La mia prima domanda

Sezione Generica di orologeria
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PierONE
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La mia prima domanda

Messaggio da PierONE » ven nov 25, 2022 10:05 pm

Buona sera a tutti sono Pier ,ho scoperto solo oggi questo forum e spero di poter apprendere molto sul mondo dell ' orologeria.
Chiedo scusa se il mio primo messaggio potrebbe non essere appropriato alla sezione e chiedo ai moderatori di correggermi se sbaglio.
Da poco più di un anno mi sono avvicinato a questo mondo e giorno dopo giorno navigando sul web , fino ad oggi ho sempre trovato solo forum in cui si esponevano più pareri personali, oppure conoscenze legate alla gestione commerciale e poco riguardo l' aspetto tecnico riguardo il mondo degli orologi.
Oggi un cruccio mi girava per la testa e le mie ricerche mi hanno portato fino a voi, ovvero parlando di orologi da polso c è un nesso tra i numeri che identificano i modelli dei calibri dei vari costruttori?
Mi spiego meglio , esempio ETA 2428 perchè è stato chiamato cosi?
Spero che questa mia profana curiosità non vi faccia sbellicare dalle risate , probabilmente qualcuno di voi potrebbe pesare , ecco un incompetente si è iscritto.
Grazie in anticipo a tutti

Immobiliare
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Re: La mia prima domanda

Messaggio da Immobiliare » sab nov 26, 2022 9:03 am

Circa l'Eta che citi immagino tu ti riferisca al 2824. Talvolta il nome o codice del movimento ha un riferimento alle caratteristiche o alle origini del medesimo ma non è una regola, diciamo così.

Ad esempio:

il Longines 30L prende il nome dal diametro (30mm. Longines)

I suffissi usati da Longines hanno a loro volta un significato: la M del 27M o del 37.9M sta per Mince (sottile) ovvero trattasi della versione di spessore più contenuto dei calibri 27.0 e 37.9 così come la N del 19.73N sta per Nouveau ovvero la versione aggiornata con alcune modifiche del calibro 19.73

Il calibro Alpha di Nomos si chiama così perché è stato il loro primo movimento realizzato in-house

Etc.

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Re: La mia prima domanda

Messaggio da PierONE » sab nov 26, 2022 10:10 am

Immobiliare ha scritto:
sab nov 26, 2022 9:03 am
Circa l'Eta che citi immagino tu ti riferisca al 2824. Talvolta il nome o codice del movimento ha un riferimento alle caratteristiche o alle origini del medesimo ma non è una regola, diciamo così.

Ad esempio:

il Longines 30L prende il nome dal diametro (30mm. Longines)

I suffissi usati da Longines hanno a loro volta un significato: la M del 27M o del 37.9M sta per Mince (sottile) ovvero trattasi della versione di spessore più contenuto dei calibri 27.0 e 37.9 così come la N del 19.73N sta per Nouveau ovvero la versione aggiornata con alcune modifiche del calibro 19.73

Il calibro Alpha di Nomos si chiama così perché è stato il loro primo movimento realizzato in-house

Etc.

Benvenuto
Quindi non c è un vero nesso logico riferito al '' codice '' che identifica un calibro, ogni maison fa a se?
Ma se volessi approfondire la conoscenza dove potrei trovare qualcosa?
Ad esempio tempo fa ho appreso la conoscenza di una tabella con il significato dei vari numeri posizionati nelle referenze Rolex .

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Re: La mia prima domanda

Messaggio da Immobiliare » sab nov 26, 2022 10:39 am

Una cosa sono le referenze, altra cosa sono le codifiche dei calibri. Rolex ad esempio, nelle referenze, talvolta ha aggiunto dei suffissi che riguardano il calibro. La M di 14060M sta per modified ovvero la versione della referenza 14060 con calibro modificato o sarebbe meglio dire aggiornato (da 3000 a 3130). Altre volte il suffisso nella referenza riguarda varianti di modello di una collezione. Il 16610LV è un 16610 con Lunetta Verde.

