Il mestiere dell'orologiaio sta scomparendo

[Oramundo]

Oggi sveglio di buon ora mi sono fatto un giro su YouTube guardando un po di filmati inerenti al mestiere dell'orologiaio, erano per lo più persone di una certa età, gia in pensione ma ancora in attività, riparando per lo più pendoleria, sveglie ed orologi da tasca di generose dimensioni, si parlava di questo antico e nobile mestiere e dei loro primi approcci alla bottega del Maestro, nessuno degli intervistati era diventato ricco da questo lavoro, ma erano tutti soddisfatti, nessuno che si lamentava di aver lavorato una vita sugli orologi, mi è piaciuta l'intervista di un anziano orologiaio che dice di essere felice così; ho una casa, una macchina, una moglie e due figli(ora super felice di aspettare un nipotino)sperando nella sua salute per potergli insegnare qualcosa di questa nobile arte, si discuteva e nel contempo ed all'unanimità dicevano(peccato che sta sparendo questo antico mestiere), uno perché non ci sono stati ricambi generazionali, due perché è finito da anni il tempo di mandare il ragazzo a bottega(con le leggi abnormi che ci sono in Italia, questo e un'altro discorso) effettivamente pare che abbiano ragione gli intervistati, ad esempio partendo dalla mia cittadina di 12mila abitanti non c'è un orologiaio o qualche giovane che lo è diventato e magari ha aperto bottega.
Eppure in rete, sui Forum, YouTube e forse pure su Facebook sono pieni di appassionati di orologi e tecnica di orologeria, mi chiedo come mai i più giovani non mettono su bottega avendo questa grande passione, ne vedo di bravi qui sul Forum e su YouTube, ma tutti per passione, hanno forse paura ad avventurarsi nella giungla italiana per via della burocrazia e tasse che sommandole entrano a società con l'artigiano o commerciante che sia, quindi la carenza o l'estinzione di molti antichi mestieri la colpa e da addossarla ai nostri governi, quindi bisogna ripartire dalla scuola, lo studio e importante ma la pratica in laboratorio e mooto importante per il futuro dei nostri giovani, quindi occhio ministri e onorevoli del Bel Paese, basta scaldare le poltrone(sono gia in ebollizione) è ora di mettersi al lavoro per fare una nuova e moderna politica sulla scuola e contemporaneamente sul lavoro, penso sia la strada giusta per avvicinare e fare appassionare i nostri giovani al mondo del lavoro, !!!!!!non è solo l'orologiaio che sta sparendo, il falegname, il saldatore specializzato ecc....!!!!!

[Immobiliare]

Parole sante. Magari è irrealizzabile ma mi piacerebbe fosse obbligatorio passare l'ultimo anno della propria carriera lavorativa a formare chi ci sostituirà (mi occupo di tutt'altro). Qualcosa timidamente si muove, ad esempio mia sorella insegnante mi dice che molti CFP propongono percorsi rivolti a mestieri in via di estinzione come il meccanico di biciclette. L'orologiaio immagino richieda una scuola ben specifica ma sono convinto che 1/2 anni di formazione in laboratorio con un esperto in procinto di andare in pensione siano fondamentali. Credo che l'apprendista debba essere disposto a guadagnare il 50% durante l'apprendistato. Se poi l'apprendistato glielo paga lo Stato, ancora meglio....soldi pubblici spesi comunque meglio di tante forme di sostegno che alla fine dei salmi si traducono in puro assistenzialismo.

[Calico]

Domandatevi perché. Nel momento in cui il giovane orologiaio avrà superato i due anni di inizio attività nei quali la tassazione è sospesa (a me non sono toccati neppure quelli) e dovrà denunciare il magazzino ricambi, anche se di rottami recuperati dai mercatini, e nel computo della congruità della denuncia dei redditi verrà computato (ben nascosto all'interno dell'algoritmo di calcolo) assieme ai costosi macchinari e attrezzi che gli servono, dando per risultato una cifra finale da pagare su un reddito presunto, che sarà congruo solo per situazioni particolari di grandi realtà metropolitane del Centro-Nord, non gli resterà che domandarsi come pagare eventuale affitto del negozio e bollette, ammesso che abbia ancora genitori e nonni che lo aiutano a mantenersi a casa. Poiché pochi credono alle parole, vi dò un suggerimento accorato: provate voi in prima persona a far quadrare i conti e poi ne riparliamo.

