Il dodicesimo e ultimo ospite che abbiamo scelto di intervistare per il consueto appuntamento mensile di AISOR Stories è Salvatore Foresta, mio grande amico di avventure, inizialmente titolare di un grande centro assistenza di Palermo, ha deciso poi di lasciare il nostro paese per una nuova esperienza in America e dopo alcuni anni di insediamento in California e dopo un enorme passo avanti nella sua carriera oggi, ci racconterà la sua storia, i suoi sogni soprattutto la sua passione:
- Ciao Salvo, ci racconti come e quando è nata la tua passione per l'orologeria?
Per usare un termine che si usa spesso, io sono figlio d’arte. Mio padre fa l’orologiaio. Quindi direi una passione che si tramanda, come io l’ho tramandata ai mie 2 nipoti.
- Come hai iniziato a lavorare nel settore?
Già da bambino giocavo con le ruote delle sveglie. Sono cresciuto tra le ruote e gli orolgi. Credo che la passione sia nata proprio da bambino. Mi affascinava guardare mio padre che assemblava tutti quei piccoli componenti che poi scandivano il passare del tempo. Mi ricordo che credevo che mio padre fosse un mago e che potesse controllare rallentare o accellerare il passare del tempo.
- Da chi è stato fondato il laboratorio?
Ho lavorato molti anni con mio padre poi ho aperto il mio laboratorio che ho tenuto 10 anni, ma non ero soddisfatto. Nella mia citta Palermo ma credo in tutta Italia, l’orologiaio e quella persona a cui ti rivolgi per “mettere un po di olio nelle ruote" (tanto che ci vuole), senza considerare quanto studio, quanta passione c’e’ dietro tutto ciò. Sei anni fa ho avuto l’opportunita di trasfereirmi a San Francisco, California. Qui gli orologiai sono considerati come dei professionisti che studiano, si aggiornano, si evolvono e amano cio’ che fanno. Dopo pochi mesi ho notato che mancava una figura a cui un amatore o collezionista di orologi si potesse rivolgere per far “curare’ riparare o ricondizionare il proprio segnatempo. Ho preso coraggio e con un socio Americano ho aperto un nuovon laboratorio. In pochi mesi e’ diventato il punto di riferimento per tutta l’America e oltre. Riceviamo orologi da tutto il mondo dall’lnghilterra alla Cina passando per Australia e sud America. E la cosa che mi rende triste e’ che riceviamo anche molti orologi dall’Italia dove abbiamo decine di professionisti preparati.
- Cosa rappresenta per te l'orologeria?
Credo che l’orologeria rappresenti la mia vita, ho sempre fatto questo. L’orologeria e’ il mio lavoro ma anche il mio hobby. Molti si sorprendono quando alla classica domanda che hobby fai rispondo l’orologiaio.Io credo che il nostro lavoro non si possa fare per denaro ma solo per passione, e come tale la nostra giornata tipo inizia pensando agli orologi e termina pensando agli orolgi.
Una canzone inglese dice”I’m on vacation every single day because I love my occupation” (io sono in vacanza ogni singolo giorno perche io amo il mio lavoro) beh! penso che sia vero...
- Di quali settori ti occupi principalmente?
In USA gli Orologiai si dividono in due grandi categorie:
Clockmaker coloro che intervengono in orologi a pendolo o da torre e sveglie
Watchmaker coloro che intervengono in orologi da polso
Io rientro in quest’ultima categoria. Nel mio laboratorio ci prendiamo cura dell’intero orologio.
- Qual è la tua specializzazione?
Da quando sono in California Io riparo solamente Rolex, Patek e AP. Nel mio laboratorio Restauriamo l’orologio in tutte le sue parti. Revisioniamo il movimento sostituendo le parti usurate e ripristinando le rifiniture estetiche.
Rimettiamo a nuovo le casse ripristinando le giometrie originali aggiungendo materiale con il laser, ripristiniamo i bracciali saldando con il laser le parti usurate e sostituendo i perni.
- In questi anni ti saranno passati per le mani moltissimi orologi...quale tra tutti ti è rimasto nella memoria e perchè?
Sicuramente un AP Ripetizione Tourbillon. Orologio con complicazioni e rifiniture spettacolari. E ricordo la paura nello smontarlo costa solamente 500.000,00$
O un Rolex Submariner scritta rossa con i braccetti lucidati talmente male che nelle anse i fori per le anse erano aperti dalla parte di sopra. Abbiamo dovuto saldare tutti e 4 i braccetti per poi lucidare e rifare i fori delle anse.
- Quale tipologia di orologi preferisci?
Rolex ne ho fatti e ne faccio talmente tanti che li posso riparare bendato. Quando lavori sempre con gli stessi orologi conosci tutti i pregi e i difetti quindi il lavoro si svolge tranquillamente. Certamente mi piace lavorare con i Rolex ma nulla mi da piu’ soddisfazione di vedere funzionare un orologio nel quale ho dovuto ricostruire qualche ruota. Per esempio in questo momento sto lavorando su un Patek vintage che ha la ruota di scappamento rotta e la fornitura e’ cessata produzione da decenni.
- Oltre ad essere un professionista del settore, sei anche collezionista?
No non sono un collezionista. Ho qualche orologio. Io credo che tutti gli orologiai guardino dentro, noi guardiamo il movimento e le sue complicazioni e non il marchio. Possego un Rolex Sub mariner 5513, un JLC Reverso, un Cartier Tourbillon, Omega e molti altri come Orologi da tasca a ripetizione o Verga, Cilindro... ma non sono un collezionista di orologi ma un collezionista di movimenti.
- Che piani hai per il futuro?
Proprio questo mese ho deciso di dare un altra svolta alla mia vita. Sto aprendo un nuovo laboratorio dove mi occupero’ solo di lavori impossibili come ricostruzioni di parti.
Ho aggiunto alla mia collezione di attrezzatura una laser per ricostruzione ghiere tipo Rolex Daytona o Explore, una Tig per apporto di materiale nelle casse, CNC per ricostruzione di pezzi particolari cpome ponti o platine e molto altro.
Vorrei riuscire a trovare il tempo di lavorare su un mio movimento. Sogno che coltivo da molti anni ma forse ora posso mettere in cantiere.
- Una tua considerazione sull'orologeria del futuro?
Le grandi case hanno realizzato da poco tempo che il mondo delle riparazioni e’ un buon bussines, e di conseguenza hanno iniziato a restingere il commercio delle parti di ricambio. Oggi per lavorare siamo costretti a comprare attrezzature costosissime e ad aggiornarci continuamente (cosa che dovrebbe essere obligatoria per tutti noi che sia per avere un assistenza o no). O stai al passo o sei fuori. Io credo che se non riusciremo a fare una grossa coalizione tra tutti noi a far sentire la nostra voce il futuro sara molto triste per molti di noi. Molti piccoli saranno costretti a cessare le loro attivita’ e pochi grandi prenderanno il mercato delle riparazioni in mano.
Salvo, ti ringrazio molto per questa intervista, e ti auguro in prima persona un grande in bocca al lupo per il tuo nuovo laboratorio.
Salvatore Foresta
San Franciso - California - USA
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