Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
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Re: Esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Modifico il titolo per ritrovarlo meglio e posto i risultati di pulitura, dei quali sono abbastanza soddisfatto. Tra spirali da tasca buone, meno buone, recuperabili e utili solo per virola e pitone, non credevo di riempire 266 posti!
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Re: Esperimento ispirato da Armando (fase 2)
DAC ha scritto: ↑gio mag 31, 2018 12:56 pmTrovato molto bene anche io. Non so se dopo sarebbe comunque il caso di usare una base per interrompere il processo, ma al semplice contatto, tutto sparito !Paolo Antolini ha scritto: ↑gio mag 31, 2018 8:32 amPersonalmente mi trovo bene con il togli ruggine per tessuti e funziona anche in tempi più rapidi
Confermo che l'uso del togli ruggine per abiti (acido cloridrico) funziona, da non trascurare comunque l'azione del limone. La cosa importante da fare è, una volta finito il trattamento, bloccare l'azione dell'acido utilizzando un prodotto basico (ammoniaca per esempio, o semplice bicarbonato di sodio) per poi sciacquare in acqua demineralizzata e poi esano .....
Questa è la mia esperienza
un sorriso non impoverisce chi lo dona ma arricchisce chi lo riceve (Anatole France) ..... vito
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Se posso vorrei suggerire un metodo per togliere la parte ossidata (ruggine) da una superficie in acciaio senza intaccare né corrodere la rimanente parte metallica.
Si utilizza acido cloridrico diluito, va benissimo l'acido muriatico commerciale con l'aggiunta di esametilentetraammina in percentuale di 1 g in 100 cc.
La polverina magica si trova in farmacia.
Dopo accurata sgrassatura,immersione e delicata pannellature sciacquare bene con acqua ed eventualmente in alcool o acetone
Si utilizza acido cloridrico diluito, va benissimo l'acido muriatico commerciale con l'aggiunta di esametilentetraammina in percentuale di 1 g in 100 cc.
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Ho incontrato poche spirali di orogi da tasca o poldk che potrei decisamente affermare fatte in acciaio. Altrimenti tutta ka fatica fatta sopra e i vonsigli del Maestro Armando Piana avrebberi avuto poco senso
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Aspetta, forse c'è un fraintendimento : quasi tutte le spirali sono fatte di acciaio,non inox ma sempre acciaio, che è una lega di ferro e principalmente carbonio. Questo materiale è soggetto a ossidazione o ruggine,da cui il post e i rimedi vari.
L'acciaio inox è un'altra cosa e non arrugginisce (inox = inossidabile) ma si rovina in altro modo (vedi post sui fondelli) e NON va assolutamente trattato con acido cloridrico.
Ci sono poi le spirali in silicio... ma questa è una storia completamente diversa.
PS: dopo il trattamento con acido in ogni caso il materiale non potrà mai più tornare lucido perché è stato intaccato dalla ruggine. A meno che si intervenga con la rimozione di un sottilissimo strato uniforme... ma questo si chiama lucidatura
L'acciaio inox è un'altra cosa e non arrugginisce (inox = inossidabile) ma si rovina in altro modo (vedi post sui fondelli) e NON va assolutamente trattato con acido cloridrico.
Ci sono poi le spirali in silicio... ma questa è una storia completamente diversa.
PS: dopo il trattamento con acido in ogni caso il materiale non potrà mai più tornare lucido perché è stato intaccato dalla ruggine. A meno che si intervenga con la rimozione di un sottilissimo strato uniforme... ma questo si chiama lucidatura
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Io sulle spirali "so di non sapere" e le cose che non so sono tantissime. Ho trovato tantissime denominazioni di tipi di materiali per le varie spirali di orologi da polso, ma pochissima documentazione. Una cosa però ai miei occhi era palese già da ragazzino: le spirali di alcuni tipi di movimento di origine orientale degli anni '70-'80 erano di un materiale sicuramente parente dell'alluminio, più che del ferro. Le spirali degli anni '40 svizzere, di alcuni marchi blasonati, invece, erano di un colore verde/blu ed arrugginiscono col pensiero, ma se si osservano con lente a 15X, sembrano fatte di un tessuto: come se per tutta la lunghezza della fettuccia fossero come intessute con un microfilamento che le avvolge per tutta la loro lunghezza, come un broccato. Non ho mai trovato dettagli significativi sulle lavorazioni industriali dei vari tipi di spirali, anche perché fino a pochi anni fa non ho mai neppure tentato di reperire documentazione, come invece molti di voi hanno; sarebbe interessantissimo, ma forse si tratta di segreti industriali, quindi difficilmente rinvenibili. Sono fiducioso che il forum potrà fare luce su molti di questi aspetti.
