Saldatura dei piedini di un quadrante
- Giacomo
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Saldatura dei piedini di un quadrante
La saldatura dei piedini dei quadranti in smalto.
Quante volte abbiamo visto un orologio mancante di un piedino e con lo smalto rotto?
La saldatura di un nuovo piedino è sempre un lavoro non facile, noioso e sgradevole. In molti casi, per ovviare a questo problema - e per rendere più veloce la "riparazione" - il "riparatore" utilizza degli stickers autodesivi, ovvero dei dischetti di biadesivo, che vengono posti tra il movimento ed il quadrante per "bloccarlo"... ma come ben sapete, non è un'operazione degna.
BIADESIVI PER QUADRANTI (Fonte Azario Forniture) Analizziamo alcuni esempi.
I quadranti smaltati sono composti da una lastrina di rame, smaltata in diverse fasi, dove nella parte inferiore, lato movimento, sono posti solitamente due o raramente tre piedini che servono come ancoraggio del quadrante al movimento.
Dato che non è possibile saldare direttamente sullo smalto, occorre innanzitutto mettere a nudo la lastrina di rame prima per effettuare la saldatura.
Con una mola abrasiva, si toglie lo strato di smalto al posto dove deve essere inserito il piedino. In questo modo, si elimina anche il rimasuglio del vecchio piedino che potrebbe creare spessore in fase di "emboitage".
Un metodo può essere quello di sostenere il quadrante con un dito, per evitare la deformazione della piastra che causa fessure nello smalto mentre si mola.
Una volta tolto tutto lo spessore del vecchio piedino, si segna con un pennarellino il posto corretto che ospiterà il nuovo piedino.
Attenzione: non possiamo saldare subito il nuovo piedino, perché non abbiamo la sicurezza di poter saldare il nuovo piedino perfettamente perpendicolare con il quadrante ed il quadrante può muoversi se non è fissato.
Controlliamo se abbiamo eliminato tutta la vecchia saldatura del vecchio piedino, dopodiché possiamo fissare il quadrante con un attrezzo (pinza in legno) utilizzata in oreficeria per bloccare gli anelli. in questo modo, siamo sicuri di non danneggiare il quadrante, in quanto i becchi della pinza sono rivestiti in morbida pelle di daino,che ci evita di rigare il quadrante.
Prestiamo molta attenzione a non fresare eccessivamente il quadrante, perché anche solo il calore può far fessurare e saltare lo smalto dal lato opposto.
Per rifare i piedini ci sono due metodi: uilizzare del filo di rame di giusta dimensione o i piedini già pronti che vende Bergeon (rif. 10039).
(Bergeon ref 10039 - Swiss Forniture Genova) Se utilizziamo i piedini di Bergeon, basterà saldarli in posizione, utilizzando il metodo che descriverò tra poco.
Se, invece, vogliamo utilizzare un filo di rame, procederemo nel modo seguente. Si smussa l'estremità del filo di rame che permetterà di creare, con il materiale di apporto della saldatura, un piede. Per la saldatura, abbiamo bisogno di un attrezzo ausiliario, che possiamo tranquillamente costruire da soli, utilizzando un pezzo di molla del bariletto di un orologio da tasca, piegato per potere stringere la lama sul quadrante protetto da un pezzo di carta. In questo modo, possiamo mantenere il piedino in posizione per la saldatura.
Un altro metodo più semplice consiste nell'utilizzare un filo armonico, modellato come nella figura seguente.
In breve, si crea una sorta di pinza in filo che stringe il piedino e lo mantiene fermo, in posizione per la saldatura.
Per la saldatura si può utilizare un cannello a gas, preferibile microfiamma, in quanto si deve tener conto che i piedini sono saldati a stagno, su un supporto di rame.
Si può usare anche una lampada ad alcool (se si usa un saldante molto fluido tipo Tinol).
Attenzione: il calore viaggia molto velocemente e se si scalda troppo di supporto (disco di rame) c'è il rischio che si possa dissaldare il secondo piedino.
