OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER

Le ore con il sole.

A cura di: PALTRINIERI

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OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER

Messaggio da PALTRINIERI » gio mag 07, 2020 7:16 pm

OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER
Giovanni Paltrinieri per AISOR – Maggio 2020

Uno strumento solare curioso ed interessante dal punto di vista didattico, è l’Orologio Solare Poliedrico, chiamato più genericamente “Cubo di Beringer”. Il nome lo prende dal suo costruttore: David Beringer. La sua famiglia era originaria di Dieppe, nel Nord della Francia, ma fu costretta ad emigrare a causa delle persecuzioni derivate dalla revoca dell’Editto di Nantes (1685), che aveva posto termine alle guerre di religione. Essa prese dimora a Norimberga, dove a partire dal 1636 il giovane aprì una azienda per la costruzione di Orologi Solari dittici e poliedrici.
David ebbe una notevole intuizione: produrre strumenti a basso costo utilizzando legno su cui incollarvi carta stampata e colorata, escludendo così ogni tipo di incisione che avrebbe inevitabilmente fatto lievitare il prezzo dello strumento. Infatti, sino ad allora, la materia-base di un Orologio Solare portatile era normalmente l’ottone e l’avorio, ben poco abbordabile per la gente comune. Il suo lavoro venne però osteggiato dalle corporazioni locali, forse per il basso prezzo dei suoi prodotti che si mettevano in forte competizione con quelli sino ad allora messi in vendita. Per questo motivo, e per sopravvivere, il Beringer si trovò ad un certo punto costretto ad aggiungere alla sua firma quella di G. B. Seyfried, il quale più che un collaboratore era con molta probabilità soltanto un prestanome.
Il presente strumento, che possiamo anche chiamarlo “Orologio Solare Mobile Cubico Universale”, è di poco inferiore ai 20 cm d’altezza.
E’ composto di una base rettangolare su cui è incastonata una bussola per orientare lo strumento lungo l’asse Nord-Sud. Poco discosto è inserito un gambo a sezione circolare provvisto di uno snodo, il quale consente ad un cubo inserito superiormente, di effettuare una inclinazione nell’una e nell’altra parte.
E qui è doveroso sottolineare una regola generale: normalmente gli Orologi Solari sono dotati di uno gnomone di tipo “Polare”, cioè la parte che produce l’ombra prodotta dal Sole e determina l’ora, mira alla Stella Polare. L’altezza di quest’ultima, rispetto all’orizzonte locale, corrisponde al valore della Latitudine.
Veniamo ora alle caratteristiche di questo strumento. La parte superiore del cubo, cioè quella avente il quadrante orizzontale, reca uno gnomone a vela d’ottone, il cui angolo rispetto al piano è di 50°. Ciò significa dunque, che lo strumento è stato concepito per indicare l’ora a chi dimora in quella latitudine o nei pressi: ed il luogo non può essere che Dieppe, la città originaria della famiglia Beringer e centro manufatturiero famoso per la costruzione di Orologi Solari, non solo del nostro David, ma di molte altre aziende similari.
Riassumendo: se un cittadino di Dieppe (Nord della Francia) voleva determinare l’ora con questo strumento, agiva nel seguente modo. Ruotava a frizione il cubo facendo sì che il quadrante superiore fosse in perfetta situazione orizzontale, quindi orientava il tutto lungo l’asse Nord-Sud volgendo verso Nord la parte superiore dello gnomone; in tal modo, quest’ultimo direzionava il suo bordo obliquo verso la Polare.
I quattro quadranti verticali che si affiancano all’orizzontale appena descritto, e che guardano ciascuno ad un diverso Punto Cardinale, seguono per Latitudine la medesima di cui sopra. In altre parole, orientato lo strumento con la bussola senza più muoverlo, si consente al Sole di illuminare nel corso del giorno via via le quattro pareti, indicando progressivamente l’ora su ciascuna. Si noterà, che quasi sempre si ha una lettura oraria simultanea per mezzo del quadrante superiore e due laterali. Inoltre, anche la parete che guarda a Nord è interessata all’indicazione oraria sebbene per periodi limitati: soltanto nelle prime e ultime ore del giorno, nel periodo estivo. Si noti ancora: sebbene tutti i quadranti siano disposti diversamente, gli gnomoni mantengono tutti un’unica direzione, la quale è in definitiva parallela all’asse terrestre.

Sembrerebbe del tutto conclusa la descrizione del Cubo di Dieppe, mentre invece c’è ancora qualcosa da dire. Intanto si noti che Dieppe è quasi ad uguale distanza tra Parigi e Londra, quindi con una certa approssimazione di lettura oraria, il range di utilizzo è notevolmente significativo in quanto il mercato di questo tipo di strumento si rileva notevolmente ampio.
Questo Orologio è comunque reso “ottimamente universale”, grazie alla possibilità di adeguarsi perfettamente a latitudini notevolmente discoste da Dieppe. Il segreto, se così vogliamo chiamarlo, sta nella presenza dello snodo esistente nel gambo, che consente al cubo di inclinarsi agevolmente verso Latitudini ben discoste da questa località francese.
Infatti, sul lato Est del cubo è infissa una funicella da cui gravita liberamente un peso; dunque si tratta di un perfetto “Filo a Piombo”. Nella parte bassa di questo lato troviamo disegnato una sorta di goniometro il cui valore angolare va da 20° sino a 80°. In altre parole, volendo regolare l’intero strumento per una data località di cui conosciamo la Latitudine, non abbiamo che da ruotare il cubo affinché quel valore coincida con la dirittura del filo a piombo. Si tratta in fondo di “simulare” di essere in quella località, e il gioco è presto fatto.
Dunque, per concludere, uno strumento notevolmente e sorprendentemente preciso, in grado ci coprire un ampio ventaglio di Latitudini, presentandosi al tempo stesso come un grazioso soprammobile che reca in sé una lunga e gloriosa storia.
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Re: OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER

