INESSENZIALI ?

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INESSENZIALI ?

Messaggio da Calico » dom feb 21, 2021 8:58 am

La situazione la conosciamo tutti. Ieri leggo online un trafiletto della Nazione (sembra oggi modificato), riferito alla futura situazione della Toscana. La cosa mi inquieta alquanto, visto che da dopo Natale, si discute vivacemente sulla necessità di modificare le eventuali nuove chiusure, evitando situazioni generalizzate, che non portano a niente, specialmente se mentre le attività economiche rimangono chiuse, parte della popolazione se ne va in giro senza eccessivi controlli e sanzioni. Si parlava di micro zone rosse, relativamente al territorio comunale, o provinciale o alla frazione per la quale parte il contagio (cluster). L’altro giorno esce una sentenza di un Tar che stabilisce la piena legittimità del ricorso delle estetiste, le quali rimanevano escluse dall’apertura contrariamente alle parrucchiere. Ma il settore orologiero o comunque delle oreficerie no! Ora, dal basso della mia laurea in Giurisprudenza conseguita faticosamente all’Università di Pisa, mi si vuole spiegare come un cluster che si diffonde nell’area metropolitana di Firenze o Pistoia, se le Forze dell’Ordine chiudono davvero le movimentazioni delle persone da territorio a territorio, può comportare un pericolo nell’estrema provincia, attualmente a contagi zero? Ma soprattutto, visto che non esiste neppure la più lontana statistica che un contagio sia avvenuto all’interno di un negozio di provincia, quindi lontano dagli affollamenti agli ingressi dei centri commerciali, se il negoziante si è munito di plexiglass di separazione tra lui e il pubblico, contingenta le entrate a norma di legge (uno ogni 10 metri quadri), indossa e pretende che sia indossata la mascherina, utilizza i dispositivi di sanificazione regolarmente, area il locale, come può veicolare il contagio? Siamo attualmente meno di 3000 dentro le mura medievali (in Toscana, ce ne sono parecchie di realtà paragonabili a questa e presumo in tutta Italia), ci hanno fatto chiudere da metà novembre fino a Domenica 8 dicembre compresa (festa della Madonna e spesso cruciale per l’inizio del lavoro natalizio), senza darci ancora un centesimo di indennizzo per il grave danno subìto, ma anzi è stato richiesto il pagamento di tutte le tasse, che non sono state affatto sospese! E con tutto questo dobbiamo chiudere lo stesso? Ma veniamo al nocciolo della questione.
INESSENZIALI? A fine del primo lock down (siamo in Italia e il legislatore continua ad usare parole straniere, specialmente di un paese che è voluto uscire dall’Unione Europea), nei 3 giorni successivi, ho dovuto sostituire oltre 120 pile (le ha inventate Volta e le ha chiamate pile; “batteria” è altra parola di derivazione anglosassone, dovuta al fatto tecnico che, per raggiungere voltaggi superiori, celle multiple vengono assemblate assieme, appunto in batteria) di clienti che temevano gravi danni per i loro apparecchi, con un lavoro che mi ha massacrato per accontentare tutti. In negozio cerco di tenere pile di ogni tipo, escluso quelle per uso prettamente fotografico; così mi arrangio a sostituirle per telecomandi garage e auto, cancelli, apparecchi per la glicemia, bilance, oltre ovviamente a tutto il ventaglio orologiero e ad esso collegato. Cambio cinturini ogni giorno, poiché è un elemento essenziale, come la cintura per i pantaloni o le stringhe per le scarpe. Ma soprattutto, come mi ha fatto notare una cliente l’altro giorno, “facciamo del bene allo spirito”. La signora, medico legale di Milano, impegnata a eseguire autopsie per le assicurazioni, vuole abitare qui da noi nel fine settimana per riposare spirito e mente, mi dice: “Mi voglio proprio comprare questo bel bracciale in oro, perché sa, quando sono depressa o inquieta, niente fa bene come farsi un bel regalo!” Allora chi è inessenziale? Noi o chi emana leggi, senza coordinarle con le precedenti, consentendo a pregiudicati pericolosi di andarsene fuori? E qui mi fermo, ma la lista delle distorsioni legali sarebbe lunga e dolorosa e lo dico da ex giurista!
Resto a disposizione per ogni chiarimento.

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Re: INESSENZIALI ?

Messaggio da ars57 » dom feb 21, 2021 9:41 am

Caro Calico,
poco meno di un anno fa scrissi "meglio più morti che falliti".
Non è un esercizio di cinismo, semplicemente nell'era dell'economia del superfluo qualunque attività venga sospesa trascina con sè il resto della baracca.
Di "inessenziale" nel panorama odierno vedo solo il comportamento irresponsabile della gente, che ha bisogno di essere "controllata" per non fare quello che è proibito.
Ciò significa che è "la base" ad esser marcia e vien difficile pensare che lo stesso debba non avvenire più in alto.
Eppure non sarebbe per nulla complicato seguire delle semplici precauzioni e continuare a gustare un caffè al bar o farsi un regalino appagante lo spirito nel tuo negozio.
Purtroppo se non cambia il "popolo"...
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Re: INESSENZIALI ?

