Rotture delle molle

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A cura di: Paolo Antolini

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Rotture delle molle

Messaggio da Giacomo » gio feb 07, 2019 8:01 pm

Mi è capitato molte volte di vedere molle rotte all'interno del bariletto che assumevano forme insolite oppure come in questo caso, delle rotture inspiegabili

foto di repertorio
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da ars57 » gio feb 07, 2019 8:38 pm

Beh, vista la quantità di "abrasivo" presente non mi pare inspiegabile :mrgreen:
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Paolo Antolini » gio feb 07, 2019 8:44 pm

Caspita che disastro
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da ars57 » gio feb 07, 2019 8:48 pm

Immagina il resto dell'orologio... :doh:
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Calico » gio feb 07, 2019 11:53 pm

Le rotture sono inspiegabili perché non si sono mai fatti studi approfonditi utilizzando le ultime tecnologie di indagine sul collasso dei materiali. Pertanto una ipotesi vale quanto l'altra e io stesso, dalla prima infanzia ai miei trent'anni, nei lavori di revisione di mio padre, ho potuto constatare come, differentemente da quanto pensano molti, ci sono state molle lavate anche con passaggi in benzina rettificata che sono durate un trentennio e altre che dopo pochi anni o mesi si sono letteralmente disintegrate dentro ai tamburi. Ovviamente, anche solo per scaramanzia, utilizzerei il petrolio bianco. Però vi chiedo: poiché dal punto di vista dei materiali e nella specie delle molle, da grande a piccolo strutturalmente e funzionalmente cambia poco, come mai nel settore orologi da polso, nella nostra esperienza di negozio di riparazione, nonostante fino al 2015 la lavatrice automatica abbia sempre avuto il terzo bagno di risciacquo con benzina rettificata (anziché percloro etilene come oggi) non abbiamo avuto una processione continua di molle disintegrate nei tamburi, ma statisticamente nei rari casi in cui accadeva, erano ugualmente distribuite tra quelle revisionate da noi e dalla concorrenza? Perché da inizio anni 2000 ad oggi il fenomeno si è drasticamente ridotto? Anzi, mi correggo: il fenomeno mi si ripresenta quando, per revisionare orologi di mia proprietà, mi ostino a montare molle che ho da anni nell'assortimento vecchio! Non sarà addebitabile più alle caratteristiche molecolari del materiale che non ai liquidi utilizzati per la revisione? Vorrei che tra tutti facessimo partire una sperimentazione, ovviamente con orologi di nostra proprietà, montando molle di costruzione recente e molle più vecchie, ma non preistoriche, controllando nel tempo la loro resa. :)

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da MacGyver » ven feb 08, 2019 8:18 am

A mio parere dipende dalla composizione del metallo della molla. Quelle attuali sono completamente diverse, per composizione, rispetto a quelle di qualche decennio fa.
Sarebbe interessante approfondire l’argomento sentendo magari qualche tecnico e/o forniturista.
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da finestraweb » mar feb 12, 2019 3:54 pm

Scusate.. sono una capra.. ma se è come dite, non può essere che le tecnologie produttive sono migliorate?
In altre parole, il materiale è più resistente alla fatica perché "fatto meglio".

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Calico » mar feb 12, 2019 6:15 pm

Oppure, nel caso di certi tipi di molle per sveglie e parigine che anni fa mi hanno portato e che sono finite in un cassetto, perché troppo "molli" quasi fossero di latta invece che di acciaio, oggi non si rompono ma diventano inefficaci molto presto perché fatte peggio :D

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da finestraweb » mar feb 12, 2019 9:24 pm

Guarda, oggi ho pochi neuroni funzionanti, dell'argomento so poco.
Le rotture delle molle sono rotture a fatica; puoi pensare che il materiale, in un punto localizzato, si stanchi.
Che io sappia, più il materiale è rigido e più patisce la fatica.
Molto fanno i difetti di costruzione, a parità di tutto il resto (barilotto secco e/o sporco).

Se le molle di oggi hanno meno difetti o se sono meno rigide e quindi resistono meglio a fatica... è una bella domanda, di cui ignoro la risposta, ma la tua ipotesi può essere corretta; per farle durare di più, qualcuno ha preferito la scorciatoia di farle meno rigide.
Domanda: le molle.... hanno diversi produttori?

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Calico » mer feb 13, 2019 11:47 am

Io purtroppo vivo in zona semideserica, se si escludono le orde di barbari turisti, e non mi è facile indagare; una cosa la so: se chiedi a qualche forniturista di città potrebbe risponderti candidamente che quanto ti vende è nient'altro che ciò che si trova oggi.

