Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

I professionisti di AISOR sono a vostra disposizione per risolvere i problemi tecnici dei vostri segnatempo.

A cura di: Paolo Antolini

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Raziel
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Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Raziel » ven mag 03, 2024 10:33 pm

Sono sincero, in principio avrei voluto scrivere quanto segue sotto forma di indovinello, facendovi una domanda (del quale conosco la risposta) solo per vedere le vostre risposte, ma alla fine, a ben pensarci, trovo questo approccio meschino e quindi lascio cadere.. molto meglio raccontare le cose per come sono andate, ma purtroppo non voglio (e in una certa misura non posso) darvi dettagli troppo precisi..

A farla molto breve e tagliando gran parte della storia mi ritrovo con questo movimento in cui l’orologiaio (molto bravo) che me lo aveva portato aveva trovato dello strano grasso negli incabloc del bilanciere.
Un grasso bianco, denso, quasi colloso che sembrava una crema per le mani. Lui mette tutto a lavare ma niente, il grasso è ostico e non se ne va. lo rimuove con i classici coton-tige ma vede che comunque la dove si era seccato non viene via, si è calcificato, è diventato duro come il tartaro sui denti. Si chiede chi sia sto incompetente che ha fatto questo disastro.
Ad ogni modo lo stato di pulizia che ha ottenuto è più che ottimale quindi procede con la classica revisione eppure, alla fine, il movimento non va. Problemi di frequenza.
Io gli spiego che è normale, gli spiego che quel tipo di lubrificante su quel movimento specifico era assolutamente corretto, che per lavarlo via sarebbe stato necessario uno specifico prodotto (che in realtà è molto comune ma che non voglio dire), che la collosità era stata accentuata dalla reazione con i prodotti di lavaggio “standard” e che anche le “incrostazioni” ne erano una conseguenza.
Adesso, sono abbastanza sicuro che molti di voi non avranno mai la sfortuna (o fortuna) di vedere un movimento con questa caratteristica, ma quanti di voi sarebbero caduti nello stesso errore del mio collega?

Ho scritto tutto ciò a causa dei miei ultimi interventi riguardo all’utilità di rimanere aggiornati e di frequentare dei corsi. Adesso, so bene di aver fatto un esempio abbastanza estremo (poi, sarà veramente estremo?) ma parlando anche solo di lubrificanti comuni, esistono moltissimi studi, soprattutto indipendenti, che dimostrano che l’utilizzo improprio (come ad esempio da scaduti) accelerano l’usura delle parti in movimento o, ancora peggio, facilita la “creazione del lucido”.

Un norvegese è in vacanza li da voi in italia ed è andato a fare un bel bagno in mare.. diamine, la corona era aperta ed è entrata dell’acqua nell’orologio quindi ve lo porta.. Voi lo sistemate come di norma ma quale lubrificante usate per i pivot del bilanciere? E se fosse stato un arabo?

Esempio estremo? Possibile, ma per mia esperienza personale la faccenda è ancora più complessa.. dove vivo io d’inverno ci sono -25 gradi e il tempo è secchissimo e mi sono ritrovato a dover trattare l’orologio dell’insegnante di sci in maniera molto differente rispetto all’orologio dall’insegnante di nuoto che sta in piscina a +25 gradi con un umidità tropicale.. ma poi quando arriva l’estate l’allenatore di sci si mette a fare l’insegnante di tennis squagliandosi sul campo.. ma allora come diamine lo avrei dovuto trattate il suo orologio?
Ce l’ho io la soluzione, 4 lubrificanti per tutti gli orologi del mondo!

Adesso io ho parlato di lubrificanti ma è vero che le cose a cui fare attenzione sono veramente moltissime, molte più di quanto uno possa immaginare.. però, ad essere onesto fino in fondo, sono assolutamente d’accordo con Eric Coudray quando dice che l’orologeria canonica prodotta al giorno d’oggi è ancorata a una realtà preistorica e che quindi un orologio classico (cosi come un orologiaio classico) non ha alcun bisogno di chissà quali cose fantascientifiche..

Però bisogna anche dire che un witschi moderno NON è fantascientifico, un petit pierre NON è fantascientifico, un marcel aubert NON è fantascientifico eppure sono strumenti schifati dal 90% degli orologiai comuni..