Insomma, identificato un modello, di una collezione, di una maison, con una determinata meccanica, non ti resta che studiare e fare ricerche. Il web è (quasi sempre) una miniera di informazioni.

Io non mi considero di certo un esperto anche perché questo è un mondo gigantesco con almeno 5 secoli di storia. Sono una dozzina d'anni che ho iniziato la mia collezione e imparo qualcosa di nuovo ogni giorno. Credo di essere ampiamente al di sotto del 10% delle potenziali conoscenze. Se sei alle prime armi, mi permetto di consigliarti di prenderlo come un hobby al quale dedicare qualche mezz'ora alla settimana. Con gli anni ti sarà più chiaro perché (per fare un esempio tra i mille che potrei fare) un MilSub Rolex che all'epoca della commercializzazione costava decisamente meno di un 5513 standard con bracciale in acciaio , MilSub che compravano quasi esclusivamente militari, pescatori e cacciatori per avere un orologio robusto, oggi viene scambiato sul mercato a 5,6,10X il prezzo di un 5513 standard. Capirai perché è così complicato trovarne dei coevi con tutte le parti di prima installazione (l'orologiaio militare, ad esempio, quando li riparata, scambiava i fondelli, sostituiva gli inserti ghiera e le sfere se danneggiate, etc....si trattava di rimettere in funzione uno strumento senza di certo pensare al valore collezionistico che il pezzo avrebbe perso dopo 40 anni....). Il mio umile consiglio è questo: calma, passione, costanza e mente spugnosa che assorba ed immagazzini informazioni con il piacevole effetto collaterale di collezionare delle macchine, ognuna con una sua storia e un suo perché.

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Re: La mia prima domanda

Messaggio da PierONE » sab nov 26, 2022 11:21 am

Immobiliare ha scritto:
sab nov 26, 2022 10:39 am
Una cosa sono le referenze, altra cosa sono le codifiche dei calibri. Rolex ad esempio, nelle referenze, talvolta ha aggiunto dei suffissi che riguardano il calibro. La M di 14060M sta per modified ovvero la versione della referenza 14060 con calibro modificato o sarebbe meglio dire aggiornato (da 3000 a 3130). Altre volte il suffisso nella referenza riguarda varianti di modello di una collezione. Il 16610LV è un 16610 con Lunetta Verde.

Insomma, identificato un modello, di una collezione, di una maison, con una determinata meccanica, non ti resta che studiare e fare ricerche. Il web è (quasi sempre) una miniera di informazioni.

Io non mi considero di certo un esperto anche perché questo è un mondo gigantesco con almeno 5 secoli di storia. Sono una dozzina d'anni che ho iniziato la mia collezione e imparo qualcosa di nuovo ogni giorno. Credo di essere ampiamente al di sotto del 10% delle potenziali conoscenze. Se sei alle prime armi, mi permetto di consigliarti di prenderlo come un hobby al quale dedicare qualche mezz'ora alla settimana. Con gli anni ti sarà più chiaro perché (per fare un esempio tra i mille che potrei fare) un MilSub Rolex che all'epoca della commercializzazione costava decisamente meno di un 5513 standard con bracciale in acciaio , MilSub che compravano quasi esclusivamente militari, pescatori e cacciatori per avere un orologio robusto, oggi viene scambiato sul mercato a 5,6,10X il prezzo di un 5513 standard. Capirai perché è così complicato trovarne dei coevi con tutte le parti di prima installazione (l'orologiaio militare, ad esempio, quando li riparata, scambiava i fondelli, sostituiva gli inserti ghiera e le sfere se danneggiate, etc....si trattava di rimettere in funzione uno strumento senza di certo pensare al valore collezionistico che il pezzo avrebbe perso dopo 40 anni....). Il mio umile consiglio è questo: calma, passione, costanza e mente spugnosa che assorba ed immagazzini informazioni con il piacevole effetto collaterale di collezionare delle macchine, ognuna con una sua storia e un suo perché.
Ti ringrazio per le tue risposte, ma forse sono andato fuori tema, ritornando al punto di partenza cioè alla denominazione dei calibri ETA dove potrei trovare un nesso tra la crono storia ETA e l assegnazione dei famosi numerini che li identificano?
Al momento sul web ho solo trovato le nozioni storiche dei fondatori ma non qualcosa più tecnico a riguardo la nascita e l evoluzione dei vari calibri

