E' con molta probabilità un pezzo "uscito male" di fabbrica nel suo complesso.
A parte ciò, ne approfitto per una considerazione amara.
Oramundo scherza e io mi ci diverto, però la realtà dei fatti è quella che dice lui.
Non esiste praticamente più "l'orologiaio riparatore", ho avuto modo di covincermene presso i professionisti torinesi, e non è cosa di quest'anno.
Se non ci sono i ricambi nemmeno aprono l'orologio per vedere qual è il problema.
Capisco che si debba fare i conti col rapporto tempo-denaro, le tasse, e chissà quante altre cose che non conosco, però si abbia almeno il coraggio di dire come stanno le cose per davvero.
Sarà perché arrivo dalla pendoleria, dove tutto si "deve" riparare obtorto collo, però mi fa tristezza vedere l'orologiaio ridotto a un sostitutore di pezzi e se non ci sono nisba.
Help Longines
A cura di: Paolo Antolini
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Re: Help Longines
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Re: Help Longines
Finché campano lo stesso, buon per loro e non ho capito se è una scelta o un'incapacità: spero la prima.ars57 ha scritto: ↑mer set 22, 2021 9:54 pm[...]
Non esiste praticamente più "l'orologiaio riparatore", ho avuto modo di covincermene presso i professionisti torinesi, e non è cosa di quest'anno.
Se non ci sono i ricambi nemmeno aprono l'orologio per vedere qual è il problema.
Capisco che si debba fare i conti col rapporto tempo-denaro, le tasse, e chissà quante altre cose che non conosco, però si abbia almeno il coraggio di dire come stanno le cose per davvero.
Sarà perché arrivo dalla pendoleria, dove tutto si "deve" riparare obtorto collo, però mi fa tristezza vedere l'orologiaio ridotto a un sostitutore di pezzi e se non ci sono nisba.
Una volta ero finito sulla pagina internet di un orologiaio americano, gran lavoratore (a leggere i suoi orari) che affermava chiaramente che lui certe tipologie di orologi non li toccava proprio: in caso di guasto c'erano troppe incognite, troppo tempo che rischiava di finire "sprecato" (non remunerato) in caso di insuccesso nella soluzione del guasto.
Poteva scegliere però, evidentemente.
La situazione dei ricambi però è nota: i nuovi non sono forniti, i vecchi andranno ad esaurirsi.
Credo che ad un certo punto bisognerà cambiare approccio e cercare di "ingegnarsi", se non altro per sopravvivere.
Quanto si possa fare non lo so, ma credo che oggi sia più facile rispetto ad una decina di anni fa (penso alle stampanti 3D o frese cnc)
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Re: Help Longines
Rimane il problema costo della riparazione e convenienza.Un tempo rifare una testata era all'ordine del giorno,oggi costa così tanto che a volte il cliente si brucia il valore della vettura per ripararla.Rifare un motore era conveniente sia per il riparatore e sia per il cliente,ora con l'avvento del web si trova il tutto ad un terzo di quello che costerebbe.Ora nasce il problema se sostituire quello che porta il cliente e alla fine dei conti togliendo tasse e investimenti in attrezzature ti rimane un guadagno da fame,quindi molte volte si rinuncia con un notevole guadagno per il fegato.Queste purtroppo sono scelte da farsi in base ad ogni singolo soggetto.
Purtroppo anche nel mio settore,stiamo diventando sostitutori e non più autoriparatori....Purtroppo.
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Re: Help Longines
Molto interessante tutti questi punti di vista, proprio questo modo diverso di approcciare e risolvere il problema ci ha fortunatamente condottò alla società di oggi che non è meglio o peggio di ieri ma solo differente, un ottimo motivo per guardare con curiosità i “diversi”
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Re: Help Longines
Faccio un mea culpa pubblico, a testimonianza che molte volte è la voglia che ci manca (ma qualcuno deve pur avercela tolta, se prima l'avevamo). Tre anni fa mi ritrovai a rimettere un Mondia nuovo di negozio, con movimento Eta 7750 (sul cartellino recitava "è una marca di Zenith", quindi risale al 2005 o giù di lì); sgranava la rimessa all'ora. Lo posizionai in un cassetto, comprando il rocchetto scorrevole senza neppure aprirlo. Poi è venuta la pandemia e mille problemi e solo ieri l'ho aperto di nuovo, per vedere di sistemarlo. Ebbene estraendo il tige mi sono finalmente accorto che ha la punta rotta! Infatti, smontandolo dal davanti, si vede bene che per sgranare quel gruppo di ruotismi, tra l'altro col tige di 150 (vecchiotto), servirebbe la grazia di un elefante. Invece il tige che si sposta in basso e allontana il rocchetto scorrevole dal ruotino intermedio di rimessa, produce proprio quel difetto. Allora ho colto l'occasione per mettere a punto il bilanciere: aveva la posizione talmente sbagliata che caricandolo neppure partiva; evidentemente prima di spedircelo gli doveva essere caduto, colpendo la corona, che infatti è anonima, senza il logo Mondia dell'epoca Descombes. Ho sistemato un oggetto, quindi arrivatoci con problemi, come era accaduto molte volte a mio padre tra il 1990 e il '92, anno della sua dipartita: aveva una intera scatola di Zenith al quarzo e diceva che se veniva il viaggiatore glie li avrebbe fatti mangiare.