Messaggio da paesi » ven mag 08, 2020 12:13 pm

Giovanni, sono esterefatto.
Ti posi un semplice quesito nella discussione viewtopic.php?f=63&t=4815 e leggendo questo tuo racconto sono rimasto attonito.
Scritto con una padronanza della lingua senza pari, rendendo il testo comprensibile persino ad un bambino. Questa è una rara virtù.
Grazie.
Da quando hai preso le redini di questa sezione, dapprima assopita come in un lungo letargo, hai risvegliato in me una curiosità e l'interesse in un argomento che ho sempre considerato molto complesso.
In debito.
Ciao Mario.

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Re: OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER

Messaggio da PALTRINIERI » ven mag 08, 2020 10:15 pm

paesi ha scritto:
ven mag 08, 2020 12:13 pm
Giovanni, sono esterefatto.
Ti posi un semplice quesito nella discussione viewtopic.php?f=63&t=4815 e leggendo questo tuo racconto sono rimasto attonito.
Scritto con una padronanza della lingua senza pari, rendendo il testo comprensibile persino ad un bambino. Questa è una rara virtù.
Grazie.
Da quando hai preso le redini di questa sezione, dapprima assopita come in un lungo letargo, hai risvegliato in me una curiosità e l'interesse in un argomento che ho sempre considerato molto complesso.
In debito.
Caro Mario, se mi fai troppi complimenti, poi arrossisco......
Mi è sempre capitato di comprare un libro, leggerlo con interesse, e dopo aver terminato non aver capito più di tanto..... Ed ovviamente supponevo la mia incapacità di capirne i significati più profondi.
Per tutta la vita ho fatto il progettista meccanico e diretto una azienda di una decina di persone (Mandrini automatici, Cilindri Pneumatici ed Idraulici per la maggior parte destinati ai torni paralleli e controllo numerico). Dunque ho sempre cercato di essere razionale, anche perché se non impartisci dei chiari ordini agli operatori, rischi di mandare a quel paese la produzione.
Dunque, per concludere, con la Gnomonica ho unito la passione per la storia, l'arte, la scienza, e la progettualità. Poi da tanti anni scrivo e pubblico libri e articoli su questo argomento, e di conseguenza la passione cresce. Ma ci tengo sempre a scrivere in modo comprensibile, per far sì che i concetti restino chiaramente in mente al lettore.
Ho forse scritto un pò troppo, quasi una biografia. ma ogni tanto due righe in più non guastano.
Sempre grazie per l'attenzione. Giovanni.

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Re: OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER

Messaggio da Giacomo » sab mag 09, 2020 11:14 am

Prima dell'arrivo di Giovanni all'interno de nostro team, la gnomonica era una tematica che mi incuriosiva, ma mi toccava marginalmente. Devo confessare che leggendo i suoi articoli ha svegliato qualche cosa in me, cosicchè mi ha spinto ad acquistare alcuni pezzi per un progetto futuro che a breve vi illustreremo e devo dire che Giovanni mi ha aiutato molto e anche insegnato a comprendere il significato di alcune linee e tabelle di alcune mie acquisizioni che vi presenterò prossimamente.
Un mondo nuovo, tutto da scoprire che ritengo essere molto affascinante.
Per mezzo degli articoli di Giovanni vedo con molto piacere e soddisfazione che la sezione sta crescendo con interessanti contenuti e con essi anche i nuovi appassionati di gnomonica.

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Re: OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER

Messaggio da PALTRINIERI » sab mag 09, 2020 12:30 pm

Giacomo ha scritto:
sab mag 09, 2020 11:14 am
Prima dell'arrivo di Giovanni all'interno de nostro team, la gnomonica era una tematica che mi incuriosiva, ma mi toccava marginalmente. Devo confessare che leggendo i suoi articoli ha svegliato qualche cosa in me, cosicchè mi ha spinto ad acquistare alcuni pezzi per un progetto futuro che a breve vi illustreremo e devo dire che Giovanni mi ha aiutato molto e anche insegnato a comprendere il significato di alcune linee e tabelle di alcune mie acquisizioni che vi presenterò prossimamente.
Un mondo nuovo, tutto da scoprire che ritengo essere molto affascinante.
Per mezzo degli articoli di Giovanni vedo con molto piacere e soddisfazione che la sezione sta crescendo con interessanti contenuti e con essi anche i nuovi appassionati di gnomonica.
Troppo buono, Giacomo.

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Re: OROLOGIO SOLARE POLIEDRICO DI DAVID BERINGER

Messaggio da Paolo Antolini » mar mag 26, 2020 12:26 pm

Ha ragione Giacomo, ci hai aperto una porta, ma che dico una porta, un portone, su un tema di grande interesse e semisconosciuto. Grazie Giovanni lo dico davvero con convinzione
Ad maiora

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