GLI OROLOGI A ORE DECIMALI
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GLI OROLOGI A ORE DECIMALI
Stimolato da una richiesta di chiarimento, propongo anche per il forum, questo articolo relativo all’ Ora Decimale.
Dico in prima istanza, che il sistema di numerazione delle antiche civiltà mesopotamiche, Sumeri prima e Babilonesi dopo, era impostato su base “sessagesimale”, ossia un sistema di numerazione nel quale una qualsiasi unità rappresenta 60 unità di ordine inferiore. Tale tipo di ordinamento in base 60 venne utilizzato anche per la misura del tempo (e per i gradi angolari), infatti ancora oggi i nostri orologi indicano il tempo in modo “sessagesimale” : 60 secondi in 1 minuto, 60 minuti in 1 ora; l’idea, invece, di dividere la giornata in 24 ore, 12 per le ore diurne e 12 per le ore notturne, sulla base di precisi riferimenti astronomici, risale agli Antichi Egizi.
Per farla breve facciamo un salto nella storia, quando nel 1793, la Convenzione Nazionale Francese introdusse il “Sistema Metrico Decimale di Pesi e Misure”; in tale occasione la Francia Rivoluzionaria volle imporre anche un nuovo calendario, con i 12 mesi di 30 gg (come nell’antico calendario egiziano) ed ogni mese diviso in 3 Decadi (ogni decade 10 giorni con i seguenti nomi: Primdi, Duodi, Tridi, Quartidi, Quintidi, Sextidi, Septidi, Octidi, Nonidi, Dècadi); di ogni Decade solo il decimo giorno era festivo ma 5 giorni festivi (6 per i bisestili) vennero aggiunti i coda all’anno per far tornare il conteggio di 365 gg.
Anche i nomi dei mesi vennero cambiati con quelli che richiamavano le caratteristiche stagionali del periodo: Nevoso, Piovoso, Fruttidoro, Vendemmiaio, ……etc….. .
Inoltre venne firmato il decreto che proclamava il giorno diviso in 10 ore, ogni ora di 100 minuti e 1 minuto di 100 secondi, quindi non più 86400 secondi nella giornata (24 x 60 x 60) ma bensì 100000 sec. (10 x 100 x 100); così l’ondata di razionalizzazione che pervase la Repubblica Francese decretò l’ORA DECIMALE che divenne obbligatoria nel 1794. Subito gli artefici iniziarono la produzione degli OROLOGI DECIMALI ma la gente non riusciva ad abituarsi, ragion per cui dopo pochi mesi l’idea fallì a favore delle tradizionali “24 ore sessagesimali”.
L’ora decimale visse quindi una vita molto breve (mentre il calendario rivoluzionario durò molto più a lungo, fino al 1805), comunque durante la breve durata dell’ora decimale, gli artefici dell’orologeria si diedero un gran da fare, ci furono vecchi orologi da modificare per adattarli al nuovo sistema e la produzione dei nuovi puramente decimali e/o a doppia lettura per abituare gli utenti alla nuova divisione; infatti subito la Convenzione indisse un concorso per la progettazione di “orologi ad ore decimali”. Le soluzioni furono diverse ma la giuria dopo aver esaminato le proposte decretò il seguente giudizio:
<<…..i quadranti debbono indicare una sola divisione del tempo: quella decimale o quella vecchia. Infatti inserendo nello stesso quadrante le due divisioni, quest’ultimo appare ingarbugliato, di modo che si è sempre esposti all’errore od a confondere le ore. E’ necessario che, per gli orologi ad uso civile, alla prima consultazione del quadrante si apprezzi subito l’ora senza equivoci…..>>.
Tale presupposto, comunque venne contraddetto, infatti, la maggior parte dei non molti orologi prodotti in tale dubbiosa atmosfera, hanno quadranti di vario tipo…… Non intendo dilungare troppo e lascio che siano le poche immagini a parlare.
Dico in prima istanza, che il sistema di numerazione delle antiche civiltà mesopotamiche, Sumeri prima e Babilonesi dopo, era impostato su base “sessagesimale”, ossia un sistema di numerazione nel quale una qualsiasi unità rappresenta 60 unità di ordine inferiore. Tale tipo di ordinamento in base 60 venne utilizzato anche per la misura del tempo (e per i gradi angolari), infatti ancora oggi i nostri orologi indicano il tempo in modo “sessagesimale” : 60 secondi in 1 minuto, 60 minuti in 1 ora; l’idea, invece, di dividere la giornata in 24 ore, 12 per le ore diurne e 12 per le ore notturne, sulla base di precisi riferimenti astronomici, risale agli Antichi Egizi.
