Il radio

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A cura di: Paolo Antolini

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Gianluca17
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Il radio

Messaggio da Gianluca17 » dom dic 12, 2021 9:17 am

Buongiorno , nei giorni scorsi mi sono divertito recandomi all arpa possiedono lo stereoscopio professionale,differenza dal microscopio per poter ingrandire parti o oggetti dove la luce non può passare dal basso. arpa ente di controllo inquinamento tipo eternit, smog ecc. Per fortuna non conoscono il "radio" però li ho radiati :mrgreen: mi dispiaceva che era una signora non molto alta di bella presenza per non dire altro altrimenti ce qualche signora che si potrebbe arrabbiare ,e sai cosa mi a detto del radio che erano palline di quarzo bene .
Però non gli do tutto torto, mi ha solo detto di tornare a dargli informazioni in più a riguardo. Vedrò di provare tutti le chiavi che sto provando qualche chiave aprirà la porta.

Bene il radio sopra i 200x a 400x si presenta come il polistirolo palline circolari uniformi unite tra loro di colore giallino marroncino.

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Re: Il radio

Messaggio da Cane » mer dic 15, 2021 10:59 pm

Ma quanto era radioattivo questo radio?
Ma alla signora non hai detto che era radio?
Paolo

Gianluca17
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Re: Il radio

Messaggio da Gianluca17 » gio dic 16, 2021 8:58 am

Cane ha scritto:
mer dic 15, 2021 10:59 pm
Ma quanto era radioattivo questo radio?
Ma alla signora non hai detto che era radio?
Come tutti sappiamo la radioattività si spegne dopo molti anni. Quanto radioattivo sono curioso sapere ma immagino che qualche possessore di un orologio degli 50 con presenza radio sia ancora in vita o deceduto da poco anche indossando tutti i giorni la radioattività non è così eccessiva penso.

La signora di bella presenza aveva un zio collezionista ormai deceduto ,e si ricordava 40 anni fa che lo zio possedeva uno studio con molti orologi anche particolari.
Anche lei era attratta nel osservare il meccanismo quadrante ecc...e quando arrivò al radio era così bello osservarlo che lei non immaginava e non sapeva che era radio ma pensava fossero palline di quarzo rosa.

Ma penso che" arpa "non immaginano che nei quadranti orologi anni 50 ci sia presenza radio ormai il tempo cancella il passato.

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Re: Il radio

Messaggio da ciclista » gio dic 16, 2021 12:21 pm

Che quel radio sia completamente "spento" non ne sarei così sicuro...

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Re: Il radio

Messaggio da Calico » gio dic 16, 2021 12:26 pm


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Re: Il radio

Messaggio da Gianluca17 » gio dic 16, 2021 12:49 pm

ciclista ha scritto:
gio dic 16, 2021 12:21 pm
Che quel radio sia completamente "spento" non ne sarei così sicuro...
Spento no.ma se adesso dopo 70 anni ti rechi all'arpa i giovani di oggi non sanno che c'è presenza di radio nei quadranti devono fare prima ricerca sul web. Quindi il tempo cancella tutto, adesso è facile che un bimbo gioca con un orologio vecchio.
Un esempio prima covid in Giappone la centrale nucleare che si ruppe il reattore, tutta quella acqua utilizzata per raffreddare ,si diceva che non c'era posto per lo stoccaggio. Adesso dopo covid sappiamo qualcosa. Adesso anche noi giochiamo con il radio ma non degli orologi.

osservando supra 200 x era forma di palline, bene dopo le feste natalizie un botanico possiede un binocolare fino 80x, vediamo cosa si vedrà ad 80x . Comunque la signora dell'Arpa è molto incuriosita e sta in attesa del mio ritorno per dargli delle risposte in più.

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Re: Il radio

Messaggio da Trash » gio dic 16, 2021 6:46 pm

Il Radio ha un emivita di circa 1600 anni, quindi dopo 50 o 70 anni è ancora molto forte! Va trattato e collezionato con un ottica rivolta alla prudenza.
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Re: Il radio

Messaggio da Gianluca17 » gio dic 16, 2021 8:38 pm

Trash ha scritto:
gio dic 16, 2021 6:46 pm
Il Radio ha un emivita di circa 1600 anni, quindi dopo 50 o 70 anni è ancora molto forte! Va trattato e collezionato con un ottica rivolta alla prudenza.
Grazie trash, sapevo 1600 anni . Però non sapevo che andavano collezionate. :mrgreen: ti ho capito grazie,comunque si vedono molte palline negli indici. un indice ore 1 mancano forse l'orologiaio che ha effettuato la revisione molto tempo fa li ha collezzionate queste palline.

