ZENIT 135

[polloniprofmarco]

Si definisce “cronometro” il tipo di orologio progettato in funzione della “misura del tempo di precisione”, ragion per cui il movimento che lo anima è sicuramente tra i più difficili da realizzare, non più complicato (termine con il quale si definiscono gli orologi con funzioni che vanno oltre le basilari indicazioni delle ore, dei minuti e dei secondi).
Tra i “cronometri da polso”, progettati per le competizioni dell’osservatorio di Neauchatel tra il 1945 e il 1967, gode di particolare interesse lo Zenit calibro 135, un cronometro che ogni esperto appassionato vorrebbe possedere; tale calibro fu concepito da Ephrem Jobin (anno di nascita 1909) quando nel 1946 gli fu commissionato un movimento in grado di soddisfare quanto richiesto dal regolamento per i concorsi indetti dall’osservatorio sopra citato, le cui ferree regole imponevano, per i calibri da polso, un diametro massimo di 30mm, oltre tale dimensione erano considerati per orologi da tasca, quindi adatti a competere nella relativa categoria.
Il calibro Zenit 135 (dimensione 13 linee = 29,328mm), raccolse innumerevoli onorificenze tra cui i cinque primati assoluti dal 1950 al 1954 ai concorsi nazionali dell’Osservatorio di Neuchatel; tale movimento includeva, oltre al grado di accuratezza generale, certe innovative caratteristiche atte a migliorare l’isocronismo e la riserva di carica come:
-una particolare disposizione del rotismo la cui ruota dei minuti posizionata fuori centro, lascia spazio ad uno straordinario grande bilanciere (diametro 14mm) dotato di spirale Breguet atto a favorire un’ampia inerzia girazionale a 18000 A/h per un elevato grado di isocronismo;
-bariletto anch’esso sovradimensionato quindi con molla motrice più lunga per arrecare all’orologio più autonomia di marcia.
Visto l’elevato livello il movimento fu riservato a vari modelli cronometrici per una produzione di circa 11000 esemplari prodotti in tre serie evolutive:
1949-1952 / movimento placcato oro, finitura a Cotes de Gèneve, bilanciere bimetallico spezzato.
1953-!960 / movimento rodiato, finitura a Cotes de Gèneve, bilanciere monometallico.
1960-1962 /come sopra, meno raffinato, in questi anni prodotti anche movimenti senza menzione di cronometro.
Il calibro 135-0 (movimenti che appartengono al periodo dal 1950 al 1954) mai messo in commercio, rappresenta un record assoluto nella storia dell’orologeria – ha ricevuto oltre 230 premi per la cronometria; un calibro da osservatorio per eccellenza.
Una reinterpretazione degli anni 50 è stato realizzato, in tiratura limitata di 10 esemplari, nell’atelier di Kari Voutilainen che è stato invitato a restaurare ed elaborare una serie di movimenti calibro 135-0 di Zenit, ognuno vincitore di gare cronometriche, ne è risultato un cronometro contemporaneo (venduto esclusivamente dalla casa d’aste Phillips in collaborazione con Bacs & Russo). Il quadrante è in argento lavorato con incisione guillochè a squama di pesce, indici triangolari per le ore, indici a punto per minuti, piccoli secondi al sei dove, al cui interno, si trova segnato il numero di serie del movimento per indicarne l’unicità.
Chiaramente tale orologio resta per noi appassionati una chimera dal valore museale, un valido esempio di grande accuratezza, precisione e bellezza.

[atomik]

Che bel movimento, con quella massa volanica che è quasi quanto metà movimento, così riesce a tenere una marcia cronometrica a 18000ah, ma è bello tutto l'orologio

[Zodiac]

Movimento mitico.. chi ce l'ha se lo tiene ben stretto..non se ne vedono in giro!
Grazie della disamina

[Calico]

Quel movimento deve valere una fortuna e i pezzi devono essere estremamente rari! Non si trovano pezzi di movimenti comuni come il Longines 6942, mi immagino per queste meraviglie.

[BooBoo]

Gran meccanica, grazie della bella illustrazione.

[Paolo Antolini]

Davvero bellissimo