Il quinto ospite che abbiamo scelto di intervistare per inaugurare questa nuova rubrica di AISOR Stories è Daniele Tenderini, giovane orologiaio titolare della “Daniele Tenderini Orologiaio“ di Torino.
Giovane orologiaio, con tanta passione e profondo amante dell'orologeria, ha aperto nel centro di Torino un laboratorio di riparazione e con amore e con passione ridona una seconda vita ai segnatempo ormai non più funzionanti.
Leggiamo la sua storia...
- Ciao Daniele, ci racconti come e quando è nata la tua passione per l'orologeria?
La mia passione è rimasta dormiente fino al 2013, anno in cui mi sono iscritto, dopo le superiori, alla scuola orologiai di Torino.
Da sempre in casa dei miei nonni ci sono dei pendoli funzionanti, e mi hanno sempre affascinato! Giocavo col Lego e con il Meccano, quella è stata una buona palestra per la mia manualità/ curiosità...
Da ragazzo ho iniziato a “pacioccare” qualche cucù per conto mio, con qualche soddisfazione personale, ma solo dopo la scuola orologiai ho avuto le conoscenze adatte per fare una vera e propria revisione!
Dopo la scuola ho avuto diversi maestri e amici, che continuano a farmi scoprire cose nuove, oltre alla crescita personale della mia manualità. E' grazie a loro se oggi ho il mio negozio e riparo un po' di tutto!
- Come hai iniziato a lavorare nel settore?
Ho iniziato a comprare orologi rotti, solitamente pendoli, aggiustarli, e rivenderli ai mercatini dell'usato (a Torino). Ho visto che questa tecnica mi portava soldi, ma soprattutto soddisfazione infinita, e così, nel maggio del 2015 ho aperto il mio piccolo negozio. Da allora riparo orologi di tutti i tipi, dal pendolo al polso. La mia bravura và pian piano migliorando nel tempo, e di anno in anno affronto sfide sempre più complesse!
- Da chi è stato fondato il laboratorio?
Da me, e sono partito da zero: nessuno della mia famiglia era orologiaio, né collezionista, né del settore orologi (o commerciante...). Insomma, mi sono “inventato” un mestiere che nessuno avrebbe mai pensato potessi fare! E la cosa mi rende molto felice perchè, nonostante le prime paure, alla fine ho dato prova di essere in grado di affrontare queste difficoltà e poter gestire un negozio da solo (avevo 21 anni nel 2015).
- Cosa rappresenta per te l'orologeria?
L'orologeria per me è il perfetto incontro tra meccanica, matematica, musica, disegno, ingegno umano, manualità, raffinatezza, cura per i dettagli... insomma, potrei andare avanti ore... diciamo semplicemente una forma d'arte molto completa! Parlo soprattutto di orologi del passato, anche se gli orologi moderni raggiungono uno standard qualitativo molto elevato e precisione senza precedenti.
- Di quali settori ti occupi principalmente, qual è la tua specializzazione?
Come dicevo, mi occupo della riparazione di tutti gli orologi: cucù, tasca, polso... fino al pendolo. Sono specializzato e apprezzo maggiormente la pendoleria antica, anche se ne ho ancora molta di strada da fare. Mi consola il fatto che i miei maestri, di 70/80 anni mi dicono la stessa cosa! Faccio anche vendita di orologi nuovi, principalmente Casio e Seiko (Vendo anche oggetti fatti a mano, come orecchini, penne di legno, bracciali, collane ecc...).
- In questi anni ti saranno passati per le mani moltissimi orologi... quale tra tutti ti è rimasto nella memoria e perché?
Ne ho visti parecchi, di tutti i tipi. E' difficile sceglierne uno... Posso citare il primo Speedmaster che ho fatto col mio maestro, passo- passo, che è stato anche il primo cronografo che ho revisionato completamente. O una pendoletta solo tempo, scappamento a cilindro, che è stata la prima pendola revisionata per la Fondazione Accorsi- Ometto di Torino. Ho avuto la fortuna di visitare e mettere in moto l'orologio da torre più antico del mondo (funzionante), ovvero quello della torre di S. Andrea a Chioggia! (Ce ne sarebbero tanti altri, ma la lista sarebbe infinita...)
- Quale tipologia di orologi preferisci?
Come avrete capito, sono innamorato della pendoleria storica... ma anche gli orologi complicati li apprezzo molto. E per complicato intendo non solo i calendari completi, ma anche solo un bel bulova accutron e il suo geniale (quanto limitato) sistema al diapason! O ancora meglio, gli orologi con automi o tasca con suonerie ore e quarti, ore e minuti. (E anche gli orologi da torre mi piacciono un sacco!)
- Oltre ad essere un professionista del settore, sei anche un collezionista?
Collezionista non direi, anche se ho qualche orologio di medio valore... Qualche omega carica manuale/ automatico, qualche vintage, ma niente Rolex, mi spiace!
- Che piani che hai per il futuro?
Continuare col mio negozio, magari ampliarlo leggermente e trovare un valido collaboratore per le riparazioni e assistenza al pubblico. Da solo non riesco a gestire tutto in tempi accettabili... Comunque la strada giusta è questa!
- Una tua considerazione sull'orologeria nel futuro.
Dico solo che se nel 2020 siamo riusciti a produrre un orologio con lo scappamento in plastica, e in cina fabbricano la replica ESATTA del movimento Rolex 3135, forse dobbiamo rivedere le priorità delle aziende svizzere. Ok risparmiare, ma facciamolo nel modo corretto! Non credo che togliere i rubini dell'ancora e mettere lo scappamento in teflon possa portarci molto lontano.
Non dico di tornare al 1700 e fare gli orologi a mano, ma potremmo sfruttare meglio le tecnologie del nostro tempo, soprattutto per creare i ricambi, ormai introvabili...
Dovrebbe esserci meno disparità tra gli orologi di extra lusso e quelli più comuni, sul lato della robustezza... Un meccanismo di medio bassa qualità degli anni 60 corrisponde ad un meccanismo di alta qualità di oggi, come materiali e resistenza.
Daniele ti ringraziamo molto per questa intervista e invitiamo i nostri lettori a segurci al prossimo appuntamento.
Daniele Tenderini Orologiaio
Via Gioacchino Rossini n. 21
10124 Torino (TO)
Telefono: 349 529 0153
il suo canale youtube: https://www.youtube.com/channel/UCDdfgn ... 1WKsDC18kQ