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Re: Il radio

Messaggio da Gianluca17 » gio dic 16, 2021 8:55 pm

A parte le battute , in effetti orologi con indici a radio ne vedo pochi anche dell' epoca. Perche?
Ho letto che effettuano una raccolta dei pezzi contaminati in modo gratuito. Però per esposizione e il possesso di più di un orologio per collezione storica c'è bisogno di licenza, per un orologio per collezione storica si può tenere senza licenza, adesso ho capito.

Emivita orologiera 1600anni

Il re dei mari studiato e progettato per andare negli abissi. E gli mancava una parola
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Bene quando apro una birra ce sempre scritto qualcosa sotto il tappo quello è importante per me.


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Re: Il radio

Messaggio da Utente2021 » mar feb 28, 2023 11:04 pm

Buonasera,

Spero sia il topic giusto per le mie domande. Da curioso d'orologi vintage ero consapevole della possibile presenza di indici luminosi contenenti isotopi radioattivi (tipo Radio o Trizio) come attivatori dei fosfori, ma non vi ho mai dato troppo peso perché mi sembra chiaro che se movimento e quadrante sono incassati l'esposizione alle radiazioni è poco preoccupante (altrimenti penso che la commercializzazione di tali prodotti vintage sarebbe vietata, specialmente dovessero finire nelle mani di un bambino - E comunqu qualche orologio rotto del nonno da bambino l'ho "distrutto" pure io giocandoci...); a parte l'emissione di gas radon, ma dovrebbe bastare ventilare l'ambiente.

Mi sto ponendo invece qualche domanda in più come aspirante orologiaio hobbista sullo smontaggio e la manipolazione di tali orologi "radioattivi". Sui libri d'orologeria si forniscono raccomandazioni per l'utilizzo di solventi e sostanze incendiabili, ma almeno in quelli che ho letto io non ci sono raccomandazioni ad esempio per i materiali radioattivi. Immagino che se il rischio per l'orologiaio hobbista fosse concreto, ogni libro e forum d'orologeria metterebbe un warning a caratteri cubitali nella prima pagina per avvisare gli aspiranti orologiai su come comportarsi. Quindi forse sono solo un pò paranoico. Comunque vi espongo i miei dubbi.

La prima domanda è: come determinare se un orologio contiene sostanze radioattive?
Direi che ad occhio non è banale distinguere il luminova da paste al trizio o al radio.
Per il radio la soluzione mi pare semplice: dato il tipo di radiazioni emesse basta un contatore geiger economico per riconoscerne la presenza rispetto alla radiazione di fondo; quindi anche se è un materiale pericoloso, dovrebbe essere facile riconoscerne la presenza e comportarsi con cautela.
Il trizio invece mi pare meno facile da "inquadrare". Per essere rilevato anche a quadrante scoperto necessita di strumenti sofisticati non alla portata dell'hobbista (magari dell'appassionato di contatori geiger...); molti orologi riportano la "T" o altri simboli per segnalarne la presenza certo, ma il rischio per l'hobbista deriva invece proprio dagli orologi che non hanno indicazioni (ad esempio, anche gli orologi non-svizzeri, tipo giapponesi o sovietici/russi indicavano la presenza di trizio in modo chiaro?).

La seconda domanda è: ammettiamo di avere identificato un orologio radioattivo, come ci comportiamo per evitare rischi per la nostra e l'altrui salute e per l'ambiente?

Sul web si legge di tutto e di più (tipo "non leccare il quadrante" o "non mangiare le lancette"...), spesso molta teoria sulle radiazioni (ma mica stiamo smontando una centrale nucleare...), ma quello che sarebbe interessante sapere è: nella pratica dell'orologeria esistono protocolli / procedure / buona pratica che l'orologiaio hobbista può seguire (come ci si protegge, come si puliscono l'ambiente di lavoro e gli strumenti utilizzati, come si smaltiscono i rifiuti, ecc.)?
Oppure meglio lasciar perdere lo smontaggio di orologi contenenti radio o trizio? Come si comportano i professionisti in questi casi?

