Regolatore con secondi centro analisi e datazione
A cura di: Giacomo
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Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Che ne dite se analizziamo questo orologio particolare con i secondi al centro?
Per ora vi mostri solamente il meccanismo, con la cassa sarebbe troppo semplice.
Dobbiamo scoprire:
- epoca
- paese di fabbricazione
non abbiate paura, è un analisi che faremo insieme.
Per ora vi mostri solamente il meccanismo, con la cassa sarebbe troppo semplice.
Dobbiamo scoprire:
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non abbiate paura, è un analisi che faremo insieme.
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Bel orologio penso anno 1910 1930, non penso sia svizzero, più francese o tedesco dalla stampa numeri
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Scusa Giacomo è possibile avere una foto laterale anche della minuteria? Grazie
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Grazie! anche se questo non risolve il quesito...
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Perché non può essere italiana? Tardi 800.
E bello fare quello che più ci piace.
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Salve Giacomo, per curiosità informazione personale, sembra che altri commenti non ci sono.
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
attendiamo
non c'è fretta

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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Art Nouveau, Francia 1910.
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
I regolatori con secondi al centro, solitamente sono di fattura francese.
In questo caso abbiamo un movimento con scappamento ad ancora, normalmente i regolatori francesi montano uno scappamento a chevilles, dunque per ora eliminiamo la Francia.
Chi usava lo scappamento ad ancora? un po tutti. E fin qui tralasciando la Francia siamo in mezzo al mare.
Il quadrante ha una grafica un pò particolare, possiamo escludere anche in questo caso la Francia, troppo grossolano per una fabbricazione francese, siamo al punto di prima, se non per aver detto un altro punto che mette ancora una volta in discussione la Francia.
Passiamo ora alle sfere. Premetto che sono originali, e dalla forma, tipicamente tedesca o austriaca, è vero direte voi, nelle parigine francesi vengono usate! Si! Ma non nei cassa lunga. Abbiamo escluso a priori la Francia? Forse.
Ho menzionato la Germania e l'Austria.
Passiamo all'analisi dello scappamento, usato un po da tutti come abbiamo detto, l'ancora è stata lungamente usata, anche in Francia, pero' come abbiamo detto non si tratta di un orologio francese. L'ancora di graham l'hanno usata anche in inghilterra, ma gli inglesi avevano tutta un altra classe, forme e stili, materiali, l'Inghilterra è da scartare immediatamente.
Rimane come indizio, Germania o Austria.
Le sfere, come abbiamo detto possono essere state usate da entrambi i paesi. Pero' in Germania non era consueto utilizzare i secondi al centro in orologi di questa fattezza, ma la forma era più austera, tradizionalista, pero' in Austria si.
Ipotizziamo sia Austria, i classici orologi chiamati viennesi o vienna, avevano corda in budello, e qui è presente, spesso una grafica spessa, hanno sempre preferito l'uso dell'ancora, e qui l'abbiamo, ponti dell'ancora applicati e qui sono presenti, per rimarcare, i ponti dell'ancora delle pendole viennesi hanno spesso avuto una forma tondeggiante e anche i nostri li hanno. Una particolarità ritrovata in molte pendole viennesi da muro è la coda dell'ancora con un nottolino, che si inserisce direttamente nell'asta del pendolo.
Molto bene, abbiamo trovato la possibile collocazione di questo orologio, produzione austriaca, forse a Vienna? Questo non lo potremo mai sapere, in quanto la meccanica non è firmata.
Ora passiamo alla datazione.
Conoscendo la tipologia di movimenti di produzione austriaca possiamo scorgere dei dettagli che servono proprio per datare non dico esattamente, ma servono per avvicinarsi molto all'epoca della produzione di questo movimento o orologio.
Primo punto, i ponti dell'ancora. Fino agli anni 50 dell'ottocento, si usava costruire i ponti dell'ancora con una forma rettangolare ma raggiata nella parte superiore fissata alla platina con due viti. Dal 1860 in poi c'è stata l'innovazione nel modo di fissare il ponte alla platina, (anche per limitare i costi del metallo e costi aggiuntivi di lavorazione), con una vite e due spine di blocco per tenere fermo il ponte. In questo caso possiamo partire con una datazione dal 1860.
Inoltre, a rimarcare la tesi che l'orologio sia dopo il 1850, è la grafica del quadrante, che sino al 1850 possedeva i binari dei minuti molto fini, oltre alla ghiera attorno al quadrante molto spessa e di fusione, dal 1860 soppiantata da una lamiera imbutita, molto più leggera ed economica rispetto alla fusione.
La tipologia delle lancette è stata abbandonata nei primi del 900, dunque ora abbiamo un'epoca certa dal 1860-1900, più verso il 1860 che il 900 in quanto come abbiamo visto, abbiamo piu' tesi che spostano la datazione più verso gli anni 60 dell'ottocento.
l'orologio nella sua cassa.