[Oramundo]

Calico tu metti paura, se un giovane magari ci sta pensando ad aprire bottega tu lo dissuadi in modo terrorizzante, gli metti paura, angoscia........vuol dire che il Bel Paese sarà una Nazione fatta da impiegati con la 24h..........noi che eravamo l'ingegno nel mondo, l'inventiva e la manualità da artisti, passeremo per ultimi della fila, diciamola tutta, siamo un Paese di pecoroni.......... termine giusto!!

[doppiobariletto]

Concordo su tutto quello che hai scritto infatti Nella mia realtà lavorativa non posso inserire mio figlio per tramandare la generazione il mestiere dell'orologiaio finisce con me Io sono in un paesino di 7000 persone però in un arco di linea d'aria di 50 km Ma possiamo dire anche 70 km non c'è un un un orologiaio sono da solo qua quindi come se fossi in un deserto infatti ho parecchi problemi da risolvere e non e non e non trovo nessun aiuto potrei informarmi per esempio a Cosenza Ma c'è la gelosia del mestiere purtroppo e quindi ho già tentato e non e non mi aiutano quindi a parte anche i ricambi che non ci sono che non si trovano difficilmente aggiungendo anche questo ignoranza di gelosia del mestiere possiamo dire che ormai l'orologiaio Indipendente è morto io Spero di tirare avanti ancora per qualche per parecchi anni come regola dovrei andare nel 2042 in pensione Spero di farcela ma è molto difficile è dura ragazze dura se con le tasse che ci sono le cose Io non ce l'avrei fatta se non ci fosse anche mia moglie ad aiutarmi La passione c'è ma tutto il resto non c'è quindi speriamo solo di resistere

[Calico]

Domandiamoci anche perché gli italiani fanno pochi figli. Io non voglio mettere paura ai giovani: mi rammarico di non riuscire a farmi ascoltare da chi ha potere. Tanto per fare un esempio, lo sapete che la Germania, per favorire la ripresa economica dalla pandemia, ha abbassato la maggior parte dell'IVA al 7%? Poi domandatevi perché, quando certi rimedi li propone l'Italia, gli viene opposto che sono aiuti di stato, vietati dai trattati. Io dico che, tutti quanti, ci lasciamo vivere, ponendoci troppo poche domande. Punto.

[Ripa]

E' sempre più difficile lavorare, poi ci si mettono anche le grandi case che fanno modifiche alle casse che senza strumenti costosissimi e specifici non riesci neanche più a cambiare un vetro e non parlo dei calibri con spirali che non puoi più toccare, parti che si devono cambiare a ogni revisione e ricambi introvabili, poi la pressione fiscale i costi gas, luce, rimarranno solo i grossi centri assistenza, gli orologiai diventeranno rari

[Paolo Antolini]

Se prendo apprendista devo pagarlo. Anche se fosse lui a chiedermi di poterlo fare gratis la legge mi impedirebbe di poterlo fare quindi è un grossissimo problema. Ma andiamo avanti e immaginiamo di formare un orologiaio, che cosa dovrebbe inventarsi per avere ricambi? Vedo nero il futuro del nostro mestiere esercitato liberamente.

[Oramundo]

Se prendo apprendista devo pagarlo. Anche se fosse lui a chiedermi di poterlo fare gratis la legge mi impedirebbe di poterlo fare quindi è un grossissimo problema. Ma andiamo avanti e immaginiamo di formare un orologiaio, che cosa dovrebbe inventarsi per avere ricambi? Vedo nero il futuro del nostro mestiere esercitato liberamente.

Lo so perfettamente di cosa parli, purtroppo questa è la burocrazia legata a leggi sbagliate che annegano il Paese, non hanno capito niente o forse fanno finta di non capire che la Nazione si mantiene sull'artigianato e sul commercio, gli industriali prendono!! anziché dare e continuando di questo passo finiremo in un baratro senza risalita.
Io vedo nero tutto l'artigianato!!

[Calico]

Butto là una riflessione. Che piano strategico è quello di eliminare l'artigianato e l'arte della piccola riparazione, per formare un popolo di persone che o svolgono un lavoro alle dipendenze di poche grosse organizzazioni, statali o di multinazionali, oppure prendono un reddito di cittadinanza, vanno tutti in massa a fare le stesse cose (ferie, acquisti...), spopolano i borghi storici, spostandosi nelle metropoli? In questo modo sembra che si voglia tentare di uccidere quella che era la peculiarità del popolo italiano: sviluppare la fantasia anche nelle arti e nei mestieri, trovando soluzioni non convenzionali a molteplici tipi di problemi. Sembra quasi che l'Italia del turismo sia stata presa di mira dalle multinazionali che non vedono l'ora di appropriarsi per due soldi dei fondi commericali, per riempirli di falsi negozi tipici, dove inserire falsi prodotti artigianali, in realtà prodotti all'estero a basso costo, per svuotare le tasche di folle di persone che si sorbiscono a pagamento dei giri turistici di massa. Magari sarà eccessivo, ma l'impressione che si ha nell'analisi di lungo periodo è questa.