Da quel che leggo sui pericoli associati al radio (se è stato vietato già negli anni 60 un motivo ci sarà), personalmente ho preso la decisione di evitare smontaggi che necessariamente tra le mura di casa mia sarebbero improvvisati (si parla di rischi di contaminazione dell'ambiente di lavoro e di inalazione / ingestione di polveri provenienti dalle pitture degradate, cosa che mi pare non trascurabile per una sostanza che rimane radioattiva per migliaia di anni).
Non ho idea invece se in caso di orologio con trizio siano necessarie precauzioni rigorose, oppure se l'orologiaio hobbista (tra l'altro più o meno consapevole della presenza o meno di trizio nel pezzo che smonta) non corre particolari rischi (intendo, non il trizio "moderno" in fiale che evidentemente è confinato e comporta rischi trascurabili, ma il trizio in pittura usato negli anni 70-90). Avete consigli?

Grazie, saluti.
Dino

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Re: Il radio

Messaggio da Raziel » mer mar 01, 2023 9:41 am

Sinceramente è un discorso molto delicato ma chi scrive « non stiamo a smontare una centrale nucleare » non sa di cosa si stia parlando..
Qua in svizzera per mettere le mani su un orologio contenente parti radioattive bisogna fare dei corsi specifici per ottenere le giuste informazioni e di conseguenza una particolare licenza e attrezzature idonee.. quindi, il mio consiglio, è quello di lasciar perdere..
Personalmente non so capire se un orologio straniero è radioattivo o meno..
Aggiungo ancora una cosa.. il fatto che l’orologio sia nesso in cassa non significa che non sia più pericoloso, anzi.. bastano tre/quattro orologi « chiusi » posati sul banco per essere esposti a radiazioni già preoccupanti..

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Re: Il radio

Messaggio da Paolo Antolini » mer mar 01, 2023 10:04 am

Io mi tengo a distanza e rifiuto di prendere in consegno un orologio se sospetto ci sia radio su lancette e quadrante.
Forse esagero ma mi sta bene così, nel dubbio rifiuto a prescindere.
Ad maiora

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Re: Il radio

Messaggio da Utente2021 » mer mar 01, 2023 9:02 pm

Buonasera,

Grazie dei vostri pareri esperti. Personalmente non pensavo che anche pochi orologi "chiusi" (immagino al radio) possano costituire un rischio preoccupante, grazie dell'avviso. E sicuramente la facilità con cui si commerciano orologi vintage sulle piattaforme online da tutti i paesi del Mondo non aiuta a distinguere tra orologi "radioattivi" e non.

L'argomento è estremamente interessante secondo me, specialmente considerando che implica aspetti quali salute e ambiente, sia per il collezionista, sia per l'"orologiaio" hobbista che non segue un percorso di formazione strutturato.
Pensavo di essere io un poco paranoico, ma invece capisco che bisogna approfondire questo argomento e serve effettivamente grande cautela con il radio e pure con il trizio. Fino ad oggi pensavo che il trizio presentasse molti meno rischi del radio.

Navigando sul web mi pare che sull'argomento "radio" ci sia comunque una certa consapevolezza anche da parte degli amatori riguardo alla pericolosità.

Per il trizio, invece mi sembra che ci sia poca consapevolezza tra gli hobbisti (ma questa è solo una mia opinione basata su quanto ho letto sul web e sulle mie impressioni personali dettate dalla scarsa conoscenza) e forse c'è il rischio che la pericolosità del trizio venga sottovalutata (parlo sempre di pitture al trizio sui vintage; non delle "moderne" fiale al trizio che vengono sbandierate come assolutamente sicure sui siti delle marche che li montano sui propri quadranti - Non penso comunque sia una buona idea maneggiarle e rischiare di romperle).

