Giovanni Paltrinieri per AISOR
“NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE”. É un motto che a volte si trova sul quadrante degli Orologi Solari, per sottolineare che pur passando il Tempo, gli avvenimenti umani – nel bene o nel male – tornano a riproporsi sempre allo stesso modo.
E’ il caso delle tasse che assillano ognuno di noi dalla nascita alla morte: nel corso degli anni, pur mutando nome e forma, si mantengono intatte tendendo ad aumentare di importo. Tale fenomeno non è soltanto attuale, ma risale a tempi antichissimi essendo questo un sicuro strumento del governante per far confluire nelle casse dello Stato moneta sonante che verrà poi utilizzata per finanziare l’intero sistema. La presente vignetta infatti – ripresa da una rivista della seconda metà dell’Ottocento - ha per titolo “UN NUOVO CONTATORE MECCANICO. Le dodici ore poste sul quadrante recano all’esterno altrettante tasse che di volta in volta vengono incrementate. Sotto, l’asta del pendolo sostiene un uomo che è la personificazione delle FINANZE trattenuto in vita da SELLA, l’allora Ministro delle Finanze del Regno d’Italia Quintino Sella (1827-1884), il cui moto pendolare incontra sugli opposti lati due cartelli alquanto significativi: “TASSE”. Il poveretto dunque non è in condizione di muoversi, e ad ogni oscillazione del pendolo si trova suo malgrado ad incrementare con il suo interminabile moto la serie di tasse che aumentano ad ogni ora col passare in rassegna sul quadrante le voci ivi riportate.
Dunque, se oggi ci lamentiamo che col pretesto di togliere una tassa la troviamo ripresentata con un nome diverso e per di più aumentata, facciamoci coraggio perché il fenomeno non è nuovo: “NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE”.
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