Perseo?
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Perseo?
Ci sono due inserzioni su ebay che mostrano questi orologi:
- - - - -
come vedete l'unica differenza è il pendente.
Che qualcuno sappia è una serie nota da falsi?
Perché se così non fosse...
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come vedete l'unica differenza è il pendente.
Che qualcuno sappia è una serie nota da falsi?
Perché se così non fosse...
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Perseo?
Se sono falsi non lo so...
Perseo montava Cortebert, quindi non mi sorprende che alla fine abbia montato Molnija russi
che sono praticamente uguali...
Perseo montava Cortebert, quindi non mi sorprende che alla fine abbia montato Molnija russi
che sono praticamente uguali...
Paolo
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Re: Perseo?
Direi che sono autentici perché continuo a trovarne, qualcuno col movimento dorato con scritto solo 3602 (manca SU).
Ora sarebbe interessante scoprire la cronologia delle scelte della Perseo che, sinceramente, non so se sia in mano a italiani oggi.
Ora sarebbe interessante scoprire la cronologia delle scelte della Perseo che, sinceramente, non so se sia in mano a italiani oggi.
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Perseo?
Si, sarebbe interessante sapere la cronologia delle scelte Perseo...
Ma la cosa non mi sorprende per nulla...
La russia e' stato per tanti anni il 2°produttore al mondo e oltre la propria produzione ha
invaso il mondo di movimenti nudi...
Credo ne vendesse qualcosa come 20 milioni all'anno...
Infatti non e' difficile trovare orologi con marchi secondari e movimento russo in tanti parti del mondo.
Ma la cosa non mi sorprende per nulla...
La russia e' stato per tanti anni il 2°produttore al mondo e oltre la propria produzione ha
invaso il mondo di movimenti nudi...
Credo ne vendesse qualcosa come 20 milioni all'anno...
Infatti non e' difficile trovare orologi con marchi secondari e movimento russo in tanti parti del mondo.
Paolo
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Re: Perseo?
Spero che Perseo 66, che è un esperto della Marca, ci tolga i dubbi
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Re: Perseo?
Mandate una mail con foto sul sito del dr. Fernus e vedrete che vi risponderà. Ha tutto l'archivio ben ordinato.
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Re: Perseo?
Ma qual'è il dubbio? Sono movimenti Molnjia relativamente recenti incassati per farli passare per Perseo.
Walter
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Re: Perseo?
Recenti quanto?
Comunque uno che acquista un Perseo dovrebbe conoscerlo un po'...
A meno che il movimento Molnija non pensino che sia di serie, un po' come
le nostre ipotesi...
Ce lo vedi e pensi sia normale...
Paolo
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Re: Perseo?
Non ho più dubbi infatti.
Ho cercato un po' di notizie e scopro che oggi montano
Eta, Unitas, Seiko, Miyota, meccanici e quarzo.
Quindi nulla da stupirsi che sia stato utilizzato anche il Molnia,
credo dopo il passaggio della proprietà alla famiglia Fernus negli anni 90 del secolo scorso.
Ho cercato un po' di notizie e scopro che oggi montano
Eta, Unitas, Seiko, Miyota, meccanici e quarzo.
Quindi nulla da stupirsi che sia stato utilizzato anche il Molnia,
credo dopo il passaggio della proprietà alla famiglia Fernus negli anni 90 del secolo scorso.
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Perseo?
E' la dimostrazione che oggi conta solo il nome sul quadrante...
Di quello che c'e' dentro non interessa a nessuno...
E' un'altro mattoncino alla fine dell'orologeria come la intendiamo noi...
Di quello che c'e' dentro non interessa a nessuno...
E' un'altro mattoncino alla fine dell'orologeria come la intendiamo noi...
Paolo
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Re: Perseo?
Riguardo la Perseo mi son fatto un'idea tutta mia.
La storia, a grandi linee, dovrebbe essere questa.
Nel 1923 Alfredo Degli Esposti, scafatissimo affarista bolognese già importatore per l'Italia della Cortèbert,
intuendo l'opportunità che si presentava con l'avvento di Mussolini e il suo programma autarchico,
acquistò la Perseo, fino ad allora praticamente sconosciuta, puntando sul nome mitologico e "italiano".
La produzione fu però affidata alla svizzera Cortèbert, aggirando così il "veto" riguardante i prodotti esteri.
Credo infatti che sino alla fine della seconda Guerra Mondiale il marchio Cortèbert non comparisse nemmeno sul movimento,
come si vede in questo esemplare, dichiarato risalente al 1930 (è un orologio "civile"):
- - - - - -
il calibro è indubbiamente Cortèbert, direi della serie 4xx, e il quadrante non riporta "swiss made" coerentemente
con la politica dell'epoca.
La fortuna del marchio venne nel 1927 con l'inizio della fornitura alle Ferrovie Italiane, non ancora in esclusiva ma
"l'italianità" del nome tagliò presto fuori i numerosi concorrenti esteri.
Nei primi anni del 1950 il Degli Esposti, ufficialmente perché chiamato alla presidenza dell'Associazione degli
Orologiai Italiani, ma a mio parere per la stessa lungimiranza "commerciale" che glielo aveva fatto comprare,
cede il marchio alla Cortèbert che gli affianca la data 1790: ma è Cortèbert a esser nata in quell'anno, non Perseo.
A supporto della mia tesi sulla vendita agli svizzeri, a metà degli anni 1950 ricomparvero nella fornitura alle
Ferrovie Lorenz, Pryngeps, Lanco, Universal Geneve e altri ancora.
