente revisione.. un 6263 può arrivare a valere oltre 100k... La responsabilità che si prende un orologiaio è enorme e va remunerata in proporzione
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
23.000 euro di revisione??? Allucinante. E ti credo che non ti danno i ricambi....
- mario ars
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
quindi, sempre nella mia assoluta ignoranza mi chiedo:
il tagliando di una Ferrari pagata 500.000 euro ne costa 150.000?
il tagliando di una Ferrari pagata 500.000 euro ne costa 150.000?
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Buongiorno,
tenete conto che io stesso ho un atelier di restauro movimenti, quindi comprendo bene (e ne sono pure contento) chi preferisce un orologiaio indipendente a uno sotto concessione. Qualche tempo fa, ad esempio, ho fatturato 2.700.- ad un cliente per un lavoro il cui preventivo della maison si aggirava sui 11.000.- e ne è nato un problema con il figlio del proprietario dell’orologio. Questo perché il padre voleva sistemare l’orologio al meglio ma risparmiando mentre il figlio (a cui un domani arriverà in eredità) voleva che rimanesse il più originale possibile.
Storie simili a questa l’ho vista centinaia di volte. Eppure, ad esempio, l’atelier di restauro dell’mih è rinomato in tutto io mondo e mette mano in ogni tipo di movimento.
Però ora devo raccontarvi un altra storia, una storia molto interessante che sicuramente infiammerà gli animi di molti di voi ma vi ricordo, ancora una volta, che anche io sono (a metà) un orologiaio indipendente.
Inizio subito con una domanda. Ma la mercedes, li da i suoi ricambi originali ai meccanici comuni? E la ferrari?
La risposta è no. La stessa cosa succede con gli orologi. Perché con le automobili nessuno grida allo scandalo e con gli orologi invece ne stiamo facendo una guerra?*
La prima cosa da dire (e parlo per esperienza personale) è che quando le maison davano i propri pezzi di ricambio con più facilità (e in alcuni casi anche a orologiai indipendenti) si è vista una contraffazione a macchia d’olio. Ovunque c’era paccottiglia con montati pezzi originali al solo scopo di ingannare l’acquirente. Risultato? Tutti andavano in giro con la ferrari, aprivi il cofano e vedevi il motore perfetto della ferrari ma poi, se facevi bene attenzione.. oups, ma qua c’è scritto lada niva..
Altro piccolo problema con il quale nessuno sicuramente sarà d’accord, ma se io (che sono un formatore) prendo 10 orologiai e li tengo in osservazione per potergli dare l’idoneità nel trattamento di certi orologi, forse, forse ne salverò 1. Ok, a dire così sono brutto e cattivo, un vero antipatico, certo, è vero, ma è ancora più vero che non è giusto sentir dire : « la maison tizio adesso fa schifo, si è rovinata, ora non fa più movimenti precisi» quando poi, su quegli stessi movimenti c’ha messo mano chiunque, anche il peggiore degli orologiai ed allora è giusto che la maison selezioni il personale e che faccia fare il lavoro a chi ritiene idoneo.
Quindi, per me, che la maison « tizio » non voglia che la sua reputazione si rovini a causa di ciò, è più che lecito!**
Ti manca una ruota della maison « tizio » e lei non te la vuole dare? Bah, ma vai a compare il pezzo generico, proprio come succede con le autovetture! Ah, ma non ci sono i pezzi generici? Perché non ci sono i pezzi generici? Una ruota è una ruota, non ci sono brevetti su una ruota, o su un ponte, ma neanche sulle spirali! Non ci sono brevetti sull’80% dei pezzi che esistono nel mondo. Ma allora perché nessuno si mette a fare pezzi generici? Perché non c’è la convenienza in base alla domanda, fine. Nessuna storia bizzarra o fantascientifica. Se domani mi metto a fare una ruota di « tizio » e la vendo (cosa che faccio) nessuno mi dice niente. Se domani faccio 1000 della stessa ruota e le vendo, nessuno mi dice niente.. e se ne faccio 100.000? Indovinate! nessuno mi dice niente..
Ma per fare 100.000 ruote (di qualità secondo i parametri) mi serve un capitale d’investimento talmente tanto alto che faccio prima ad aprirmi una maison d’élite tutta mia dove produco i miei movimenti completi e che fanno concorrenza a « tizio ».
*la guerra si è fatta, letteralmente, in diverse sedi legali più e più volte, in svizzera come in europa, negli stati uniti, come in cina.. soprattutto in europa e in svizzera si è fatta fino allo sfinimento, non potete neanche immaginare quanto, tanto che siamo tutti sfiniti di doverne ancora parlare.. Le maison devono dare i loro pezzi agli orologiai indipendenti? No, ovunque nel mondo la risposta è stata no. Quando tu compri un orologio « tizio » sai che dovrai portarlo a riparare presso un loro orologiaio affiliato. Punto. Se questo non ti va bene ti puoi sempre comprare un bellissimo e altrettanto prestante orologio « caio » che ogni indipendente può riparare, fine dei discorsi.