Si inizia riscaldando inizialmente leggermente i dintorni del nuovo piedino, poi si scalda il quadrante, dopodiché si aggiunge il materiale di apporto che può essere stagno o piombo sul quadrante, continuando a riscaldare il quadrante ed il piedino.
Il piedino non può muoversi, dato che è bloccato: quando siamo soddisfatti della saldatura, togliamo la fiamma e facciamo raffreddare senza toccare il piedino saldato.
Gli attrezzi semplici che abbiamo appena descritto possono essere sostituiti con un macchinario nato appositamente e che offre i vantaggi seguenti: nessun deterioramento del quadrante, nessuna fiamma - viene utilizzata la corrente elettrica - ed il calore rimane concentrato intorno al piedino.
Macchina per saldare i piedini Bergeon 6448 Per eliminare il materiale di apporto che può essere stato abbondante, si può usare un bulino a mano (quello per tornire) oppure un manipolo elettrico: ma prestate attenzione, il manipolo può anche danneggiare il nuovo piedino, ed il calore il quadrante.
Una piccola informazione che viene da antica esperienza: se abbiamo un quadrante che presenta dei felée (capelli), per eliminarli possiamo strofinare la superficie con uno spicchio d'aglio (non ci crederete ma funziona, a parte la puzza...)
Se invece il piedino non è rotto o non è staccato completamente dal supporto in rame, può darsi che il bordo circostante di smalto sia saltato. Alla prossima movimentazione o smontaggio, questo smalto si staccherà e cadrà nel movimento. E' meglio prevenire, e con un bulino staccare le parti di smalto in pericolo.
Se abbiamo parti mancanti dello smalto, si possono usare delle paste apposite per la riparazione: una massa bianca che fonde al calore e si solidifica rapidamente.
Fonte: AZARIO - pasta per riparazione quadranti Augusta - Bergeon
Si riscalda un coltello e si preleva una piccola quantità di pasta che si stende nella zona danneggiata.
Dopo il raffreddamento, si livella al coltello. Si può anche porre la massa sul posto, riscaldare il quadrante fino a che la pasta fonda.
Se si esagera il riscaldamento, il cemento diventa giallo e deve essere rimosso.
Ci sono alcuni quadranti che presentano rischi.
Per dare piu' posto alla lancetta dei secondi, il quadrante dei secondi viene saldato nel quadrante principale.
Se si scalda troppo il disco, si può dissaldare il quadrantino dei secondi.
I quadranti smaltati sono più duraturi e resistenti di quelli stampati. Troviamo anche quadranti completamente in metallo, per esempio negli orologi da tasca inglesi, dove il quadrante è in oro e sono presenti numeri incisi riempiti di vernice nera, oppure la numerazione è impressa direttamente con vernice.
Questi quadranti possono essere rivestiti con una vernice trasparente e in questi casi bisogna prestare molta attenzione nella riparazione dei piedini: la vernice può scaldarsi, prendere fuoco, oppure - come spesso può accadere - cambiare colore.
Quante volte abbiamo visto un orologio mancante di un piedino e con lo smalto rotto?
La saldatura di un nuovo piedino è sempre un lavoro non facile, noioso e sgradevole. In molti casi, per ovviare a questo problema - e per rendere più veloce la "riparazione" - il "riparatore" utilizza degli stickers autodesivi, ovvero dei dischetti di biadesivo, che vengono posti tra il movimento ed il quadrante per "bloccarlo"... ma come ben sapete, non è un'operazione degna.
BIADESIVI PER QUADRANTI (Fonte Azario Forniture) Analizziamo alcuni esempi.
I quadranti smaltati sono composti da una lastrina di rame, smaltata in diverse fasi, dove nella parte inferiore, lato movimento, sono posti solitamente due o raramente tre piedini che servono come ancoraggio del quadrante al movimento.
Dato che non è possibile saldare direttamente sullo smalto, occorre innanzitutto mettere a nudo la lastrina di rame prima per effettuare la saldatura.
Con una mola abrasiva, si toglie lo strato di smalto al posto dove deve essere inserito il piedino. In questo modo, si elimina anche il rimasuglio del vecchio piedino che potrebbe creare spessore in fase di "emboitage".
