Ruota a colonne... ma quante colonne?

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A cura di: Paolo Antolini

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saga
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Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da saga » sab lug 04, 2020 11:24 am

Buongiorno
Sto cercando di sistemare un vecchio cronografo che ha una ruota con 8 colonne (forse un Landeron, ma di questo ne parlerò in un altro argomento).
Ho notato che alcuni crono hanno la ruota con 5 colonne(Landeron 3 monopulsante), altri con 6 e altri con 9 (Valjoux 72).
Ho cercato spiegazioni su Web, ma non ne ho trovato.
Forse la domanda è banale, ma c’è un motivo su tali differenze?
Grazie

andreafranz
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da andreafranz » sab lug 04, 2020 12:25 pm

Venus 175. 7 colonne
Valjoux 22 9 colonne
Lemania 105 8 colonne

Io vorrei sapere come si costruisce una ruota a 7 colonne. Un eptagono ha angoli incasinatissimi

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da ciclista » sab lug 04, 2020 9:00 pm

7 colonne, avrai da fare una colonna in meno 52 gradi.
Bel divertimento per chi lo fa di mestiere e su pezzi così minuscoli

saga
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da saga » sab lug 04, 2020 10:05 pm

Grazie per le risposte, ma a me interesserebbe sapere che differenza c'è nel funzionamento del cronografo al cambiare del numero di colonne.
Di nuovo grazie.

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da kelorkilé » dom lug 05, 2020 7:38 am

Cercherò di essere semplice senza essere semplicistico.
Ma in francese è più facile per me. Se qualcuno può tradurre ! :D Grazie !!!

Globalement, ce qu'il faut retenir, c'est que la roue à colonnes se caractérise soit par un vide soit par un plein (absence ou présence d'une colonne).

Lorsque l'on actionne la roue à colonnes, les colonnes entrent en contact avec des leviers et les déplacent.

Les leviers ont chacun une fonction : effet marteau pour le retour à zéro, bascule pour mettre en contact deux roues, etc..

Fondamentalement, le nombre de colonnes a très peu d'importance. Il est le plus souvent lié à l'agencement des différents leviers à actionner dans le mouvement, leur nombre et leur distance respective entre eux.

En règle générale, le nombre moyen de colonnes est de 7 ou 8 sur les chronos traditionnels (El Primero ou 321). Sur les chronos modernes, c'est souvent moins avec par exemple 6 dents pour le Piguet 1180 ou le Rolex actuel. Cela est le résultat d'une simplification du nombre de commandes à déclencher afin de fiabiliser le fonctionnement du chrono.

Mais globalement, comme déjà dit, ce nombre a peu d'importance. La fonction générale d'une roue à colonnes est un peu binaire (des 0 et des 1 en un sens). La forme ronde de la roue à colonne permet de disposer plus facilement autours d'elle les leviers à enclencher.

Les systèmes à came illustrent bien cette fonction binaire car ils n'ont le plus souvent que deux positions. Cela ne les rend pas moins fiables, au contraire : souvent, moins de pièces = moins de soucis si la géométrie suit derrière.
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da ars57 » dom lug 05, 2020 9:22 am

Nel complesso, ciò che va considerato è che la ruota a colonne è caratterizzata da un vuoto o da un pieno (assenza o presenza di una colonna).

Quando viene azionata la ruota a colonne, le colonne entrano in contatto con le leve e le spostano.

Ognuna delle leve ha una funzione: martello per il ritorno a zero, bilanciere per il contatto di due ruote, ecc.

Fondamentalmente, il numero di colonne non è molto importante. Molto spesso è legato alla disposizione delle varie leve da azionare nel movimento, il loro numero e la loro rispettiva distanza tra loro.

In generale, il numero medio di colonne è 7 o 8 nei calibri tradizionali (El Primero o 321). Sui crono moderni spesso è inferiore, ad esempio 6 denti per il Piguet 1180 o l'attuale Rolex. Questo è il risultato di una semplificazione del numero di comandi da attivare per rendere più affidabile il funzionamento del crono.

Ma nel complesso, come già detto, questo numero è di scarsa importanza. La funzione generale di una ruota a colonne è un po 'binaria (0 e 1 in un certo senso). La forma rotonda della ruota a colonne rende più facile sistemare le leve per agganciarle.

I sistemi a camme sono un buon esempio di questa funzione binaria perché di solito hanno solo due posizioni. Questo non li rende meno affidabili, al contrario: spesso meno parti = meno preoccupazioni se la geometria segue correttamente.

