Casa famosa e Oriente.

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Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » mer set 11, 2019 8:52 am

Vorei stimolare una riflessione. In questi giorni sto vedendo cose che anche solo quasi 20 anni fa sarebbero suonate stonate a qualsiasi minimo conoscitore di orologeria.
Vedo da una parte marche minori, ma di prestigio, montare movimenti vecchissimi svizzeri, per i quali adesso si trovano le corrispondenti copie cinesi, poiché sono scaduti i brevetti; questo mi pone alcuni interrogativi. :roll:
Poi vedo case di un certo livello, certe volte anche di nascita svizzera, montare movimenti "orientali", quando sappiamo benissimo che ormai, per il costo del lavoro, non si può più distinguere tra un Oriente di serie A e uno di serie B, anche se all'interno della Cina si sta tentando faticosamente di farlo. Dal mio punto di vista, ormai quasi sessantenne, lo si è sempre tentato di fare, salvo poi che noi commercianti, che facciamo da cuscinetto col consumatore finale, ci ritroviamo con l'ennesimo residuo di produzione pagato più caro delle produzioni economiche, ma avente stessa infima qualità. È sempre successo e per farmi cambiare idea dovrei avere delle proposte più convincenti, ma ogni giorno ho tra le mani le prove che smentiscono! Dunque, ha senso che una casa blasonata utilizzi meccanismi per i quali per garantirne la qualità, dovrebbe eseguire i test uno per uno? A quali costi? Ecco, vorrei parlarne con tutti VOI, e particolarmente coi professionisti che ci mettono le mani......se ne avete voglia :roll:

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da ars57 » mer set 11, 2019 9:33 am

Buongiorno,
cominciamo a lèggere questo:
https://monochrome-watches.com/alternat ... nd-miyota/

poi continuo..
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Giacomo
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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Giacomo » mer set 11, 2019 12:05 pm

Bell'argomento Calico. Inizio a cercare alcune mie vecchie fotografie se riesco a metterci mano e poi diro' anche la mia

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » mer set 11, 2019 1:48 pm

ars57 ha scritto:
mer set 11, 2019 9:33 am
Buongiorno,
cominciamo a lèggere questo:
https://monochrome-watches.com/alternat ... nd-miyota/

poi continuo..
Giusto per chi, come me, prova fatica a immergersi nell'inglese mentre, magari, sta parlando coi familiari o con qualche cliente, molto probabilmente in italiano, mi permetto di usare google translate, con tutti i suoi limiti, ovviamente.



