(Giovanni Paltrinieri)
Tra le tante Accademie artistico-culturali sorte in Italia tra il Cinqueceno e il Settecento, voglio accennare a quella che fiorì a Bologna nel 1515: l’ACCADEMIA DEI CONCORDI. Non fu l’unica con questo nome, pur avendo anche altre lo stesso logo. Quest’ultimo - che riportiamo nella presenti righe – ci mostra tre diversi tipi di Orologio: a Sabbia, a Sole, Meccanico.
Il primo – quello a Sabbia – non indica l’ora, ma soltanto un intervallo di tempo che intercorre nel travasare per gravità una data quantità di sabbia, da un’ampolla all’altra. Poi, una volta completato il travaso, si continua l’operazione ribaltando lo strumento, e così di seguito all’infinito. La sua precisione deriva dunque dal volume di sabbia presente nell’ampolla, e dall’accuratezza nell’effettuare il ribaltamento. E’ opportuno precisare che il suo nome è “SABBIERA” e non Clessidra come spesso viene chiamata. La vera clessidra infatti, prende il nome da Clepto Hydros, ovvero “Rubo l’Acqua”. Infatti, a questo nome corrisponde un vaso che contiene l’acqua, e che lascia defluire il liquido attraverso un piccolo foro praticato nel fondo del recipiente.
Il secondo Orologio presente in figura è Solare. Esso indica l’ora autonomamente grazie all’ombra che produce lo gnomone sul quadrante sottostante. Per mantenerlo in funzione, non ha bisogno di intervento operativo, ma soltanto la presenza di un raggio di Sole quando le nubi lo consentono. Non si tratta in questo caso di indicare semplice intervallo di tempo, ma piuttosto una sequenza di ore strettamente legata ad un riferimento astronomico, quale può essere l’alba, il mezzodì, il tramonto.
Il terzo Orologio è di tipo Meccanico. Un idoneo sistema di ingranaggi viene tenuto in carica grazie ad un peso, consentendo di cedere a piccole dosi il movimento di una lancetta posta al centro del quadrante.
L’intento primario di un qualsiasi tipo di Orologio, è quello di battere il Tempo in modo corretto, senza anticipare né posticipare, secondo una precisa convenzione che normalmente è quella di indicare le ore la cui durata di ciascuna è la ventiquattresima parte di un giorno equinoziale. Dunque, nel caso della figura, l’idea primaria del suo autore è di auspicare che i tre strumenti siano tra loro sincronizzati: questo è appunto il significato del Motto posto nell’intestazione: TENDIMUS UNA, cioè tendiamo tutti ad ottenere il medesimo orario, sia esso indicato dal Sole, da una Sabbiera, da un Orologio Meccanico.
Anche la definizione di “CONCORDI”, a cui è dedicata l’Accademia, ha un profondo significato: vuol dire che i tre strumenti devono “battere come batte un cuore”, cioè all’unisono. E questo è infatti l’intento primario della scienza e della filosofia: perseguire un intento di verità con ogni mezzo e per strade diverse, che alla fine tutte permettano di giungere al medesimo risultato.
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