@Paolo Antolini : se ho sbagliato qualcosa per favore correggi, grazie.
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da kelorkilé » dom lug 05, 2020 9:46 am

Grazie Mario, credo che la traduzione sia giusta. :text-bravo:
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da saga » dom lug 05, 2020 10:05 am

Buongiorno
ho inserito un messaggio ma non lo vedo in sezione: devo aver fatto qualche errore.
Comunque grazie Kelorkilé e grazie anche ad ars57 per la traduzione.
Tutto chiaro: immaginavo che il numero di colonne fosse indipendente dalla sequenza, ma avevo bisogno di una conferma.
Se pensiamo alla seguente sequenza:
-START
-PRESTOP
-RISTART
-PRESTOP
-RESET
basterebbero 5 colonne e poi si riparte (chiedo venia per i termini non tecnici).
A risentirci per un altro argomento.
Di nuovo grazie.

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da saga » dom lug 05, 2020 10:11 am

Mi è venuta in mente una cosa: teoricamente,considerando vuoti e pieni, forse anche meno di 5 colonne.
Sbaglio?

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da Cane » dom lug 05, 2020 1:10 pm

kelorkilé ha scritto:
dom lug 05, 2020 7:38 am
Mais globalement, comme déjà dit, ce nombre a peu d'importance. La fonction générale d'une roue à colonnes est un peu binaire (des 0 et des 1 en un sens). La forme ronde de la roue à colonne permet de disposer plus facilement autours d'elle les leviers à enclencher.
Interessante...

Quindi per comodità di posizione delle leve potrebbero esserci anche colonne inutili in sovrannumero?
Paolo

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da dma » dom lug 05, 2020 3:22 pm

saga ha scritto:
dom lug 05, 2020 10:05 am
Buongiorno
ho inserito un messaggio ma non lo vedo in sezione: devo aver fatto qualche errore.
Comunque grazie Kelorkilé e grazie anche ad ars57 per la traduzione.
Tutto chiaro: immaginavo che il numero di colonne fosse indipendente dalla sequenza, ma avevo bisogno di una conferma.
Se pensiamo alla seguente sequenza:
-START
-PRESTOP
-RISTART
-PRESTOP
-RESET
basterebbero 5 colonne e poi si riparte (chiedo venia per i termini non tecnici).
A risentirci per un altro argomento.
Di nuovo grazie.
Ciao,
Proverò anche io ad essere semplice, perché in realtà il discorso é un po’ più complicato :mrgreen:
Il numero di colonne é in relazione stretta con il numero di denti alla base della stessa (che si chiama rochet, come quello del bariletto).


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942328DD-6BBB-42B5-B17A-9AF4AAE35EE9.png (242.83 KiB) Visto 1847 volte
Vediamo perché.
Un cronografo é una macchina a stati e lo stato in cui si trova il cronografo ad un certo momento dipende appunto dalla posizione della ruota a colonne, meglio ancora, dalla posizione delle colonne rispetto alle leve che le circondano : per esempio, quando la ruota a colonne é girata in modo tale da far si che la bascula dei secondi “cada” nel vuoto tra due colonne, il cronografo si mette in moto, quando invece la bascula si trova appoggiata ad una colonna il cronografo si arresta.
Possiamo quindi concludere che una ruota a colonne deve poter assumere un numero di posizioni diverse uguale al numero di stati previsti oppure, meglio ancora, che gli angoli delle colonne rispetto alle leve diano luogo ad un numero di configurazioni uguale al numero di stati.

Prendiamo un cronografo monopulsante: gli stati sono 3, start, stop e reset.
Start: bascula nella gola tra du colonne, freno in appggio su una colonna, martello in appoggio su una colonna.
Stop: bascula in appoggio, freno in una gola, martello in appoggio.
Reset: bascula in appoggio, freno in appoggio, martello nella gola.

Possiamo anche dedurre quindi (vi lascio riflettere) che il numero di denti del rochet deve essere come minimo uguale al numero degli stati. Come minimo perché, in realtà, un rochet con soli 3 denti non funziona (provate ad immaginarlo), per far si che la transizione tra i vari stati sia veloce e sicura servono più denti. Ne vogliamo mettere 6? In realtà sono ancora troppo pochi, ma facciamo finta che vada bene. Quindi, quante colonne mi servono? Anche qui serve un po’ d’immaginazione, ma vedrete che se ne mettete 6, uguale al numero di denti, non funziona dato che la ruota a colonne potete girarla come volete, la posizione delle colonne rispetto alle leve sara sempre la stessa! 1 solo stato dunque.
Se mettiamo 3 colonne? Mi credete su parola se vi dico che in tal caso potrete ottenere solo 2 configurazioni diverse?
Ci vogliono in realtà 2 colonne per poter ottenere (con 6 denti al rochet) 3 configurazioni diverse.