Messaggio da Giacomo » lun feb 22, 2021 8:37 am

Grazie Stefano, che posso dire... E' una situazione che sta degenerando e non vedo una fine purtroppo.

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Re: INESSENZIALI ?

Messaggio da Iannis » lun feb 22, 2021 10:45 am

Quando si vedono sulle foto i concentramenti della gente (Napoli, Milano, Bruxelles, ...) senza nessun accorgimento come se niente fosse, c'è da disperare.
Se non cambia il popolo ...
Ha ragione Mario :-(.
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Re: INESSENZIALI ?

Messaggio da Paolo Antolini » ven feb 26, 2021 6:57 am

Resta comunque strano che si permetta ad esempio che i morti per cause legate al fumo arrivino a oltre 400 mila l'anno senza alzare un dito in merito e si faccia tutto sto fracasso per una malattia che fa danni nell'ordine dello zero virgola. Qua oggi siamo arancioni scuri e sorvolo su quanto mi sembri ridicola sta situazione di colori e sfumature varie, ma non più tardi di ieri pomeriggio ho telefonato a un amico di lungo corso impresario funebre..... ebbene i dati delle camere mortuarie sono pressoché invariati qui da noi considerando 2019 e 2020. Insisto a considerare questo virus sicuramente pericoloso ma non al punto di dover condannare a morte economica attività e persone per decreto. Rispetto massimo per chi ha paura e non vuole uscire ma personalmente preferisco rischiare andando a lavorare che sicuramente fallire per decreto. Un'ultima nota per chi sarà infastidito da quanto appena letto. Quelli che come me non vogliono stare a casa lo urlano forte perché mancano del tutto i "ristori" e non certo per altro. Stefano ha ragione, qua l'unico rubinetto che han chiuso è quello in entrata e non quello in uscita. Poi sul fatto di non vivere per paura di morire potremmo parlare a lungo.
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Re: INESSENZIALI ?

Messaggio da Calico » ven ago 20, 2021 10:11 am

Ecco come siamo stati trattati.
Istanzascartata.jpg
Istanzascartata.jpg (122.29 KiB) Visto 720 volte
Hanno aspettato 5 mesi prima di rispondere alla domanda, cosiddetta di Ristori 2, mentre per legge l'atto amministrativo dovrebbe avere un termine massimo di 3 mesi. La domanda è stata cassata, senza specificare una motivazione, altra violazione di legge, poiché ogni atto della PA deve essere motivato, altrimenti il cittadino come fa ad opporsi nella sede che ritiene più opportuna?
Io non ho di che lamentarmi, poiché, come stigmatizzano negativamente sia la Chiesa che lo Stato, siamo una coppia senza figli e quindi le nostre esigenze sono limitate e limitabili. Poi però quando si sentono certe osservazioni in TV sull'egoismo delle coppie italiane, avrei una domanda da fare a certi giornalisti: ma il rubinetto del cervello, prima di aprire bocca, lo avete aperto?
Cordialità.
Ultima modifica di Calico il sab ago 21, 2021 4:41 pm, modificato 1 volta in totale.

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Re: INESSENZIALI ?

Messaggio da Oramundo » ven ago 20, 2021 12:19 pm

Una volta si diceva; piove governo ladro!!
😠😡cialtroni tutti!!
E bello fare quello che più ci piace.

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Re: INESSENZIALI ?

Messaggio da Calico » mar set 21, 2021 8:21 pm

Oggi hanno accolto la cosiddetta "domanda di riserva", molto più limitativa e molto meno remunerativa della precedente. In pratica ci sono stati riconosciuti, per ben 3 mesi totali di chiusura imposta, € 2.219 di fondo perduto per pandemia covid, regolarmente versati sul c/c del negozio, che andranno probabilmente a contribuire, nella massa, al pagamento delle prime rate del mutuo di sei anni. Se vi aspettate che il lamento continui, vi sbagliate. Ho postato solo come aggiornamento e per chiedere ai moderatori di chiudere l'argomento.
Io ho un certo astruso modo di pensare, secondo il quale, se rispetto le regole, chiedo che lo Stato per il quale lavoro le rispetti a sua volta; se poi le cifre sono esigue, non mi lamento: basta che da entrambe le parti ci sia il rispetto di un patto di mutuo sostegno. Non mi devo arricchire; voglio solo che i princìpi di legalità siano rispettati da entrambe le parti. Questo mi aiuterà a prendere altre decisioni sofferte, ma che seguiranno sempre un'ottica di rispetto della società nella quale vivo e per la quale lavoro, in attuazione dei princìpi approfonditi nei miei studi, scolastici e personali. Chiudete prego e buona serata a tutti.

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