Orologio da tasca Ancre
A cura di: Paolo Antolini
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Orologio da tasca Ancre
Cari, ho acquistato per poco più di una pizza un orologio da tasca Ancre (non so se è una marca nota, si trovano orologi ma non informazioni) non perfettamente in forma.
Il mio scopo principale è di fare esperienza di piccoli restauri per farmi una piccola collezione di orologi strani ma senza troppe pretese.
Adoro smontare e rimontare questi piccoli tesori.. poi se rifunzionano meglio allora sono più contento.
Ma siccome non funzionava l'ho aperto, smontato, pulito e sgrassato con grande affetto, l'ho rimontato con attenzione e lubrificato con il mio olio/grasso moebius migliore.
Ora "l'ingrato" ha un funzionamento bizzoso.
Ammetto che ha l'aspetto di un orologio assemblato con i pezzi avanzati ma la verità è che i ponti del bilanciere e della ruota a scappamento non possono essere serrati correttamente pena il blocco.
Se li lascio un po' lenti la padella gira e anche piuttosto bene.
Durante lo smontaggio avevo notato una pagliuzza sotto il ponte del bilanciere ma l'avevo liquidata come sporcizia.
Mi confermate che far funzionare questi oggetti è una pratica magica e non tecnica ?
Ma scherzi a parte, ho alcune domande:
1) La pagliuzza sotto il ponte è una prassi accettabile?
2) La vite di regolazione sulla platina e che sembra agire sulla posizione dell'ancora quando e come va regolata? Non trovo niente in proposito.
3) La cassa ha perso buona parte dell'argentatura originale, la buona prassi di un restauro qual è? Si fa argentare o si lascia come l'ho trovato?
Accetto qualsiasi consiglio vogliate darmi, sono un principiante allo sbaraglio...
Grazie in anticipo..
PS: Le scheggiature sul quadrante le hanno riparate con un po' colore a cera bianco, almeno sembra.
Devo dire che dopo che gli ho dato una sistemata l'effetto estetico non è pessimo, ma immagino che alla lunga non potrà reggere..
Consigli anche per questo?
Il mio scopo principale è di fare esperienza di piccoli restauri per farmi una piccola collezione di orologi strani ma senza troppe pretese.
Adoro smontare e rimontare questi piccoli tesori.. poi se rifunzionano meglio allora sono più contento.
Ma siccome non funzionava l'ho aperto, smontato, pulito e sgrassato con grande affetto, l'ho rimontato con attenzione e lubrificato con il mio olio/grasso moebius migliore.
Ora "l'ingrato" ha un funzionamento bizzoso.
Ammetto che ha l'aspetto di un orologio assemblato con i pezzi avanzati ma la verità è che i ponti del bilanciere e della ruota a scappamento non possono essere serrati correttamente pena il blocco.
Se li lascio un po' lenti la padella gira e anche piuttosto bene.
Durante lo smontaggio avevo notato una pagliuzza sotto il ponte del bilanciere ma l'avevo liquidata come sporcizia.
Mi confermate che far funzionare questi oggetti è una pratica magica e non tecnica ?
Ma scherzi a parte, ho alcune domande:
1) La pagliuzza sotto il ponte è una prassi accettabile?
2) La vite di regolazione sulla platina e che sembra agire sulla posizione dell'ancora quando e come va regolata? Non trovo niente in proposito.
3) La cassa ha perso buona parte dell'argentatura originale, la buona prassi di un restauro qual è? Si fa argentare o si lascia come l'ho trovato?
Accetto qualsiasi consiglio vogliate darmi, sono un principiante allo sbaraglio...
Grazie in anticipo..
PS: Le scheggiature sul quadrante le hanno riparate con un po' colore a cera bianco, almeno sembra.
Devo dire che dopo che gli ho dato una sistemata l'effetto estetico non è pessimo, ma immagino che alla lunga non potrà reggere..
Consigli anche per questo?
- ars57
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Re: Orologio da tasca Ancre
E' un movimento tipo Roskopf,
la "pagliuzza" è pratica normale su questi movimenti,
la vite serve a regolare lo scappamento, cioè a metterlo in battuta:
è operazione che va fatta "a orecchio".
la "pagliuzza" è pratica normale su questi movimenti,
la vite serve a regolare lo scappamento, cioè a metterlo in battuta:
è operazione che va fatta "a orecchio".
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Orologio da tasca Ancre
Ecco.. Per la pagliuzza mi posso organizzare ma per l'orecchio la vedo brutta.