Quando si parla di orologi contemporanei, le aziende generalmente usano movimenti interni o standard, questi ultimi forniti da vari produttori. Molti marchi di fascia alta come Patek Philippe, Piaget, Rolex e Breguet possono produrre movimenti interni ottimizzati per i loro portafogli. Una società di orologi è considerata "completa" quando può produrre il proprio movimento, ma molti fanno ancora affidamento su quelli in outsourcing di grandi produttori svizzeri come ETA e Sellita. Tuttavia, il mercato è cambiato. Alcuni marchi affermati hanno deciso di offrire orologi automatici entry-range e soprattutto i microbrand sono ovunque, con la necessità di offrire movimenti meccanici a prezzi accessibili. Le alternative ai soliti calibri generici svizzeri sono quindi diventate cruciali.
Il tempo e i costi per progettare e costruire un movimento interno non sono un'opzione praticabile per molti marchi più piccoli, e anche le grandi aziende con i propri impianti di produzione di movimento si affidano anche a calibri pronti all'uso per molti modelli. È stato così fin dagli albori dell'orologeria. Marchi come Panerai e IWC hanno orologi con movimenti ETA o Sellita in outsourcing, e alcuni di questi vengono modificati fino a diventare praticamente irriconoscibili. Patek Philippe e Vacheron Constantin avevano collaborato con Lemania per i movimenti del cronografo (da allora Lemania è diventata un produttore interno di Breguet). L'uso di movimenti in outsourcing di ETA e Sellita consente ai marchi di timbrare il quadrante con l'ambita denominazione "Swiss Made", ma ci sono diversi produttori asiatici che producono anche movimenti standard. Questi calibri sono meno costosi, più facilmente disponibili e possono essere altrettanto affidabili e utili come i loro omologhi svizzeri. Diamo un'occhiata ai tre fornitori più famosi al di fuori della bolla dell'orologeria svizzera: Miyota, Seiko e Seagull.
ETA
Prima di arrivare alle alternative, ecco una rapida panoramica dei due principali produttori svizzeri di movimento. ETA (ETA SA Manufacture Horlogère Suisse, che ora è di proprietà di The Swatch Group Ltd.) è il fornitore di movimento svizzero più comunemente noto per le aziende che vanno dai giovani microbrand a giocatori affermati di fascia alta. ETA è stata fondata nel 1856 da Eterna, anche se alcuni aspetti della sua produzione risalgono al 1793. La società produce sia movimenti al quarzo che meccanici ed è in grado di produrre orologi completi, guadagnando la designazione di manufacturing d'horlogerie (produttore di orologi) .
Con sede a Grenchen, in Svizzera, ETA è il più grande produttore di movimenti di orologi svizzeri e ha una storia (recente) controversa in quanto la sua attività è stata spesso vista come monopolistica. Il governo svizzero ha esaminato la società in diverse occasioni e ora rispetta alcune pratiche commerciali regolate. Il problema iniziò nel 2002 quando Nicolas Hayek, allora presidente di The Swatch Group Ltd., progettò di tagliare le forniture di ébauches (movimenti parziali o non assemblati) a tutte le società esterne a The Swatch Group. Questo radicale approccio competitivo ha minacciato di far fallire molti concorrenti e la Commissione svizzera per la concorrenza ha avviato un'indagine nel 2003. Ha concluso, nel 2005, che l'ETA potrebbe ridurre le consegne complessive ma che avrebbe dovuto continuare a rifornire i concorrenti o avrebbe violato le leggi svizzere sul cartello. L'ETA può continuare a ridurre le forniture oggi e alla fine può essere autorizzato a scegliere e scegliere le aziende alle quali fornirà i movimenti. La forte riduzione dal 2005 ha spinto i marchi al di fuori di The Swatch Group a cercare alternative, sia dalla Svizzera che oltre.
Esistono diversi calibri ETA che sono diventati icone virtuali. Il Valjoux 7750, meglio noto come ETA 7750, è oggi il movimento cronografo svizzero più diffuso. Questo cavallo di lavoro automatico è disponibile in tre gradi: elaborato (regolato in tre posizioni, frequenza media di +/- 5 secondi al giorno), superiore (regolato in cinque posizioni, frequenza media di +/- 4 secondi al giorno) e cronometro (deve soddisfare rigorosi standard COSC con una variazione massima di +/- 5 secondi al giorno). Sia il grado Elaborato che il grado Superiore possono variare di +/- 15 secondi al giorno. Un quarto grado è Standard, che viene regolato in due posizioni e presenta la variazione massima consentita di +/- 30 secondi al giorno.
Altri cavalli da lavoro popolari sono l'ETA 2824-2 automatico (25 rubini, 28.800 Vph, riserva di 38 ore, disponibile in quattro gradi da Standard al Cronometro) e ETA 2892.A2 automatico (21 rubini, 28.800 Vph, riserva di 42 ore, disponibile in tre gradi da Elaborato a Cronometro). Il 2824-2 è popolare con marchi come Hamilton, mentre il 2892.A2 è visto in molti marchi di fascia alta come IWC e Breitling (anche se entrambi i marchi ora provengono principalmente da Sellita). Anche la famosa linea Seamaster di Omega utilizzava in precedenza un 2892.A2 modificato (ma tieni presente che ETA e Omega fanno parte del gruppo Swatch.)
Nel complesso, ETA offre una vasta gamma di movimenti, compresi quelli automatici in solo tempo, piccoli secondi, giorno-giorno, ora mondiale, GMT, grande data, riserva di carica o calibri a carica manuale in vari stili (inclusa l'iconica architettura Unitas o il 2801 o il Peseux 7001), e infine cronografi (semplici, giorno-giorno, calendario, fasi lunari. ETA non fornisce solo soluzioni quasi infinite ai marchi, ma è anche noto per l'affidabilità e (estremamente importante) la praticabilità dei suoi movimenti - qualsiasi orologiaio decente può servire un ETA 2824. Queste molteplici qualità, tuttavia, hanno un prezzo in quanto l'ETA è spesso l'opzione più costosa.
Sellita
Sellita è un produttore di movimento svizzero relativamente nuovo e spesso considerato un copione ETA. Per farla breve, alle società possono essere concessi brevetti per i movimenti, ma quelli generalmente durano solo vent'anni e Sellita ha capitalizzato su questo. Il brevetto sul citato ETA 2824-2, ad esempio, lanciato negli anni '70, è scaduto ed è privo di diritti. Le due società hanno una storia interessante e in realtà erano partner a un certo punto. ETA aveva affidato in outsourcing i suoi movimenti a Sellita, ma alla fine ha deciso di tagliare i legami e riprendere tutta l'assemblaggio all'interno dell'azienda.