(il peso non è quello originale, è stato montato solo per testare l'orologio)
In questo caso abbiamo un movimento con scappamento ad ancora, normalmente i regolatori francesi montano uno scappamento a chevilles, dunque per ora eliminiamo la Francia.
Chi usava lo scappamento ad ancora? un po tutti. E fin qui tralasciando la Francia siamo in mezzo al mare.
Il quadrante ha una grafica un pò particolare, possiamo escludere anche in questo caso la Francia, troppo grossolano per una fabbricazione francese, siamo al punto di prima, se non per aver detto un altro punto che mette ancora una volta in discussione la Francia.
Passiamo ora alle sfere. Premetto che sono originali, e dalla forma, tipicamente tedesca o austriaca, è vero direte voi, nelle parigine francesi vengono usate! Si! Ma non nei cassa lunga. Abbiamo escluso a priori la Francia? Forse.
Ho menzionato la Germania e l'Austria.
Passiamo all'analisi dello scappamento, usato un po da tutti come abbiamo detto, l'ancora è stata lungamente usata, anche in Francia, pero' come abbiamo detto non si tratta di un orologio francese. L'ancora di graham l'hanno usata anche in inghilterra, ma gli inglesi avevano tutta un altra classe, forme e stili, materiali, l'Inghilterra è da scartare immediatamente.
Rimane come indizio, Germania o Austria.
Le sfere, come abbiamo detto possono essere state usate da entrambi i paesi. Pero' in Germania non era consueto utilizzare i secondi al centro in orologi di questa fattezza, ma la forma era più austera, tradizionalista, pero' in Austria si.
Ipotizziamo sia Austria, i classici orologi chiamati viennesi o vienna, avevano corda in budello, e qui è presente, spesso una grafica spessa, hanno sempre preferito l'uso dell'ancora, e qui l'abbiamo, ponti dell'ancora applicati e qui sono presenti, per rimarcare, i ponti dell'ancora delle pendole viennesi hanno spesso avuto una forma tondeggiante e anche i nostri li hanno. Una particolarità ritrovata in molte pendole viennesi da muro è la coda dell'ancora con un nottolino, che si inserisce direttamente nell'asta del pendolo.
Molto bene, abbiamo trovato la possibile collocazione di questo orologio, produzione austriaca, forse a Vienna? Questo non lo potremo mai sapere, in quanto la meccanica non è firmata.
Ora passiamo alla datazione.
Conoscendo la tipologia di movimenti di produzione austriaca possiamo scorgere dei dettagli che servono proprio per datare non dico esattamente, ma servono per avvicinarsi molto all'epoca della produzione di questo movimento o orologio.
Primo punto, i ponti dell'ancora. Fino agli anni 50 dell'ottocento, si usava costruire i ponti dell'ancora con una forma rettangolare ma raggiata nella parte superiore fissata alla platina con due viti. Dal 1860 in poi c'è stata l'innovazione nel modo di fissare il ponte alla platina, (anche per limitare i costi del metallo e costi aggiuntivi di lavorazione), con una vite e due spine di blocco per tenere fermo il ponte. In questo caso possiamo partire con una datazione dal 1860.
Inoltre, a rimarcare la tesi che l'orologio sia dopo il 1850, è la grafica del quadrante, che sino al 1850 possedeva i binari dei minuti molto fini, oltre alla ghiera attorno al quadrante molto spessa e di fusione, dal 1860 soppiantata da una lamiera imbutita, molto più leggera ed economica rispetto alla fusione.
La tipologia delle lancette è stata abbandonata nei primi del 900, dunque ora abbiamo un'epoca certa dal 1860-1900, più verso il 1860 che il 900 in quanto come abbiamo visto, abbiamo piu' tesi che spostano la datazione più verso gli anni 60 dell'ottocento.
l'orologio nella sua cassa.
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Grazie Giacomo per la bella e chiara esposizione delle tue analisi, lezione di metodo che mi ha fatto comprendere quanto studio e ricerca richieda una collocazione storica di un orologio. Molto interessante e spero che tu possa trovare spazio - e tempo - per altri esempi.
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
Credo che sia Austriaco con datazione che risale ancora all'800, seconda metà. Il movimento rettangolare è tipica degli orologi austriaci a tempietto in legno con colonne di alabastro e specchi, carica di un solo giorno del primo 800 e anche di scarso valore se non ci sono automi o complicazioniGianluca17 ha scritto: ↑mar mar 16, 2021 9:29 amBel orologio penso anno 1910 1930, non penso sia svizzero, più francese o tedesco dalla stampa numeri
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
E' da muro e momentaneamente appoggiato a terra, oppure manca la base?
- mario ars
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
direi da muro
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Re: Regolatore con secondi centro analisi e datazione
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