Saluti,
Dino

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Re: Il radio

Messaggio da Calico » gio mar 02, 2023 12:49 pm

Però, obiettivamente, nella mia vita ho conosciuto vari collezionisti che hanno posseduto varie cose: orologi e sveglie, oltre a strumentazione da aereo militare e altri oggetti contenenti radio, ma anche collezionisti di minerali radioattivi, magari fino da ragazzi. Li hanno tenuti in apposite stanze della casa, rigorosamente precluse ai familiari, custoditi in teche di cristallo, notoriamente fatto con sabbie, contenenti il 24% di piombo. Poco radio su oggetti che non indossi mai più di mezz'ora ogni tanto (tipo a una esposizione di auto o moto di epoca), né tieni sul comodino ogni notte, non credo possa fare più male di quello che respiriamo ogni giorno. Ad esempio, io a 60 chilometri ho le ciminiere dei soffioni boraciferi di Larderello. Chi ha fatto le scuole elementari sa che la vita si sviluppa in un esiguo intervallo della crosta terrestre, mentre più sotto ci sono tutti i tipi di veleni, molti dei quali radioattivi. A voi forse risulta che i soffioni boraciferi hanno sia i filtri per l'aria che le serpentine abbatti polveri? Voi lo sapete che il boro con cui la J&J faceva il borotalco fino al 2019 conteneva lo 0,005 % di amianto, ritenuto, da una corte USA, responsabile di molti tumori insorti in età adulta, per il quale la multinazionale è crollata in borsa e poi si è rivolta a un altro prodotto proveniente dalla polverizzazione di materiale proveniente da India o Pakistan? E il radon che nororiamente è diffuso nelle campagne toscane, per il quale si pensa che questo abbia originato i tipi i casolari a due piani, dove la stalla stava al piano inferiore, non solo per riscaldare (tramite le mucche), ma perché forse anticamente si era notato che chi viveva a piano terra viveva di meno? E dovrei preoccuparmi per due lancette?
Ovviamente poi se uno non è presente a se stesso e usa le lancette delle sveglie come lecca lecca, non ho argomenti validi per controbattere :mrgreen:

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Re: Il radio

Messaggio da Stefano67 » gio mar 02, 2023 7:27 pm

Ovviamente poi se uno non è presente a se stesso e usa le lancette delle sveglie come lecca lecca, non ho argomenti validi per controbattere :mrgreen:
[/quote]
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Re: Il radio

Messaggio da aestile » gio mar 02, 2023 8:43 pm

Negli anni venti,fecero un esperimento.Con onde elettromagnetiche accesero una ventina di lampadine a circa venti km di distanza.Ora la mia domanda è semplice. Perchè questa tecnologia allora così moderna non fu mai applicata?Ci sarà stato un motivo a cui noi mortali non era dato a sapere.Giusto?
Perchè star li a perdere tempo e creare panico per un pò di radio nei quadranti di orologi vintage o antichi,quando a causa di chernobyl nei canali e nelle gronde di scolo dei tetti dei condomini e delle case c'era abbastanza pulviscolo radioattivo da uccidere un uomo?
Non lo sapevate?
Le pese dei raccoglitori di rottami centrali erano munite di contatori geiger e ogni qualvolta arrivavano grondaie,questi suonavano all'impazzata.Volete sapere dove mettevano quei canali? La terra radioattiva in sacchi per il secco e messi in un angolo dentro ad un cassonetto,mentre i canali dritti in fonderia.
Non mettiamo in moto cose inutili.L'acqua delle grondaie è finita nel vostro giardino e poi nell'orto del vicino :mrgreen: :mrgreen:
Obbligarono tutti i ferraiuoli a munirsi di contatore geiger e la storia durò per un anno :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Il radio si esaurisce i 1600 anni :lol: :lol: :lol:
Piccola chicca.Un giorno poggiai in contatore geiger sulla spalla di mio cognato e questi suonò :mrgreen: :mrgreen: Ha ottant'anni.
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Re: Il radio

Messaggio da Calico » gio mar 02, 2023 10:10 pm

aestile ha scritto:
gio mar 02, 2023 8:43 pm
Negli anni venti,fecero un esperimento.Con onde elettromagnetiche accesero una ventina di lampadine a circa venti km di distanza.Ora la mia domanda è semplice. Perchè questa tecnologia allora così moderna non fu mai applicata?Ci sarà stato un motivo a cui noi mortali non era dato a sapere.Giusto?
Perchè star li a perdere tempo e creare panico per un pò di radio nei quadranti di orologi vintage o antichi,quando a causa di chernobyl nei canali e nelle gronde di scolo dei tetti dei condomini e delle case c'era abbastanza pulviscolo radioattivo da uccidere un uomo?
Non lo sapevate?
Le pese dei raccoglitori di rottami centrali erano munite di contatori geiger e ogni qualvolta arrivavano grondaie,questi suonavano all'impazzata.Volete sapere dove mettevano quei canali? La terra radioattiva in sacchi per il secco e messi in un angolo dentro ad un cassonetto,mentre i canali dritti in fonderia.
Non mettiamo in moto cose inutili.L'acqua delle grondaie è finita nel vostro giardino e poi nell'orto del vicino :mrgreen: :mrgreen:
Obbligarono tutti i ferraiuoli a munirsi di contatore geiger e la storia durò per un anno :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Il radio si esaurisce i 1600 anni :lol: :lol: :lol:
Piccola chicca.Un giorno poggiai in contatore geiger sulla spalla di mio cognato e questi suonò :mrgreen: :mrgreen: Ha ottant'anni.
Nei forum di appassionati di armi che frequento la stragrande maggioranza di frequentatori, rispondendo ad discorsi analoghi sollevati da me mi ha linkato fior di articoli di "professoroni" nei quali è statuito che non è vero niente, da noi non è arrivato quasi niente, queste sono tutte leggende metropolitane e l'aumento esponenziale di aborti di quegli anni è dovuto solo a isteria collettiva. Perché, sappiatelo, signori: sul web di certe cose non si deve parlare e le rilevazioni dei contatori geiger fatte dalla gente comune sono state tutte frutto di errori macroscopici, facilmente spiegabili al popolo ignorante che certi strumenti neppure dovrebbe sapere che esistono.