Ciò ha portato Sellita ad entrare in modalità sopravvivenza e iniziare a produrre cloni ETA. Aveva già accumulato una vasta esperienza nell'assemblaggio di calibri ETA e il copyright dell'ETA sui disegni era scaduto, quindi produrre movimenti a cui era così familiare era un passo logico. E non solo Sellita aveva familiarità con l'ETA, ma aveva anche stabilito relazioni chiave con i fornitori di parti, dandogli un vantaggio competitivo rispetto agli altri.
Con la maturazione di Sellita nel corso degli anni, ha perfezionato la produzione e sia la qualità che l'affidabilità dei suoi movimenti sono generalmente considerate paragonabili all'ETA. Il Sellita SW500, ad esempio, è una copia del Valjoux 7750 dell'ETA, ma leggermente meno costoso e più accessibile ai marchi al di fuori di The Swatch Group. Il Sellita SW300 è una copia del 2892.A2 di fascia alta dell'ETA. Infine, il Sellita SW200 ampiamente utilizzato si basa (con miglioramenti) sull'architettura ETA 2824.
Il targeting per movimenti più popolari dell'ETA come questo si è dimostrato efficace per il fiorente produttore svizzero. Man mano che la fornitura dell'ETA diminuisce e potenzialmente si interrompe del tutto per i concorrenti, Sellita potrebbe diventare il prossimo titano del settore in quanto consente anche ai marchi di conservare la designazione "Swiss Made" senza perdere la fiducia dei consumatori più esigenti. Va anche notato che Sellita ha un team di sviluppo e lavora a stretto contatto con i marchi per creare movimenti su misura (di solito un display diverso basato su un'architettura esistente o specifiche di fascia alta, ad esempio con organi di regolazione cronometrica). Non è più necessario dimostrare la qualità dei movimenti Sellita e la manutenzione sarà presto alla pari con l'ETA.
FUORI DELLA SVIZZERA
Il termine "Swiss Made" è un po 'controverso a sé stante e spesso frainteso. È un "marchio" importante, ma non implica automaticamente una qualità superiore. Il marchio tedesco di alta gamma Glashütte Original e il marchio americano RGM sono venerati tanto quanto i loro rivali svizzeri. Ma come quelli che richiedono radici italiane con le loro auto sportive, la Svizzera e gli orologi sono spesso un mix richiesto. Cosa significa esattamente essere Swiss Made? Un orologio può essere etichettato come Swiss Made se è assemblato in Svizzera, la sua ispezione finale avviene in Svizzera e un minimo del 60% dei costi di produzione è in Svizzera. Lo standard legale per la stampa di un marchio "Swiss Made" sul quadrante non è così elevato come molti pensano e anche le piccole lacune sono sfruttabili. Il criterio più comunemente riconosciuto è che il movimento sia fabbricato in Svizzera, generalmente da ETA o Sellita, se non internamente. Altri requisiti sono l'installazione del movimento in Svizzera e, di nuovo, l'ispezione finale in Svizzera. Molti erroneamente credono, tuttavia, che "Swiss Made" richieda esclusivamente un movimento svizzero all'interno della custodia.
Per coloro che stanno bene con una Acura / Honda NSX su una Ferrari 488 GTB (per così dire), ci sono produttori di movimento al di fuori della Svizzera che producono motori comparabili (anche se nella parte inferiore della scala). Le tre principali compagnie, tutte asiatiche, sono Miyota, Seiko e Seagull. Orient è un quarto produttore dal Giappone, ma produce movimenti rigorosamente per il proprio marchio. E mentre tutti annullano il moniker "Swiss Made", gli orologi che suonano il loro tamburo non sono necessariamente inferiori e questi movimenti sono vitali per i giovani marchi che immergono le dita dei piedi in acque meccaniche. Quindi diamo un'occhiata più da vicino e vediamo cosa offrono queste alternative ai movimenti svizzeri.
MIYOTA
I movimenti Miyota sono prodotti da Citizen Watch Co., Ltd. (Giappone) e sono rapidamente diventati un fornitore preferito sia per i microbrand che per i giocatori affermati che desiderano produrre modelli più convenienti. Ad esempio, Timex ha recentemente rilasciato la sua Marlin Automatics con un Miyota 8215 che gestisce lo spettacolo. Introdotto nel 1977, è il cavallo di battaglia automatico più utilizzato con 21 gioielli, 21.600 vph (3Hz) e una riserva di carica di 40 ore. Ci sono un paio di compromessi quando si sceglie questo movimento rispetto, per esempio, a un ETA 2824-2, come la mancanza di secondi di hacking e una variabile di precisione che può raggiungere -20 / + 40 secondi al giorno (che è più di uno standard ETA il grado lo consente). Tuttavia, questo movimento ha una comprovata storia di affidabilità, è facilmente revisionabile e molto più economico e accessibile rispetto ai suoi omologhi svizzeri. Sia ETA 2824-2 che Miyota 8215 hanno sistemi di protezione dagli urti, con ETA che utilizza il sistema Swiss Incabloc e Miyota che utilizza il suo sistema Parashock proprietario.
Nel 2009, Miyota ha introdotto il suo movimento 9015 che è in genere il sequel del lodato 8215. Molti aggiornamenti hanno permesso alla 9015 di essere più competitiva con ETA e Sellita, tra cui un aumento a 28.800 vph (4Hz), 24 gioielli, una riserva di carica di 42 ore e secondi di hacking. Anche l'accuratezza complessiva è stata migliorata con una variazione massima di +/- 30 secondi al giorno, in linea con i movimenti di classe ETA standard. Anche la finitura dei movimenti ETA è esteticamente più elevata se vista attraverso un fondello da esposizione e molti sono impreziositi da strisce e perlage di Ginevra. Con poche eccezioni, i movimenti di Miyota sono spesso non decorati, ma dal punto di vista funzionale e di affidabilità, Miyota potrebbe presto diventare competitivo con ETA e Sellita nella categoria di orologi a prezzi accessibili (generalmente sotto i 1.500 USD).
I movimenti Miyota di solito hanno solo funzioni di data e ora (anche la data del giorno), ma il suo calibro più complicato, il 9132, aggiunge riserva di carica e complicazioni di tempo di 24 ore. Un equivalente svizzero sarebbe costoso, ma Miyota offre il 9132 a prezzi relativamente convenienti con specifiche competitive. 26 gioielli, 28.800 vph (4Hz), una riserva di carica di 40 ore, secondi di hacking, indicatore di riserva di carica a ore 12, data a ore 3 e quadrante secondario di 24 ore a ore 6. Questo è un movimento carico e consente ai marchi grandi e piccoli di offrire pezzi sofisticati accessibili. La Martenero Edgemere Reserve è un buon esempio di pezzo di microbrand con Miyota 9132 e vende per soli 695 USD (con i primi prezzi di Kickstarter a partire da 459 USD).