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Non ho capito un gran che, ma le oscillazioni cambiano?
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Valeriano Valeri ha scritto: ↑mer ott 02, 2019 7:44 pmNon ho capito un gran che, ma le oscillazioni cambiano?
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Non penserai mica che le abbia utilizzate su orologi moderni??? Questi esperimenti erano giusto per recuperare spirali di meccanismi antichi ed economici: ricambi ormai introvabili e per i quali è sufficiente che il meccanismo marci nell'ambito dei dieci minuti al giorno! Giusto per non gettare nella scatola dei ricambi qualcosa cui manca soltanto una spirale
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Certamente sempre orologi vecchi, cercavo una conferma sul fatto che di solito ritarda e bisogna accorciarla.
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Se hai un bilanciere antico che va lento, anche col registro al minimo, la spirale va accorciata e la virola ruotata sull'asse, aiutandosi con punta cacciavite 0,50 affinché l'ellipse torni in battuta con lo scappamento. Se accelera, invece, bisogna vedere: poiché se l'oscillazione del volantino è troppo stretta, la spirale potrebbe non essere troppo corta, ma troppo dura. In ogni caso servono lunghe osservazioni con adeguati ingrandimenti e nelle diverse posizioni: è un errore aggiustare il tempo se cambiando posizione si ferma. Prima bisogna controllare che marci in ogni sua posizione, poi passeremo a valutare il tempo nelle varie posizioni. Metti che a quadrante in su, acceleri: potrebbe essere che una spira tocchi sul ponte superiore del bilanciere
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Ai perfettamente ragione, sono cose che ho sempre fatto perché la maggior parte di orologi che ho fatto sono sempre stati da mercatino, ci ho fatto le ossa, orologi con spirali manomesso o senza spirali per non parlare di altro. Io intendevo di spirali di orologi vecchi che andavano solo ripuliti ma con la spirale arruginita una volta pulita ritardano. La spirale o si affievolisce o sbaglio io.
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Valeriano Valeri ha scritto: ↑ven ott 04, 2019 8:06 pmAi perfettamente ragione, sono cose che ho sempre fatto perché la maggior parte di orologi che ho fatto sono sempre stati da mercatino, ci ho fatto le ossa, orologi con spirali manomesseo o senza spirali per non parlare di altro. Io intendevo di spirali di orologi vecchi che andavano solo ripuliti ma con la spirale arruginita una volta pulita ritardano. La spirale o si affievolisce o sbaglio io.Valeriano Valeri ha scritto: ↑ven ott 04, 2019 8:06 pmAi perfettamente ragione, sono cose che ho sempre fatto perché la maggior parte di orologi che ho fatto sono sempre stati da mercatino, ci ho fatto le ossa, orologi con spirali manomesso o senza spirali per non parlare di altro. Io intendevo di spirali di orologi vecchi che andavano solo ripuliti ma con la spirale arruginita una volta pulita ritardano. La spirale o si affievolisce o sbaglio io.
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
E' probabile che si perda un pochino in robustezza e credo che non sia facilmente quantificabile, ma in effetti se dovessi scommettere, credo scommetterei su un affievolimento anche se credo sarebbe minimo.
Ad maiora
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Re: Spirali tasca: esperimento ispirato da Armando (fase 2)
Avete ragione! Infatti bisogna sempre valutare se è il caso di utilizzare trattamenti aggressivi o se non sua il caso di sostituire. Io le ho usate solamente in due casi: ravanando nella scatola dei rottami da tasca, ereditati tramite mio padre da mio zio che dipartí a Cecina nel 1974; ne ho trovati due che valeva la pena sistemare e i bilancieri erano con le spirali strappate ma l'asse integro. Quindi mi sono divertito a riassemblarli e regolarli, nei limiti delle possibilità di un lavoro da svolgere nell'ambito di mezza goornata. Gli esperimenti da testardo li ho fatti quando subentrai in negozio nel 1992, ma non andarono a buon fine, nonostante ci avessi perso giorni e giorni: a quei tempi avevo esperienza solo sui quarzi, prevalentemente svizzeri.