**questo non vuol dire che le maison facciano sempre le scelte giuste, anzi, può capitare che facciano delle scelte che effettivamente gli rovinano la reputazione però c’è la malsana tendenza di dare tutta la colpa di ogni disgrazia alle varie sedi svizzere quando poi, in realtà, la colpa è ripartita tra più parti.
Nessuno crede a quanto sto per dire e sinceramente sono un po stanco di dover raccontare sempre la stessa storia, come se poi mi interessasse qualcosa che ci crediate o meno, ma la colpa della cattiva reputazione delle varie maison (come ad esempio le assistenze ufficiali svizzere che alcuni ritengono penose) è più imputabile a fattori esterni che non interni, spesso proprio legislativi.
Alcuni esempi:
Devo far riparare il mio zenith qua in svizzera? Chiamo l’assistenza clienti, domani me lo ritira il corriere e entro due settimane ritorna al mio polso.
Nel resto dell’europa come funziona? La conosciamo tutti la storia della spagna..
Zenith secondo voi è contante di questa cattiva reputazione?
Secondo voi perde più soldi in clienti scontenti che non comprano più i suoi orologi o ne avrebbe persi di più mantenendo una rete d’assistenza ramificata in tutta europa?
Ve lo dico io, ne sta perdendo molti di più adesso.
E allora perché la casa madre non interviene? Perché NON PUO fare niente! Lo ripeto, NON PUO!!
Dico delle fesserie? Davvero? Ve la ricordate la disastrosa storia di de marchi? Cioè questi solo perché avevano la licenza omega facevano letteralmente quello che volevano (con gli orologi omega) e la casa madre non ha mai potuto fare NIENTE fino alla scadenza della licenza e come se non bastasse oggi omega si è ritrovata costretta (a causa di clienti alquanto insistenti) a dover buttare giu sto boccone amaro e « ufficializzare » gli orologi taroccati..
Ho lavorato in alcuni atelier sav per diverse maison e OVUNQUE avevamo tempi di consegna strettissimi e controlli qualitativi rigidissimi.
Una volta in uno di questi atelier era arrivato un alert di un cliente italiano che si lamentava del nostro lavoro disastroso, peccato però che noi (che ovviamente avevamo tutti i registri) non avessimo mai ricevuto il suo movimento. Abbiamo quindi scoperto che la sede italiana raccontava al cliente che aveva inviato il suo orologio più volte qui in svizzera mentre in realtà se lo tenevano in atelier nel tentativo di ripararlo. Questa è una storia come 1000 altre simili e in molti casi la casa madre per comportamenti del genere (o molto peggiori) non può farci nulla. Non piacerà sentirlo dire ma a causa di alcuni problemi simili ci sono e ci sono state cause legali tra le maison svizzere e le sedi estere.
Chiaramente abbiamo anche levato le licenze. Ma cosa facciamo? Leviamo una licenza? Due? Tre? Tutte? E allora poi dovete inviare tutti i movimenti qua in svizzera (come succede con certe maison) e tutti a lamentarsi che siamo degli sciacalli quando poi…
Queste sono solo mie opinioni? Se lo credete voi.. io non mi offendo, amici come prima!
tenete conto che io stesso ho un atelier di restauro movimenti, quindi comprendo bene (e ne sono pure contento) chi preferisce un orologiaio indipendente a uno sotto concessione. Qualche tempo fa, ad esempio, ho fatturato 2.700.- ad un cliente per un lavoro il cui preventivo della maison si aggirava sui 11.000.- e ne è nato un problema con il figlio del proprietario dell’orologio. Questo perché il padre voleva sistemare l’orologio al meglio ma risparmiando mentre il figlio (a cui un domani arriverà in eredità) voleva che rimanesse il più originale possibile.
Storie simili a questa l’ho vista centinaia di volte. Eppure, ad esempio, l’atelier di restauro dell’mih è rinomato in tutto io mondo e mette mano in ogni tipo di movimento.
Però ora devo raccontarvi un altra storia, una storia molto interessante che sicuramente infiammerà gli animi di molti di voi ma vi ricordo, ancora una volta, che anche io sono (a metà) un orologiaio indipendente.
Inizio subito con una domanda. Ma la mercedes, li da i suoi ricambi originali ai meccanici comuni? E la ferrari?
