La molla motrice, motore degli orologi meccanici

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A cura di: Paolo Antolini

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mario ars
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Re: La molla motrice, motore degli orologi meccanici

Messaggio da mario ars » dom nov 07, 2021 8:12 am

Oramundo ha scritto:
dom nov 07, 2021 8:00 am
aestile, tu dovresti saperlo, essendo un meccanico, che un motore da 1000cc sviluppa una certa potenza mentre un'altro motore da 1500cc ne sviluppa molto di più (parlo di motori normali)esempio: quanta potenza c'è in 100cc, e se raddoppiassimo la cilindrata cosa viene fuori? Raddoppia la potenza o aumenta di percentuale?
Così penso della molla in questione, lo so che sono duro a capire, ma cerco sempre alla Sherlock Holmes di sapere come stanno le cose, infatti la riparazione dell'orologio me ne può fregar di meno, quello che cerco in ogni componente che lo compone è di sapere, sapere e sapere.............
Non ti piace, ma per questo esistono i libri...
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Re: La molla motrice, motore degli orologi meccanici

Messaggio da Oramundo » dom nov 07, 2021 9:06 am

Mi volete costringere a tornare sui banchi di scuola? 😂😜non ci riuscirete mai👍scherzo ovviamente, ma possibile che nessuno nel Forum sappia queste cose? Allora siamo tutti ignoranti...........😂
Ultima modifica di Oramundo il dom nov 07, 2021 11:00 am, modificato 1 volta in totale.
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Paolo Antolini
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Re: La molla motrice, motore degli orologi meccanici

Messaggio da Paolo Antolini » dom nov 07, 2021 9:36 am

Sono dati che generalmente fanno parte ferme conoscenze dei progettisti di orologi e non servono a noi orologiai. Forse Giacomo potrebbe avere la risposta ci sarà sicuramente un libro in cui trovare i calcoli adatti a darti una risposta.
Ad maiora

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Re: La molla motrice, motore degli orologi meccanici

Messaggio da Oramundo » dom nov 07, 2021 11:03 am

Paolo Antolini ha scritto:
dom nov 07, 2021 9:36 am
Sono dati che generalmente fanno parte ferme conoscenze dei progettisti di orologi e non servono a noi orologiai. Forse Giacomo potrebbe avere la risposta ci sarà sicuramente un libro in cui trovare i calcoli adatti a darti una risposta.


Grazie Paolo, finché non mi stancherò ed avrò la forza di farlo, cercherò sempre un perché nei mie tanti dubbi, che ci vuoi fare, sono un cocciuto nato(peggio di ars57 😂) scherzo Mario mi sta diventando simpatico, ci vuole ancora tempo, ma così sarà 😇
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aestile
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Re: La molla motrice, motore degli orologi meccanici

Messaggio da aestile » mer nov 17, 2021 12:12 am

Oramundo ha scritto:
dom nov 07, 2021 8:00 am
aestile, tu dovresti saperlo, essendo un meccanico, che un motore da 1000cc sviluppa una certa potenza mentre un'altro motore da 1500cc ne sviluppa molto di più (parlo di motori normali)esempio: quanta potenza c'è in 100cc, e se raddoppiassimo la cilindrata cosa viene fuori? Raddoppia la potenza o aumenta di percentuale?
Così penso della molla in questione, lo so che sono duro a capire, ma cerco sempre alla Sherlock Holmes di sapere come stanno le cose, infatti la riparazione dell'orologio me ne può fregar di meno, quello che cerco in ogni componente che lo compone è di sapere, sapere e sapere.............
Sbagliato.E ora ti spiego il perchè molto sinteticamente.
1) Più ti avvicini al centro dell'albero motore con il piede di biella e più la manovella (biella) si avvicinerà ai teorici 90° e più la spinta sarà utile e non andrà a perdersi.In questo caso dovremmo fare un motore super quadro,cioè il diametro del pistone è di norma superiore alla corsa,avremmo però poca energia di accumulo nel gruppo manovella a causa del maggior peso del pistone da richiamare.Ecco che dovremo aumentare il peso del volano oppure aumentare il numero dei cilindri mantenendo la stessa cilindrata,a discapito in questo caso di maggiori attriti dovuti al numero elevato di componenti in contatto tra di loro.In più perderemo in potenza nella copia bassa e quindi saremo costretti ad utilizzare il motore sempre con un numero di giri elevato.In questo caso però la benzina,seppur scoppiando in tempi molto limitati,necessita comunque di un suo tempo.Ma noi ne abbiamo poco perchè il motore è un super quadro e per giunta con molti cilindri e gira mooolto velocemente.
Poi entra in gioco la densità dell'aria aspirata,un motore elaborato al limite aspira e ripeto aspira l'80% della sua cilindrata,quindi sarebbe sufficiente aumentare il diametro delle valvole di aspirazione,ma diventerebbero più pesanti e difficili da richiamare.A meno che non si usi il desmodronico,ma aumenterebbero i componenti in movimento con seri rischi di rotture premature.
Non è così semplice :D :D Nel disegno fatto a mezzanotte e quindi vi dovete accontentare,noterete che la testa di biella è stata spostata a destra,ed esattamente dalla parte del senso di rotazione oraria del motore per avvicinarsi al massimo ai 90° con riferimento al fulcro dell'albero motore.In questo caso avremo delle spinte laterali sul pistone che andranno a compromettere il velo di lubrificazione e quindi un alto rischio di grippaggio.Va aggiunto che il 50% della spinta va a perdersi nella parte alta(testata) perciò meno ha superficie la testata e più la spinta andrà sul pistone.Cosa impossibile perchè la testata avrà sempre lo stesso diametro del pistone.Allora come si potrebbe fare? Semplice:si aumenta la superficie del pistone facendolo concavo.Però più superficie uguale più calore in fase di combustione e se da un lato l'energia termica viene trasformata in energia meccanica,dall'altra avremo anche un surriscaldamento della testa del pistone,che dovrà essere raffreddato con opportune turbolenze nella fase di aspirazione.E poi ce ne sarebbero..........
Buona Notte
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epulamur cum iis qui tunc vis purgare nos

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