Un metodo può essere quello di sostenere il quadrante con un dito, per evitare la deformazione della piastra che causa fessure nello smalto mentre si mola.
Una volta tolto tutto lo spessore del vecchio piedino, si segna con un pennarellino il posto corretto che ospiterà il nuovo piedino.
Attenzione: non possiamo saldare subito il nuovo piedino, perché non abbiamo la sicurezza di poter saldare il nuovo piedino perfettamente perpendicolare con il quadrante ed il quadrante può muoversi se non è fissato.
Controlliamo se abbiamo eliminato tutta la vecchia saldatura del vecchio piedino, dopodiché possiamo fissare il quadrante con un attrezzo (pinza in legno) utilizzata in oreficeria per bloccare gli anelli. in questo modo, siamo sicuri di non danneggiare il quadrante, in quanto i becchi della pinza sono rivestiti in morbida pelle di daino,che ci evita di rigare il quadrante.
Prestiamo molta attenzione a non fresare eccessivamente il quadrante, perché anche solo il calore può far fessurare e saltare lo smalto dal lato opposto.
Per rifare i piedini ci sono due metodi: uilizzare del filo di rame di giusta dimensione o i piedini già pronti che vende Bergeon (rif. 10039).
(Bergeon ref 10039 - Swiss Forniture Genova) Se utilizziamo i piedini di Bergeon, basterà saldarli in posizione, utilizzando il metodo che descriverò tra poco.
Se, invece, vogliamo utilizzare un filo di rame, procederemo nel modo seguente. Si smussa l'estremità del filo di rame che permetterà di creare, con il materiale di apporto della saldatura, un piede. Per la saldatura, abbiamo bisogno di un attrezzo ausiliario, che possiamo tranquillamente costruire da soli, utilizzando un pezzo di molla del bariletto di un orologio da tasca, piegato per potere stringere la lama sul quadrante protetto da un pezzo di carta. In questo modo, possiamo mantenere il piedino in posizione per la saldatura.
Un altro metodo più semplice consiste nell'utilizzare un filo armonico, modellato come nella figura seguente.
In breve, si crea una sorta di pinza in filo che stringe il piedino e lo mantiene fermo, in posizione per la saldatura.
Per la saldatura si può utilizare un cannello a gas, preferibile microfiamma, in quanto si deve tener conto che i piedini sono saldati a stagno, su un supporto di rame.
Si può usare anche una lampada ad alcool (se si usa un saldante molto fluido tipo Tinol).
Attenzione: il calore viaggia molto velocemente e se si scalda troppo di supporto (disco di rame) c'è il rischio che si possa dissaldare il secondo piedino.
Si inizia riscaldando inizialmente leggermente i dintorni del nuovo piedino, poi si scalda il quadrante, dopodiché si aggiunge il materiale di apporto che può essere stagno o piombo sul quadrante, continuando a riscaldare il quadrante ed il piedino.
Il piedino non può muoversi, dato che è bloccato: quando siamo soddisfatti della saldatura, togliamo la fiamma e facciamo raffreddare senza toccare il piedino saldato.
Gli attrezzi semplici che abbiamo appena descritto possono essere sostituiti con un macchinario nato appositamente e che offre i vantaggi seguenti: nessun deterioramento del quadrante, nessuna fiamma - viene utilizzata la corrente elettrica - ed il calore rimane concentrato intorno al piedino.
Macchina per saldare i piedini Bergeon 6448 Per eliminare il materiale di apporto che può essere stato abbondante, si può usare un bulino a mano (quello per tornire) oppure un manipolo elettrico: ma prestate attenzione, il manipolo può anche danneggiare il nuovo piedino, ed il calore il quadrante.
Una piccola informazione che viene da antica esperienza: se abbiamo un quadrante che presenta dei felée (capelli), per eliminarli possiamo strofinare la superficie con uno spicchio d'aglio (non ci crederete ma funziona, a parte la puzza...)
