Orologiacani
A cura di: Paolo Antolini
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Ho questo Omega che non mi carica più
Le parole del titolo mi sono state riferite al momento della consegna aggiungendo che anni prima era stato consegnato a un orologiaio che non aveva però risolto il problema........ho subito scoperto lo splendido intervento operato......no comment
Pratica purtroppo in voga da queste parti e in certi luoghi in cui la parola d'ordine sembra essere: se non funziona si toglie
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Re: Ho questo Omega che non mi carica più
AHAHAHAH La risposta alle insistenze: "Da nuovo non ha mai fatto tutto questo rumore!"
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Re: Ho questo Omega che non mi carica più
È normale, no, manca qualcosa, tutta la parte automatica. + Tigeron di secondo !
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Re: Ho questo Omega che non mi carica più
Ma è da criminali. Ha letteralmente rubato. Almeno i pezzi tolti li dovrebbe consegnare al proprietario.... In questo modo si è procurato dei pezzi di ricambio
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Re: Ho questo Omega che non mi carica più
ma come si fa a ridurre un orologio in queste condizioni .
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Re: Ho questo Omega che non mi carica più
Voi sottovalutate i proprietari. Faccio un esempio trai tanti: "vorrei un cinturino e il vetro per l'orologio del nonno, così in questi giorni lo porto fino alla laurea!" Se vedete bene, trai meccanismi c'è della ruggine diffusa! Ho fatto vedere da vicino, ho spiegato, ho cercato di fare in modo che non andasse distrutto, ma ho ottenuto solo che venisse caricato pochissimo giusto l'ora della laurea. Ovviamente tutto ok ma non lo hanno riportato per la revisione. Spero solo che si ricordino di lasciarlo scarico. Leggo spesso di avvisi allarmistici per orologi tenuti in negozio per anni e che abbisognano di un minimo di manutenzione per tornare esattamente come nuovi, perché il commerciante orologiaio deve essere sempre guardato con sospetto. Poi lo stesso soggetto ha un orologio di valore in casa da anni e lo fa marciare anche se dentro ha più ruggine che nel retrobottega di un fabbro. Mio padre diceva sempre che non tutti sono adatti per gli stessi oggetti: vendi a un trascurato un El Primero e lo tratterà come la zappa nell'orto e poi ti darà la colpa se l'orologio "che costa tutti quei soldi" si guasta. Non è un frutto moderno: è sempre successo e se parlate con qualche piccolo orologiaio che ha lavorato negli anni '50 e '60 ve ne darà conferma.
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Re: Ho questo Omega che non mi carica più
P.S.: in ben due casi in questi giorni delle simpatiche vecchiette con orologio in oro più il bracciale mi si sono rigirate contro, perché pretendevano che facessi loro la revisione completa ai loro orologi di marca per venti (20!) euro! Ovviamente ho risposto loro che si rivolgano pure a un extracomunitario se ne trovano uno che è capace.
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Re: Ho questo Omega che non mi carica più
penso proprio di aver sottovalutato i proprietariCalico ha scritto: ↑mar apr 23, 2019 10:07 amVoi sottovalutate i proprietari. Faccio un esempio trai tanti: "vorrei un cinturino e il vetro per l'orologio del nonno, così in questi giorni lo porto fino alla laurea!"
2019-04-23 09.49.20.jpg
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Se vedete bene, trai meccanismi c'è della ruggine diffusa! Ho fatto vedere da vicino, ho spiegato, ho cercato di fare in modo che non andasse distrutto, ma ho ottenuto solo che venisse caricato pochissimo giusto l'ora della laurea. Ovviamente tutto ok ma non lo hanno riportato per la revisione. Spero solo che si ricordino di lasciarlo scarico. Leggo spesso di avvisi allarmistici per orologi tenuti in negozio per anni e che abbisognano di un minimo di manutenzione per tornare esattamente come nuovi, perché il commerciante orologiaio deve essere sempre guardato con sospetto. Poi lo stesso soggetto ha un orologio di valore in casa da anni e lo fa marciare anche se dentro ha più ruggine che nel retrobottega di un fabbro. Mio padre diceva sempre che non tutti sono adatti per gli stessi oggetti: vendi a un trascurato un El Primero e lo tratterà come la zappa nell'orto e poi ti darà la colpa se l'orologio "che costa tutti quei soldi" si guasta. Non è un frutto moderno: è sempre successo e se parlate con qualche piccolo orologiaio che ha lavorato negli anni '50 e '60 ve ne darà conferma.
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Re: Orologiacani
Poi c'è anche chi utilizza "il frullino" per aprire le casse.
