La testa al Futuro.
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Re: La testa al Futuro.
Che sciolga il dna di un virus che muore di dicuro solo a 70°? È quanto mi domando anch'io da una marea di giorni. Certamente servirà avere in negozio, come raccomandato anche dalla Regione Toscana, dispenser con gel disinfettante e guanti per i clienti, in modo da poter loro fornire un paio di guanti per provarsi gli oggetti, ma tutte le problematiche e sfaccettature connesse non c'è bisogno che te le elenchi io.
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Re: La testa al Futuro.
Vi allego il il link del tempo di abbattimento della carica virale con un esposizione ad ozono .
Come potrete vedere alcuni virus per essere eliminati devono essere esposti per circa 20 min. come il virus del colera e del morbo del legionario.
http://www.ozonodisinfezioni.com/index. ... Itemid=146
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Re: La testa al Futuro.
Ti sono debitore; ma la vera domanda è: per questo qui? Perché mi pare di capire che se un Presidente di Regione dice: "puoi aprire, ma devi avere, fare, sanificare...." senza specificare come, con che cosa, se devi usare una ditta esterna, se qualcuno si ammala e riesce a dimostrare che l'ha presa in un negozio va a finire che ci fanno causa risarcimento danni e allora, tanto varrebbe rimanere chiusi e chiedere il reddito di cittadinanza!marco1963 ha scritto: ↑mer apr 15, 2020 2:58 pmVi allego il il link del tempo di abbattimento della carica virale con un esposizione ad ozono .
Come potrete vedere alcuni virus per essere eliminati devono essere esposti per circa 20 min. come il virus del colera e del morbo del legionario.
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Re: La testa al Futuro.
A questa domanda non so rispondere e penso siano in pochi che possano farlo, vista la grande confusione che regna su questo argomento , fino che non verranno ufficializzate delle linee guida questa confusione regnerà sovrana.
Questo è il tema cruciale che è sul tavolo di chi deve riaprire le attività produttive grandi e piccole.
Ma almeno da quello che vedo nell'ambito in cui lavoro è che per il momento si sta dando priorità a controllare chi entra, non deve entrare nessuno privo di mascherina e la temperatura deve essere max.37 °C .
Sarà banale ma in certe attività e molto complesso farlo, non ci sono gate come in una banca o in una oreficeria dove tra le due porte si può misurare la temperatura delle persone con un sistema automatico , certo in un negozio per privacy la rilevazione non può essere legata a l'identità della persona che entra ma comunque chi ha la febbre non entra perchè la porta non si apre.
una condizione del genere credo possa contribuire a ridurre eventuali contenziosi legali anche in una attività commerciale ; la distanza minima tra le persone . almeno 1 metro ma in altri paesi si parla di 6 piedi ( 2 m ) , molti cominciano a dubitare che il metro sia sufficiente a dare una certa protezione anche indossando mascherine chirurgiche , ma capisco che andare oltre il metro di distanza per alcune attività sia complicato.
Visto la breve permanenza media di un cliente all'interno di un negozio di oreficeria , penso sia abbastanza improbabile che il cliente possa dimostrare di essersi contagiato all'interno del negozio .
A patto che chi ci lavora possa certificare il suo stato di salute , anche qui al momento regna molta confusione , nel mio ambito lavorativo ci si sta orientando allo screening con indagini sierologiche degli addetti ripetuti ogni 2-3 settimane ( volontariamente anche ai conviventi ) e attenta rilevazione della temperatura in entrata e almeno un altra volta nelle 8 ore di lavoro , i dati andranno registrati derogando per un certo periodo alla privacy , in caso di deriva della temperatura a casa e comunicazione al medico .
Questo è un po quello che si sta cercando di fare per ripartire .
un saluto
Questo è il tema cruciale che è sul tavolo di chi deve riaprire le attività produttive grandi e piccole.
Ma almeno da quello che vedo nell'ambito in cui lavoro è che per il momento si sta dando priorità a controllare chi entra, non deve entrare nessuno privo di mascherina e la temperatura deve essere max.37 °C .
Sarà banale ma in certe attività e molto complesso farlo, non ci sono gate come in una banca o in una oreficeria dove tra le due porte si può misurare la temperatura delle persone con un sistema automatico , certo in un negozio per privacy la rilevazione non può essere legata a l'identità della persona che entra ma comunque chi ha la febbre non entra perchè la porta non si apre.
una condizione del genere credo possa contribuire a ridurre eventuali contenziosi legali anche in una attività commerciale ; la distanza minima tra le persone . almeno 1 metro ma in altri paesi si parla di 6 piedi ( 2 m ) , molti cominciano a dubitare che il metro sia sufficiente a dare una certa protezione anche indossando mascherine chirurgiche , ma capisco che andare oltre il metro di distanza per alcune attività sia complicato.
