Quando si considera la Misura del Tempo, oltre all’Orologeria Meccanica (che accoglie strumenti relativamente recenti), e l’Orologeria Gnomonica (ben più antica), è importante conoscere la storia e l’evoluzione degli “Stili” che l’uomo ha via via creato, prendendo come riferimento di base l’Alba, il Mezzodì, il Tramonto, la Mezzanotte.
Se attualmente prendiamo come riferimento la Mezzanotte facendo con essa concludere un giorno per iniziarne uno nuovo, in passato, come vedremo in queste righe, i riferimenti di base erano assai diversi.
Per effettuare una facile comparazione tra uno stile ed un altro, ho realizzato un pannello utile per fini didattici nell’ambito dell’attività culturale del “Gruppo Astrofili Persicetani”, all’interno del “Museo del Cielo e della Terra”, e in particolare del Museo “Fisica Experience” di San Giovanni in Persiceto (BO).
FINALITA’ DEGLI “OTTO QUADRANTI”.
La misura del Tempo ha sempre costituito per l’uomo un riferimento fondamentale in ogni umana attività. Lo strumento idoneo per tale scopo, è sempre stato l’Orologio Solare: nella sua versione con quadrante orizzontale, oppure verticale rivolto a Sud. (Alquanto più complesso è il computo per gli Orologi che deviano da tale esposizione). Nel corso dei secoli i sistemi orari sono mutati, e con essi anche la tracciatura delle linee orarie.
Per fini essenzialmente didattici, ho recentemente realizzato a San Giovanni in Persiceto (BO), per il “Gruppo Astrofili Persicetani”, un pannello di dimensioni Base = 1000 mm, Altezza = 675 mm, su cui sono descritti “OTTO QUADRANTI GNOMONICI VERTICALI” aventi per sottotitolo: “L’EVOLUZIONE DELLA MISURA DEL TEMPO, NEL CORSO DI DUE MILLENNI”.
Tutti gli Orologi sono muniti di Gnomone con altezza mm 27, inserito sul quadrante nella medesima posizione: ciascuno esprime un valore temporale diverso, e ad esso si affianca un Motto tratto dalla secolare filosofia umana proveniente dagli antichi testi di Gnomonica.
Ovviamente, in conseguenza di questa specifica progettazione, il pannello deve essere applicato su una parete esattamente rivolta a Sud, ed in tale situazione i valori orari indicati dai quadranti, risulteranno ottimali.
Il nono quadrante (in basso, centrale), consente di trasformare il Tempo Vero dell’Ora Astronomica indicata dal Sole, in Tempo Medio Europa Centrale (ovvero il Tempo dei nostri comuni Orologi meccanici).
Passiamo ora in rassegna ciascun Quadrante, descrivendone sommariamente le caratteristiche e particolarità. Prima ancora è doveroso fare un a precisazione di quanto andremo ora a visionare: le tracciature di ciascuno degli otto Orologi, sono contenute entro due curve: quella inferiore corrisponde al tracciato che fa l’estremità dell’ombra dello Gnomone sul quadrante il giorno del Solstizio Estivo (21 giugno). La curva superiore corrisponde al tracciato che fa l’estremità dell’ombra dello Gnomone sul quadrante nel giorno del Solstizio Invernale (21 dicembre). La retta orizzontale intermedia, corrisponde al tracciato che fa l’estremità dell’ombra dello Gnomone sul quadrante nei due giorni equinoziali (21 marzo e 23 settembre).
ORA BABILONICA. Riferim. fisso: Alba.
Motto: SENZA LUME DEL CIEL, SI PERDE IL TEMPO.
Le antiche popolazioni del mediterraneo e del Medio-Oriente, avevano come riferimento base l’Alba, e di conseguenza gli istanti del Mezzodì e del Tramonto nel corso dell’anno, mutavano quotidianamente.
ORA TEMPORARIA. Riferim. fisso: Mezzodì.
Motto: TUTTE LE ORE FERISCONO, L’ULTIMA UCCIDE.
Questa era l’Ora usata dai Romani, protrattasi sino a poco oltre l’Anno Mille. Essa andava dall’Alba (Ora Zero), al Tramonto (Ora duodecima). Di conseguenza, il Mezzodì coincideva sempre con l’Ora Sesta
ORE DI AMPIEZZA DEL GIORNO
Motto: C’E’ PIU’ TEMPO CHE VITA.
Questo Quadrante non indica l’Ora, ma la durata di un giorno per una qualsiasi data. Al Solstizio Estivo (21 giugno), ad esempio, le Ore di luce sono 15:26,
ORA ITALICA COMUNE. Riferim. fisso: Le Ore 24 corrispondono al Tramonto del Sole.
Motto: PARTO COL SOL, MA TORNO AL SUO RITORNO.
Nella nostra penisola questo sistema si usò dal Mille sino alla fine del Seicento. Agli Equinozi, il Mezzodì corrisponde sempre alle Ore 18:00. Per un qualsiasi giorno dell’anno, il Tramonto coincide con le Ore 24.
ORA ASTRONOMICA. Riferim. fisso: Mezzodì e Mezzanotte.
Motto: LA VITA FUGGE, E NON S’ARRESTA UN’ORA.
La durata Giorno/Notte si compone di 12 + 12 Ore. Il sistema è sostanzialmente quello attuale, sebbene l’Ora sia a “Tempo Vero” (cioè Locale), battendo le Ore 12:00 al Mezzodì.
ORA ITALICA DA CAMPANILE. Riferim. fisso: Mezz’Ora dopo il Tramonto.
Motto: L’ORE DEL DI’ SONO SEI VOLTE QUATTRO: MA UN DI’ NON CONTERAI LE VENTIQUATTRO.
Del tutto simile all’Ora Italiana Comune, questa differisce di mezz’ora, facendo coincidere le ore 24, mezz’ora dopo il Tramonto. Venne usata nella nostra penisola per tutto il Settecento.
AZIMUT ED ALTEZZA
Motto: IL TEMPO E’ MONETA: SI SPENDE UNA VOLTA SOLA.
Nel corso del giorno e dei mesi, l’estremità dell’ombra dello Gnomone indica costantemente l’Azimut e l’Altezza del Sole.
DIVISIONI ZODIACALI
Motto: L’UOMO MISURA IL TEMPO, E IL TEMPO MISURA L’UOMO.
Quando l’estremità dell’ombra dello Gnomone corre lungo una delle curve tracciate sul quadrante, si avrà la precisa indicazione dell’ingresso del Sole in un nuovo Segno dello Zodiaco.
ORARIO MERIDIANO DELLE LOCALITA’, E MINUTI DI EQUAZIONE DEL TEMPO
Grazie ad un semplice doppio computo matematico, si ottiene il divario tra TEMPO VERO dato dal Sole, in TEMPO MEDIO DEL FUSO, ovvero il TEMPO MEDIO EUROPA CENTRALE, quello cioè indicato dai nostri comuni Orologi da polso.
Il presente pannello, dunque, descrive la storia della Misura del Tempo degli ultimi due millenni, ed ha il vantaggio che con un solo raggio di Sole si ottiene in simultanea una serie di informazioni, che costituiscono un vero patrimonio informativo.
Giovanni Paltrinieri
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