[Oramundo]

La dico tutta con due parole"Maledetta Globalizzazione" Stop.

[Cane]

Ma andiamo avanti e immaginiamo di formare un orologiaio, che cosa dovrebbe inventarsi per avere ricambi?

Credo sia il problema principale...
Le case hanno visto nelle revisioni a caro prezzo un guadagno e forse anche un'accrescimento dello status symbol del marchio...
Ma forse lo fanno anche altri di alto livello...
Non e' che la Ferrari manda un pistone a un meccanico generico per
ripararla, vuole che mandi la macchina in una "Officina autorizzata Ferrari"...
Purtroppo il mondo moderno e' spietato, non guarda tanto ai sentimentalismi...

[finestraweb]

Questo thread mi ha fatto venire in mente ciò che mi accadde all'inizio del mio tortuoso percorso universitario.
Mi ero iscritto, spinto dai genitori, ad una facoltà per cui non provavo interesse, ma che garantiva sicuro sblocchi lavorativi.
Al fine di rafforzare le convinzioni, fui mandato a parlare con uno iscritto all'ultimo anno: chi meglio di lui poteva incoraggiarmi, pensò chi mi ci mando?
Non ricordo i particolari, ma la faccio breve: fui io a consolare lui.
I lati positivi , su cui anche lui concordava, erano di gran lunga, a suo giudizio, inferiori a quelli negativi.
Era molto addentro alla sua realtà, ma poco in quella degli altri, che pure giudicava.
Mi viene in mente il detto: " l'erba del vicino è sempre più buona " (o verde, come si preferisce).

Sul mestiere dell'orologiaio indipendente, capeggiano due sicure nubi: la mancanza dei ricambi e la mancanza di orologi riparabili da riparare.
La tassazione è sicuramente mal calibrata, per l'orologiaio come per tanti altri artigiani, fra cui solo alcuni possono forse in parte rimediare.

Ma voi oggi, a qualcuno che volesse intraprendere un'attività in proprio, per necessità o scelta, cosa consigliereste?
L'avvocatura: giammai no, il mercato è saturo, per le nuove leve è sempre più difficile costruirsi una propria cerchia di clienti, tanto che l'Ordine, magari in sordina, chiede una limitazione numerica all'ingresso di nuovi attori.
L'ingegnere professionista ha più spazio se civile o edile. Le certificazioni energetiche che tanto vanno da qualche decennio, possono essere fatte anche dai geometri, oltre che dagli architetti ed ingegneri iscritti all'Ordine.
Un negozio? Chi ne aprirebbe oggi uno.
I siti? La maggior parte dei siti ormai sono qualcosa alla portata di tutti.
Il fotografo? Quanti pagano più un fotografo ai matrimoni?
Le opzioni "più sicure" che mi vengono in mente, sono l'idraulico ed il muratore, ma sono cerchie in cui non è facile entrare come forse sembra.
Lascio stare i social media manager, life coach, motivational coach, fitness coach, di cui in realtà il mondo sembra pieno.

Non mi dilungo oltre: insomma, il mondo è così, ma qualcosa devi fare e qualcuno ci riesce anche.

I film sul tema sono tanti, generalmente non leggeri, per cui ne consiglio uno divertente: Smetto quando voglio.
Particolarmente divertente il colloquio tra l'antropologo ed il titolare dello sfascia-carrozze, in cui il dotto antropologo cerca di non far trapelare la propria "identità".

[Calico]