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da ars57 » sab mag 04, 2024 8:28 am

Buongiorno Raziel, sono ancora addormentato e potrei scrivere delle stuopidaggini ma quel che racconti è, come al solito, assai interessante.
Come sai io non sono un professionista, quindi un sacco di cose sono per me una novità, così sono andato a guardare i due marchi che hai citato alla fine: roba par me da bava alla bocca ma si parla di prezzi a cinque cifre...
Credo che molti orologiai non li "schifino" ma semplicemente non se li possano permettere anche se sicuramente renderebbero loro il lavoro molto più facile.
Quanto ai lubrificanti mi piacerebbe molto conoscere i quattro per tutti gli orologi del mondo, qui il prezzo non mi fermerebbe perché ho sempre dei dubbi e il dubbio, come disse qualcuno, è l'inizio della conoscenza.
Devi considerare che tu sei a un livello che qui in Italia pochissimi, se non nessuno, abbia raggiunto: ora io ho ben capito che quanto dici è semplicemente il frutto della tua esperienza, purtroppo a qualcuno (questione credo di carattere) è possibile che invece paia "cadere dall'alto" (cosa che obbiettivamente non è).
Come ho già scritto la situazione italiana è ben diversa dal contesto in cui ti trovi a operare e, per quel che ho modo di vedere, ben difficilmente qui la categoria riuscirà ad adeguarsi agli standard cui sei abituato.
Penso però che se tu svelassi i "quattro oli" non violeresti (spero) nessuna regola anche se fossero brevetto esclusivo di qualche produttore, sarebbe anzi pubblicità gratuita a meno che non siano in vendita solo agli "affiliati".
grazie come sempre.
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da finestraweb » sab mag 04, 2024 11:24 am

Raziel ha scritto:
ven mag 03, 2024 10:33 pm
[...]
Adesso, sono abbastanza sicuro che molti di voi non avranno mai la sfortuna (o fortuna) di vedere un movimento con questa caratteristica, ma quanti di voi sarebbero caduti nello stesso errore del mio collega?

Ho scritto tutto ciò a causa dei miei ultimi interventi riguardo all’utilità di rimanere aggiornati e di frequentare dei corsi.
[....]
Porgo sempre il mio approccio "commerciale" e pratico: un imprenditore (perché un orologiaio che campa con il suo lavoro tale è) che investe in un corso per un movimento su cui non sa se mai potrà mettere le mani, fa un investimento, secondo me, sbagliato.
Non è antiquato, se lo fa perché deve fare quadrare i conti.

L'orologeria è micromeccanica, se si hanno tanti, ma tanti, soldi da investire, ci sono nuove tecnologie fantastiche: microscopi (e software) che ricavano le misure di un pezzo e creano le istruzioni da dare in pasto a macchinari di stampa 3D, che producono il pezzo partendo da polveri (diminuendo la dimensione minima da poter riprodurre).
Se ne è accennato qui (l'orologiaio in questione lavora a San Francisco):
viewtopic.php?f=16&t=8088&p=72702#p72702.
Lì si parla di produzione con elettro-erosione, ma la produzione partendo da polveri è solo un altro metodo (credo più recente).

Quindi estremizzando cosa vogliamo dire?
Che chi non investe lì è antiquato?
Sarebbe molto ingeneroso farlo, secondo me.
È tutto un discorso di possibilità economiche.

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da aestile » sab mag 04, 2024 2:22 pm

Grazie Raziel.
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Raziel » sab mag 04, 2024 2:53 pm

Buongiorno,
Vi chiedo scusa ma il mio « 4 lubrificanti per tutti gli orologi del mondo » era sarcasmo e non sono riuscito a farvelo capire. Sarebbe un sogno averne 4 che si adattano veramente a tutti gli orologi!

Purtroppo non è così eppure mi è capitato molte volte di vedere orologiai che usano indiscriminatamente (parola difficilissima!) lo stesso lubrificante per ogni cosa, ad esempio il 9010 per tutti i bilancieri senza fare la minima distinzione.

Penso che fare un corso specifico su un unico movimento non abbia alcun senso a meno che non sia un orologiaio di quella determinata maison (ma solitamente questi corsi sono interni), ma fare un corso sui lubrificanti (e rimanere aggiornati) a mio avviso è indispensabile.

Io sono un orologiaio come tanti altri, forse solo con un po di passione in piu e forse è per questo che chiudo un occhio (a volte due) sul prezzo di certi corsi a cui partecipo..
So che venire a fare dei corsi qui in svizzera per degli stranieri sia difficile e certe volte impensabile a causa dei prezzi, quindi il discorso dovrebbe già concludersi qui, ma perché nessuno organizza i medesimi corsi in italia con i prezzi adeguati al vostro mercato?

Io so solo una cosa, che in realtà qualche corso « economico » all’estero si è fatto o si è tentato di farlo ma, come ho anche già detto in un altra discussione, i partecipanti erano per lo più scocciati di trovarsi li.. non solo quando il corso è stato imposto dalla maison, ma anche quando il corso se lo erano pagati di tasca loro (siamo chiari, non succede solo all’estero ma questo tipo di reazione è molto più frequente al di fuori della svizzera)

Faccio alcuni esempi:

Corso avanzato sul ritocco delle spirali, sulla creazione dei gomiti e delle curve.
Tralasciando il fatto che la maggior parte dei partecipanti non sapevano minimamente lavorare sulle spirali, il problema è che nessuno conosceva gli strumenti di verifica/misura e soprattutto nessuno di loro voleva imparare ad usarli perché troppo costosi. Si, è vero, sono costosi ma superato un certo limite una spirale non si può ritoccare « a occhio ». Ci sono gradi da rispettare, raggi, tolleranze, passi, parallelismi..