Per farla breve facciamo un salto nella storia, quando nel 1793, la Convenzione Nazionale Francese introdusse il “Sistema Metrico Decimale di Pesi e Misure”; in tale occasione la Francia Rivoluzionaria volle imporre anche un nuovo calendario, con i 12 mesi di 30 gg (come nell’antico calendario egiziano) ed ogni mese diviso in 3 Decadi (ogni decade 10 giorni con i seguenti nomi: Primdi, Duodi, Tridi, Quartidi, Quintidi, Sextidi, Septidi, Octidi, Nonidi, Dècadi); di ogni Decade solo il decimo giorno era festivo ma 5 giorni festivi (6 per i bisestili) vennero aggiunti i coda all’anno per far tornare il conteggio di 365 gg.
Anche i nomi dei mesi vennero cambiati con quelli che richiamavano le caratteristiche stagionali del periodo: Nevoso, Piovoso, Fruttidoro, Vendemmiaio, ……etc….. .
Inoltre venne firmato il decreto che proclamava il giorno diviso in 10 ore, ogni ora di 100 minuti e 1 minuto di 100 secondi, quindi non più 86400 secondi nella giornata (24 x 60 x 60) ma bensì 100000 sec. (10 x 100 x 100); così l’ondata di razionalizzazione che pervase la Repubblica Francese decretò l’ORA DECIMALE che divenne obbligatoria nel 1794. Subito gli artefici iniziarono la produzione degli OROLOGI DECIMALI ma la gente non riusciva ad abituarsi, ragion per cui dopo pochi mesi l’idea fallì a favore delle tradizionali “24 ore sessagesimali”.
L’ora decimale visse quindi una vita molto breve (mentre il calendario rivoluzionario durò molto più a lungo, fino al 1805), comunque durante la breve durata dell’ora decimale, gli artefici dell’orologeria si diedero un gran da fare, ci furono vecchi orologi da modificare per adattarli al nuovo sistema e la produzione dei nuovi puramente decimali e/o a doppia lettura per abituare gli utenti alla nuova divisione; infatti subito la Convenzione indisse un concorso per la progettazione di “orologi ad ore decimali”. Le soluzioni furono diverse ma la giuria dopo aver esaminato le proposte decretò il seguente giudizio:
<<…..i quadranti debbono indicare una sola divisione del tempo: quella decimale o quella vecchia. Infatti inserendo nello stesso quadrante le due divisioni, quest’ultimo appare ingarbugliato, di modo che si è sempre esposti all’errore od a confondere le ore. E’ necessario che, per gli orologi ad uso civile, alla prima consultazione del quadrante si apprezzi subito l’ora senza equivoci…..>>.
Tale presupposto, comunque venne contraddetto, infatti, la maggior parte dei non molti orologi prodotti in tale dubbiosa atmosfera, hanno quadranti di vario tipo…… Non intendo dilungare troppo e lascio che siano le poche immagini a parlare.
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- Giacomo
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Re: GLI OROLOGI A ORE DECIMALI
Grazie mille, articolo come sempre molto interessante.
Sono veramente rari gli orologi decimali, personalmente ne ho visti sempre pochi e le poche volte in vendita con prezzi veramente proibitivi.
Lo sapevate che a Chivasso è presente un orologio pubblico decimale?
Qui un interessante articolo: https://modernizzatori.wixsite.com/mode ... o-orologio
Sono veramente rari gli orologi decimali, personalmente ne ho visti sempre pochi e le poche volte in vendita con prezzi veramente proibitivi.
Lo sapevate che a Chivasso è presente un orologio pubblico decimale?
Qui un interessante articolo: https://modernizzatori.wixsite.com/mode ... o-orologio
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Re: GLI OROLOGI A ORE DECIMALI
Grazie Giacomo, una notizia veramente interessante, non conoscevo l'orologio decimale di Chivasso!
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Re: GLI OROLOGI A ORE DECIMALI
Guardiamo al polso, ormai distrattamente, un oggetto che invece ha alle spalle secoli di tecnica e di storia trasversale.
Grazie per la condivisione dell'articolo, molto interessante e coinvolgente.
Grazie per la condivisione dell'articolo, molto interessante e coinvolgente.
- VinSer
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Re: GLI OROLOGI A ORE DECIMALI
Grazie per la presentazione
Ciao
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Re: GLI OROLOGI A ORE DECIMALI
Buongiorno,
Buona documentazione e molto interessante, ma devo ammettere che il ore decimale mi è sempre sembrato complicato.
Buona documentazione e molto interessante, ma devo ammettere che il ore decimale mi è sempre sembrato complicato.
Ciao Ciao GG
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Savoir se contenter de ce que l'on a : c'est être riche.
Lao Tseu
Membro dell'AFAHA "Association Française des Amateurs d'Horlogerie Ancienne"
In ricordo di kelorkilé (Gèrard Perrono) *24.04.1950 +31.05.2023
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Lao Tseu
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In ricordo di kelorkilé (Gèrard Perrono) *24.04.1950 +31.05.2023