Ma del resto è quello che cerco, esperienza a basto costo.
La mia curiosità era proprio per il movimento Roskopf.
Non ne avevo mai avuto uno e ora che l'ho visto dal vivo mi è tornato in mente il vespino della gioventù, tenuto insieme da nastro isolante e fil di ferro
Ma devo dire che è affascinante.
Grazie
- kelorkilé
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Re: Orologio da tasca Ancre
Buongiorno,
L'asse del bilanciere è probabilmente troppo alto e un cuneo è stato messo per compensare questa differenza. In passato questi cunei venivano chiamati "grenadiers".
L'asse del bilanciere può essere stato cambiato nel passato.
L'asse del bilanciere è probabilmente troppo alto e un cuneo è stato messo per compensare questa differenza. In passato questi cunei venivano chiamati "grenadiers".
L'asse del bilanciere può essere stato cambiato nel passato.
Ciao Ciao GG
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Savoir se contenter de ce que l'on a : c'est être riche.
Lao Tseu
Membro dell'AFAHA "Association Française des Amateurs d'Horlogerie Ancienne"
In ricordo di kelorkilé (Gèrard Perrono) *24.04.1950 +31.05.2023
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- ars57
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Re: Orologio da tasca Ancre
Mettere in battuta un Roskopf non è esercizio fantascientifico, ci vuole solo pazienza.
Vale lo stesso principio del pendolo: deve battere tic-tac e non ti-taaac, cioè l'andata deve essere uguale al ritorno.
Siccome non va veloce come uno scappamento ad àncora svizzera si sente sufficientemente distinto da riuscirci.
Inoltre più è fuori battuta e più velocemente l'orologio si ferma, l'importante è agire molto lentamente sulla vite
con piccoli spostamenti.
Vale lo stesso principio del pendolo: deve battere tic-tac e non ti-taaac, cioè l'andata deve essere uguale al ritorno.
Siccome non va veloce come uno scappamento ad àncora svizzera si sente sufficientemente distinto da riuscirci.
Inoltre più è fuori battuta e più velocemente l'orologio si ferma, l'importante è agire molto lentamente sulla vite
con piccoli spostamenti.
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Orologio da tasca Ancre
Grazie...ars57 ha scritto: ↑lun mag 23, 2022 9:55 amMettere in battuta un Roskopf non è esercizio fantascientifico, ci vuole solo pazienza.
Vale lo stesso principio del pendolo: deve battere tic-tac e non ti-taaac, cioè l'andata deve essere uguale al ritorno.
Siccome non va veloce come uno scappamento ad àncora svizzera si sente sufficientemente distinto da riuscirci.
Inoltre più è fuori battuta e più velocemente l'orologio si ferma, l'importante è agire molto lentamente sulla vite
con piccoli spostamenti.
Sto imparando a raffica.
Effettivamente ha un TIC-TAC, diciamo, poderoso
Se poi lo poggi su un porta movimento sembra un tamburo.
Come dicevo a "kelorkilé" mi sembra di aver identificato una serie di piccole anomalie che alla fine non so se saprò far rifunzionare l'orologio ma mi lasceranno un bagaglio di conoscenze impagabili...
E con soli 30 euro
Grazie veramente di cuore.
Una domanda, in questi casi un cronocomparatore sarebbe di aiuto?
Io al momento ho un'attrezzatura minimale, ma vorrei ampliarla con un po' di calma...
- ars57
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Re: Orologio da tasca Ancre
Una domanda, in questi casi un cronocomparatore sarebbe di aiuto?
non con un Roskopf
non con un Roskopf
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Orologio da tasca Ancre
Un movimento Roskopf è certamente il modo migliore per esercitarsi alla tecnica del tic e del tac. Una volta compreso il principio il resto dei movimenti semplici sarà una routine (abitudine).
Ciao Ciao GG
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Re: Orologio da tasca Ancre
In effetti è un movimento umano. I pezzi si vedono anche ad occhio nudo, non ci zono le micidiali duofix (le mollette diaboliche) e il tic tac è forte e rassicurante...
Vi terrò aggiornati.
Grazie
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Re: Orologio da tasca Ancre
Comincia col pagare di meno le pizze o a fartele da solobmpnc2011 ha scritto: ↑lun mag 23, 2022 10:09 amGrazie...ars57 ha scritto: ↑lun mag 23, 2022 9:55 amMettere in battuta un Roskopf non è esercizio fantascientifico, ci vuole solo pazienza.