Corso di aggiornamento sul tourbillon andato ancora peggio del precedente, annullato del tutto perché nessun orologiaio voleva prendersi questo mal di pancia.

Ci tengo a precisare che i costi dei corsi erano nulli o adeguati al mercato, ad esempio un corso sul ripristino dei trattamenti superficiali (di una giornata) era stato offerto al prezzo di 300 franchi (un quinto del prezzo rispetto alla svizzera) e si sono iscritti in due persone. Ovviamente annullato..

E questo è ciò che riguarda i corsi, perché anche sul discorso delle attrezzature il discorso non cambia..

Detto francamente, quando vedo orologiai che lavorano, ad esempio, senza un horia e che, quando gli faccio presente che è indispensabile mi rispondono che no, non la comprano perché è troppo cara, cosa dovrei dirgli ancora? Poi si stupiscono (quando hanno la concessione) che alcune maison li obbligano a spedire i movimenti qua per le revisioni..

Io qua, adesso, sto parlando della base dell’orologeria, che se paragonata alle autovetture è come dire che devo riparare una fiat 500x e che non posso trattarla come una fiat uno e che non è neanche una ferrari. Si parla dell’orologeria comune, la più classica, e per lavorare bene servirebbero tutta una serie di conoscenze e di strumenti che, purtroppo, in molti non hanno..

Non parlo di comprare un keyence a 150.000.- ma di un marcel aubert base, anche usato. Non parlo di comprare un set lecureux completo ma di un petit pierre che da nuovo costa 1000.- e che risolve TUTTI i problemi con le viti (e qui aprirei un capitolo che non finisce più)..

Chiaramente tralascio discorsi sulla strumentazione un po più sofisticata ma comunque utile, mentre evito del tutto di parlare di cose veramente fuori portata come la tomografia (ovvero, come ha detto qualcuno, microscopi e software che ricavano misure e che le convertono in disegni 3D) e che sono assolutamente inutili ad un orologiaio e che se mai dovesse averne bisogno (perché può capitate) fa prima a mandare tutto a uno dei tanti laboratoire che ci sono in giro per il paese, sicuramente anche in italia.

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da ars57 » sab mag 04, 2024 8:20 pm

Domanda:
quando citi corsi e/o orologiai con cui parli ti riferisci a colleghi svizzeri?
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da aestile » sab mag 04, 2024 10:13 pm

Grazie Raziel.
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da atomik » dom mag 05, 2024 7:36 am

🤔😏☹️🙄🇮🇹credo che in Italia non ci sia posto per queste apparecchiature da 150k........a noi italiani ci basta e ci avanza la nostra inventiva, troppa teoria e troppa fantascienza, qui parliamo di orologeria non di salvare vite umane, mio modesto parere, ora potete anche sotterrarmi👋
Il mio sogno era quello di fare l'orologiaio, mezzo già lo sono, intanto continuo a sognare.

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Raziel » dom mag 05, 2024 10:44 am

atomik ha scritto:
dom mag 05, 2024 7:36 am
🤔😏☹️🙄🇮🇹credo che in Italia non ci sia posto per queste apparecchiature da 150k........a noi italiani ci basta e ci avanza la nostra inventiva, troppa teoria e troppa fantascienza, qui parliamo di orologeria non di salvare vite umane, mio modesto parere, ora potete anche sotterrarmi👋

Beh, neanche noi orologiai svizzeri abbiamo bisogno di macchinari da 150.000.- ed è esattamente quello che ho detto, ma fare affidamento solo ed esclusivamente all’inventiva, mi permetto di dire che è esattamente ciò che non bisogna fare.. d’altra parte tu hai usato esattamente le stesse parole che normalmente uso io: « l’orologiaio non deve salvate vite » quindi capisco benissimo, ma veramente benissimo il tuo pensiero!

Ribadisco che gli utensili che solitamente consiglio sono cose più o meno alla portata di tutti.. sarà che conosco orologiai « diversi » rispetto a voi che frequentate il forum, ma in Italia e (in parte) in Francia i colleghi mi dicono che no, non vogliono spendere 1000.- per un petit pierre (che è un salva vita per noi orologiai) o un witschi e mentre me lo dicono indossano orologi non propriamente economici.. o che guidano auto che non so come facciano a permettersi visto che si lamentano di guadagnare giusto quel che basta per avere un tozzo di pane.. o che vivono in ville a tre piani.. questo sinceramente mi fa perdere la pazienza e mi sento preso in giro..

