Il Tempo svolge una doppia funzione, che a seconda dei casi può rivelarsi ottimamente positiva, oppure notevolmente negativa.
Noi del Tempo ne percepiamo la sensazione derivata da manifestazioni esterne e palpabili, quali il mutare del colore dei nostri capelli, le rughe che si fanno sempre più marcate, e comunque l’invecchiamento che osserviamo cadere sopra ogni cosa che ci sta attorno.
Noi abbiamo un bel da misurare il Tempo per mezzo del moto apparente del Sole, oppure attraverso meccanismi di varia natura, ma resta sempre qualcosa di impalpabile e non perfettamente definibile.
A questo proposito, Sant’Agostino (Confessioni, XI,(14) 17), si chiede:
.....Che cos’è infatti il Tempo? Chi saprebbe spiegarlo in forma piana e breve? Chi riuscirebbe a farsene un concetto chiaro così da potere parlarne o anche solo di potere capirlo egli stesso? Eppure, quale oggetto nominiamo, nelle nostre conversazioni, più noto e familiare del Tempo? Certo sappiamo di che cosa si tratta, quando ne parliamo, e anche quando udiamo altri parlarne. Che cos’è dunque il Tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.
Una definizione del Tempo di diversa natura la troviamo anche nella cartolina francese che qui riproduciamo risalente ai primi decenni del Novecento, la quale fa una affermazione perfettamente condivisibile da tutti noi:
IL TEMPO E’ UN PADRONE...... MA E’ANCHE IL MIGLIORE DEI SERVITORI.
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