Conclusione: n. colonne = n. denti rochet / n. stati
Se preferite: n. denti rochet = n. colonne * n. stati

Dunque, meccanicamente parlando, al rochet conviene non scendere al disotto de 12 denti (per le ragioni velocemente accennate sopra) ed il numero di colonne viene stabilito di conseguenza.

Attenzione: abbiamo parlato sopra di un cronografo monopulsante che deve per forza avere 3 stati, ma per i cronografi a due pulsanti?
La maggior parte dei cronografi a due pulsanti non ha 3, bensì 2 stati: start e stop. L’azzeramento non é uno stato, ma una funzione disponibile unicamente nello stato stop (per i cronografi “normali”) o eventualmente in qualsiasi dei due stati (cronografo “flyback”). Ed in effetti, se ci fate caso, quando azzerate per esempio un valjoux 22, non agite assolutamente sulla ruota a colonne, che rimane imperterrita nel suo stato “stop”.

Sopra si é parlato, per esempio, del venus 175: 2 stati, 14 denti al rochet e quindi... 7 colonne.
Valjoux 22: 2 stati, 18 denti e quindi... 9 colonne.

Etc... ;)

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da saga » dom lug 05, 2020 3:56 pm

Spiegazione perfetta, grazie dma.
In tutte le mie teorie non ho tenuto conto dei denti del rochet dove in realtà va ad agire la bascula di disimpegno.
Ora studio bene tutto quello da te esposto.
Di nuovo grazie

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da Paolo Antolini » lun lug 06, 2020 12:47 am

Impeccabile
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da saga » lun lug 06, 2020 11:03 pm

Buonasera
Per favore vorrei un parere se ho capito bene.
Indichiamo
P (pieno) una leva che appoggia su una colonna
V (vuoto) una leva che insiste tra due colonne.
Consideriamo la bascula di rinvio:
a riposo P
start V
stop P
reset P
quindi con stop e reset deve appoggiare sulla stessa colonna: se non fosse cosi dovrebbe cadere tra due colonne abilitando la cronografia.
Quando attiviamo la bascula di disimpegno premendo il pulsante, denti e colonne girano dello stesso angolo: se denti e colonne fossero dello stesso numero avremmo una sequenza continua di P e V alternati con evidente non funzionamento.
Solo se il numero di denti è pari al doppio del numero di colonne si potrà avere una sequenza P P e tale sequenza si ha , in tempi diversi, anche su freno e martello (monopulsante).
Ci sarebbe poi da tener conto anche delle dimensioni di una colonna e dello spazio tra due colonne, ma… una cosa per volta!
Vi sembra corretto come ragionamento?
Grazie

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da dma » lun lug 13, 2020 8:37 pm

saga ha scritto:
lun lug 06, 2020 11:03 pm
Buonasera
Per favore vorrei un parere se ho capito bene.
Indichiamo
P (pieno) una leva che appoggia su una colonna
V (vuoto) una leva che insiste tra due colonne.
Consideriamo la bascula di rinvio:
a riposo P
start V
stop P
reset P
quindi con stop e reset deve appoggiare sulla stessa colonna: se non fosse cosi dovrebbe cadere tra due colonne abilitando la cronografia.
Quando attiviamo la bascula di disimpegno premendo il pulsante, denti e colonne girano dello stesso angolo: se denti e colonne fossero dello stesso numero avremmo una sequenza continua di P e V alternati con evidente non funzionamento.
Solo se il numero di denti è pari al doppio del numero di colonne si potrà avere una sequenza P P e tale sequenza si ha , in tempi diversi, anche su freno e martello (monopulsante).
Ci sarebbe poi da tener conto anche delle dimensioni di una colonna e dello spazio tra due colonne, ma… una cosa per volta!
Vi sembra corretto come ragionamento?
Grazie
Ciao, scusami per la risposta tardiva.

Con due disegni, tutto diventerà semplicissimo.
Immaginiamo una ruota a colonne con 6 colonne. Immaginiamo il punto “C” come punto di contatto tra (per esempio) la bascula ed una delle colonne.

Immaginiamo, come hai accennato tu, che questa ruota a colonne abbia un numero di denti uguale al numero delle colonne (6).
Se ha 6 denti, vuol dire che ad ogni scatto ruoterà di 60° (360°/6).
Facciamo un piccolo sforzo e, come quando a scuola ci insegnavano i moti relativi, immaginiamo di osservare la scena seduti sopra alla ruota a colonne : lei gira, ma a noi sembra che sia in realtà il punto di contatto C che ruota di 60°.