A volte mi sembra che vogliano avere il maggior profitto con la minor spesa possibile e che poi di tutto il resto non gli interessa niente! Faccio però una precisione, io conosco molti più orologiai concessionari che orologiai indipendenti perché i miei rapporti lavorativo con l’italia erano tutti attraverso le maison per cui ho lavorato.

Comunque quando parlo dei corsi, parlo più cha altro dell’estero, qua funziona tutto in maniera molto, molto differente, anche a livello di scuola obbligatoria, quella che si fa da ragazzini per intenderci, quindi di base si ha già di partenza una sorta di predisposizione nel fare corsi aggiuntivi una volta terminati gli studi.
D’altra parte l’importanza lavorativa qua, in certi ambiti, ha ancora più importanza degli studi ma in ogni occasione vieni messo sotto torchio.
Qua non esiste che passi a lavorare da un atelier a un altro così, senza dimostrare nulla (cosa che in italia so benissimo essere la norma perché questo aspetto era parte del mio lavoro), qua se voglio cambiare azienda ho 3/5 giorni di prova, poi dopo l’assunzione un periodo di 3 mesi che se non sei idoneo, torni a casa il giorno stesso dell’avviso, superato questo periodo ti vengono fatti uno o due contratti di un anno ciascuno in cui, se non sei idonea torni a casa entro le due settimane dall’avviso.

Questo succede anche all’interno della stessa azienda, se io passo da un atelier all’altro o da una mansione all’altra, la prassi è la medesima.

Con questo non voglio assolutamente dire che il sistema svizzero sia migliore degli altri, anzi.. una mia amica, responsabile della qualità da 15 anni in una rinomatissima azienda, è stata lasciata a casa con sei mesi d’anticipo senza se e senza ma (sei mesi di anticipo solo perché era responsabile, sennò sono due) e nonostante la sua esperienza indiscussa non riusciva a trovare un impiego perché i posti vacanti nella sua specifica mansione erano pochi. Alla fine ha fatto dei corsi di formazione e ha allargato le sue competenze, adesso è responsabile della qualità di tutta la filiera produttiva di circa 800 persone.

Vorrei ancora aggiungere un piccolo dettaglio. Io so come funzionano le cose nei cantoni romande e vicini, non so « niente »del resto della svizzera (dico questo perché ogni cantone ha le sue leggi, come se fossero tanti stati a se) quindi altrove potrebbe funzionare in maniera diversa

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da atomik » dom mag 05, 2024 10:59 am

Raziel ha scritto:
dom mag 05, 2024 10:44 am
atomik ha scritto:
dom mag 05, 2024 7:36 am
🤔😏☹️🙄🇮🇹credo che in Italia non ci sia posto per queste apparecchiature da 150k........a noi italiani ci basta e ci avanza la nostra inventiva, troppa teoria e troppa fantascienza, qui parliamo di orologeria non di salvare vite umane, mio modesto parere, ora potete anche sotterrarmi👋

Beh, neanche noi orologiai svizzeri abbiamo bisogno di macchinari da 150.000.- ed è esattamente quello che ho detto, ma fare affidamento solo ed esclusivamente all’inventiva, mi permetto di dire che è esattamente ciò che non bisogna fare.. d’altra parte tu hai usato esattamente le stesse parole che normalmente uso io: « l’orologiaio non deve salvate vite » quindi capisco benissimo, ma veramente benissimo il tuo pensiero!

Ribadisco che gli utensili che solitamente consiglio sono cose più o meno alla portata di tutti.. sarà che conosco orologiai « diversi » rispetto a voi che frequentate il forum, ma in Italia e (in parte) in Francia i colleghi mi dicono che no, non vogliono spendere 1000.- per un petit pierre (che è un salva vita per noi orologiai) o un witschi e mentre me lo dicono indossano orologi non propriamente economici.. o che guidano auto che non so come facciano a permettersi visto che si lamentano di guadagnare giusto quel che basta per avere un tozzo di pane.. o che vivono in ville a tre piani.. questo sinceramente mi fa perdere la pazienza e mi sento preso in giro..

A volte mi sembra che vogliano avere il maggior profitto con la minor spesa possibile e che poi di tutto il resto non gli interessa niente! Faccio però una precisione, io conosco molti più orologiai concessionari che orologiai indipendenti perché i miei rapporti lavorativo con l’italia erano tutti attraverso le maison per cui ho lavorato.