- Paolo Antolini
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Re: Orologiacani
Il cliente particolare non mi ha consentito foto: due anziani coniugi tedeschi, sospettosi, che hanno voluto l'intervento seduta stante. Sapevano poco italiano e pochissimo inglese, quindi quando la signora mi ha detto: "phila buona, kattifo kontatto" ho preso l'orologio e l'ho aperto, trovando un movimento Eta 256.111, ho constatato che tra la pila e la cassa c'era troppo gioco e dunque non poteva che mancare uno di questi:
Infatti fuori dalla cassa, poggiato sul banco, la lancetta dei secondi marciava regolarmente. Ho fatto vedere e sostituito. La mia sorpresa sono stati gli elogi, del tutto fuori luogo, poiché a loro dire avevano sostituito la batteria a Monaco ma non erano riusciti a trovare qualcuno che gli facesse il lavoro senza mandarlo in laboratorio, quindi spendendo una cifra significativa. Magari da un punto di vista commerciale non sarò stato furbo (sicuramente non sono stato ladro!), ma credo di aver guadagnato due clienti, visto che passano spesso qui le vacanze! - Calico
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Re: Orologiacani
Voglio raccontare un episodio che mi ha visto protagonista in prima persona una trentina di anni fa. Mio padre era ricoverato in attesa di una visita preoperatoria e io mi dilettavo con i relitti degli orologi al quarzo, avendolo accompagnato, quando frequentavo le scuole medie, ad alcuni corsi appositi. Poi alle superiori il mio hobby divenne l'elettronica consumer (i PC erano ancora là da venire) e in quel periodo ero in pausa estiva universitaria. Decisi allora di provare a sostituire un quarzo come avevo sentito dire ai corsi e presi un nostro movimento Seiko per l'esperimento, mentre il quarzo lo tolsi da un movimento svizzero con bobina integrata interrotta ma quarzo sicuramente funzionante: non funzionava bene perché alternava oscillazioni a spegnimenti! Poiché stavo ordinando delle pile al centro assistenza Seiko, marcate Seiko, posi la questione a chi mi rispose al telefono: la moglie del titolare, donna estremamente competente e decisa. Udii una forte risata all'altro capo e, benevolmente, mi rimproverò: "....ma che vuole sostituire? Quei circuiti hanno dei quarzi tarati apposta e a volte sono più duri a innescare l'oscillazione, altre volte meno; è già tanto se il circuito oscilla e ogni tanto il quarzo dà un segnale!" Rimasi ghiacciato: tutte le mie certezze sulla intercambiabilità dei componenti elettronici erano crollate come un castello di carte.
Questo per dire che, se proprio si vuol provare a sostituire un quarzo, facciamolo, ma deve essere esattamente compatibile col circuito sul quale va montato, o comprandolo dal fabbricante del circuito oppure togliendolo da un circuito identico, col quarzo buono; tenendo conto che se col saldatore si insiste troppo, il quarzo può scheggiarsi o interrompersi, divenendo quindi inaffidabile oppure inservibile.
Questo per dire che, se proprio si vuol provare a sostituire un quarzo, facciamolo, ma deve essere esattamente compatibile col circuito sul quale va montato, o comprandolo dal fabbricante del circuito oppure togliendolo da un circuito identico, col quarzo buono; tenendo conto che se col saldatore si insiste troppo, il quarzo può scheggiarsi o interrompersi, divenendo quindi inaffidabile oppure inservibile.
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Re: Orologiacani
Ho scritto da telefono e, nella fretta e nell'impegno a non scrivere troppe parole errate, ho dimenticato un particolare: il saldatore di mio padre era un JBC con punta collegata nel suo involucro esterno al terminale centrale di massa della presa ed avendo già l'impianto di terra in negozio, non c'era pericolo di trasmettere extratensioni al circuito; poi serve il bracciale antistatico, ma se i dilettanti non lo hanno, basta togliersi una scarpa e toccare con un piede qualcosa come il tubo dei termosifoni, che sicuramente scarica a terra
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Re: Orologiacani
Ottima informazione, perché non la metti nella sezione tecnica? Sai quanti lo ignorano completamente a cominciare dal sottoscritto?Calico ha scritto: ↑ven giu 07, 2019 10:53 pmHo scritto da telefono e, nella fretta e nell'impegno a non scrivere troppe parole errate, ho dimenticato un particolare: il saldatore di mio padre era un JBC con punta collegata nel suo involucro esterno al terminale centrale di massa della presa ed avendo già l'impianto di terra in negozio, non c'era pericolo di trasmettere extratensioni al circuito; poi serve il bracciale antistatico, ma se i dilettanti non lo hanno, basta togliersi una scarpa e toccare con un piede qualcosa come il tubo dei termosifoni, che sicuramente scarica a terra
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Re: Orologiacani
È tanto che si dovrebbe fare un tutorial per i quarzi. Io sono sempre stato disponibile, ma ci vuole uno esperto di didattica e oroligioapendolo non l'ho più sentito.
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Re: Orologiacani
Buona giornata!
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Re: Orologiacani
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Re: Orologiacani
Qualcuno mi spiega come si fa, probabilmente per estrarre il movimento da questa cassa in oro
a CONCIARE un quadrante in queste condizioni?
Ma poi di questo spessore!!!