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Paolo Antolini » gio feb 14, 2019 8:49 am

Di sicuro la differenza sostanziale sta nei materiali, oggi sono in leghe speciali e non di semplice acciaio armonico, questo potrebbe essere tra i motivi di una migliore resa di queste molle.
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da marco1963 » mer apr 24, 2019 7:01 pm

Buongiorno

Contribuire alla discussione segnalandovi questo articolo apparso sulla rivista International Journal of Fatigue tratta in modo scientifico l'argomento potete scaricare l'articolo in pdf a questo link :https://www.researchgate.net/publicatio ... wer_source

Vi saluto augurandovi una buon alettura

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Zodiac » mer apr 24, 2019 8:59 pm

Io ho una domanda riguardo all argomento molle.

Ma le molle "snervate" che hanno quindi perso la spinta, è possibile rinvigorirle con stempra-tempra-rinvenimento ?
Qualcuno ci ha mai provato? Se no, perchè?

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da marco1963 » mer apr 24, 2019 10:54 pm

Ritengo non sia possibile, in genere le molle di queste dimensioni vengono avvolte con nastro pre temprato , dopo l'avvolgimento della molla di norma viene eseguito un altro ciclo di rinvenimento per ridurre le tensioni generate durante il processo produttivo della molla , in questo modo quando la molla sta svolgendo il suo lavoro l'acciaio sarà sottoposto ad una sollecitazione unitaria molto vicina a quella teorica calcolata durante la progettazione della molla.
Inoltre per temprare l'acciaio occorre portarlo alla temperatura di austenitizzazione di norma compresa tra 880-940 °C con successivo raffreddamento in olio di seguito deve essere rinvenuta alla temperatura di circa 450°C , questo processo se fatto in atmosfera non controllata si rischia di decarburare l'acciaio esponendoci a rotture precoci.

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Calico » mer apr 24, 2019 11:04 pm

marco1963 ha scritto:
mer apr 24, 2019 10:54 pm
Ritengo non sia possibile, in genere le molle di queste dimensioni vengono avvolte con nastro pre temprato , dopo l'avvolgimento della molla di norma viene eseguito un altro ciclo di rinvenimento per ridurre le tensioni generate durante il processo produttivo della molla , in questo modo quando la molla sta svolgendo il suo lavoro l'acciaio sarà sottoposto ad una sollecitazione unitaria molto vicina a quella teorica calcolata durante la progettazione della molla.
Inoltre per temprare l'acciaio occorre portarlo alla temperatura di austenitizzazione di norma compresa tra 880-940 °C con successivo raffreddamento in olio di seguito deve essere rinvenuta alla temperatura di circa 450°C , questo processo se fatto in atmosfera non controllata si rischia di decarburare l'acciaio esponendoci a rotture precoci.
Grazie, molto completa come risposta!

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Occam » gio apr 25, 2019 12:58 pm

Io ho visto decine e decine di molle da pendolo, per intenderci, quelle blu con firma e data (in genere metà ottocento), magari completamente snervate dopo un secolo e mezzo di lavoro, ma integre.

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Paolo Antolini » ven apr 26, 2019 12:05 pm

Occam ha scritto:
gio apr 25, 2019 12:58 pm
Io ho visto decine e decine di molle da pendolo, per intenderci, quelle blu con firma e data (in genere metà ottocento), magari completamente snervate dopo un secolo e mezzo di lavoro, ma integre.
Plausibile, infatti le molle in acciaio blu sono più facilmente "piegabili" e nettamente meno soggette a spezzarsi rispetto alle molle in lega che, se forzate, tendono appunto a spezzarsi senza concedere grandi chance di poter avere una prova di appello.
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Giacomo » dom apr 28, 2019 4:05 pm

Mi è capitato molto spesso in orologi settecenteschi di qualità, di trovare ancora le molle originali, con data incisa e nome dell'orologiaio, sulla parte stemprata. E' vero, non avranno più le caratteristiche che possedevano all'origine, ma chi se la sente di sostituirle?

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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Giacomo » mer ago 07, 2019 10:01 am

Ecco qui una rottura di una molla all'interno del bariletto.
Questa è la classica rottura frammentata di una molla "blu" dovuta molto probabilmente al lavaggio con alcool
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Re: Rotture delle molle

Messaggio da Paolo Antolini » mer ago 07, 2019 11:27 am

Accipicchia si è disintegrata :shock: :o
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