Comunque quando parlo dei corsi, parlo più cha altro dell’estero, qua funziona tutto in maniera molto, molto differente, anche a livello di scuola obbligatoria, quella che si fa da ragazzini per intenderci, quindi di base si ha già di partenza una sorta di predisposizione nel fare corsi aggiuntivi una volta terminati gli studi.
D’altra parte l’importanza lavorativa qua, in certi ambiti, ha ancora più importanza degli studi ma in ogni occasione vieni messo sotto torchio.
Qua non esiste che passi a lavorare da un atelier a un altro così, senza dimostrare nulla (cosa che in italia so benissimo essere la norma perché questo aspetto era parte del mio lavoro), qua se voglio cambiare azienda ho 3/5 giorni di prova, poi dopo l’assunzione un periodo di 3 mesi che se non sei idoneo, torni a casa il giorno stesso dell’avviso, superato questo periodo ti vengono fatti uno o due contratti di un anno ciascuno in cui, se non sei idonea torni a casa entro le due settimane dall’avviso.

Questo succede anche all’interno della stessa azienda, se io passo da un atelier all’altro o da una mansione all’altra, la prassi è la medesima.

Con questo non voglio assolutamente dire che il sistema svizzero sia migliore degli altri, anzi.. una mia amica, responsabile della qualità da 15 anni in una rinomatissima azienda, è stata lasciata a casa con sei mesi d’anticipo senza se e senza ma (sei mesi di anticipo solo perché era responsabile, sennò sono due) e nonostante la sua esperienza indiscussa non riusciva a trovare un impiego perché i posti vacanti nella sua specifica mansione erano pochi. Alla fine ha fatto dei corsi di formazione e ha allargato le sue competenze, adesso è responsabile della qualità di tutta la filiera produttiva di circa 800 persone.

Vorrei ancora aggiungere un piccolo dettaglio. Io so come funzionano le cose nei cantoni romande e vicini, non so « niente »del resto della svizzera (dico questo perché ogni cantone ha le sue leggi, come se fossero tanti stati a se) quindi altrove potrebbe funzionare in maniera diversa

Forse ho sbagliato ad usare il plurale "noi"avrei dovuto scrivere "io"personale e soggettivo, non sono un professionista, sono, diciamo uno che se ne intende, sono un hobbista che opera su orologi propri, ed ho espresso un mio modesto parere di come vedo personalmente il mondo dell'orologeria, ti ringrazio per le delucidazioni datomi, ciao👋
Il mio sogno era quello di fare l'orologiaio, mezzo già lo sono, intanto continuo a sognare.

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Raziel » dom mag 05, 2024 12:23 pm

atomik ha scritto:
dom mag 05, 2024 10:59 am

Forse ho sbagliato ad usare il plurale "noi"avrei dovuto scrivere "io"personale e soggettivo, non sono un professionista, sono, diciamo uno che se ne intende, sono un hobbista che opera su orologi propri, ed ho espresso un mio modesto parere di come vedo personalmente il mondo dell'orologeria, ti ringrazio per le delucidazioni datomi, ciao👋
Per carità, ci mancherebbe altro che un hobbista debba avere chissà quale attrezzatura! Io non so con chi parlo qua sul forum, io espongo solo le cose per come dovrebbero essere. Il problema è che ci sono professionisti che conosco molto bene e che, come ho detto, non vogliono spendere 1000.- per uno strumento.

Racconto una piccola storia ma purtroppo per voi senza entrare troppo nei dettagli tecnici.

A distanza di qualche tempo l’azienda per cui lavoravo aveva individuato un « serio » problema relativo la lubrificazione interna del bariletto e per questo aveva sviluppato un nuovo lubrificante e un sistema innovativo per la posa corretta di quest’ultimo. Ovviamente inviamo gli allert a tutti gli atelier d’europa (o del mondo, non so) ma nonostante questo continuavano ad arrivarci notifiche dall’estero dei soliti problemi relativi al bariletto. In azienda abbiamo effettuato numerosi test con la nuova tecnica/lubrificante e in ogni occasione abbiamo constatato che i problemi erano spariti del tutto ma niente, in alcuni atelier esteri i problemi persistevano. Da qui gli abbiamo mandato tanti, tantissimo (ma anche troppi) allert ma niente, il problema non spariva e quindi ho dovuto fare visita ad alcuni di questi atelier (in Italia).

Provate a immaginare cosa ho trovato?
Ve lo dico io senza sforzo, la maggior parte dei laboratori non usava il nuovo lubrificante perché ritenuto una « m***a » e nessuno, dico NESSUNO usava lo strumento predisposto per la posa. Alcuni addirittura non lo avevano neanche comprato o lo avevano perso in qualche cassetto dell’atelier..

Direi che questa è una storia che racconta bene i problemi che « l’inventiva » dell’orologiaio, la testardaggine, e la svogliatezza di adeguarsi può causare a un azienda.
Alcuni di questi orologiai non li leggono neanche gli allert pensando che siano idiozie, altri che pensano che debba essere la maison a cambiare il suo modo di lavorare in funzione della loro opinione (perché si, quello che pensa un orologiaio semplice è un opinione, non è uno studio, non è una ricerca) o in funzione al fatto che sono pigri e non vogliono cambiare..