A titolo di confronto, il Pharo BigDate con Power Reserve del marchio tedesco Limes presenta una grande data complicata e un indicatore di riserva di carica tramite un ETA 2892-2 (grado superiore) con un modulo aggiuntivo per le complicazioni, con un prezzo di 1.640 euro. Non è un paragone "mele alle mele", ma abbastanza vicino da farsi un'idea delle differenze di prezzo. Sebbene Miyota sia una valida alternativa per le aziende di orologi, generalmente si applica solo all'estremità inferiore. Non troverai un cronometro Miyota, per esempio, e le complicazioni sono limitate a ciò che i movimenti come il 9132 possono offrire.
SEIKO
Seiko (Seiko Holdings Company) è un'altra società giapponese e uno dei più grandi nomi nel settore dell'orologeria. Come Citizen (Miyota), produce i propri movimenti e fornisce anche una varietà per i concorrenti. Fondata nel 1881 a Tokyo da Kintarō Hattori, l'azienda iniziò come negozio di orologi e gioielli. Undici anni dopo, iniziò a produrre orologi con il marchio "Seikosha" (House of Exquisite Workhand), ma fu solo nel 1924 che gli orologi da polso furono prodotti con il noto nome Seiko. Seiko ha una storia significativa con i movimenti al quarzo, producendo il primo orologio al quarzo di produzione nel 1969. Ha anche prodotto il primo cronografo al quarzo di produzione. Ciò non solo ha contribuito alla "crisi del quarzo" degli anni '80, ma ha permesso a Seiko di prosperare durante quei periodi turbolenti. Detto questo, l'azienda è anche pioniera quando si tratta di movimenti meccanici. Nel 1968, ad esempio, ha introdotto un calibro hi-beat che batte a 36.000 vph (5Hz), fornendo una migliore precisione e resistenza agli urti rispetto ai movimenti più convenzionali. Il primo subacqueo hi-beat al mondo è stato il Ref. Seiko del 1968. 6159-7001, recentemente reincarnato come Prospex Diver 300m Hi-Beat SLA025. Seiko integra anche sotto-marchi come Grand Seiko e Credor, che producono movimenti di fascia alta, superbamente decorati con complicazioni (fino a un tourbillon o un ripetitore minuti). Tuttavia, quelli non sono prodotti nelle stesse strutture dei movimenti che stiamo per guardare. Tuttavia, dà un'idea di cosa è capace il marchio.
I movimenti in outsourcing di Seiko sono di livello inferiore rispetto alle linee Grand Seiko e Presage, ma ciò non li rende negativi. Uno dei suoi splendidi cavalli da lavoro è anche uno dei movimenti automatici meno costosi di un grande marchio disponibile. Il calibro automatico Seiko 7S26, trovato in molti pezzi Seiko convenienti e utilizzato da un'ampia varietà di concorrenti, ha 21 gioielli, battiti a 21.600 vph (3Hz) con una riserva di carica di 40 ore. Include anche una complicazione giorno / data, che è un vantaggio molto bello per un movimento così economico. Seiko 5 SNK809, ad esempio, può essere trovato a meno di 100 USD e funziona con il 7S26, caratterizzato dalla complicazione giorno / data, fondello per esposizione Hardlex e protezione da shock Diashock. È un vero affare e vengono fatti solo alcuni piccoli sacrifici, senza secondi di hacking o carica manuale (e precisione valutata a -20 / + 40 secondi al giorno). Introdotto nel 1996 (in sostituzione della serie Seiko 7002), il 7S26 è popolare tra i microbrand che offrono automatismi molto convenienti.
Un altro popolare movimento Seiko è il calibro Seiko NH35A automatico con 24 rubini, 21.600 vph (3Hz) e una riserva di carica di 40 ore. Questo ha entrambi i secondi di hacking e può essere caricato manualmente, ma ha solo una complicazione della data (nessun giorno). Un aggiornamento al 7S26 e uno dei sistemi automatici in outsourcing più popolari oggi, microbrand come UNDONE e Humism (e marchi più grandi come Invicta) fanno affidamento su questo cavallo di battaglia su qualsiasi cosa svizzera. Invicta ha una serie di orologi subacquei con movimenti NH35A che possono essere trovati a meno di 100 USD. Quei punti di prezzo sarebbero impossibili con un ETA o Sellita sotto il cofano. Simile al 7S26, la precisione è valutata a -20 / + 40 secondi al giorno, che è 10 secondi in più rispetto al massimo rispetto a un ETA di livello standard, sebbene la maggior parte dei consumatori in questa fascia di prezzo possa vivere con una potenziale deviazione di 10 secondi.
GABBIANO
Seagull (Tianjin Seagull Watch Group) è un produttore cinese e il più grande produttore di movimenti meccanici al mondo. È responsabile di un quarto della produzione globale totale. La società è stata fondata nel 1955, poiché la fabbrica di orologi Tianjin e i movimenti Seagull hanno origini svizzere da oltre 50 anni. Ha acquisito il produttore di movimento svizzero Venus negli anni '60, insieme ai suoi macchinari e design, e i movimenti Seagull sono ancora prodotti su attrezzature Venus (e sono paragonabili a quei movimenti vintage sia nel design che nell'affidabilità). Seagull è maturato in un produttore sofisticato e oggi produce movimenti cronografo con ruota a colonne e tourbillon, tra molti altri. Un pezzo di tourbillon Seagull può essere acquistato a partire da CHF 3'865, cosa inaudita tra i rivali svizzeri. Carrera Heuer-02T di TAG Heuer è il tourbillon svizzero meno costoso di un grande marchio a CHF 15'000. Argomenti di qualità, precisione e affidabilità, a parte Seagull è un risultato impressionante.
Mantenendo le cose principali, il Seagull ST1901 è un movimento cronografo a carica manuale molto popolare con una ruota a colonne. Molti sostengono che si tratta semplicemente di un clone di Venus 175, il che è generalmente vero, ma è una versione aggiornata e raffinata. Seagull produce i propri orologi con questo (o molto simile) movimenti, come il Seagull 1963, ma è anche uno dei preferiti tra i microbrand. Il cronografo Mercer Lexington ha un ST1901 ed è tra i miei cronografi preferiti a prezzi accessibili. La finitura è sorprendentemente ben eseguita, dato il prezzo e ha un bell'aspetto attraverso un fondello da esposizione. L'ST1901 ha 23 gioielli, battiti a 21.600 vph (3Hz) con una riserva di carica di 40 ore. L'ST1901 ha anche una solida reputazione sia per l'affidabilità che per la manutenzione e consente alle aziende di offrire cronografi meccanici a prezzi molto più bassi rispetto a qualcosa con un ETA 7750.
Ultima modifica di Calico il mer set 11, 2019 4:17 pm, modificato 2 volte in totale.