La risposta è no. La stessa cosa succede con gli orologi. Perché con le automobili nessuno grida allo scandalo e con gli orologi invece ne stiamo facendo una guerra?*
La prima cosa da dire (e parlo per esperienza personale) è che quando le maison davano i propri pezzi di ricambio con più facilità (e in alcuni casi anche a orologiai indipendenti) si è vista una contraffazione a macchia d’olio. Ovunque c’era paccottiglia con montati pezzi originali al solo scopo di ingannare l’acquirente. Risultato? Tutti andavano in giro con la ferrari, aprivi il cofano e vedevi il motore perfetto della ferrari ma poi, se facevi bene attenzione.. oups, ma qua c’è scritto lada niva..
Altro piccolo problema con il quale nessuno sicuramente sarà d’accord, ma se io (che sono un formatore) prendo 10 orologiai e li tengo in osservazione per potergli dare l’idoneità nel trattamento di certi orologi, forse, forse ne salverò 1. Ok, a dire così sono brutto e cattivo, un vero antipatico, certo, è vero, ma è ancora più vero che non è giusto sentir dire : « la maison tizio adesso fa schifo, si è rovinata, ora non fa più movimenti precisi» quando poi, su quegli stessi movimenti c’ha messo mano chiunque, anche il peggiore degli orologiai ed allora è giusto che la maison selezioni il personale e che faccia fare il lavoro a chi ritiene idoneo.
Quindi, per me, che la maison « tizio » non voglia che la sua reputazione si rovini a causa di ciò, è più che lecito!**
Ti manca una ruota della maison « tizio » e lei non te la vuole dare? Bah, ma vai a compare il pezzo generico, proprio come succede con le autovetture! Ah, ma non ci sono i pezzi generici? Perché non ci sono i pezzi generici? Una ruota è una ruota, non ci sono brevetti su una ruota, o su un ponte, ma neanche sulle spirali! Non ci sono brevetti sull’80% dei pezzi che esistono nel mondo. Ma allora perché nessuno si mette a fare pezzi generici? Perché non c’è la convenienza in base alla domanda, fine. Nessuna storia bizzarra o fantascientifica. Se domani mi metto a fare una ruota di « tizio » e la vendo (cosa che faccio) nessuno mi dice niente. Se domani faccio 1000 della stessa ruota e le vendo, nessuno mi dice niente.. e se ne faccio 100.000? Indovinate! nessuno mi dice niente..
Ma per fare 100.000 ruote (di qualità secondo i parametri) mi serve un capitale d’investimento talmente tanto alto che faccio prima ad aprirmi una maison d’élite tutta mia dove produco i miei movimenti completi e che fanno concorrenza a « tizio ».
*la guerra si è fatta, letteralmente, in diverse sedi legali più e più volte, in svizzera come in europa, negli stati uniti, come in cina.. soprattutto in europa e in svizzera si è fatta fino allo sfinimento, non potete neanche immaginare quanto, tanto che siamo tutti sfiniti di doverne ancora parlare.. Le maison devono dare i loro pezzi agli orologiai indipendenti? No, ovunque nel mondo la risposta è stata no. Quando tu compri un orologio « tizio » sai che dovrai portarlo a riparare presso un loro orologiaio affiliato. Punto. Se questo non ti va bene ti puoi sempre comprare un bellissimo e altrettanto prestante orologio « caio » che ogni indipendente può riparare, fine dei discorsi.
**questo non vuol dire che le maison facciano sempre le scelte giuste, anzi, può capitare che facciano delle scelte che effettivamente gli rovinano la reputazione però c’è la malsana tendenza di dare tutta la colpa di ogni disgrazia alle varie sedi svizzere quando poi, in realtà, la colpa è ripartita tra più parti.
Nessuno crede a quanto sto per dire e sinceramente sono un po stanco di dover raccontare sempre la stessa storia, come se poi mi interessasse qualcosa che ci crediate o meno, ma la colpa della cattiva reputazione delle varie maison (come ad esempio le assistenze ufficiali svizzere che alcuni ritengono penose) è più imputabile a fattori esterni che non interni, spesso proprio legislativi.
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Devo far riparare il mio zenith qua in svizzera? Chiamo l’assistenza clienti, domani me lo ritira il corriere e entro due settimane ritorna al mio polso.
Nel resto dell’europa come funziona? La conosciamo tutti la storia della spagna..
Zenith secondo voi è contante di questa cattiva reputazione?
Secondo voi perde più soldi in clienti scontenti che non comprano più i suoi orologi o ne avrebbe persi di più mantenendo una rete d’assistenza ramificata in tutta europa?
Ve lo dico io, ne sta perdendo molti di più adesso.
E allora perché la casa madre non interviene? Perché NON PUO fare niente! Lo ripeto, NON PUO!!
