COME SI LEGGEVA L’ORA NELLA SERENISSIMA DEL XVIII° SECOLO?

Solo orologi da campanile e da torre.
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Giacomo
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COME SI LEGGEVA L’ORA NELLA SERENISSIMA DEL XVIII° SECOLO?

Messaggio da Giacomo » gio ott 22, 2020 8:36 am

Ho trovato su una pagina Facebook di Luciano Dorella questo interessante articolo e ve lo riporto pari pari


COME SI LEGGEVA L’ORA NELLA SERENISSIMA DEL XVIII° SECOLO?
di Alessandro Marzo Magno

Noi oggi usiamo l'ora Francese: quadrante dell'orologio diviso in 12 ore e due lancette, una corta che indica le ore e una lunga per i minuti. Fino a metà Settecento andava per la maggiore l'ora Italiana: quadrante diviso in 24 ore (il 24 stava a destra, dove ora noi abbiamo le 3) e una sola lancetta.
Il sole tramontava alle 23 e mezzo e dopo mezz'ora scoccavano le 24 e il nuovo giorno, fino alle 24 successive. Il problema era che le ore variavano con il mutare della lunghezza delle giornate, così il mezzogiorno, ovvero la metà tra l'alba e il tramonto, corrispondeva più o meno alle diciannove in inverno e alle sedici in estate. Le due corrispondevano a due ore dopo il tramonto, cioè alle nostre sette di sera d'inverno e alle nostre dieci di sera d'estate (circa).
Esistono ancora numerosi orologi mai aggiornati, ovvero con una sola lancetta e il quadrante diviso in 24 ore: la torre dell'orologio a Venezia, quelle di Brescia e di Padova, nonché l'orologio del duomo di Firenze, con il quadrante affrescato da Paolo Uccello.
Il primo stato Italiano ad adottare l'ora Francese fu il Granducato di Toscana, nel 1749, il secondo il ducato di Parma, nel 1755, gli ultimi i territori della Serenissima, dopo l'invasione Francese del 1797.
A noi l'ora Italiana sembra un sistema molto astruso per calcolare le ore, ma non così appariva nel Settecento. Giacomo Casanova, giunto a Parma poco dopo l'adozione dell'ora Francese, annota nel suo "Storia della mia vita" il dialogo con un oste Parmense.
«Da tre mesi a Parma siamo nella confusione più totale, tanto che ormai nessuno sa più che ore sono».
«Hanno distrutto gli orologi?»
«No di certo! Ma da quando dio ha creato il mondo, il sole è sempre tramontato alle ventitré e mezzo, e mezz'ora dopo si è suonato l'angelus: tutti sapevano che quello era il momento di accendere le candele. Ora viviamo nella confusione più totale, tanto che il Sole tramonta ogni giorno ad un'ora diversa. I contadini non sanno più a che ora andare al mercato. Dicono che ora hanno sistemato ogni cosa, e sapete perché? Perché finalmente tutti sanno che si pranza alle ore dodici. Bella scoperta, dico io! Al tempo dei Farnese si mangiava quando si aveva fame, ed era molto meglio».
Mai contenti.

DOC - Foto : Torre dell' Orologio di Padova in Piazza dei Signori .
La costruzione risale alla prima metà del Trecento, quando fungeva da ingresso fortificato di levante della Reggia Carrarese ma il suo aspetto attuale si deve ai lavori promossi a partire dal 1426 dal Capitanio Bartolomeo Morosini conclusi con l'inaugurazione dell'orologio nella festa di Sant'Antonio del 1437.
Scatto di Cris C. Palad

Link originale: https://www.facebook.com/10003387393774 ... bdJ1yxySRk

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Japo
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Re: COME SI LEGGEVA L’ORA NELLA SERENISSIMA DEL XVIII° SECOLO?

Messaggio da Japo » gio ott 22, 2020 9:39 am

Interessante articolo che ci riporta ad un tempo passato dove molte più persone lavoravano la terra. La vita era scandita inesorabilmente dal passaggio delle stagioni e dal sole, forse i nostri avi non è che avessero tutti i torti....

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Cane
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Re: COME SI LEGGEVA L’ORA NELLA SERENISSIMA DEL XVIII° SECOLO?

Messaggio da Cane » dom ott 25, 2020 7:10 am

Affascinante l'ora italiana, ma trovo ragionevole che nel 1700 si sia cominciato a passare all'ora francese, per un fatto di precisione legato al nuovo modo di vivere...

Come si faceva a prendere il treno con un quadrante a 24h e una lancetta sola... :mrgreen:
Paolo

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