Innocenzo Manzetti e il suo automa
- Giacomo
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Innocenzo Manzetti e il suo automa
146 anni come oggi, moriva ad Aosta Innocenzo Manzetti. Era nato, sempre ad Aosta, il 17 marzo 1826, da genitori invoriesi. Diplomatisi geometra a Torino, esercitò la professione nella sua città natale. Ma la sua grandissima passione fu sempre la meccanica. Giovanissimo, nel 1840 realizzò un automa in grado di suonare il flauto tramite un complesso sistema che ancora oggi è oggetto di interesse e ammirazione da parte di studiosi. Il suo desiderio era perfezionarlo con la parola, infatti avrebbe voluto realizzare un "telegrafo vocale" utilizzando i circuiti telegrafici, novità assoluta dell'epoca, ma avrebbe dovuto passare ancora del tempo prima di poterlo fare... Nel frattempo la sua inventiva gli permise di creare per esempio nel 1857 la macchina della pasta, che brevettò, la prima autovettura a vapore in grado di circolare sulle strade (1864) e citata da alcuni giornali valdostani e piemontesi tra il 1869 e il 1870, un particolare tipo di calce idraulica sperimentata sin dal 1869, brevettata nel 1877 e con la quale fece costruire la sua casa ad Aosta e addirittura un orologio da caricarsi una sola volta all'anno.
Ma il cruccio del telegrafo vocale non lo abbandonò mai e, agli inizi degli anni sessanta dell'Ottocento, tornò ad occuparsene. Nel 1864-65 creò un vero e proprio telefono elettrico in grado di trasmettere la voce umana ad oltre mezzo chilometro di distanza. Lo perfezionò notevolmente, tanto che venne presentato alla stampa nell'estate 1865. Ne parlarono i giornali di tutto il mondo, annunciando che era stata trovata la possibilità pratica di trasmettere la parola a distanza per mezzo dell'elettricità.
Anche Antonio Meucci, uno sconosciuto immigrato italiano a New York, aveva creato qualcosa di simile. Passato qualche mese dalla lettura della notizia su Manzetti, Meucci confidò ad un giornale americano che l'invenzione italiana era migliore della sua, basti pensare che per parlare col telefono di Meucci bisognava tenere tra i denti una barretta metallica di contatto mentre l'apparecchio di Manzetti già prevedeva che la voce passasse attraverso una cornetta.
Ma a causa dell'alto costo dei brevetti nè Meucci nè Manzetti brevettarono le loro invenzioni e oggi la storia ci racconta che l'unico brevetto ufficiale fu quello di Alexander Graham Bell, del 14 febbraio 1876...
La paternità dell'invenzione, nonostante sia attestata da numerosi documenti come i giornali del 1865, o dall'ammissione di Meucci stesso, o da alcune dichiarazioni del Ministero Italiano della Pubblica Istruzione, contrario a un'invenzione che avrebbe permesso a tutti di comunicare direttamente scavalcando di fatto il controllo dei funzionari pubblici, deve ancora essere ufficialmente riconosciuta a Innocenzo Manzetti.
Di Beatrice Leonardi
https://m.facebook.com/groups/seidiinvo ... &ref=share
Ma il cruccio del telegrafo vocale non lo abbandonò mai e, agli inizi degli anni sessanta dell'Ottocento, tornò ad occuparsene. Nel 1864-65 creò un vero e proprio telefono elettrico in grado di trasmettere la voce umana ad oltre mezzo chilometro di distanza. Lo perfezionò notevolmente, tanto che venne presentato alla stampa nell'estate 1865. Ne parlarono i giornali di tutto il mondo, annunciando che era stata trovata la possibilità pratica di trasmettere la parola a distanza per mezzo dell'elettricità.
Anche Antonio Meucci, uno sconosciuto immigrato italiano a New York, aveva creato qualcosa di simile. Passato qualche mese dalla lettura della notizia su Manzetti, Meucci confidò ad un giornale americano che l'invenzione italiana era migliore della sua, basti pensare che per parlare col telefono di Meucci bisognava tenere tra i denti una barretta metallica di contatto mentre l'apparecchio di Manzetti già prevedeva che la voce passasse attraverso una cornetta.