Dico delle fesserie? Davvero? Ve la ricordate la disastrosa storia di de marchi? Cioè questi solo perché avevano la licenza omega facevano letteralmente quello che volevano (con gli orologi omega) e la casa madre non ha mai potuto fare NIENTE fino alla scadenza della licenza e come se non bastasse oggi omega si è ritrovata costretta (a causa di clienti alquanto insistenti) a dover buttare giu sto boccone amaro e « ufficializzare » gli orologi taroccati..
Ho lavorato in alcuni atelier sav per diverse maison e OVUNQUE avevamo tempi di consegna strettissimi e controlli qualitativi rigidissimi.
Una volta in uno di questi atelier era arrivato un alert di un cliente italiano che si lamentava del nostro lavoro disastroso, peccato però che noi (che ovviamente avevamo tutti i registri) non avessimo mai ricevuto il suo movimento. Abbiamo quindi scoperto che la sede italiana raccontava al cliente che aveva inviato il suo orologio più volte qui in svizzera mentre in realtà se lo tenevano in atelier nel tentativo di ripararlo. Questa è una storia come 1000 altre simili e in molti casi la casa madre per comportamenti del genere (o molto peggiori) non può farci nulla. Non piacerà sentirlo dire ma a causa di alcuni problemi simili ci sono e ci sono state cause legali tra le maison svizzere e le sedi estere.
Chiaramente abbiamo anche levato le licenze. Ma cosa facciamo? Leviamo una licenza? Due? Tre? Tutte? E allora poi dovete inviare tutti i movimenti qua in svizzera (come succede con certe maison) e tutti a lamentarsi che siamo degli sciacalli quando poi…
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Il tagliando di una "Cavallina" compreso distribuzione dischi e pastiglie freni costa 50K.
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- mario ars
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Io non mi infiammo di sicuro, come ho già detto non facendo parte del settore mi limito a osservare.
Ma non a caso ho nominato la Ferrari, so bene che l'auto va mandata a Maranello ma ho qualche dubbio che il normale "tagliando" (non la riparazione di un guasto più o meno grave), che equivale alla revisione periodica dell'orologio, costi un terzo del prezzo dell'auto.
Del resto non fa una piega la mia scelta di costruttore di non fornire ricambi originali al mercato dei riparatori indipendenti, da nessuna parte c'è scritto che sono obbligato a farlo.
Guarda caso però questa politica (non parlo di Rolex perché come ho detto sono assolutamente ignorante riguardio al marchio) è saltata fuori dopo l'avvento di Swatch e in sèguito di quei pochi gruppi (quanti sono per curiosità?) che ormai hanno in mano quasi tutti i marchi.
E ha fatto talmente scuola che, non so se l'ho già scritto in questo 3d, anche i giapponesi si stanno adeguando.
Tu che sei ben informato conoscerai la storia del famigerato Precisionist di Bulova (che è di Citizen per i non addetti ai lavori come me): orologio da 500 dollari all'esordio e ruota centro in plastica che nel giro di un paio d'anni inevitabilmente perde dei denti ingranando contro metallo. Sul loro sito è da sempre specificato a chiare lettere che per quell'orologio si accetta solo l'invio alla casa madre per la riparazione, risultato: crollo della domanda, oggi lo vendono a 250 dollari quando ci riescono. E sto parlando di una bicicletta in confronto al livello di orologi che sei abituato a trattare.
Considera comunque che io sto parlando sempre e solo di revisione ordinaria quindi se devo cambiare l'olio e le pastiglie dei freni e preferisco farlo fare al mio meccanico di fiducia basta che usi quelli indicati sul manuale d'uso e manutenzione dell'auto, visto che parli di Mercedes, non ho visto materiale di consumo con questo marchio, o se mi si accende la spia in autostrada invece di aggiungere quello che manca al primo distributore devo chiamare il carro attrezzi e mandare l'auto in concessionaria per il rabbocco? La differenza è che dal mio meccanico lo stesso olio e le stesse pastiglie mi costano la metà...
Se invece si tratta di cambiare la frizione non sono in grado di entrare nel merito e continuo a osservare.
Del resto sono un pendolaro e se mi manca un pezzo me lo faccio.
Sempre amici su questo forum.
Ma non a caso ho nominato la Ferrari, so bene che l'auto va mandata a Maranello ma ho qualche dubbio che il normale "tagliando" (non la riparazione di un guasto più o meno grave), che equivale alla revisione periodica dell'orologio, costi un terzo del prezzo dell'auto.
Del resto non fa una piega la mia scelta di costruttore di non fornire ricambi originali al mercato dei riparatori indipendenti, da nessuna parte c'è scritto che sono obbligato a farlo.
Guarda caso però questa politica (non parlo di Rolex perché come ho detto sono assolutamente ignorante riguardio al marchio) è saltata fuori dopo l'avvento di Swatch e in sèguito di quei pochi gruppi (quanti sono per curiosità?) che ormai hanno in mano quasi tutti i marchi.