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Re: La mia prima domanda

Messaggio da Paolo Antolini » dom nov 27, 2022 9:32 pm

Anche oggi grazie a voi ho imparato qualcosa di nuovo.
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Re: La mia prima domanda

Messaggio da Calico » mar nov 29, 2022 3:47 pm

Buongiorno PierONE. Anche io ho apprezzato la risposta e, già che ci sono, ti dico: grazie delle domande che fai, perché ciascuno di noi e io per primo siamo qui per imparare.
Poiché abito in una zona del centro della Toscana, dove i laboratori autorizzati ufficiali sono stati quasi cancellati, dove o produci fatturato o studi e, al massimo a scuola puoi mandarci i figli, se li hai; dove ci hanno convinto che potevamo lavorare dignitosamente col turismo, ma i turisti che vengono, se siamo fortunati, si trattengono pochi giorni e le lavorazioni sui loro preziosi orologi, o le fai espresse e integralmente da solo, (visto che capita che le spedizioni facciano una brutta fine e non sempre i commessi viaggiatori sono disposti a farci dei piaceri) oppure neppure porti il pane a casa. Viviamo in una delle tante zone d'Italia dove da ragazzi abbiamo imparato ad apprezzare l'orologeria svizzera e avevamo dei fornituristi che facevano i miracoli per aiutare gli orologiai, poi, per grazia ricevuta, gli "svizzeri" hanno deciso che il rubinetto dei ricambi andava chiuso e, prioritariamente hanno chiuso tutti i centri assistenza già collaudati che tanto lavoro avevano dato in passato agli italiani che volevano cimentarsi in questo settore. Probabilmente in qualche caso hanno fatto anche bene, poiché richiedere precisione svizzera in tutte le lavorazioni è senza dubbio doveroso da parte loro e non tutti erano così attenti. Ma allora, se sono tanto precisi, mi chiedo, come mai mio padre, nel 1992, prima di morire, aveva raccolto circa 20 orologi di marca (omissis) difettosi in una scatola della maison, confessando a mia mamma: "Quando viene il viaggiatore questi gle li faccio mangiare!" ??? 8-)
E come mai quando nel 2005 avevamo acquistato il chronomaster con fasi lunari, aveva uno scarto di 5 minuti alla settimana e un semplice, vecchio, schifoso tester Witschi evidenziava che probabilmente l'asse del bilanciere era piegato, lo rendemmo infuriati in ditta (visto l'esborso), ci fu rimandato col bilanciere sostituito, rispondendoci: "Dopo tutto era stato esposto alle fiere e probabilmente a qualche vostro collega sarà caduto sulla moquette dell'Hotel Baglioni mentre lo visionava" ?
Forse che i nostri soldi non erano buoni come l'orologio svizzero certificato cronometro? Ma non avevamo il diritto di legge di averne uno sostituito integralmente nuovo? NO: maneggiato a iosa nelle fiere e per giunta riparato!
E già che ci siamo, come mai, quando a un cliente di qui una zingarella ha sfilato l'automatico braccialato in oro di maison concorrente consentendomi di cedergli sempre a sconto, l'omologo della ditta che avevamo noi, acquistato da mio padre nel 1990, questo ritardava pesantemente essendo stato sempre e solo stato in vetrina? Chiuso il CAT di Firenze, avendo appreso un bel po' di nozioni dai forum, oltre l'esperienza acquisita in negozio da ragazzo, ho risolto da solo, con la sostituzione dello chaussée, evidentemente lasco e senza frizione!!! Che forse quando ce lo hanno mandato, gli avevano montato un movimento usato? Oppure, visto che i modelli in oro erano montati a Milano, a qualcuno faceva comodo uno chaussée per cui, riguardo l'orologio cui slittavano le lancette, invece di rismontarlo, si devono essere detti: "Mandiamolo giù a quelli, tanto..... peggio per loro!" ??? Quei soldi lì non erano buoni? Oppure per la casa svizzera era lecito un tale comportamento?