Eh, ma certo, questo è un discorso valido per chi ha una concessione, qua sul forum ci sono tutti orologiai generici e allora vi racconto un altra storia, chiaramente generica, un po tecnica..

Cambiano un asse a un classicissimo bilanciere a inerzia statica e, come immagino tutti voi sappiate, durante la rimozione dell’asse si perdono alcuni microgrammi.. poi si monta un nuovo asse che a sua volta crea uno scompenso di microgrammi, poi si procede al bilanciamento statico (cosa che mi auguro tutti facciano, ma, ma…) e poi a quello dinamico (e qui non prendetemi in giro so benissimo che pochi lo fanno) e anche in questo caso abbiamo una perdita di microgrammi che influisce in maniera significativa sull’inerzia e la classe. Ora cosa facciamo? Prendiamo la vecchia spirale e la mettiamo sul bilanciere che abbiamo appena revisionato creando un disaccoppiamento tra le classi? Veramente un orologiaio comune fa questo? Magari sul più comune dei cosc? Si, certo che lo fa, l’ho visto fare mille volte! Bene, se qui c’è qualcuno che non capisce la gravità della faccenda, allora si, deve cambiare lavoro (se è un hobby, pazienza) e non offendetevi perché non è una questione di opinioni, ma di realtà dei fatti e di responsabilità!

Quando faccio presente che per cambiare un asse del bilanciere al giorno d’oggi serve tutta una serie di strumenti (costosissimi), l’orologiaio comune mi chiede se sono scemo (io?) visto che 40 anni fa, le « sciocchezze » che io racconto, non si facevano…

Aggiungo un altra cosa. So benissimo (e lo sappiamo tutti) che tantissimi orologiai indipendenti non si dedicano soltanto alle riparazioni di vecchi movimenti o di quelli generici le cui schede tecniche sono di pubblico dominio, anzi, se possono avere la possibilità di revisionare movimenti moderni o specifici di una determinata maison di sicuro non si tirano indietro.. ma quindi, secondo voi, è normale che si approccino ad essi con tecniche inadeguate o antiquate?

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da aestile » lun mag 06, 2024 11:24 pm

Grazie "Raziel" Ora me ne vado a dormire.
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Elkhound
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Elkhound » mar mag 07, 2024 8:50 am

Se posso permettermi. Una volta ad un grande maestro di scacchi chiesero: quando vedi una buona massa cosa fai? E lui rispose ne cerco un'altra migliore!
Forse potrebbe essere che molti professionisti in tanti anni di lavoro hanno sviluppato una personalissima visione di cosa è giusto e sbagliato attraverso l'uso di strumenti e tecniche anche a volte personalizzati. E si fermano a quello che va bene per loro e sono restii a fare un ulteriore salto di qualità nel cercare una "mossa migliore".

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Paolo Antolini » mar mag 07, 2024 9:51 pm

Per cominciare..... Grazie.
Il tuo contributo è di enorme valore e non c'è nulla da obiettare anzi ho desiderio di farti mille domande ma mi limiterò.
Dove posso vedere quando e quali corsi vengono organizzati? Lo chiedo perché davvero non saprei a chi rivolgermi.
Hai nominato degli attrezzi che non ho mai sentito nominare, è solo il nome che non riconosco oppure sono così arretrato?
Se comprassi una whishi domattina chi mi spiegherebbe il suo funzionamento nel dettaglio?
Petit pierre ad esempio che attrezzo è?
Non ho mai avuto problemi ad ammettere i miei limiti perché riconoscerli è il primo passo per iniziare a superarli.
Ultima domanda (me avrei in realtà molte altre):
aggiornare gli attrezzi e il bagaglio di conoscenza è certamente una ottima cosa ma a che servirebbe se per poter avere ricambi serve per forza essere "legati" all'azienda di turno?
Un esempio.....potrei essere anche il più fenomeno dei fenomeni, un vero fuoriclasse, il laboratorio più attrezzato d'Italia ma senza possibilità si poter richiedere ricambi delle marche più note come ad esempio Rolex, Vacheron, JLC, Patek ecc ecc.
Se non lavori per loro non ti daranno mai la possibilità di farlo per te stesso e per il cliente anche se sei il migliore sulla piazza.
Ad maiora

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Raziel » dom mag 12, 2024 7:18 pm

