QUADRANTE “ALLA ROMANA” - Giovanni Paltrinieri per AISOR
Siamo ormai tutti abituati a leggere l’ora con orologi che sul quadrante portano le 12 ore, e di conseguenza, dopo il dodici, si prosegue con 13, 14, 15, ecc., sino ad arrivare alle 24. Sarebbe più semplice realizzare dei quadranti recanti le 24 ore, e così il valore orario risulterebbe facilmente leggibile senza operare ad un “adattamento” di lettura. Infatti, perché debbo dire che sono le ore 17, se l’orologio porta sul quadrante le 5 ?. Il motivo è presto detto: specie con gli orologi da polso, in cui il quadrante è di dimensioni ridotte, sarebbe facilissimo sbagliare a leggere l’ora. E’ comunque soltanto una questione di abitudine mentale: in fondo, vi sono degli orologi di fabbricazione russa, i “Raketa”, che portano le 24 ore, e la cosa non genera nessuna confusione.
Portiamoci ora indietro di molti secoli, quando normalmente l’ora veniva fornita essenzialmente dagli Orologi Pubblici, in maggioranza chiese, a cui si affiancava il suono delle campane per l’ora intera, le mezze, i quarti. I primi Orologi pubblici da campanile portavano sul quadrante le 24 ore per seguire il sistema “Alla Italiana”. Nel battere le ore, specie verso sera quando al tramonto corrispondevano le ore 24, contarle soltanto, senza leggerle sul quadrante, non era poi così facile. Proviamo infatti a contarle: uno, due, tre, quattro, ecc...... quando siamo avanti con la battuta, è facilissimo che si incorra in un errore, e allora viene spontaneo chiedere: “ha battuto le 21, oppure le 22, oppure le 23” ? Per maggior tranquillità, attendiamo tre-quattro minuti, quando cioè si ha la “ribotta”, ovvero il ripetuto annuncio orario. Ma alla fine, per maggior tranquillità, era preferibile scendere in strada per vedere direttamente di persona l’ora indicata dalla lancetta oraria presente sull’orologio del campanile.
Oltre a ciò, in antico si aggiungeva un problema di matura meccanica: il battere una sequenza tanto ampia di colpi di campana, si produceva un notevole dispendio di carica, ed un maggior consumo dell’apparecchio stesso.
Fu così, che intorno al Cinque-Seicento, l’annuncio visivo e di suono dell’Ora Italiana, venne sostanzialmente modificato. Il quadrante venne portato alla divisione in 6 ore, generando non poche soddisfazioni per la comodità che esso offriva. Ovviamente nel volgere di 24 ore la lancetta oraria doveva compiere quattro giri, e quindi se la lancetta si trovava sul VI, erano le 6, oppure le 12, oppure ancora le 18, oppure per ultimo le 24, ma questa nuova regola non creò alcuna confusione da parte di chi leggeva l’ora.
La sostanziale modifica avvantaggiava la chiarezza di lettura, e ancor più un notevole accorciamento della sequenza, di battute della campana, che da 1 arrivava a 6, poi di nuovo ripartiva da uno per arrivare a 6, ecc. Era dunque assai facile seguire e contare i colpi del martelletto della campana,e in più ne guadagnava un minor dispendio di carica e durata della macchina stessa.
In sostanza dunque la modifica del quadrante non modificò il sistema di misurazione del Tempo, ma piuttosto il suo annuncio orario. Unica variante, vi fu una semplice modifica per adeguare alla nuova regola il moto di rotazione dell’albero della macchina.
Il nuovo sistema trovò ampia applicazione lungo l’intera penisola, anche se non tutti furono in grado di adeguarsi in quanto ciò richiedeva la spesa di ridipingere il quadrante ed adeguare il meccanismo dell’orologio ad una diversa velocità.
E così, oggi sono ancora ben presenti quadranti con le 6 ore in tutto il territorio nazionale che in fondo è una prerogativa tutta italiana, in quando soltanto nel nostro Paese il giorno si divideva in 24 ore, da tramonto a tramonto. Il titolo “alla Romana” sembra derivato dall’adozione che per prima fece Roma rispetto alle altre città.
L’immagine qui allegata presenta il quadrante a 6 ore esistente nel corridoio del convento dei Domenicani di Bologna.
QUADRANTE "ALLA ROMANA"
A cura di: PALTRINIERI
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Re: QUADRANTE "ALLA ROMANA"
Ggrazie non lo sapevo e ho trovato di estremo interesse la lettura
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Re: QUADRANTE "ALLA ROMANA"
Paolo Antolini ha scritto: ↑dom dic 15, 2019 10:51 amGgrazie non lo sapevo e ho trovato di estremo interesse la lettura
Sono lieto che quanto scrivo sia di interesse per diversi componenti del Forum. Le informazioni e le notizie in campo gnomonico e astronomico non sono mai facili, specie per chi non ha molta dimestichezza con la materia. Da parte mia non ho mai apprezzato gli autori che usano un linguaggio tanto forbito, che se alla fine di un articolo fai una spremuta, resti con la bocca secca.
Dunque, ciò che scrivo cerco di renderlo naturalmente comprensibile, nel tentativo anche di avvicinare altre persone al mondo degli Orologi Solari.
Sempre grazie, dunque, Giovanni.
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Re: QUADRANTE "ALLA ROMANA"
Grazie, grazie mille a te! Questa è conoscenza che rimane dentro!
Walter
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Re: QUADRANTE "ALLA ROMANA"
Grazie, non lo sapevo. Interessantissimo!
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Re: QUADRANTE "ALLA ROMANA"
Interssante articolo che spiega anche questo aspetto nella misurazione del tempo. Grazie