Jean-François Bautte, un orologio a ripetizione

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Giacomo
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Jean-François Bautte, un orologio a ripetizione

Messaggio da Giacomo » mer mag 22, 2024 3:17 pm

Ho recentemente acquistato questo orologio da tasca, a ripetizione ore e quarti, mi ha incuriosito il dispositivo per la suoneria, ovvero il pulsante è nascosto nel pendente e per azionarlo, bisogna in primis estrarlo, ruotarlo di 90 gradi e infine premerlo.
Al termine della suoneria, si ruota novamente e si riposiziona.
L'orologio è firmato Bautte, lo dateri intorno al 1837, quadrante guilloché in argento.

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ecco come si funziona il meccanismo

si estrae il pulsante

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si ruota di 90°

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si preme

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un piccolo video del funzionamento

https://www.instagram.com/reel/C7PQHMBIAh_/



consiglio di leggere un interessantissimo articolo che parla proprio di questo grande orologiaio, legato alla Maison Girard Perregaux

https://www.girard-perregaux.com/row_eu ... -time.html

Jean-François Bautte: Uomo del suo tempo

La storia è illuminata da menti visionarie, le menti di coloro che non hanno semplicemente contribuito ad ampliare la conoscenza in alcuni momenti, bensì sono riusciti ad avere un impatto nel tempo grazie alle loro visioni. Ed è questo il caso di Jean-François Bautte, un uomo il cui nome suona familiare alle orecchie degli appassionati di orologeria, colui che permesso a Girard-Perregaux di diventare un marchio celebre in tutto il mondo.

Nato a Ginevra il 22 marzo 1772, Jean-François all'inizio della sua vita ha vissuto in condizioni di modestia, in una famiglia di lavoratori, trovandosi di fronte a difficoltà da bambino che lo hanno portato a essere orfano. Eppure, spesso le avversità si trasformano in opportunità. Così è stato anche per il giovane Bautte: all'età di 12 anni gli viene offerto un lavoro per imparare il mestiere di incisore, orologiaio, gioielliere e orafo. A soli 19 anni, il giovane ginevrino padroneggia già le sue competenze tanto da firmare la sua prima creazione.

Jean-François è solo agli inizi della sua ascesa.

Collaborazioni nel tempo

Le collaborazioni di spicco hanno arricchito il mondo della scienza e dell'arte nei vari secoli, da Watson e Crick che insieme hanno svelato i segreti del DNA fino a Lennon e McCartney che hanno plasmato il panorama musicale moderno. Quasi 200 anni prima dei Beatles, i nomi di Moulinié e Bautte hanno spiccato nelle strade di Ginevra. Jean-François ha unito le sue forze a quelle di Jacques-Dauphin Moulinié per dare vita a Moulinié & Bautte, artigiani addetti all'incassatura. Dieci anni dopo, Jean-Gabriel Moynier si è unito a Jacques, e i due Jean sono così diventati Moulinié & Bautte & Cie, commercianti di prestigiosi orologi e di alta gioielleria nella Svizzera romanda e oltre i confini elvetici.

Ed è in questa fase che inizia davvero l'ascesa dell'astro di Jean-François Bautte. Dapprima fonda la sua manifattura a Ginevra, mettendo insieme sotto lo stesso tetto, per la prima volta, un team complementare di artigiani orologiai, in grado di far progredire collettivamente la raffinata arte dell'orologeria. Dai suoi laboratori nella celeberrima rue du Rhône, dove tuttora sfavillano i grandi nomi dell'orologeria e della gioielleria, Bautte e i suoi compagni hanno dato vita a innovative creazioni di gioielleria e orologeria che riescono a meravigliare.


L'incanto della meccanica

Il talento di Jean-François si traduceva anche in creazioni di alta gioielleria e scatole musicali, ma la sua vera passione era racchiusa nel fascino meccanico dei "Watches of Shape", orologi che prendevano le forme di strumenti musicali in miniatura, di fiori e farfalle preziosi, o perfino di una pistola con erogatore di profumo al posto dei proiettili.

Ma forse, il momento più alto della sua carriera che verrà ricordato a imperitura memoria, finché esisteranno gli orologi da polso, è stata la fabbricazione dei primi orologi ultrasottili, trasformati da lui in qualcosa di speciale, per cui il nome di Girard-Perregaux verrà sempre ricordato nel corso della storia. Aver reso sottile la misurazione del tempo e aver ideato tante strepitose innovazioni e sfarzose mode hanno portato all'espansione del suo universo, con l'apertura di boutique a Parigi e Firenze, e la vendita delle creazioni fino in Turchia, India e Cina.


Ricchezza e regalità

Jean-François Bautte è così diventato uno degli orologiai più apprezzati del suo tempo, citato negli scritti di Dumas, Balzac e John Ruskin. Fra i suoi ammiratori ricchi e celebri figurava la regina Vittoria, Imperatrice d'India, che nei primi anni del suo regno ha visitato il laboratorio dell'orologiaio di Ginevra.

Jean-François muore nel 1837 ed è sepolto nel cimitero di Plainpalais di Ginevra. Nello stesso anno, suo figlio Jacques Bautte fonda Jean-François Bautte & Cie, l'azienda che, 115 anni dopo, viene acquistata da Constant Girard-Gallet, proprietario della Manifattura svizzera di orologi Girard-Perregaux. Jean-François Bautte sarà ricordato negli annali della storia, ma il suo lascito è più che mai presente, il lascito di un uomo che ha reso onore non soltanto a Girard-Perregaux, ma a tutta l'orologeria.


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Re: Jean-François Bautte, un orologio a ripetizione

Messaggio da doppiobariletto » lun mag 27, 2024 6:48 pm

molto bello!, elegante, la suoneria come azionarla molto particolare.
*anche se, lo faccio di mestiere ma sono un semplice discepolo ne professionista ne maestro ...un vero appassionato punto* :confusion-waiting:

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Re: Jean-François Bautte, un orologio a ripetizione

Messaggio da Calico » gio giu 06, 2024 8:27 pm

Cit. "all'età di 12 anni gli viene offerto un lavoro per imparare il mestiere di incisore, orologiaio, gioielliere e orafo. A soli 19 anni, il giovane ginevrino padroneggia già le sue competenze tanto da firmare la sua prima creazione.
Jean-François è solo agli inizi della sua ascesa."
Quando leggo queste cose mi interrogo seriamente sulla scuola oggi, sull'obbligo scolastico e le professionalità che dovrebbero essere formate, ma soprattutto sull'età media dei laureati nelle lauree classiche di indirizzo tecnico scientifico e sulla percentuale di successo lavorativo a livello internazionale degli stessi. Non ho risposte, ma le domande che mi pongo sono tante.

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