Visto la breve permanenza media di un cliente all'interno di un negozio di oreficeria , penso sia abbastanza improbabile che il cliente possa dimostrare di essersi contagiato all'interno del negozio .
A patto che chi ci lavora possa certificare il suo stato di salute , anche qui al momento regna molta confusione , nel mio ambito lavorativo ci si sta orientando allo screening con indagini sierologiche degli addetti ripetuti ogni 2-3 settimane ( volontariamente anche ai conviventi ) e attenta rilevazione della temperatura in entrata e almeno un altra volta nelle 8 ore di lavoro , i dati andranno registrati derogando per un certo periodo alla privacy , in caso di deriva della temperatura a casa e comunicazione al medico .
Questo è un po quello che si sta cercando di fare per ripartire .
un saluto
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Re: La testa al Futuro.
Buonasera a tutti, più che intervenire circa soluzioni tecniche, sarebbe opportuno intervenire dal punto di vista medico. La verità spesso è nella via di mezzo. Certi estremismi, soprattutto per chi non conosce la fisiologia del corpo umano portano a distorsioni da quella che è la realtà dei fatti oltretutto spesso nascosta da chi ci governa per ovvi motivi. Spero che si sia capito in quali mani purtroppo ci troviamo. I virus, oltretutto di questa tipologia, ossia i coronavirus, si conoscono da tempo immemorabile. Lo stesso virus del comune raffeddore è un coronavirus, eppure ci conviviamo tranquillamente oppure può trasformarsi in qualcosa di pesantemente deleterio per alcuni aventi caratteristiche immunitarie particolarmente defedate. Ci si renda bene conto inoltre che certe misure messe in atto a protezione per questo virus sono totalmente inutili. A partire dalle mascherine e soprattutto i guanti. Abbiamo un macrobiota che ci avvolge, che se opportunamente trattato potrebbe sopperire, come per la maggior parte degli individui, in modo ottimale al mantenimento ed all'integrità del nostro stato di salute. Sintetizzando, tecnicamente certe cautele estreme sono spesso inutili e dannose. Tutte queste metodiche di sanificazione, liquide oppure a secco, in ogni caso hanno controindicazioni che devono essere valutate volta per volta. Vanno bene opportuni disinfettanti come vanno bene lampade germicide ed ozono, ma devono anche essere descritti, oltre a certi vantaggi, anche i risvolti negativi sulla salute. Ossia questi presidi di sanificazione devono essere utilizzati cum grano salis.....
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Re: La testa al Futuro.
Grazie mille, molte cose le sospettavo e mi sono state confermate. Inutile avere fretta di riaprire: dobbiamo prima scoprire qual è il miglior modo di comportamento, nelle varie situazioni.
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Re: La testa al Futuro.
Non solo,
teoricamente dovremmo allora svuotare portafogli e portamonete ogni volta che torniamo a casa e sanificare soldi e contenitore e, per assurdo, fare so stesso con gli abiti che avevamo indosso durante l'uscita e fare la doccia...
Con questo non voglio sostenere l'immunità di gregge, ma non voglio nemmeno sprofondare nell'estremo opposto del disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione.
Del resto la peste del 1400 non mi pare si sia esaurita grazie a particolari interventi tecnici.
Dalla rivoluzione industriale abbiamo iniziato ad avvelenarci con le nostre mani eppure il "progresso" non si è fermato e ha continuato a sfornare "innovazioni" più letali che utili.
Abbiamo "disinfettato" col DDT innumerevoli paesi e coltivazioni per poi accorgerci che era lui stesso ad ammazzarci.
La stessa medicina occidentale è di tipo "invasivo" e se prendo una pastiglia per il mal di testa me lo fa passare ma mi buca lo stomaco.
Leggevo dello stupore dell'ARPA di Torino nel constatare il persistere della concentrazione di polveri sottili nonostante il lock down...
Potrei fare una lista infinita di esempi ma credo si intenda il concetto.
Purtroppo finché il profitto personale sarà in cima alla lista delle priorità umane difficilmente le cose cambieranno
e così si assiste al delirio di chi dà fuoco alle antenne 5G perché "propagatrici del virus", però lo smartphone in tasca lo vogliamo tutti: a patto che l'antenna non sia vicino a casa mia.
L'odierna ossessione da "fine del mondo" si è scatenata perché stavolta è stato colpito anche l'Occidente, che fino a ieri si è preoccupato solo di andare a scaricare le sue scorie in Africa, dove la gente continua a morire di fame e di sete perché per noi è più conveniente vendere armi ai dittatori locali invece che trivelle per trovare l'acqua.
Se l'epidemia fosse rimasta circoscritta al focolaio cinese o in un Paese africano dopo una settimana non se ne sarebbe più trovata traccia sui giornali.