Paolo Antolini ha scritto:
mar mag 07, 2024 9:51 pm
Per cominciare..... Grazie.
Il tuo contributo è di enorme valore e non c'è nulla da obiettare anzi ho desiderio di farti mille domande ma mi limiterò.
Dove posso vedere quando e quali corsi vengono organizzati? Lo chiedo perché davvero non saprei a chi rivolgermi.
Hai nominato degli attrezzi che non ho mai sentito nominare, è solo il nome che non riconosco oppure sono così arretrato?
Se comprassi una whishi domattina chi mi spiegherebbe il suo funzionamento nel dettaglio?
Petit pierre ad esempio che attrezzo è?
Non ho mai avuto problemi ad ammettere i miei limiti perché riconoscerli è il primo passo per iniziare a superarli.
Ultima domanda (me avrei in realtà molte altre):
aggiornare gli attrezzi e il bagaglio di conoscenza è certamente una ottima cosa ma a che servirebbe se per poter avere ricambi serve per forza essere "legati" all'azienda di turno?
Un esempio.....potrei essere anche il più fenomeno dei fenomeni, un vero fuoriclasse, il laboratorio più attrezzato d'Italia ma senza possibilità si poter richiedere ricambi delle marche più note come ad esempio Rolex, Vacheron, JLC, Patek ecc ecc.
Se non lavori per loro non ti daranno mai la possibilità di farlo per te stesso e per il cliente anche se sei il migliore sulla piazza.
Purtroppo, ad oggi, non so chi fa corsi in italia e neppure se possano essere validi o meno. Per corsi estremamente basilari comunque consiglio bergotime. Qua in svizzera ci sono molte scuole e soprattutto moltissimi professionisti rinomati che ne organizzano e pertanto ci sono corsi in ogni dominio.

Se compri un witschi nuovo è l’azienda stessa che ti istruisce nel dettaglio sul suo funzionamento, cosa che so per certo, ma so anche che fanno corsi su richiesta su strumenti più datati. Funziona così con ogni azienda con la quale negli anni mi sono interfacciato, nessuna esclusa.

Con “petit pierre” qua in svizzera intendiamo dire (sbagliando) i classici cacciaviti dinanometrici. Perit pierre è un azienda che fa di tutto (ad esempio la metà dei macchinari in rolex sono sviluppati e costruiti da petit pierre) ma il loro strumento più famoso è il tr (o la variante più moderna tr-acr). Questi cacciaviti danno la possibilità di stringere tutte le viti secondo la normativa orologeria svizzera e quindi senza che si rovini il filetto o il taglio in testa e quindi garantendo un serraglio corretto e viti sempre come nuove.
Io dopo tanti anni di petit pierre sono passato ai lecureux che è uguale ma elettronico, risucchia la vite (quindi non non è necessario posizionare le viti con la pinzetta) e quando si avvita (o svita) è impossibile che il cacciavite “scivoli”.
Anche al migliore degli orologiai, che magari lavora su movimenti da centinaia di migliaia di franchi, non fa schifo avere questa sicurezza. Ad ogni modo i petit pierre sono più che ottimi e per mia opinione personale averne tre sarebbe l’ideale ma visto il costo averne uno è il minimo indispensabile.
Ma con petit pierre alcuni orologiai (sempre sbagliando) intendono dire anche il cm, che è simile al tr, ma anziché avere “lo scatto” ha una scala graduata che bisogna osservare quando si serra la vite. Questo strumento serve anche per prendere nota di quanto siano serrate le viti, per me altresì indispensabile se un orologiaio usa cacciaviti standard.

Per quel che riguarda il discorso sull’aggiornamento degli attrezzi quello che ho appena scritto sopra ne è un giusto esempio.
A me non interessa nulla avere la concessione di una determinata maison, ma stringere le viti nel migliore dei modi è alla base di questo lavoro e una vite stretta male può causare (e io so quanto è vero) molti, ma molti problemi. Il meccanico d’autovetture vi stringe i bulloni a occhio? Io non credo proprio..

Aggiornare i propri strumenti comunque vuol dire anche solo poter garantire (tramite essi) che un orologio funzioni entro i parametri nei quali è stato costruito indipendentemente dalla maison. L’esempio più banale è quello relativo al ciclo cosc, cosa di cui ne parlo spesso proprio con orologiai italiani e che molti di loro non sanno neanche farlo, quindi come possono sapere se hanno fatto una buona revisione? Probabilmente, immagino, ci sono alcuni clienti esteri (o svizzeri ma che non vengono da me) a cui piace solo mostrare l’orologio che indossano senza preoccuparsi se poi vada perfettamente o meno (qua su questo stesso forum non molto tempo fa qualcuno ha postato delle foto di un rolex appena revisionato il cui grafico del witschi cinese era “sporco” e alla fine ha “risolto” il problema comprato un altro witschi cinese più “performante” che ha “pulito” il grafico. Sarà chiaro a tutti che per me non è modo di fare).
Anche in questo caso avere uno strumento diagnostico e di messa a punto (per il cosc ad esempio) non ha nulla a che fare con una determinata maison.