Se invece il piedino non è rotto o non è staccato completamente dal supporto in rame, può darsi che il bordo circostante di smalto sia saltato. Alla prossima movimentazione o smontaggio, questo smalto si staccherà e cadrà nel movimento. E' meglio prevenire, e con un bulino staccare le parti di smalto in pericolo.
Se abbiamo parti mancanti dello smalto, si possono usare delle paste apposite per la riparazione: una massa bianca che fonde al calore e si solidifica rapidamente.
Fonte: AZARIO - pasta per riparazione quadranti Augusta - Bergeon
Si riscalda un coltello e si preleva una piccola quantità di pasta che si stende nella zona danneggiata.
Dopo il raffreddamento, si livella al coltello. Si può anche porre la massa sul posto, riscaldare il quadrante fino a che la pasta fonda.
Se si esagera il riscaldamento, il cemento diventa giallo e deve essere rimosso.
Ci sono alcuni quadranti che presentano rischi.
Per dare piu' posto alla lancetta dei secondi, il quadrante dei secondi viene saldato nel quadrante principale.
Se si scalda troppo il disco, si può dissaldare il quadrantino dei secondi.
I quadranti smaltati sono più duraturi e resistenti di quelli stampati. Troviamo anche quadranti completamente in metallo, per esempio negli orologi da tasca inglesi, dove il quadrante è in oro e sono presenti numeri incisi riempiti di vernice nera, oppure la numerazione è impressa direttamente con vernice.
Questi quadranti possono essere rivestiti con una vernice trasparente e in questi casi bisogna prestare molta attenzione nella riparazione dei piedini: la vernice può scaldarsi, prendere fuoco, oppure - come spesso può accadere - cambiare colore.
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- Iscritto il: sab feb 10, 2018 12:16 pm
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Una domanda: qualche volta si trovano degli orologi Vittoriani da tasca in oro, inglesi, con il quadrante del tipo che hai appena descritto. Questi quadranti hanno un colore che sembra quasi virato... si deve supporre che siano stati sottoposti a riscaldamento maldestro?
Virtute duce, comite Fortuna.
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Molto interessante, grazie. A parte la precisa descrizione, ci vuole una bella mano e tanta esperienza per lavori siffatti. Complimenti
- ciclista
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Si tratta pur sempre di avere una grande manualità e di essersi allenati un po'. Non credo che si riesca a fare questa operazione al primo tentativo.
- armando piana
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Ti rispondo io Marisa. Lo smalto ha stabilità di colore nel tempo ed anche al riscaldamento .
Difatti, per procedere e completare un quadrante anche se solo in bianco e nero deve essere
rimesso in forno una o più volte. Sia il bianco che tutta la gamma di colori fondono a temperature
cha vanno 600 a 800 gradi, circa. Esempio: se il bianco fonde a 800, mettendoci sopra una disegno
in nero, quest' ultimo fondendo a 700, si incorpora nel bianco lasciandolo intatto sia come colore
sia come forma. Tecnica usata per fare le miniature con grande varietà di colori.
Quindi quelli giallini sono nati cosi.
Difatti, per procedere e completare un quadrante anche se solo in bianco e nero deve essere
rimesso in forno una o più volte. Sia il bianco che tutta la gamma di colori fondono a temperature
cha vanno 600 a 800 gradi, circa. Esempio: se il bianco fonde a 800, mettendoci sopra una disegno
in nero, quest' ultimo fondendo a 700, si incorpora nel bianco lasciandolo intatto sia come colore
sia come forma. Tecnica usata per fare le miniature con grande varietà di colori.
Quindi quelli giallini sono nati cosi.
Nonno Armando
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Grazie ottima guida, la pasta bergeon va solo scaldata? Senza aggiunte?
Massimo
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
La polvere della Selva si s calda ma a una temperatura molto più basse di quelle indicate dal Maestro per gli smalti. Ha due controindicazioni: si distingue facilmente dallo smalto vero e, con gli anni, ingiallisce, costringendo a sostituirla. Anch'io sono curioso di conoscere qualcuno trai moltissimi segreti che permettono a JCH di eseguire restauri di quadranti a detta di tutti strabilianti 

- armando piana
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Ho provato con gli smalti cosiddetti a freddo a due componenti. il risultato è soddisfacente ma da perfezionare.