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » mer set 11, 2019 2:31 pm

Mantenendo le cose principali, il Seagull ST1901 è un movimento cronografo a carica manuale molto popolare con una ruota a colonne. Molti sostengono che si tratta semplicemente di un clone di Venere 175, il che è generalmente vero, ma è una versione aggiornata e raffinata. Seagull produce i propri orologi con questo (o molto simile) movimenti, come il Seagull 1963, ma è anche uno dei preferiti tra i microbrand. Il cronografo Mercer Lexington ha un ST1901 ed è tra i miei cronografi preferiti a prezzi accessibili. La finitura è sorprendentemente ben eseguita, dato il prezzo e ha un bell'aspetto attraverso un fondello da esposizione. L'ST1901 ha 23 rubinii, battiti a 21.600 vph (3Hz) con una riserva di carica di 40 ore. L'ST1901 ha anche una solida reputazione sia per l'affidabilità che per la manutenzione e l'assistenza alle imprese di offrire cronografi meccanici a prezzi molto più bassi rispetto a qualcosa con un ETA 7750.
CONCLUSIONE
Come scrittore e appassionato di orologi, riconosco chiaramente il fascino del marchio degli orologi Swiss Made. Anch'io ho molti pezzi svizzeri. Dopo tutto, la Svizzera e gli orologi vanno di pari passo come Hollywood e i film. Ma sappiamo tutti che grandi film sono realizzati anche al di fuori della California. ETA e Sellita consentono ai marchi di etichettare i loro orologi come "Swiss Made", che è un modo efficace per commercializzare i loro prodotti come di alta qualità. E in molti casi, gli orologi Swiss Made sono una scelta sicura quando si tratta di affidabilità, facilità di manutenzione e, soprattutto, riconoscimento del marchio. Detto questo, proprio come i film prodotti in Europa, alcuni dei migliori orologi sono prodotti al di fuori della Svizzera. Un Grand Seiko Hi-Beat 36000 Calibre 9S 20th-Anniversary o una Lange & Söhne Triple Split fanno correre qualsiasi pezzo equivalente dalla Svizzera.
Se non sei attaccato alla designazione Swiss Made, c'è un intero mondo di orologi eccezionali (e convenienti) là fuori con movimenti Miyota, Seiko o Seagull. Sono spesso più interessato a un nuovo design e ad una storia avvincente dietro un orologio sulle origini svizzere. E il semplice fatto di avere un movimento svizzero non rende necessariamente un particolare pezzo 100% Swiss Made. L'Airfoil di Mercer Watch Co., ad esempio, ha un Sellita SW200 sotto il cofano, ma non "Swiss Made" stampato sul quadrante mentre il montaggio avviene negli Stati Uniti. Naturalmente, questo non lo rende semplicemente un prodotto inferiore. Miyota, Seiko e Seagull consentono all'industria di espandersi ben oltre ciò che sarebbe possibile se fornitori svizzeri come ETA e Sellita fossero gli unici attori in città (al di fuori della produzione interna). E nonostante il contributo indispensabile e il significato storico dell'orologeria svizzera, questa è un'ottima cosa.

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Paolo Antolini » gio set 12, 2019 8:17 am

Letto tutto, grazie per la traduzione tutto risulta beh comprensibile.
Ad maiora

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » gio set 12, 2019 9:22 am

Paolo Antolini ha scritto:
gio set 12, 2019 8:17 am
Letto tutto, grazie per la traduzione tutto risulta beh comprensibile.
Si, ma a te, con la tua esperienza, che riflessioni stimola questa situazione?

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da ars57 » gio set 12, 2019 10:00 am

Sto cercando un'intervista (credo del 2012) col presidente di SeaGull molto interessante.
Il succo comunque è questo:
sono stati acquistati macchinari anche dalla ETA e quelli che vengono definiti cloni sono prodotti da Seagull su licenza ETA, non a caso si tratta dei calibri più diffusi.
Siccome la normativa per ottenere la dicitura "swiss made" è più contorta di come viene spiegata nell'articolo tradotto da Calico (in realtà è sufficiente che una percentuale X della "spesa" per la realizzazione dell'orologio sia sostenuta in Svizzera) è palese che il solo controllo e incassatura del movimento in Svizzera faccia raggiungere tale percentuale.
Quindi non ci sarà da stupirsi d'ora in avanti se acquisteremo un Omega-Longines-Tissot con calibro marcato ETA prodotto in Cina e poi rifinito in Svizzera.
E' la stessa politica seguita ormai da molto tempo dalle Case automobilistiche: si produce dove costa meno e si vende allo stesso prezzo aumentando il profitto.
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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da kelorkilé » gio set 12, 2019 10:59 am

Sellita produce il SW400.1 (con la stessa affidabilità del SW200.1) che ha un diametro di 31mm, questo cambia dalla solita ETA 26mm, trovo l’idea eccellente. :D
Immagine Ciao Ciao GG ;)
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Lao Tseu

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » gio set 12, 2019 5:12 pm

Ho trovato bilancieri completi di ponte in Cina, sia del 2824 che del 2892, sia cromati che dorati. Però, come ben sa chi in passato ha maneggiato i primi Miyota, seppur precisissimi, un colpo di pugno sul tavolo con un movimento svizzero, Eta, FHF, AS-ST, Peseaux...., non produceva di solito gravi danni, mentre coi Miyota degli anni '80-'90 e anche 2000, ho potuto notare spesso il piegarsi di un pivot di bilanciere e/o ruota di scappamente, fino anche all'asse della secondina centrale! Avranno avuto sfortuna i miei conoscenti di allora? Sarà migliorata la produzione orientale quanto ad affidabilità dei materiali odierni? Nella mia risicata statistica della mia piccolissima attività di vendita, specialmente ai turisti, non ho ancora una risposta a queste domande. Ma adesso vi lascio: vado a mettere a posto gli attrezzi ;) Attendo altri commenti, grazie :D