D’altra parte, invece, discussione che io personalmente trovo molto stimolante ed interessante, è quella relativa all’ investire in una concessione o in strumenti che possano rendere l’orologiaio indipendente all’altezza di lavorare su movimenti di grandi maison, però, sinceramente, vista la complessità dell’argomento, non mi sembra affatto il luogo in cui affrontare questa discussione.

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Paolo Antolini » dom mag 12, 2024 9:08 pm

Posso sbagliarmi ovviamente ma a quanto mi risulta laboratori indipendenti che possano lavorare su orologi di grandi maison senza essere a loro vincolati non credo ce ne siano.
Rolex, per citare il più diffuso, se non sei un laboratorio di un concessionario non ti considera proprio è penso possa dirsi lo stesso per le marche superiori.
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Raziel » lun mag 13, 2024 1:03 pm

Paolo Antolini ha scritto:
dom mag 12, 2024 9:08 pm
Posso sbagliarmi ovviamente ma a quanto mi risulta laboratori indipendenti che possano lavorare su orologi di grandi maison senza essere a loro vincolati non credo ce ne siano.
Rolex, per citare il più diffuso, se non sei un laboratorio di un concessionario non ti considera proprio è penso possa dirsi lo stesso per le marche superiori.
Certo, è esattamente quello che intendevo dire. Da una parte puoi lavorare su concessione, stando alle loro direttive, oppure dall’altra parte ti puoi attrezzare per fare tutto in autonomia. Nel senso, o posso lavorare per rolex e prendere il pezzo di ricambio da loro, oppure me lo posso costruire. Posso vedere su myrolex che lubrificanti usare (i loro) o fare un corso sui lubrificanti e trarre l’equivalente.
Poi sta un po anche al tipo di clientela alla quale si riesce (o si vuole) ad arrivare.. C’è chi ama avere un orologio 100% originale e chi ama farsi « taroccare » alla mano l’orologio come fanno ad esempio nell’atelier « artisans de genève ».

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Paolo Antolini » mer mag 15, 2024 3:01 pm

Vedi, pur capendo non lo condivido. Se l'orologio è fuori garanzia non sta più alla maison dover tutelare l'orologio in questione, questa è la scusa usata per dettare condizioni e legare mai e piedi clienti finali e riparatori.
Se l'orologio è fuori garanzia non è giusto obbligare il proprietario a doversi per forza rivolgere a un centro assistenza, dovrebbe poter scegliere il proprio orologiaio di fiducia che a sua volta dovrebbe poter lavorare senza il patema dei ricambi.
La maison ha costruito l'orologio ma dovrebbe poterne disporre il padrone finale in modo libero ma così non è e chi ci rimette sono gli indipendenti che perdono lavoro e i clienti che spendono di più.
Ti pare possibile dover spendere 25k per un 6263 Daytona? Nemmeno i concessionari sono autorizzati ad intervenire ma solo il centro restauro di Ginevra......a me pare sinceramente un ricatto
Ad maiora

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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da aestile » mer mag 15, 2024 7:25 pm

Paolo Antolini ha scritto:
mer mag 15, 2024 3:01 pm
Vedi, pur capendo non lo condivido. Se l'orologio è fuori garanzia non sta più alla maison dover tutelare l'orologio in questione, questa è la scusa usata per dettare condizioni e legare mai e piedi clienti finali e riparatori.
Se l'orologio è fuori garanzia non è giusto obbligare il proprietario a doversi per forza rivolgere a un centro assistenza, dovrebbe poter scegliere il proprio orologiaio di fiducia che a sua volta dovrebbe poter lavorare senza il patema dei ricambi.
La maison ha costruito l'orologio ma dovrebbe poterne disporre il padrone finale in modo libero ma così non è e chi ci rimette sono gli indipendenti che perdono lavoro e i clienti che spendono di più.
Ti pare possibile dover spendere 25k per un 6263 Daytona? Nemmeno i concessionari sono autorizzati ad intervenire ma solo il centro restauro di Ginevra......a me pare sinceramente un ricatto
Senza contare i quadranti sostituiti dalle case madri perchè leggermente virati in modo da portare l'orologio al suo stato originale. Così poi per quanto riguarda il mondo collezionistico, lo potevi comodamente buttare nella tazza del cesso.
No grazie. Io lo porto dal mio orologiaio di fiducia che conosce i miei gusti e le mie esigenze. E sopratutto non mi mette al polso il cartellino con un numero seriale.
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Re: Strano lubrificante negli incabloc del bilanciere!

Messaggio da Elkhound » mer mag 15, 2024 7:40 pm

Scusate la mia ignoranza...Paolo ma 25k per l'orologio o la revisione???

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