ANEMOSCOPIO

Le ore con il sole.

A cura di: PALTRINIERI

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ANEMOSCOPIO

Messaggio da PALTRINIERI » ven nov 20, 2020 5:12 pm

ANEMOSCOPIO: UNO STRUMENTO PER INDICARE IL VENTO CHE SPIRA
Giovanni Paltrinieri per AISOR

Non tutti i quadranti indicano l’Ora....... Sovente, sulle facciate dei palazzi pubblici e delle chiese, troviamo la presenza di un quadrante di Orologio Meccanico che fa bella mostra di sè, offrendo al pubblico servizio il motivo per cui venne costruito: l’indicazione oraria.
Altre volte il quadrante si presenta del tutto illeggibile, oppure in una veste assai particolare, recando lungo la sua circonferenza delle lettere anziché dei numeri. In tal caso, pur avendo una sola lancetta, la sua funzione ha una specificità singolare: quella di indicare il Vento che spira. Si tratta di un ANEMOSCOPIO.
La sua invenzione “moderna” si deve al domenicano Egnazio Danti (1536 - 1586) (FIG. 1) , il quale trasse ispirazione dalla ottagonale “TORRE DEI VENTI” realizzata nel 1° secolo a. C. da Andronico Cirreste ad Atene.
Dall’antica famiglia dei Rinaldi, poi mutata in Danti, nasce a Perugia Pellegrino, il quale entrando a 19 anni nell’ordine dei domenicani si chiamerà Egnazio. La sua è una famiglia di artisti e letterati, e tali origini costituiscono sin dall’infanzia le premesse per un suo profondo interesse culturale a tutto campo. Il giovane domenicano si distingue per le sue particolari qualità di cartografo, geografo e matematico, tanto da essere invitato a Firenze dal Granduca Cosimo I a disegnare 53 carte geografiche sugli sportelli del suo guardaroba in Palazzo della Signoria. Il favorevole clima che vi trova, e l’appoggio incondizionato del Granduca, consentono al religioso di pubblicare alcuni suoi importanti studi, tanto da guadagnarsi la cattedra di Matematica nello Studio fiorentino.
Egnazio Danti si interessa inoltre alla Riforma del Calendario da molto tempo auspicata dagli scienziati ma che non riesce a trovare una fattiva attuazione. A tale proposito il suo protettore si mostra ben disponibile a sovvenzionare una serie di strumenti che il frate realizza sulla facciata della chiesa di S. Maria Novella a Firenze. Egli inizia anche la costruzione di una prima Meridiana a “Camera Oscura” per la medesima chiesa, quando la morte di Cosimo I (1574) interrompe ogni suo lavoro. Oltretutto – per motivi ancora non completamente chiariti – egli riceve l’ordine di lasciare il Granducato: dopo una rapida corrispondenza che intercorre tra i superiori dei conventi di Firenze e di Bologna, Padre Danti viene trasferito in quest’ultima città.
A Bologna lo studioso assume la “Lettura” di Matematica presso Studio cittadino. Inoltre, prosegue le sue ricerche sul Calendario per determinare la precisa durata dell’Anno Tropico, la quale è alla base di tale ricerca. Per far questo gli servono dei dati astronomici eccezionalmente accurati che solo una grande Meridiana a Camera Oscura può dargli. E’ lui l’inventore di questo particolare strumento che consente una precisione di rilevamento di altezza solare mai ottenuta prima. Egli ne realizza ben due a Bologna. Da tali esperienze il Danti traccia nel 1575 una più immensa Meridiana lungo la navata centrale della Basilica di San Petronio, la quale a causa di ampliamenti architettonici dovrà nel 1655 cedere il passo ad un maggiore strumento tracciato lungo la navata sinistra da Giovanni Domenico Cassini.