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Paolo Antolini » gio set 12, 2019 11:24 pm

Calico ha scritto:
gio set 12, 2019 9:22 am
Paolo Antolini ha scritto:
gio set 12, 2019 8:17 am
Letto tutto, grazie per la traduzione tutto risulta beh comprensibile.
Si, ma a te, con la tua esperienza, che riflessioni stimola questa situazione?
Rimpiango un po' il tempo in cui la svizzera per agevolare la vendita dei loro pregevoli meccanismi invitava gli orologiai a fare presso di loro corsi di formazione addirittura gratis. Ho sempre preferito la semplicità le meccaniche svizzere non per la provenienza ma per la sobrietà costruttiva che rendeva più facile poterci lavorare. Oggi in nome di un profitto sempre in crescita al posto di continuare l'interazione coi riparatori fanno la guerra dei ricambi e devo ammette che sono anche bravi a trovare il modo di farsi dare la ragione, questo e molto altro ha portato mille aziende a scegliere e montare meccaniche orientali che nel frattempo si sono evolute e raffinate al punto da diventare pregevoli ad esempio nel caso dell'automatico Miyota che fa sfoggio di sé attraverso i vetri dei fondi a vista. Cosa ne penso? Penso e spero che diventi uno standard in modo che tutti noi si possa ricominciare a lavorare senza dover ricorrere a mille sotterfugi per poter riparare gli orologi dei nostri clienti.
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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » ven set 13, 2019 10:11 am

E in generale, sul profilo della qualità delle realizzazioni, i tecnici che ne pensano? Cioè, paragonando lo smontaggio di due diverse tipologie di meccanismi, un laboratorio che svolge un consistente lavoro in una grande città, ritiene che la qualità degli attuali movimenti orientali sia migliore, peggiore o uguale a quella degli anni '90 e primi 2000? Io mi ricordo che trovavo movimenti con differenze minime di diametro e senza alcuna indicazione del calibro sotto al bilanciere e la cosa mi lasciava piuttosto perplesso. Smontando poi platine di meccanismi rovinati da acqua di mare o piscina, mi aspettavo di trovare le solite platine in ottone cromato e invece le trovavo in materiale morbido bianco, forse alluminio se non zinco. Per anni mi sono rifiutato di mettere le mani nei cosiddetti "orologi da spiaggia", ma forse oggi qualcosa è cambiato? Oppure dovrò rassegnarmi a smontare meccanismi delicatissimi al pari di quelli al quarzo che hanno platine in policarbonato e ruote in teflon? Altri pareri?

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Paolo Antolini » ven set 13, 2019 1:25 pm

Nello specifico io non mi riferivo alle "schifezze" orientali ma alle meccaniche serie orientali. Sulle robacce non ho intenzione di perder tempo, non ne vale davvero la pena.
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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » ven set 13, 2019 3:48 pm

Io ho avuto modo di restituire un tasca di casa blasonata scheletrato e con doppio tappo, poiché sul cartellino recitava Eta 6824 (mi pare) mentre sul disco delle ore NON c'era scritto Swiss Made né aveva alcuna indicazione di calibro nei pressi del bilanciere; se lo osservi bene con la lente da 15 ingrandimenti, chiunque, dopo 30 e passa anni (io ci sono nato) osserva i cammei incisi a mano o le corniole, per paragone, si accorge subito che le incisioni del movimento orientale non sono fatte a bulino, a man o meno, ma col laser, perché troppo perfette per esecuzione, bordi di taglio e ripetitività del disegno! Non avendo io avuto una buona esperienza dei movimenti orientali meccanici di 20 e passa anni fa, tranne per i Seiko, che però hanno caratteristiche ben diverse, mi sto e sto in generale chiedendo, dall'inizio del topic: che riuscita hanno nell'uso quotidiano questi movimenti a paragone degli svizzeri doc? Robustezza, affidabilità, tenuta delle caratteristiche di regolazione nel tempo sono paragonabili? Se qualcuno negli ultimi 5-8 anni ne ha venduti qualche centinaio, che statistiche di gradimento ha avuto dai suoi clienti?
Ormai, alla soglia dei 60, sto diventando ripetitivo e pedante, per cui ricordo sempre troppo spesso l'exploit delle sveglie cinesi di un tempo lontano, nel quale era Presidente del Consiglio Andreotti: dovevamo comprarne a casse di un metro cubo intere. Prima cassa tutto ok e clienti contentissimi, perché una sveglia costava 12mila lire, come la sostituzione di una molla, precise e affidabili; seconda cassa nemmeno una che andava!!! :evil:
Io con gli articoli di giornale non ci pago le tasse e mi farebbe piacere avere statistiche reali :D

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da ars57 » ven set 13, 2019 8:24 pm

Io posso parlare da utilizzatore.
Mi sono immerso per una quindicina d'anni con un Citizen equipaggiato con un Miyota automatico e non ho mai avuto problemi.
Certo non posso sapere se sono stato fortunato, però tutti quelli che mi han fatto compagnia in mare con lo stesso calibro ne son rimasti soddisfatti e il mio continua a funzionare allegramente al contrario della mia schiena che ha messo fine alla carriera subacquea.
Il movimento non è rifinito e arzigogolato, si limita a fare degnamente il suo lavoro senza tante chiacchiere, però stiamo parlando di Giappone e se negli USA Seiko, Citizen e Orient vanno alla grande da molto tempo un motivo ci deve pur essere.
Per quanto riguarda la Cina non ho conoscenza tale da poter esprimere giudizi categorici.
Seagull è la Rolex cinese, i prezzi sono mediamente intorno ai 400-500 euro che lì sono una fortuna (da qualche anno anche loro hanno il problema dei falsi, il che è tutto dire). Tenendo conto che macchinari e background tecnico della produzione odierna sono stati acquisiti dagli svizzeri non dovrebbero mancare le capacità per ralizzare macchine di buona fattura. Non chiedermi però della qualità dei materiali ma non vedo perché dovrebbero sputtanarsi dopo aver messo su quel po' po' di baracca. Parlo sempre e solo di Seagull, gli altri non li conosco.
In definitiva è come se le Volvo cominciassero a esser fatte di latta, perché Volvo è diventata proprietà cinese...
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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da finestraweb » mar set 24, 2019 6:55 pm

Premetto che sono un hobbysta...
Credo che anche in Cina sappiamo fare prodotti di ottima qualità, ma fanno anche prodotti di qualità più bassa.