Semplicemente la tanto invocata "globalizzazione" (voluta anch'essa da motivi esclusivamente economici) sta presentando il conto, e dobbiamo pagarlo.
amen
teoricamente dovremmo allora svuotare portafogli e portamonete ogni volta che torniamo a casa e sanificare soldi e contenitore e, per assurdo, fare so stesso con gli abiti che avevamo indosso durante l'uscita e fare la doccia...
Con questo non voglio sostenere l'immunità di gregge, ma non voglio nemmeno sprofondare nell'estremo opposto del disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione.
Del resto la peste del 1400 non mi pare si sia esaurita grazie a particolari interventi tecnici.
Dalla rivoluzione industriale abbiamo iniziato ad avvelenarci con le nostre mani eppure il "progresso" non si è fermato e ha continuato a sfornare "innovazioni" più letali che utili.
Abbiamo "disinfettato" col DDT innumerevoli paesi e coltivazioni per poi accorgerci che era lui stesso ad ammazzarci.
La stessa medicina occidentale è di tipo "invasivo" e se prendo una pastiglia per il mal di testa me lo fa passare ma mi buca lo stomaco.
Leggevo dello stupore dell'ARPA di Torino nel constatare il persistere della concentrazione di polveri sottili nonostante il lock down...
Potrei fare una lista infinita di esempi ma credo si intenda il concetto.
Purtroppo finché il profitto personale sarà in cima alla lista delle priorità umane difficilmente le cose cambieranno
e così si assiste al delirio di chi dà fuoco alle antenne 5G perché "propagatrici del virus", però lo smartphone in tasca lo vogliamo tutti: a patto che l'antenna non sia vicino a casa mia.
L'odierna ossessione da "fine del mondo" si è scatenata perché stavolta è stato colpito anche l'Occidente, che fino a ieri si è preoccupato solo di andare a scaricare le sue scorie in Africa, dove la gente continua a morire di fame e di sete perché per noi è più conveniente vendere armi ai dittatori locali invece che trivelle per trovare l'acqua.
Se l'epidemia fosse rimasta circoscritta al focolaio cinese o in un Paese africano dopo una settimana non se ne sarebbe più trovata traccia sui giornali.
Semplicemente la tanto invocata "globalizzazione" (voluta anch'essa da motivi esclusivamente economici) sta presentando il conto, e dobbiamo pagarlo.
amen
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: La testa al Futuro.
Un'ora di applausi.
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Re: La testa al Futuro.
Vi propongo un breve articolo sulla storia delle ultime pandemie , è molto breve , subito mi ha lasciato un pò indifferente ma ora ritengo possa dare qualche spunto di riflessione , in rete ci sono documenti su questo argomento se uno volesse approfondire , come dire se vuoi cercare di prevedere il futuro guarda nel passato.
https://www.epicentro.iss.it/passi/storiePandemia
Un saluro
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Re: La testa al Futuro.
Non posso che quotare.ars57 ha scritto: ↑gio apr 16, 2020 8:50 am[....][
Con questo non voglio sostenere l'immunità di gregge, ma non voglio nemmeno sprofondare nell'estremo opposto del disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione.
Del resto la peste del 1400 non mi pare si sia esaurita grazie a particolari interventi tecnici.
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Purtroppo finché il profitto personale sarà in cima alla lista delle priorità umane difficilmente le cose cambieranno
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L'odierna ossessione da "fine del mondo" si è scatenata perché stavolta è stato colpito anche l'Occidente
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Se l'epidemia fosse rimasta circoscritta al focolaio cinese o in un Paese africano dopo una settimana non se ne sarebbe più trovata traccia sui giornali.
Semplicemente la tanto invocata "globalizzazione" (voluta anch'essa da motivi esclusivamente economici) sta presentando il conto, e dobbiamo pagarlo.
amen
Aggiungo, secondo me, che l'emergenza sanitaria c'è e c'è stata, ma è stata enfatizzata dal punto di vista emotivo, come accade spesso sui notiziari, con il risultato di "coinvolgerci" come non accade per altre situazioni.
Perché ogni morte è un dolore.
E c'è poi chi ha cavalcato la situazione.
Non vedo motivazioni logiche o altro, per cui 3 giorni fa si dice di no alla riapertura delle librerie ed ora ci si fa promotori della necessità di una "riapertura".
In tutto questo tritatutto ci siamo noi, un po' terrorizzati, un po' rassicurati a seconda del bisogno.
Per tornare al discorso di ars57, appena si penserà che il conto è stato pagato, si tornerà ai medesimi atteggiamenti di prima.
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Re: La testa al Futuro.
Ero qui che ascoltavo il TG e ho sentito della "app" per monitorare gli spostamenti. Mi è venuto spontaneo chiedermi: un monitoraggio degli spostamenti degli orefici? Controllato da chi? Perché se qualcuno mi controlla, io voglio sapere nome e cognome 
