Come dice il titolo e proprio così, sono stato sempre appassionato di orologeria meccanica sin da giovanissima età, ma l'impatto forte è stato quando sono venuto a contatto con un cronografo Seiko, il modello Kakume(di mio fratello maggiore)lo acquistò da un imbarco oltreoceano nel 1974, io possedevo gia un bel cronografo Altanus con le prime macchine Valjoux 7750, era bellissimo(pensate che il sottoscritto all'epoca aveva 14anni)mio padre me lo comprò che facevo la seconda media (ma questa e un'altra storia)dicevo che lo scossone vero e proprio che mi fece entrare nel mondo dell'orologeria fu il Kakume(che oggi è mio)mi appassionai talmente che andavo alla ricerca continua di modelli cronografici Seiko, fino a che acquistai il panda, in condizioni critiche(da li e partita un'altra passione, l'aggiustaggio
dei miei orologi, ci vollero quasi due anni per completarlo, cercando ricambi qua e la(e allora non c'era internet)o almeno per me, e fu molto difficoltosa la ricerca, riuscíi a mettermi in contatto telefonico con un forniturista di Roma, un certo Ceracchi(non so se esiste ancora)lui si mise a disposizione e mi vendette diversi ricambi attaccati da ruggine, poi comprai un pogue quadrante giallo oro, poi un ufo e poi la corsa sembrava inarrestabile, ma nel frattempo iniziai ad appassionarmi alla tecnica di riparazione, acquistando attrezzi all'occorrenza (pensate che non sapevo nemmeno come si chiamassero)ma pian piano, limando e forando, iniziai a fare i primi assi per Roskopf(senza il tornio)i primi riporti(a mano)tra due mandrini, ne ho combinate di tutti i colori con gli orologi, prima frequentavo i mercatini, acquistando a due soldi movimenti spacciati per immondizia, ma che poi prendevano vitaera una specie di scommessa con me stesso, non frequento più i mercatini di più di un decennio (sono disinteressato agli acquisti di immondizie)siamo ai giorni nostri e la storia continua, diciamo che ne è passata di acqua sotto ai ponti, qualcosina l'ho imparata(a mie spese)e qualcosina noma sono felice di essere ancora qui a combattere(a volte contro i mulini a vento)e sì, perché negli orologi non si può dire; ho avuto fortuna, l'ho rimesso in funzione, no caro lettore, negli orologi ci vuole pazienza, perseveranza ed alla fine conoscenza, solo così si ripara a dovere un orologio, il resto sono solo canzonette, ciao
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- La macchina, che sia 6138 che 6139 sembrano identiche, ma hanno tante particolarità differenti.
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- Il 6138 a cui è stato aggiunto il totalizzatore delle ore
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- Il 6139 con solo il contaminuti fino a 30
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- Nei circa 10 anni di intensa produzione sono stati creati una marea di casse, quadranti, sfere in diverse tonalità di colore e bracciali in diverse forme
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- Pinze della ruota sdoppiante, permettono lo stacco e l'accoppiamento dell'innesto verticale sull'albero della cronografica, da li parte la cronografia.
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- Ponte con cuscinetto integrato della carica automatica
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- Il famoso pawl lever che ha permesso di ridurre diversi componenti atti alla ricarica automatica
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- Le sfere cronografiche(ormai introvabili)non le darei per nessun motivo al mondo, quella centrale è del 7016 modello Monaco.
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Il mio sogno era quello di fare l'orologiaio, mezzo già lo sono, intanto continuo a sognare.
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Re: Da qui tutto è partito
Bellissima storia. Grazie per la condivisione. Ho davvero apprezzato molto.
Oggi è tutto facile. Ti manca un ricambio? Basta un messaggio. Hai forum,i gruppi Facebook, una mail e chiedi alle forniture.
Ma una volta? Non esisteva niente. Alzavi al massimo.il telefono e spiegavi cosa ti serviva. Oggi è tutto più facile. Ma l'esperienza che i "vecchi" (io mi reputo facente parte di questa casta) hanno fatto, e' stata una gavetta formativa. I giovani d'oggi hanno tutto più facilmente e senza sacrifici.
Sicuramente sarò odiato dai giovanissimi, ma quando ero ragazzo dalle mie parti, già avere il libro orologiaio riparatore era tanta roba
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Ma una volta? Non esisteva niente. Alzavi al massimo.il telefono e spiegavi cosa ti serviva. Oggi è tutto più facile. Ma l'esperienza che i "vecchi" (io mi reputo facente parte di questa casta) hanno fatto, e' stata una gavetta formativa. I giovani d'oggi hanno tutto più facilmente e senza sacrifici.
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Re: Da qui tutto è partito
Figurati ai miei. Se mio padre, quando aveva 40 anni e tanta voglia di lavorare, avesse avuto le scede tecniche che ho recuperato io, avrebbe fatto faville. Questo è stato lo spirito che mi ha sempre mosso nello spingerti e appoggiarti (purtroppo solo moralmente) su questa avventura e spero tanto che tu non te ne penta maiGiacomo ha scritto: ↑ven mag 03, 2024 8:15 pmBellissima storia. Grazie per la condivisione. Ho davvero apprezzato molto.
Oggi è tutto facile. Ti manca un ricambio? Basta un messaggio. Hai forum,i gruppi Facebook, una mail e chiedi alle forniture.
Ma una volta? Non esisteva niente. Alzavi al massimo.il telefono e spiegavi cosa ti serviva. Oggi è tutto più facile. Ma l'esperienza che i "vecchi" (io mi reputo facente parte di questa casta) hanno fatto, e' stata una gavetta formativa. I giovani d'oggi hanno tutto più facilmente e senza sacrifici.
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- Paolo Antolini
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Re: Da qui tutto è partito
Bellissimo racconto, in effetti era tutto più complicato qualche decennio fa ma anche gli orologi che mediamente si incontravano erano più "rustici" e potevano aiutare a non spaventare troppo chi si avvicinava a questo mondo.
Penso ai calibri AS con il mitico 1130 ecc ecc ecc
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Re: Da qui tutto è partito
bellissima storia, mi rivedo un pò in alcune delle tue esperienze anche se mi rendo conto di essere fortunato per la mole di informazioni che circolano adesso....