Parliamo di ST1901.
Si trova su ebay a 80 euro.
Ora, si dice che non tutti i ST1901 siano assemblati dalla Seagull.
Di sicuro la Tianjin Seagull Watch ha laboratori di assemblaggio e di produzione avanzati (se come quelli svizzeri, non so): si veda AMCHPR
Sono però documentati sul web anche laboratori più rozzi: e questi devono essere quelli che hanno assemblato i pochi ST1901 che sono passati sotto i miei occhi :D
Non è stato raro vedere alcune viti azzurrate arrugginite: magari mentre le svitavi, ti partiva un pezzo di vernice e vedevi che sotto la vite era arrugginita (marrone).
Anche su alcuni componenti, vedevi che "c'era dell'unto".
Non è una critica, è una constatazione e non me ne lamento, perché tengo conto del costo.
Sempre a riguardo degli ST1901, non è raro ravvisare piccoli problemi di regolazione.

Ora, come siano gli ST1901 (o altri movimenti) incassati dalla Seagull e venduti con il proprio marchio, non lo so, perché non no è mai avuto uno; mi aspetto un assemblaggio migliore ed un maggior controllo di qualità sui componenti.
D'altronde, costano non so quante volte di più di quelli di cui sto parlando io.
Insomma, è lecito e logico che anche "i cinesi" provino a fare "gli svizzeri del giorno d'oggi"; un sigillo in più ed il prezzo decolla.
Sempre nella mia microscopica esperienza ho visto un ST1901 incassato da un marchio "più organizzato" degli altri "non marchi a cui mi riferisco" e la situazione era effettivamente migliore: la vernice sulle viti era più salda (le viti sono azzurrate) e c'era meno "unto" su alcuni componenti.
A conferma, per me, che i ST19 (e penso anche altri) siano assemblati da diversi laboratori, "fabbriche", in Cina, ognuno con un proprio "sistema di qualità".
Ad esempio gli Alpha 1993, che montano l'ST19, sono generalmente perfetti (ne avrò visti e provati 4 in tutto); su questi non posso dire altro, perché essendo perfetti non li ho toccati :D

Concludo con un ultima nota, a proposito del metterci le mani; le viti dei Poljot 3133 (limitatamente alle parti che ho smontato) "entrano in sede da sole", cioè personalmente le trovo ben bilanciate.
Le viti dei ST19 hanno, per me che sono ignorante, un bilanciamento molto peggiore, cioè ogni volta che mi è occorso, è stato molto più faticoso metterle in sede.
Facendo un confronto tra i due movimenti, per me è vero che il ST19 è fatto con "materiale più leggero".
È una mia constatazione, non è una critica.
Ogni cosa va giudicata per me, in riferimento anche al costo d'acquisto.
Tutto qui.
Se volete vedere qualcosa dell'orologeria cinese vi raccomando il link amchpr.

Con questo Calico, ho risposto poco alla tua riflessione, ma ad una riflessione così interessante, voleva comunque provare a dare un contributo.
Ho massimo rispetto per l'orologeria svizzera (che ammetto di conoscere pochissimo), ma da appassionato di orologi meccanici, devo ringraziare i cinesi se posso averne uno nuovo al polso.
In altri lidi, leggo discorsi per cui se si guasta un orologio svizzero è "sfiga", se si guasta un orologio cinese "è la norma"; no, non la vedo così, il discorso è più complicato.

p.s. nella trasmissione Trans Europe Express, (spero siano esatti i riferimenti) stagione 2, puntata 5, il conduttore va anche a visitare uno stabilimento ETA: se ricordo bene, strumentazione molto raffinata.
La platina da oliare scorreva, premendo un pulsante, sotto il piano da lavoro, ed era accessibile all'operatore per l'oliatura tramite un apertura nel piano di lavoro.
Beh, l'ho vista ormai qualche anno fa... ma questo è ciò che mi ricordo.

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Elvis » sab feb 05, 2022 10:51 pm

Ciao a tutti, vorrei dare il mio contributo su questo tema.
Ebbene si, ho ceduto alla tentazione di acquistare uno di questi cloni per realizzare un progetto che ho in testa, il movimento è arrivato ieri ma, ahimè, ha la vite della massa oscillante spezzata
20220205_200515.jpg
20220205_200515.jpg (147.24 KiB) Visto 1440 volte
Peccato perché il movimento mi sembra ben fatto, l'ho pagato una cifra irrisoria (25 euro) e non è presente nessun numero
20220205_200328.jpg
20220205_200328.jpg (158.98 KiB) Visto 1440 volte
Probabilmente ha preso un urto durante il viaggio, è stato anche impacchettato male, a parte la bustina con le bolle antiurto, nessuna ulteriore protezione...