Vale lo stesso principio del pendolo: deve battere tic-tac e non ti-taaac, cioè l'andata deve essere uguale al ritorno.
Siccome non va veloce come uno scappamento ad àncora svizzera si sente sufficientemente distinto da riuscirci.
Inoltre più è fuori battuta e più velocemente l'orologio si ferma, l'importante è agire molto lentamente sulla vite
con piccoli spostamenti.
Sto imparando a raffica.
Effettivamente ha un TIC-TAC, diciamo, poderoso
Se poi lo poggi su un porta movimento sembra un tamburo.
Come dicevo a "kelorkilé" mi sembra di aver identificato una serie di piccole anomalie che alla fine non so se saprò far rifunzionare l'orologio ma mi lasceranno un bagaglio di conoscenze impagabili...
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Una domanda, in questi casi un cronocomparatore sarebbe di aiuto?
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Re: Orologio da tasca Ancre
Beato te che hai il girovita il mio ha perso quel nome da un pezzo
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Re: Orologio da tasca Ancre
Paolo Antolini ha scritto: ↑lun mag 23, 2022 5:07 pmBeato te che hai il girovita il mio ha perso quel nome da un pezzo
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Re: Orologio da tasca Ancre
Buongiorno cariars57 ha scritto: ↑lun mag 23, 2022 9:55 amMettere in battuta un Roskopf non è esercizio fantascientifico, ci vuole solo pazienza.
Vale lo stesso principio del pendolo: deve battere tic-tac e non ti-taaac, cioè l'andata deve essere uguale al ritorno.
Siccome non va veloce come uno scappamento ad àncora svizzera si sente sufficientemente distinto da riuscirci.
Inoltre più è fuori battuta e più velocemente l'orologio si ferma, l'importante è agire molto lentamente sulla vite
con piccoli spostamenti.
Voglio annoiarvi un po' con il mio "preziosissimo" Ancre.
Questi oggetti hanno un aspetto amichevole perché sembrano semplici, i pezzi si vedono bene e non hanno diavolerie microscopiche che schizzano via solo a guardarle tipo le duofix (le detesto un po' non so se si è capito) .
Ma come mi ha fatto notare il buon "Oramundo" è solo un'apparenza.
Quando cerchi di metterli in moto vengono fuori mille sorprese.
Come vi raccontavo il mio aveva un comportamento bizzoso, camminava a volte si e a volte no.
Ho imparato da "ars57" a seguire il suono e non credo di esserci riuscito pienamente ma mi ci sto avvicinando.
Ho imparato per prove che la posizione conta...
L'orologio funzionava soltanto in alcune posizioni e non in altre.
Altra cosa, non avevo notato dei segni di cacciavite tra i due ponti della foto:
Arrivo al dunque:
1) I segni sono dovuti al fatto che quando serri il ponte della ruota a scappamento il ponte si avvicina all'altro ponte, inclinando l'asse e facendo lavorare male il tutto. Il mio predecessore ha usato un cacciavite per posizionare il ponte in modo corretto.
2) Capito questo ho cominciato anche a capire come funziona la vitina di regolazione sulla platina. Se prima non posizionavi bene il ponte difficilmente girava qualcosa se non le scatole
3) Il TIC-TAC cambia drasticamente con la rotazione della vite (grazie ars57 per la frase "l'importante è agire molto lentamente sulla vite") . Cavolo se è sensibile.
4) Alla fine un aiutino all'orecchio è venuto dalla scoperta che se non regoli più che bene la famosa vitina basta cambiare posizione all'orologio e si ferma tutto.
Risultato, ora l'orologio gira in tutte le posizioni (ovviamente non so quanto sia costante) ma ho potuto provarlo soltanto in due a pancia all'aria e in verticale. Ci vuole un sacco di tempo.
In queste due posizioni ruba alcuni minuti (da 2 a 5) al giorno. Non è un orologio atomico ma mi ritengo soddisfatto.
Ho ancora qualche dubbio da togliermi ma ora il giocattolo collabora un po' di più di prima.
Domanda: Ho stimato un'escursione del bilanciere facendo una ripresa in slow motion e dovrebbe essere di circa 180 gradi sia in andata che in ritorno.
Da l'impressione di essere un po' moscio, è una mia impressione?
Grazie e scusatemi se vi annoio con cose che già sapete..
Buon fine settimana