Ma a causa dell'alto costo dei brevetti nè Meucci nè Manzetti brevettarono le loro invenzioni e oggi la storia ci racconta che l'unico brevetto ufficiale fu quello di Alexander Graham Bell, del 14 febbraio 1876...
La paternità dell'invenzione, nonostante sia attestata da numerosi documenti come i giornali del 1865, o dall'ammissione di Meucci stesso, o da alcune dichiarazioni del Ministero Italiano della Pubblica Istruzione, contrario a un'invenzione che avrebbe permesso a tutti di comunicare direttamente scavalcando di fatto il controllo dei funzionari pubblici, deve ancora essere ufficialmente riconosciuta a Innocenzo Manzetti.
Di Beatrice Leonardi
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- ciclista
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
È una storia affascinante e praticamente sconosciuta
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Le storie che mi affascinano
Il mio sogno era quello di fare l'orologiaio, mezzo già lo sono, intanto continuo a sognare.
- VinSer
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Fortuna è quando l'occasione e la capacità si incontrano (Seneca) ... Sfortuna è quando l'impreparazione incontra una difficoltà (Paul Krugman)
- VinSer
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Fortuna è quando l'occasione e la capacità si incontrano (Seneca) ... Sfortuna è quando l'impreparazione incontra una difficoltà (Paul Krugman)
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Non riesco a trovare niete sull'automa nemmeno su archive.org , dove ho trovato di tutto su altri automi, che scrivono, che suonano, che disegnano,...
"Ufficialmente" Manzetti pare abbia inventato solo il telefono.
"Ufficialmente" Manzetti pare abbia inventato solo il telefono.
- Paolo Antolini
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Sguardo del personaggio in foto davvero impressionante e storia straordinaria grazie Giacomo
Ad maiora
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
www.manzetti.eu
Ci sono molte notizie e anche dove e come visitare l'automa.
Per quanto riguarda l'orologio non ci sono informazioni ma appena ho un po' di tempo mi riprometto di andare a cercare nei documenti originali. Vi terrò aggiornati
Ci sono molte notizie e anche dove e come visitare l'automa.
Per quanto riguarda l'orologio non ci sono informazioni ma appena ho un po' di tempo mi riprometto di andare a cercare nei documenti originali. Vi terrò aggiornati
- Nathan
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Articolo interessante ! Grazie mille per la condivisione !
Qui si possono trovare le caratteristiche ed il funzionamento dell'automa ( grazie andreafranz ! )
https://www.manzetti.eu/le-altre-invenz ... ionamento/
qui invece è presente una descrizione di una visita con annesso racconto
https://inchiostrofusaedraghi.blogspot. ... co-di.html
ciao !
Qui si possono trovare le caratteristiche ed il funzionamento dell'automa ( grazie andreafranz ! )
https://www.manzetti.eu/le-altre-invenz ... ionamento/
qui invece è presente una descrizione di una visita con annesso racconto
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ciao !
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Però, mi hai aperto un mondo!
https://biblio.regione.vda.it/opac/sear ... auto+-+VDA
Era addirittura meccanico-pneumatico, e pare potesse persino parlare! (ma forse le cronache esagerano)
https://biblio.regione.vda.it/opac/sear ... auto+-+VDA
Era addirittura meccanico-pneumatico, e pare potesse persino parlare! (ma forse le cronache esagerano)
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
Ciao tutti,
Ho chiesto ai referenti della documentazione e degli appunti di Manzetti.
Non c'è traccia di progetti di un orologio a carica annuale.
L'ultima possibilità sarebbe di rivolgersi al comune di Invorio in provincia di Novara (paese natale dell'inventore). Sul sito del comune viene citata l'invenzione del famoso orologio per cui probabilmente possono avere informazioni.
Da Aosta è tutto, passo la palla ai novaresi
Ho chiesto ai referenti della documentazione e degli appunti di Manzetti.
Non c'è traccia di progetti di un orologio a carica annuale.
L'ultima possibilità sarebbe di rivolgersi al comune di Invorio in provincia di Novara (paese natale dell'inventore). Sul sito del comune viene citata l'invenzione del famoso orologio per cui probabilmente possono avere informazioni.
Da Aosta è tutto, passo la palla ai novaresi
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Re: Innocenzo Manzetti e il suo automa
mi sembra che stiamo andando un po' off topic.