E ha fatto talmente scuola che, non so se l'ho già scritto in questo 3d, anche i giapponesi si stanno adeguando.
Tu che sei ben informato conoscerai la storia del famigerato Precisionist di Bulova (che è di Citizen per i non addetti ai lavori come me): orologio da 500 dollari all'esordio e ruota centro in plastica che nel giro di un paio d'anni inevitabilmente perde dei denti ingranando contro metallo. Sul loro sito è da sempre specificato a chiare lettere che per quell'orologio si accetta solo l'invio alla casa madre per la riparazione, risultato: crollo della domanda, oggi lo vendono a 250 dollari quando ci riescono. E sto parlando di una bicicletta in confronto al livello di orologi che sei abituato a trattare.
Considera comunque che io sto parlando sempre e solo di revisione ordinaria quindi se devo cambiare l'olio e le pastiglie dei freni e preferisco farlo fare al mio meccanico di fiducia basta che usi quelli indicati sul manuale d'uso e manutenzione dell'auto, visto che parli di Mercedes, non ho visto materiale di consumo con questo marchio, o se mi si accende la spia in autostrada invece di aggiungere quello che manca al primo distributore devo chiamare il carro attrezzi e mandare l'auto in concessionaria per il rabbocco? La differenza è che dal mio meccanico lo stesso olio e le stesse pastiglie mi costano la metà...
Se invece si tratta di cambiare la frizione non sono in grado di entrare nel merito e continuo a osservare.
Del resto sono un pendolaro e se mi manca un pezzo me lo faccio.
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Carissimo Raziel, perché dovrei rimanere male? Quanto hai raccontato è quanto esattamente ho vissuto io sulla mia pelle, prima come figlio di concessionario Zenith, poi come rivenditore del medesimo marchio. Forse l'avrò già raccontato, ma si sa che l'età gioca brutti scherzi. Verso la metà degli anni '90 ci "convinsero", pena la perdita della concessione, ad acquistare un tot di orologi, compreso un Cronomaster: quello con fasi lunari, calendario completo e cinturino in pelle. I soldi furono pagati in tempo alla scadenza, pena l'annullamento dell'ordine, ma una volta fissato l'orologio, in varie posizioni, sull'ormai vetusto Tester Witschi Q 4000, non dava nemmeno una coppia di letture costanti, restituendo un segnale ballerino, da mal di fegato per un El Primero: tutti quelli veduti da mio padre, veramente tanti, erano come inchiodati sulla lettura, anche se questa si fosse discostata di una decina di secondi +/- dallo 0!
Contattai alterato il viaggiatore, poiché nel frattempo mi ero accorto che mio padre aveva "nascosto" in cassaforte circa 15 orologi Zentih la maggior parte al quarzo, con vari difetti, dal cinturino, al movimento..... Tornando al Cronomaster, sai cosa ci rispose il viaggiatore, dall'alto della sua posizione? "Dopotutto può capitare, poiché è stato esposto varie volte in fiera e dunque lo hanno maneggiato diverse persone, quindi non siamo sicuri di come lo abbiano trattato in quei momenti!"
E sai cosa gli risposi io? "Ma (censura) i nostri ERANO SOLDI BUONI!!!!"
Per inciso, mi sono determinato a fare gli aggiustamenti da solo, poiché al centro assistenza di Firenze o anche di Milano, capitava che un solo invio non era sufficiente. Allora, avendo fatto pratica con molti dei movimenti illustrati qui da altri, soprattutto solo tempo, più quella ventina di rottami di El Primero lasciati in una scatola da mio padre, riuscivo a capire se la revisione era stata fatta, o se per caso era incompleta. Quindi, restituivo al cliente un oggetto che poi non mi è stato riportato e questo ha aiutato molto al riposo notturno sia mio che di mia mamma. Ultimamente, quello sfortunato Cronomaster, è stato malamente riparato da un super laboratorio in camice bianco (perché io ero da solo in negozio per le festività natalizie e il cliente lo voleva subito!) a cui lo ha voluto portare il cliente stesso: hanno sistemato sì il ritardo di marcia dovuto a una ruota datario danneggiata da una caduta, ma al tempo stesso, è stato rovinata la frizione dello chaussée, probabilmente girando in avanti le lancette per far avanzare il calendario per un numero veramente assurdo di volte. Questo ha comportato che adesso, se si estrae la corona di rimessa e si tiene in tensione controverso, la secondina dell'orologio non si ferma più, impedendo la rimessa di precisione. Adesso il cliente ultra ottantenne è divenuto cieco e non gli interessa più riparare l'orologio.