Il vantaggio è che il riporto mancante è carteggiabile e lucidabile, quindi anche quando si rifà qualcosa della grafica
è ricancellabile per le correzioni a mano.
Il vantaggio è che il riporto mancante è carteggiabile e lucidabile, quindi anche quando si rifà qualcosa della grafica
è ricancellabile per le correzioni a mano.
Nonno Armando
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Esatto Armando. Il bianco è molto delicato. Il viraggio al giallino lo si riscontra spesso nei quadranti con firma, in quanto veniva apposta la firma in nero o aggiunte posticce, e successivamente ricotto non prestando particolarmente attenzione alla temperatura.armando piana ha scritto: ↑mar apr 10, 2018 12:09 amTi rispondo io Marisa. Lo smalto ha stabilità di colore nel tempo ed anche al riscaldamento .
Difatti, per procedere e completare un quadrante anche se solo in bianco e nero deve essere
rimesso in forno una o più volte. Sia il bianco che tutta la gamma di colori fondono a temperature
cha vanno 600 a 800 gradi, circa. Esempio: se il bianco fonde a 800, mettendoci sopra una disegno
in nero, quest' ultimo fondendo a 700, si incorpora nel bianco lasciandolo intatto sia come colore
sia come forma. Tecnica usata per fare le miniature con grande varietà di colori.
Quindi quelli giallini sono nati cosi.
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Grazie a thread come questi e a eBay, che mi ha consentito di trovare una pasta con 5 tipi di acido e polvere di stagno e argento, oggi sono riuscito a risaldare il piedino a un quadrante di un Pighied con Peseux 320 il cui precedente orologiacane, molto più cane di me, aveva tentato di saldarlo alla platina, dalla quale ho dovuto raschiare via ben 4 bolle di stagno, ad evitare futuri distacchi di materiale con bloccaggio degli ingranaggi. Non ho fatto foto, tanto ero infuriato! Principalmente per il lavoro: si era spezzata la testa della vite del quadrante e lo hanno semplicemente trappato, troncando un piedino! A be è bastato un cacciavitino con lama 0,40 per avvitarla fino a farla fuoriuscire dai fori; dal mio punto di vista vuol dire che non era ossidata e quindi bastava lo stesso cacciavitino e un'oretta o due di pazienza per farla fuoriuscire dalla parte giusta senza spezzare il piedino. Oggi vedrò in che condizioni si presenta la platina dopo il lavaggio e se dovrò sostituire anche quella o no. La pasta cinese, utilizzata per la "saldatura a onda" dei componenti smd ha permesso l'unione di un pezzetto di stelo di rame su moncone di piedino in ottone.
- gio64
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
Alla fine ti è andata bene. Bravissimo
IL PANE DURO , NON è DURO . E NON AVERE IL PANE CHE è DURA
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
In pratica i quadranti di questo genere sono fatti con smalti vetrosi a fuoco, stessa tecnica che si usa in oreficeria. Anche se oggi sono sempre più diffusi gli smalti sintetici e quelli da polarizzare con gli UV... ma lo smalto a fuoco ha tutto un altro fascino e durata nel tempo. Gli oggetti antichi non farebbero bella mostra di sè oggi se non fossero stati usati questi materiali, quelli moderni non potranno durare così a lungo e decadranno quando quelli che oggi sono antichi sopravviveranno ancora e ancora.
Ciao,
Luca
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Re: Saldatura dei piedini di un quadrante
C'è qui ancora maestro dello smalto quello in particolare :
https://www.seiko.it/artigiani-del-tempo
https://www.seiko.it/artigiani-del-tempo


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Savoir se contenter de ce que l'on a : c'est être riche.
Lao Tseu
Membro dell'AFAHA "Association Française des Amateurs d'Horlogerie Ancienne"
In ricordo di kelorkilé (Gèrard Perrono) *24.04.1950 +31.05.2023