32DBE414-BC54-4B04-BD03-CC47BA8FDB6B.jpeg
32DBE414-BC54-4B04-BD03-CC47BA8FDB6B.jpeg (84.75 KiB) Visto 1806 volte

Come vedete, se il numero di denti é uguale al numero delle colonne abbiamo un solo stato: il punto di contatto C cade sempre nello stesso punto (su colonne diverse).

Allora proviamo a mettere 12 denti (2 stati).
In tal caso, ad ogni scatto la ruota a colonne girerà di 360°/12 = 30°

C167CC05-084C-4B19-8A64-3A6B7F921A3E.jpeg
C167CC05-084C-4B19-8A64-3A6B7F921A3E.jpeg (88.72 KiB) Visto 1806 volte

Come vedi abbiamo due stati: in appoggio sulla colonna e nel vuoto tra due colonne.

Ora proviamo a mettere 18 denti (3 stati): 360°/18 = 20°

C00055C9-3A0F-4C45-AA90-FF0D4FB75FA7.jpeg
C00055C9-3A0F-4C45-AA90-FF0D4FB75FA7.jpeg (75.48 KiB) Visto 1806 volte

Abbiamo effettivamente 3 stati: colonna/colonna/vuoto e dopodiché si ricomincia daccapo.


Un esempio concreto di un crono monopulsante : « B » é la bascula, « F » il freno e « M » il martello:

04B32206-5FF1-4AEF-A70A-EFD63F3CC5E6.jpeg
04B32206-5FF1-4AEF-A70A-EFD63F3CC5E6.jpeg (60.66 KiB) Visto 1765 volte

Ti lascio studiare il disegno, ma se chiamiamo « P » (pieno) quando il punto di contatto appoggia su una colonna e « V » (vuoto) quando il punto di contatto cade nella gola tra due colonne, allora abbiamo questa sequenza :



272F4D4C-F433-4771-A834-FBDEE40811D6.jpeg
272F4D4C-F433-4771-A834-FBDEE40811D6.jpeg (121.66 KiB) Visto 1806 volte



...che é proprio quella giusta per un cronografo monopulsante ;)

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da Paolo Antolini » mar lug 14, 2020 12:07 am

:clap:
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da Cane » gio lug 16, 2020 2:41 pm

Complimenti dma, disegni chiarissimi che fanno capire il funzionamento... ;) :clap:

Ma qualcosa probabilmente non capisco... :roll:

Nell'ultimo disegno quello dei 20° (con scritto martello, bascula, freno) mi pare che la ruota a colonne giri in senso
inverso rispetto alla freccia che hai fatto, anche seguendo la successione P e V del tuo schemino...

Ma forse considero solo diverso il punto di partenza...
Paolo

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da dma » ven lug 17, 2020 9:57 am

Cane ha scritto:
gio lug 16, 2020 2:41 pm
Complimenti dma, disegni chiarissimi che fanno capire il funzionamento... ;) :clap:

Ma qualcosa probabilmente non capisco... :roll:

Nell'ultimo disegno quello dei 20° (con scritto martello, bascula, freno) mi pare che la ruota a colonne giri in senso
inverso rispetto alla freccia che hai fatto, anche seguendo la successione P e V del tuo schemino...

Ma forse considero solo diverso il punto di partenza...
No, hai ragione tu, mi sono sbagliato :mrgreen:
Fate finta che quella freccia verde non esista 😅

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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da Paolo Antolini » ven lug 17, 2020 10:46 am

Mi sono permesso di eliminare la freccia verde in maniera da non trarre in inganno un lettore poco attento ai commenti e più ai disegni ;)
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Re: Ruota a colonne... ma quante colonne?

Messaggio da Cane » ven lug 17, 2020 7:12 pm

Paolo Antolini ha scritto:
ven lug 17, 2020 10:46 am
Mi sono permesso di eliminare la freccia verde in maniera da non trarre in inganno un lettore poco attento ai commenti
e più ai disegni ;)
In realta' sono stato attento ai commenti, ma poi il senso di rotazione della ruota non mi tornava... :D

Di solito quando una cosa non mi torna lo dico, rischiando magari di aver detto una stron...ta... ;)

Altri mi pare si peritano un po'...(su tutti i forum)

Ma se 2+2 non mi fa 4 devo chiarirla, e' piu' forte di me... :mrgreen:
Paolo

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