E come mai, quando vengono in vacanza da tutto il mondo, mi ritrovo inevitabilmente a contrastare con difetti di assemblaggio di orologi di famose maisons (si scrive così?) svizzere, acquistati in prestigiosi negozi delle grandi città, che però manderebbero l'orologio al Centro Assistenza Tecnica, blasonato, magari all'estero? Peccato che i clienti non hanno la pazienza di aspettare mesi e mesi, poiché magari, dagli USA (es. dal Michigan) hanno affittato una casa o un podere per 3-4 mesi, ma poi cambieranno continente e non avrebbe senso rimanere senza l'orologio, pagato in moneta sonante e spesso neanche poco! Allora, indegnamente, aiutandomi magari con l'appoggio di qualche amico che ha il laboratorio vicino, magari ad esempio a Livorno, cerco di accontentarli, conscio di non essere un guru dell'orologeria, magari di essere un semplice apprendista, disposto a correre il rischio di piccoli strafalcioni. Ma dopotutto, non è la grande maison che mi ha mandato, dopo un anno esatto dall'ordine, una corona per sub diver, richiesta espressamente con i codici giusti in fabbrica, con filettatura sbagliata? Ma sicuramente sono io che ho una sfortuna mostruosa.
Però sto scrivendo un elenco di tutte le sventure capitatemi in 30 anni di attività in prima persona e qualcosa che mi ricordo da quando sono cresciuto e ho "vissuto" in famiglia attorno al tavolo da pranzo; dato che mio padre aprì il negozio di orologeria nel 1961, dopo un'interruzione dall'attività di mio nonno e dopo essere stato 10 anni a imparare il lavoro in altra città, al mare, presso suo fratello e altri che lo chiamavano per soddisfare i loro clienti. Ma forse sarà una "risposta" generale, oggetto di un thread biografico-familiare che metterò a punto nei prossimi mesi, quando ne avrò voglia.
Ovviamente cercherò di tirarlo giù, parola per parola, con precisione svizzera. :mrgreen:

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Re: La mia prima domanda

Messaggio da Immobiliare » mer nov 30, 2022 3:32 pm

Ho provato (da non addetto ai lavori) a fare qualche ricerca ma direi che la denominazione dei calibri ETA non preveda un nesso con le caratteristiche o le origini dei medesimi.

Aggiungo che ETA, nei decenni, ha assorbito diversi altre fabriques d'èbauches (Valjoux, Unitas, Peseux, etc.) mantenendo la codifica originaria.

In sintesi, come già detto, non sempre la denominazione del movimento ha una attinenza con le peculiarità del calibro stesso.

Mi viene in mente un altro esempio di casa Patek (in questo caso il nesso c'è): ll calibro 17 LEP PS identifica un movimento concepito per orologi da tasca da 17''' (17 linee francesi) di tipo Lépine (quindi con corona di carica sullo stesso asse dei piccoli secondi) con Piccoli Secondi. Allego le foto di un esemplare in mio possesso.

Attendiamo però il parere e la relativa spiegazione degli addetti ai lavori....



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Re: La mia prima domanda

Messaggio da Paolo Antolini » mer dic 07, 2022 4:39 am

Purtroppo ignoro la risposta è sono curioso anch'io
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