Negli anni 1990 il marchio passa in mano alla famiglia Fernus che trasferisce sede operativa e amministrativa a Bologna.
Ora, se non ho scritto fesserie, a leggerla così mi pare più la storia di una grossa e ben riuscita manovra di mercato
piuttosto che l'epopea di un marchio leggendario, senza nulla togliere alla bontà di quanto prodotto fino a un certo punto.
Quale punto sceglietelo voi
La storia, a grandi linee, dovrebbe essere questa.
Nel 1923 Alfredo Degli Esposti, scafatissimo affarista bolognese già importatore per l'Italia della Cortèbert,
intuendo l'opportunità che si presentava con l'avvento di Mussolini e il suo programma autarchico,
acquistò la Perseo, fino ad allora praticamente sconosciuta, puntando sul nome mitologico e "italiano".
La produzione fu però affidata alla svizzera Cortèbert, aggirando così il "veto" riguardante i prodotti esteri.
Credo infatti che sino alla fine della seconda Guerra Mondiale il marchio Cortèbert non comparisse nemmeno sul movimento,
come si vede in questo esemplare, dichiarato risalente al 1930 (è un orologio "civile"):
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il calibro è indubbiamente Cortèbert, direi della serie 4xx, e il quadrante non riporta "swiss made" coerentemente
con la politica dell'epoca.
La fortuna del marchio venne nel 1927 con l'inizio della fornitura alle Ferrovie Italiane, non ancora in esclusiva ma
"l'italianità" del nome tagliò presto fuori i numerosi concorrenti esteri.
Nei primi anni del 1950 il Degli Esposti, ufficialmente perché chiamato alla presidenza dell'Associazione degli
Orologiai Italiani, ma a mio parere per la stessa lungimiranza "commerciale" che glielo aveva fatto comprare,
cede il marchio alla Cortèbert che gli affianca la data 1790: ma è Cortèbert a esser nata in quell'anno, non Perseo.
A supporto della mia tesi sulla vendita agli svizzeri, a metà degli anni 1950 ricomparvero nella fornitura alle
Ferrovie Lorenz, Pryngeps, Lanco, Universal Geneve e altri ancora.
Negli anni 1990 il marchio passa in mano alla famiglia Fernus che trasferisce sede operativa e amministrativa a Bologna.
Ora, se non ho scritto fesserie, a leggerla così mi pare più la storia di una grossa e ben riuscita manovra di mercato
piuttosto che l'epopea di un marchio leggendario, senza nulla togliere alla bontà di quanto prodotto fino a un certo punto.
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Re: Perseo?
La storia di tanti marchi sono manovre di mercato o di pubblicita' ben riuscite...
Paolo
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Re: Perseo?
Scusi signor Mod, potrebbe cortesemente, compatibilmente coi suoi impegni, creare un post ad hoc oppure integrarne uno esistente, per arricchire la collezione dei thred storici e renderne più semplice la consultazione in futuro? Graziears57 ha scritto: ↑mar set 08, 2020 10:11 pmRiguardo la Perseo mi son fatto un'idea tutta mia.
La storia, a grandi linee, dovrebbe essere questa.
Nel 1923 Alfredo Degli Esposti, scafatissimo affarista bolognese già importatore per l'Italia della Cortèbert,
intuendo l'opportunità che si presentava con l'avvento di Mussolini e il suo programma autarchico,
acquistò la Perseo, fino ad allora praticamente sconosciuta, puntando sul nome mitologico e "italiano".
La produzione fu però affidata alla svizzera Cortèbert, aggirando così il "veto" riguardante i prodotti esteri.
Credo infatti che sino alla fine della seconda Guerra Mondiale il marchio Cortèbert non comparisse nemmeno sul movimento,
come si vede in questo esemplare, dichiarato risalente al 1930 (è un orologio "civile"):
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il calibro è indubbiamente Cortèbert, direi della serie 4xx, e il quadrante non riporta "swiss made" coerentemente
con la politica dell'epoca.
La fortuna del marchio venne nel 1927 con l'inizio della fornitura alle Ferrovie Italiane, non ancora in esclusiva ma
"l'italianità" del nome tagliò presto fuori i numerosi concorrenti esteri.
Nei primi anni del 1950 il Degli Esposti, ufficialmente perché chiamato alla presidenza dell'Associazione degli
Orologiai Italiani, ma a mio parere per la stessa lungimiranza "commerciale" che glielo aveva fatto comprare,
cede il marchio alla Cortèbert che gli affianca la data 1790: ma è Cortèbert a esser nata in quell'anno, non Perseo.
A supporto della mia tesi sulla vendita agli svizzeri, a metà degli anni 1950 ricomparvero nella fornitura alle
Ferrovie Lorenz, Pryngeps, Lanco, Universal Geneve e altri ancora.
Negli anni 1990 il marchio passa in mano alla famiglia Fernus che trasferisce sede operativa e amministrativa a Bologna.
Ora, se non ho scritto fesserie, a leggerla così mi pare più la storia di una grossa e ben riuscita manovra di mercato
piuttosto che l'epopea di un marchio leggendario, senza nulla togliere alla bontà di quanto prodotto fino a un certo punto.
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Re: Perseo?
Esimio Sig. Prof.,
dove gradisce che lo piazzi?
dove gradisce che lo piazzi?
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Re: Perseo?
Interessantissimo! Condivido l'idea di Stefano Calico. In storia e orologi sarebbe perfetto. Grazie Mario