Ma io sono prudente, chiedo molte settimane di tempo per mettere le mani su certi meccanismi e su quelli super complessi di alta gamma neppure ci metto le mani. Quindi capisco benissimo il tuo ragionamento e spero di averTi chiarito che hai tutta la mia stima e rispetto e pendo letteralmente dalle tue parole, poiché ogni volta che scrivi qualcosa, se non sono d'accordo, sono sicuro che sbaglio io; pertanto mi prendo delle pause di riflessione e rileggo i tuoi scritti diverse volte, finché penso di averne capito tutte le sfaccettature. Per questo ti ringrazio e mi scuso se posso aver dato l'impressione di prendere quanto scrivi con sufficienza.
Contattai alterato il viaggiatore, poiché nel frattempo mi ero accorto che mio padre aveva "nascosto" in cassaforte circa 15 orologi Zentih la maggior parte al quarzo, con vari difetti, dal cinturino, al movimento..... Tornando al Cronomaster, sai cosa ci rispose il viaggiatore, dall'alto della sua posizione? "Dopotutto può capitare, poiché è stato esposto varie volte in fiera e dunque lo hanno maneggiato diverse persone, quindi non siamo sicuri di come lo abbiano trattato in quei momenti!"
E sai cosa gli risposi io? "Ma (censura) i nostri ERANO SOLDI BUONI!!!!"
Per inciso, mi sono determinato a fare gli aggiustamenti da solo, poiché al centro assistenza di Firenze o anche di Milano, capitava che un solo invio non era sufficiente. Allora, avendo fatto pratica con molti dei movimenti illustrati qui da altri, soprattutto solo tempo, più quella ventina di rottami di El Primero lasciati in una scatola da mio padre, riuscivo a capire se la revisione era stata fatta, o se per caso era incompleta. Quindi, restituivo al cliente un oggetto che poi non mi è stato riportato e questo ha aiutato molto al riposo notturno sia mio che di mia mamma. Ultimamente, quello sfortunato Cronomaster, è stato malamente riparato da un super laboratorio in camice bianco (perché io ero da solo in negozio per le festività natalizie e il cliente lo voleva subito!) a cui lo ha voluto portare il cliente stesso: hanno sistemato sì il ritardo di marcia dovuto a una ruota datario danneggiata da una caduta, ma al tempo stesso, è stato rovinata la frizione dello chaussée, probabilmente girando in avanti le lancette per far avanzare il calendario per un numero veramente assurdo di volte. Questo ha comportato che adesso, se si estrae la corona di rimessa e si tiene in tensione controverso, la secondina dell'orologio non si ferma più, impedendo la rimessa di precisione. Adesso il cliente ultra ottantenne è divenuto cieco e non gli interessa più riparare l'orologio.
Ma io sono prudente, chiedo molte settimane di tempo per mettere le mani su certi meccanismi e su quelli super complessi di alta gamma neppure ci metto le mani. Quindi capisco benissimo il tuo ragionamento e spero di averTi chiarito che hai tutta la mia stima e rispetto e pendo letteralmente dalle tue parole, poiché ogni volta che scrivi qualcosa, se non sono d'accordo, sono sicuro che sbaglio io; pertanto mi prendo delle pause di riflessione e rileggo i tuoi scritti diverse volte, finché penso di averne capito tutte le sfaccettature. Per questo ti ringrazio e mi scuso se posso aver dato l'impressione di prendere quanto scrivi con sufficienza.
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Fare un service periodico ad un autovettura (ovvero il cambio d’olio, filtri ecc) è esattamente come fare la revisione periodica di un movimento.
Smontaggio, lavaggio, montaggio lubrificazione, niente di eccezionale.
Se però l’autovettura (o un movimento) si ferma all’improvviso, non è una revisione. Se l’autovettura (o un movimento) prende un forte urto, non è una revisione.
In questi due casi, che sia un autovettura o che sia un movimento, c’è sicuramente un anomalia, qualcosa di rotto.
Come ho detto, per me, non c’è niente di male nel rivolgesti ad un orologiaio indipendente, e per fortuna che esistono, però trovo anche ingiusto che l’orologiaio (o il meccanico) indipendente pretenda che la maison lo rifornisca dei pezzi.
Io non so com’era la situazione relativa la fornitura all’estero ma qua in svizzera più o meno tutte le maisons sono sempre state un po riluttanti a dare la propria fornitura ad orologiai indipendenti. La rolex anche in italia riforniva solo i suoi orologiai, così come omega, zenith, ecc.. quindi non parliamo poi di aziende come, patek, audemars piguet, jeager, ecc..
Poi, un ulteriore problema oltre a quelli già elencati, è che una volta certi orologiai su concessione (o i direttori) facevano i furbetti, cambiavano un pezzo quando non necessario e se lo rivendevano sotto banco e così le maison hanno chiuso ulteriormente i rubinetti.. in italia (e lo so per certo) avevamo levato la concessione a una famosa boutique per questa faccenda..