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Re: Il radio

Messaggio da Raziel » gio mar 02, 2023 10:39 pm

Calico ha scritto:
gio mar 02, 2023 10:10 pm
aestile ha scritto:
gio mar 02, 2023 8:43 pm
Negli anni venti,fecero un esperimento.Con onde elettromagnetiche accesero una ventina di lampadine a circa venti km di distanza.Ora la mia domanda è semplice. Perchè questa tecnologia allora così moderna non fu mai applicata?Ci sarà stato un motivo a cui noi mortali non era dato a sapere.Giusto?
Perchè star li a perdere tempo e creare panico per un pò di radio nei quadranti di orologi vintage o antichi,quando a causa di chernobyl nei canali e nelle gronde di scolo dei tetti dei condomini e delle case c'era abbastanza pulviscolo radioattivo da uccidere un uomo?
Non lo sapevate?
Le pese dei raccoglitori di rottami centrali erano munite di contatori geiger e ogni qualvolta arrivavano grondaie,questi suonavano all'impazzata.Volete sapere dove mettevano quei canali? La terra radioattiva in sacchi per il secco e messi in un angolo dentro ad un cassonetto,mentre i canali dritti in fonderia.
Non mettiamo in moto cose inutili.L'acqua delle grondaie è finita nel vostro giardino e poi nell'orto del vicino :mrgreen: :mrgreen:
Obbligarono tutti i ferraiuoli a munirsi di contatore geiger e la storia durò per un anno :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Il radio si esaurisce i 1600 anni :lol: :lol: :lol:
Piccola chicca.Un giorno poggiai in contatore geiger sulla spalla di mio cognato e questi suonò :mrgreen: :mrgreen: Ha ottant'anni.
Nei forum di appassionati di armi che frequento la stragrande maggioranza di frequentatori, rispondendo ad discorsi analoghi sollevati da me mi ha linkato fior di articoli di "professoroni" nei quali è statuito che non è vero niente, da noi non è arrivato quasi niente, queste sono tutte leggende metropolitane e l'aumento esponenziale di aborti di quegli anni è dovuto solo a isteria collettiva. Perché, sappiatelo, signori: sul web di certe cose non si deve parlare e le rilevazioni dei contatori geiger fatte dalla gente comune sono state tutte frutto di errori macroscopici, facilmente spiegabili al popolo ignorante che certi strumenti neppure dovrebbe sapere che esistono.
Hahahahaha, questa cosa mi ha fatto ridere!
Comunque l’inquinamento, qualunque esso sia, direi che c’è ovunque..
ho conosciuto una persona che fumava 40 sigarette al giorno e ha vissuto 100 anni.. le variabili sono a milioni, però vi assicuro che il radio non bisogna leccarlo per prendersi le radiazioni, bastano veramente pochi orologi in una stanza (come può essere un atelier) per avere valori allarmanti..
Che poi uno riesca a vivere per 100 anni lavorando tutto il giorno nella suddetta stanza, esattamente come quello che fumava 40 sigarette al giorno, è un altro discorso..
Il pericolo c’è e questo è (per lo meno qui in svizzera) noto e comprovato.
L’amianto in svizzera è stato vietato e rimosso al 100%, in italia è stato vietato pure, viene rimosso o bonificato, in russia ci fanno ancora ogni tipo di cosa e si crede che non faccia nessun danno alla salute.. saranno solo punti di vista..
Io comunque al radio ci sto alla larga!!

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