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Cane » dom feb 06, 2022 9:52 am

Io sono affascinato dai "vintage" che hanno fatto la storia, che hanno avuto evoluzioni utili da parte di geni orologiai perche' un tempo l'orologio meccanico serviva veramente a scandire il tempo...Piu' era preciso e meglio era...
Devo dire che l'orologio meccanico "costruito adesso" non mi affascina tanto...e' un po' fuori dalla storia... :roll:
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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Immobiliare » dom feb 06, 2022 11:01 am

Bellissima lettura. Condivido appieno le disamina degli addetti ai lavori. Vista da fuori la percezione è che siano cambiati i tempi in tanti sensi.

Nuovi players si sono affacciati al mondo dei produttori di movimenti (piu o meno cloni) dopo la stretta di mamma Eta.

Nuove politiche commerciali stanno portando alla progressiva riduzione delle concessioni anche dei più noti e costosi brand. L'online tira da anni e loro si adeguano.

Progettazione e produzione di nuovi movimenti (industriali, si intende) grazie al progresso tecnologico devono essere divenute più semplici considerato che parecchie maison che non avevano mai prodotto calibri in house si sono avventurate (riuscendoci) in questo campo. Chiaro che occorre ancora qualche anno di lavoro prima di veder prodotto su larga scala il proprio movimento. Certamente la tendenza a creare gruppi sempre più potenti aiuta. In group si hanno più capitali da investire e i movimenti possono poi essere impiegati da diverse aziende del gruppo.

La crisi economica e tanti anni di inflazione vicina allo zero hanno agevolato l'investimento in questi oggetti con conseguente innalzamento dei prezzi.

Ciò che, sempre da osservatore esterno, spiace è la difficoltà degli orologiai a fare il loro lavoro e a crescere professionalmente misurandosi con quante più realtà possibili. Non da meno immagino che l'online abbia sottratto loro una discreta fetta di vendite tradizionali in negozio (e relativa fidelizzazione del cliente / servizio post vendita)

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Re: Casa famosa e Oriente.

Messaggio da Calico » dom feb 06, 2022 12:15 pm

Immobiliare ha scritto:
dom feb 06, 2022 11:01 am
Bellissima lettura. Condivido appieno le disamina degli addetti ai lavori. Vista da fuori la percezione è che siano cambiati i tempi in tanti sensi.

Nuovi players si sono affacciati al mondo dei produttori di movimenti (piu o meno cloni) dopo la stretta di mamma Eta.

Nuove politiche commerciali stanno portando alla progressiva riduzione delle concessioni anche dei più noti e costosi brand. L'online tira da anni e loro si adeguano.

Progettazione e produzione di nuovi movimenti (industriali, si intende) grazie al progresso tecnologico devono essere divenute più semplici considerato che parecchie maison che non avevano mai prodotto calibri in house si sono avventurate (riuscendoci) in questo campo. Chiaro che occorre ancora qualche anno di lavoro prima di veder prodotto su larga scala il proprio movimento. Certamente la tendenza a creare gruppi sempre più potenti aiuta. In group si hanno più capitali da investire e i movimenti possono poi essere impiegati da diverse aziende del gruppo.

La crisi economica e tanti anni di inflazione vicina allo zero hanno agevolato l'investimento in questi oggetti con conseguente innalzamento dei prezzi.

Ciò che, sempre da osservatore esterno, spiace è la difficoltà degli orologiai a fare il loro lavoro e a crescere professionalmente misurandosi con quante più realtà possibili. Non da meno immagino che l'online abbia sottratto loro una discreta fetta di vendite tradizionali in negozio (e relativa fidelizzazione del cliente / servizio post vendita)
Quello che spiace agli orologiai, almeno dal mio punto di vista, è che sempre di più contano soltanto i numeri e non il risultato. Un esempio tra tutti che probabilmente ha convinto le case svizzere a chiudere i rubinetti dei ricambi è stato lo smercio indiscriminato dei loro pezzi anche a chi non ha partita IVA o a chi ce l'ha soltanto di comodo o di altri generi merceologici, depauperando così i magazzini. Una volta terminata la scorta dei pezzi, infatti, è arduo riiniziare la produzione, perché comporta un notevole impegno economico, potendola fare solo su grandi numeri, e l'ammortamento sarà certamente molto diluito nel tempo. Infatti sto aspettando una corona sub diver Zenith da ottobre scorso e mi hanno da poco comunicato che, invece della prevista consegna a marzo, saranno disponibili solo da metà maggio! Cosa comporta quanto scritto sopra? Semplice: se sei un hobbista senza partita IVA che lavora in casa a nero, oppure hai una attività che ti permette di sviluppare il tuo hobby anche per gli amici, cosa ti costa svolgere un lavoro che andrebbe svolto al costo aziendale X, a invece un costo X/5 o addirittura diviso 10? Ciascuno è libero di calcolare le proprie ore di tempo libero tra 30-100 e 1 euro l'una, creando una concorrenza sleale paurosa coi laboratori autorizzati, i quali non avranno più soltanto i laboratori regolarmente iscritti con quello scopo, ma anche tutta una serie di dilettanti, alcuni anche molto evoluti. Se infati per svolgere in casa un secondo lavoro a nero non ho nessun tipo di costi aziendali (non sto qui ad enumerarli) posso anche permettermi, col guadagno, di reinvestirlo tutto in macchinari e ricambi, allargando così l'offerta del servizio e sbaragliando la concorrenza. Lo so che non è rubare, ma non pagando le tasse tutti nello stesso modo, c'è una inevitabile concorrenza sleale che difficilmente sarà stroncata, non coinvolgendo la criminalità organizzata, poiché in fondo tutti diranno che si tratta del solito "povero diavolo" che cerca di tirare avanti. Allora, a mio parere, anche questo ha contribuito alla chiusura di quei rubinetti di cui parlavo sopra. Non voglio assolutamente sentirmi il depositario della verità, ma offro modestamente questa riflessione alla Vostra attenzione, per valutare se non ci sia da ragionarci sopra. :D

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