Qualche anno fa c’era stata un indagine interna nell’azienda per cui lavoravo relativa alla qualità di un determinato particolare. Questa indagine aveva coinvolto anche i nostri collaboratori (aziende esterne che produceva su licenza una percentuale di questo particolare). L’indagine era nata in quanto la richiesta di sostituzione del pezzo era stata decisamente anomala. Sembrava che il 20/30% dell’intera produzione fosse difettosa (il massimo mai registrato su particolari simili era stato il 2%). Ancora prima della fine delle indagini tutti noi (e ribadisco veramente tutti noi) già sapevamo come sarebbe andata a finite la storia.. ovviamente problemi di produzione non c’erano, ma dall’altra parte, con il passare degli anni, abbiamo registrato e catalogato 12 milioni* di orologi contenente il particolare « difettoso » mentre a registro ne erano stati prodotti 8 milioni. Quindi 4 milioni di orologi montavano il particolare « difettoso » che era stato venduto sottobanco. Ora questa maison, come tante altre, prima di darti il ricambio nuovo pretendono in dietro il ricambio difettoso.
*i numeri sono volutamente errati, servono solo per fare capire la proporzione.
Comunque questo settore, come poi immagino un po tutti, regala molte storie interessanti e sfacciate che effettivamente possiamo anche leggere su dei forum come questo.
Io sola cosa che posso dire con certezza è che non bisognerebbe fissarsi su un unica visione. Conosco orologiai che lavorano su concessione e che nonostante tutto sono dei mastri orologiai, ma dei mastri orologiai con la m maiuscola, come pochi ne esistono al mondo e che agli occhi di un orologiaio indipendente possono sembrare solo dei poveri scemi che non sanno fare altro che cambiare due ruote tutto il giorno..
Smontaggio, lavaggio, montaggio lubrificazione, niente di eccezionale.
Se però l’autovettura (o un movimento) si ferma all’improvviso, non è una revisione. Se l’autovettura (o un movimento) prende un forte urto, non è una revisione.
In questi due casi, che sia un autovettura o che sia un movimento, c’è sicuramente un anomalia, qualcosa di rotto.
Come ho detto, per me, non c’è niente di male nel rivolgesti ad un orologiaio indipendente, e per fortuna che esistono, però trovo anche ingiusto che l’orologiaio (o il meccanico) indipendente pretenda che la maison lo rifornisca dei pezzi.
Io non so com’era la situazione relativa la fornitura all’estero ma qua in svizzera più o meno tutte le maisons sono sempre state un po riluttanti a dare la propria fornitura ad orologiai indipendenti. La rolex anche in italia riforniva solo i suoi orologiai, così come omega, zenith, ecc.. quindi non parliamo poi di aziende come, patek, audemars piguet, jeager, ecc..
Poi, un ulteriore problema oltre a quelli già elencati, è che una volta certi orologiai su concessione (o i direttori) facevano i furbetti, cambiavano un pezzo quando non necessario e se lo rivendevano sotto banco e così le maison hanno chiuso ulteriormente i rubinetti.. in italia (e lo so per certo) avevamo levato la concessione a una famosa boutique per questa faccenda..
Qualche anno fa c’era stata un indagine interna nell’azienda per cui lavoravo relativa alla qualità di un determinato particolare. Questa indagine aveva coinvolto anche i nostri collaboratori (aziende esterne che produceva su licenza una percentuale di questo particolare). L’indagine era nata in quanto la richiesta di sostituzione del pezzo era stata decisamente anomala. Sembrava che il 20/30% dell’intera produzione fosse difettosa (il massimo mai registrato su particolari simili era stato il 2%). Ancora prima della fine delle indagini tutti noi (e ribadisco veramente tutti noi) già sapevamo come sarebbe andata a finite la storia.. ovviamente problemi di produzione non c’erano, ma dall’altra parte, con il passare degli anni, abbiamo registrato e catalogato 12 milioni* di orologi contenente il particolare « difettoso » mentre a registro ne erano stati prodotti 8 milioni. Quindi 4 milioni di orologi montavano il particolare « difettoso » che era stato venduto sottobanco. Ora questa maison, come tante altre, prima di darti il ricambio nuovo pretendono in dietro il ricambio difettoso.
*i numeri sono volutamente errati, servono solo per fare capire la proporzione.
Comunque questo settore, come poi immagino un po tutti, regala molte storie interessanti e sfacciate che effettivamente possiamo anche leggere su dei forum come questo.