Tra le tante invenzioni di quegli anni il frate concepisce l’Anemoscopio: uno strumento dotato di banderuola collocata alla sommità di un edificio, che collegato con un’asta metallica ed un semplice rinvio meccanico trasmette la rotazione ad un indice metallico che segna la provenienza del vento che spira. L’invenzione del Danti trae ispirazione da delle semplici regole tramandate dagli antichi. Innanzitutto la conoscenza della direzione dei Venti è sinonimo di previsione del tempo meteorologico. Già in epoca romana Vitruvio classifica i Venti facendo una distinzione tra quelli portatori di umori nocivi, altri che depurano l’aria, altri ancora che generano situazioni intermedie. I Venti sono poi direttamente collegati alle quattro direzioni dei Punti Cardinali, e quindi sono fondamentali nella cartografia marina e nei mappali terrestri. Da qui nasce la “Rosa dei Venti”, la quale si scompone in otto, dodici, o ventiquattro direzioni.
Considerando tutto questo, e collegando le direzioni dei Venti alle esperienze della Meridiana e dell’Armilla, il frate domenicano realizza al tempo della sua permanenza fiorentina un primo Anemoscopio nel 1555 nella Villa delle Rose di Giovanni Battista Cini, biografo del Granduca Cosimo.
Nel portarsi poi a Bologna, lo scienziato realizza per il Cardinal Paleotti un anemoscopio nel palazzo arcivescovile ed un altro nel convento del suo Ordine; poi nel 1578 pubblica un volume sull’argomento in cui ne descrive la realizzazione ed il funzionamento (FIG. 2):
“In un muro liscio ed esposto ai Venti si tracci una grande ruota del diametro di cinque o sei braccia e vi si riportino i nomi secondo le norme date dall'autore. Molto superiormente alla ruota si costruisca una turricula atta a portare la banderuola o vexillum. L'asse verticale della banderuola, prolungato fino al centro della ruota porterà all'altezza di questo un rocchetto dentato orizzontale, che ingranandosi con un altro rocchetto verticale dello stesso numero dei denti, al cui centro è fissato il raggio mobile della ruota, indicherà sul muro esterno la direzione dei Venti”. Seguono i particolari tecnici per costruire nel muro il canaliculus dell'asse verticale, il vano per le ruote, la lamina di piombo da porre sotto la banderuola per impedire che le acque piovane fluiscano lungo l'asse e vadano fino alle ruote dentate ecc.
La sua funzione è semplice, e al tempo stesso geniale. Sin dalla più lontana antichità, è nota la relazione tra “Vento” e “previsione meteorologica”.
Come già insegnava Vitruvio, alcuni Venti sono reputati portatori di umori nocivi, altri purificano l’aria, altri ancora generano situazioni intermedie. La “Rosa dei Venti”, che porta fondamentalmente i quattro Venti principali, si scompone poi in altre direzioni intermedie. Conoscere dunque la provenienza del Vento, significa determinare la direzione degli assi del mondo, e quindi potersi muovere con sicurezza sia per terra sia per mare, prevedendo inoltre l’andamento meteorologico.
Gli otto principali italiani e latini con la loro provenienza sono i seguenti:
EST = LEVANTE-SUBSOLANUS / SUD-EST = SCIROCCO-NOTAPELIOTES
SUD = OSTRO-NOTUS / SUD-OVEST = GARBINO (Libeccio)-NOTALIBICUS
OVEST = PONENTE-ZEPHIRUS / NORD-OVEST = MAESTRO-BORROLYBICUS
NORD = TRAMONTANA-SEPTENTRIO / NORD-EST = GRECO-BORRHAPELIOTIS.

Alcuni anni dopo il Danti viene richiesto da Papa Gregorio XIII in Vaticano: tra gli importanti lavori che il monaco esegue, vi è anche la TORRE DEI VENTI: Alla sommità della stanza viene realizzato un grande Anemoscopio, il quale, grazie al suo indicatore, segna sulla volta in latino e in greco il Vento che spira. Gli fa corona la personificazione di un mirabile girotondo di figure che va dal Vento ancora fanciullo, a quello decrepito che sta ormai perdendo tutto il suo vigore.

-. FIG. 1). Ritratto di Egnazio Danti eseguito da Bartolomeo Passarotti. Brest, Musée Municipal.
-. FIG. 2). Frontespizio di “Anemographia”, 1578. La figura ricorda la Torre dei Venti di Atene.
-. FIG. 3). Anemographia: descrizione dello strumento ideato dal Danti.
-. FIG. 4). Vaticano, Torre dei Venti. Allegoria dei Venti descritta sulla volta
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Re: ANEMOSCOPIO

Messaggio da Giacomo » sab nov 21, 2020 11:03 am

Grazie mille Giovanni, i tuoi articoli sono sempre molto interessanti.
Collegherei anche questo tuo articolo per i lettori di AISOR, dove viene trattata la rosa dei venti: viewtopic.php?f=63&t=4064

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Re: ANEMOSCOPIO

Messaggio da PALTRINIERI » sab nov 21, 2020 1:49 pm

OK Giacomo, inserisci dove lo trovi più opportuno.
Un caro saluto, Giovanni.

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Re: ANEMOSCOPIO

Messaggio da Giacomo » sab nov 21, 2020 5:55 pm

Giovanni ho già messo il link nel messaggio precedente, cosi chi vuole leggere anche l'articolo della Rosa dei Venti basta che ci clicca sopra.

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Re: ANEMOSCOPIO

Messaggio da PALTRINIERI » dom nov 22, 2020 12:21 am

OK, Grazie Giacomo.

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Re: ANEMOSCOPIO

Messaggio da Cane » sab nov 28, 2020 9:10 pm

PALTRINIERI ha scritto:
ven nov 20, 2020 5:12 pm
Non tutti i quadranti indicano l’Ora.......
Gia', me ne sono accorto un due mesi fa con due esemplari mai visti prima... :oops:

Questo in piazza dei miracoli a pisa sopra il museo delle sinopie...
Il bello che sono arrivato in piazza proprio alle 9,15 e non capivo, ho aspettato qualche minuto per capire che era fermo...
Gia' pensavo al movimento che ci poteva essere dietro... :mrgreen:
Poi ho capito che indicava il vento... :lol:

Le due foto sono fatte da me col cellulare...(a distanza i venti non si leggevano bene)

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E questo alla certosa di calci negli stessi giorni

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Re: ANEMOSCOPIO

Messaggio da Paolo Antolini » mar dic 08, 2020 6:43 pm

Interessantissimo non lo sospettavo nemmeno, grazie davvero
Ad maiora

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