I ragazzi, prima che indirizzati, vanno educati. Dimmi un po', in via del tutto ipotetica, quanti ragazzi conosci che sono in grado di autoimporsi di stare coi gomiti sul tavolo a studiare? Quanti che invece passano le notti a ubriacarsi, all'insaputa (falsa, perché fanno come gli struzzi) dei genitori? Quanti che hanno già assaggiato spinelli tra le medie e l'inizio delle superiori? Ma soprattutto, quanti ragazzi conosci che, sapendo dove stai e cosa fai, vengono a chiederti consiglio sulla tua professione? Io, che stando in una realtà di una cittadina derubricata a paese, sono praticamente conosciuto da tutti, in 30 anni di attività continuativa dietro al banco, quanti ragazzi pensi che abbia visto venire a chiedermi consiglio sul mestiere di orologiaio? Ti rispondo subito: bambini appassionati di orologi fin da piccoli tanti, ma che all'età degli apprendisti di milou volessero metterci le mani, credo due.
Mi viene sempre in mente uno scatch della Gialappa's, di circa 10 anni fa, su un video di un anziano riparatore di penne a china e sulla grande utilità di quel video condiviso su YouTube: non vi dico le battute sulla futura utilità di quel lavoro. Poi guardiamo le cronache degli ultimi 25 anni, sugli incidenti stradali notturni al rientro delle discoteche e tiriamo un bilancio sulle aspirazioni. E la fuga di cervelli, mi direte? Certo: quelli molto intelligenti e votati al lavoro, specialmente lavori di nicchia, ci sono; penso alla robotica, microbiologia, le tecnologie spaziali, che potrebbero anche riciclarsi in lavori più classici....chiedetevi perché se ne vanno!

[finestraweb]

I ragazzi sono come l'ambiente in cui vivono, cioè famiglia, scuola, mass-media, li fanno diventare.
Non tutti escono uguali, per un insieme di motivi che comunque vanno pescati fra quanto detto, spesso anche motivi casuali: per cui non sono tutti uguali.
Non voglio con questo giustificare nessuno, perché alla fine quello che conta, è il finale.

[milou]

I ragazzi, prima che indirizzati, vanno educati. Dimmi un po', in via del tutto ipotetica, quanti ragazzi conosci che sono in grado di autoimporsi di stare coi gomiti sul tavolo a studiare? Quanti che invece passano le notti a ubriacarsi, all'insaputa (falsa, perché fanno come gli struzzi) dei genitori? Quanti che hanno già assaggiato spinelli tra le medie e l'inizio delle superiori? Ma soprattutto, quanti ragazzi conosci che, sapendo dove stai e cosa fai, vengono a chiederti consiglio sulla tua professione? Io, che stando in una realtà di una cittadina derubricata a paese, sono praticamente conosciuto da tutti, in 30 anni di attività continuativa dietro al banco, quanti ragazzi pensi che abbia visto venire a chiedermi consiglio sul mestiere di orologiaio? Ti rispondo subito: bambini appassionati di orologi fin da piccoli tanti, ma che all'età degli apprendisti di milou volessero metterci le mani, credo due.
Mi viene sempre in mente uno scatch della Gialappa's, di circa 10 anni fa, su un video di un anziano riparatore di penne a china e sulla grande utilità di quel video condiviso su YouTube: non vi dico le battute sulla futura utilità di quel lavoro. Poi guardiamo le cronache degli ultimi 25 anni, sugli incidenti stradali notturni al rientro delle discoteche e tiriamo un bilancio sulle aspirazioni. E la fuga di cervelli, mi direte? Certo: quelli molto intelligenti e votati al lavoro, specialmente lavori di nicchia, ci sono; penso alla robotica, microbiologia, le tecnologie spaziali, che potrebbero anche riciclarsi in lavori più classici....chiedetevi perché se ne vanno!

Per questo non aspetto che vengano da me, ma vado a prenderli. E il posto migliore per trovare candidati per queste esperienze è la scuola.
Gli insegnanti della nostra scuola locale non chiedono il permesso dell'accademia, ma dichiarano queste esperienze come un'apertura alle materie tecniche.

[Cane]

Tenere sempre presenti le parole di Paolo...

Ma andiamo avanti e immaginiamo di formare un orologiaio, che cosa dovrebbe inventarsi per avere ricambi?

[milou]

Allora non facciamo niente e aspettiamo tempi migliori!

[Oramundo]

Il pessimismo è una brutta malattia, se proprio vogliamo esserlo pensiamo alla guerra, alle atomiche, e allora? a cosa serve più fare qualcosa? tanto distruggeranno tutto, noi compresi, non è così, bisogna farsi trovare preparati e prepararsi al peggio! parliamo dell'orologiaio, come facevano a riparare orologi 70anni fa? be' forse si dovrà fare un salto all'indietro nel tempo, cioè lavorare più di mano che di ricambi, purtroppo è così, non si può sempre scendere, ogni tanto dopo il dosso c'è la salita, forza non scoraggiatevi, altrimenti i giovani sentendo ciò scapperanno via e prenderanno altre strade

[Cane]

Allora non facciamo niente e aspettiamo tempi migliori!

Non lo so...
Forse i "futuri" orologiai saranno di Seiko e Russi da 50€?
Forse c'e' piu' spazio coi quartz?
Oppure per cambiare la pila li vogliono alla casa madre?