Io sola cosa che posso dire con certezza è che non bisognerebbe fissarsi su un unica visione. Conosco orologiai che lavorano su concessione e che nonostante tutto sono dei mastri orologiai, ma dei mastri orologiai con la m maiuscola, come pochi ne esistono al mondo e che agli occhi di un orologiaio indipendente possono sembrare solo dei poveri scemi che non sanno fare altro che cambiare due ruote tutto il giorno..
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Grazie ancora. Queste sono notizie importanti per le persone oneste, che faticano a lavorare, pagare le tasse e rimanere aperti. Inoltre, per mia convinzione personale, laddove le notizie non di sanno e si mantengono segreti, la Democrazia tutta rischia seriamente di disgregarsi, mentre la trasparenza è il sale della vita sociale. Ma spesso, come nei romanzi di Orwell, qualcuno si ritiene ingiustificatamente più uguale degli altri e questo non va bene.Raziel ha scritto: ↑gio mag 16, 2024 11:23 pmFare un service periodico ad un autovettura (ovvero il cambio d’olio, filtri ecc) è esattamente come fare la revisione periodica di un movimento.
Smontaggio, lavaggio, montaggio lubrificazione, niente di eccezionale.
Se però l’autovettura (o un movimento) si ferma all’improvviso, non è una revisione. Se l’autovettura (o un movimento) prende un forte urto, non è una revisione.
In questi due casi, che sia un autovettura o che sia un movimento, c’è sicuramente un anomalia, qualcosa di rotto.
Come ho detto, per me, non c’è niente di male nel rivolgesti ad un orologiaio indipendente, e per fortuna che esistono, però trovo anche ingiusto che l’orologiaio (o il meccanico) indipendente pretenda che la maison lo rifornisca dei pezzi.
Io non so com’era la situazione relativa la fornitura all’estero ma qua in svizzera più o meno tutte le maisons sono sempre state un po riluttanti a dare la propria fornitura ad orologiai indipendenti. La rolex anche in italia riforniva solo i suoi orologiai, così come omega, zenith, ecc.. quindi non parliamo poi di aziende come, patek, audemars piguet, jeager, ecc..
Poi, un ulteriore problema oltre a quelli già elencati, è che una volta certi orologiai su concessione (o i direttori) facevano i furbetti, cambiavano un pezzo quando non necessario e se lo rivendevano sotto banco e così le maison hanno chiuso ulteriormente i rubinetti.. in italia (e lo so per certo) avevamo levato la concessione a una famosa boutique per questa faccenda..
Qualche anno fa c’era stata un indagine interna nell’azienda per cui lavoravo relativa alla qualità di un determinato particolare. Questa indagine aveva coinvolto anche i nostri collaboratori (aziende esterne che produceva su licenza una percentuale di questo particolare). L’indagine era nata in quanto la richiesta di sostituzione del pezzo era stata decisamente anomala. Sembrava che il 20/30% dell’intera produzione fosse difettosa (il massimo mai registrato su particolari simili era stato il 2%). Ancora prima della fine delle indagini tutti noi (e ribadisco veramente tutti noi) già sapevamo come sarebbe andata a finite la storia.. ovviamente problemi di produzione non c’erano, ma dall’altra parte, con il passare degli anni, abbiamo registrato e catalogato 12 milioni* di orologi contenente il particolare « difettoso » mentre a registro ne erano stati prodotti 8 milioni. Quindi 4 milioni di orologi montavano il particolare « difettoso » che era stato venduto sottobanco. Ora questa maison, come tante altre, prima di darti il ricambio nuovo pretendono in dietro il ricambio difettoso.
*i numeri sono volutamente errati, servono solo per fare capire la proporzione.
Comunque questo settore, come poi immagino un po tutti, regala molte storie interessanti e sfacciate che effettivamente possiamo anche leggere su dei forum come questo.
Io sola cosa che posso dire con certezza è che non bisognerebbe fissarsi su un unica visione. Conosco orologiai che lavorano su concessione e che nonostante tutto sono dei mastri orologiai, ma dei mastri orologiai con la m maiuscola, come pochi ne esistono al mondo e che agli occhi di un orologiaio indipendente possono sembrare solo dei poveri scemi che non sanno fare altro che cambiare due ruote tutto il giorno..
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!
Il tuo ragionamento purtroppo fila fin troppo bene. Il mio errore di valutazione nasce dal fatto che non essendo io incline ai trucchetti ecc, guardavo la cosa solo dal mio punto di vista senza purtroppo considerare che c'è molta gente che può utilizzare escamotage di tutti i tipi pur di tirare acqua al proprio mulino.
Non mi consola aver letto ciò che hai scritto ma almeno da oggi mi brucerà decisamente meno.
Grazie Raziel
Non mi consola aver letto ciò che hai scritto ma almeno da oggi mi brucerà decisamente meno.
Grazie Raziel
Ad maiora