L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
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L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
Nei tempi artefici di smisurato livello hanno contribuito al grado di perfezionamento degli orologi: precisione, affascinanti complicazioni, sofisticate lavorazioni tecniche ed estetiche, non hanno mai smesso di stupire e meravigliare gli appassionati.
Purtroppo, o in questo caso dovremmo dire grazie, anche alla fine del 700, nonostante che la rivoluzione industriale tendesse a razionalizzare le produzioni da cui il diminuire dei costi, possedere un orologio restava ancora un lusso riservato alle classi più abbienti.
In effetti fu così fino a quando nella seconda metà del XIX sec. Georges-Frèdèric Roskopf (1813 – 1889) riuscì a realizzare, nonostante le non poche avversità, un OROLOGIO PROLETARIO: robusto, molto affidabile, ma soprattutto di stravolgente semplicità e sufficientemente preciso, ad un costo da consentirne il possesso anche ai meno abbienti.
Detto questo, evitando le varie enunciazioni tecniche e storiche, che ormai tutti ben conosciamo, alla luce delle mie esperienze relative all’orologeria antica ci tengo a ribadire (valore economico a parte) il non indifferente fascino e l’elevata forza empatica che gli OROLOGI ROSKOPF, originali o derivati, mantengono ed emanano, grazie ad un progetto iniziale consistente nella realizzazione di un particolare movimento composto di circa 1/3 dei componenti convenzionalmente necessari per un segnatempo da tasca, quindi, ricco di geniali semplificazioni, inclusa l’applicazione della CARICA a CORONA che, nonostante la precedente invenzione del 1842 dovuta Adrien Philippe, non era entrata nell’ uso a favore della tradizionale e preferita dai più: CARICA a CHIAVETTA.
Si racconta che certi colleghi, produttori di raffinati e costosi orologi, prendessero in giro Roskopf e il suo orologio, ma rispondendo loro Egli disse: << Cari colleghi, il mio orologio, anche con una ruota in meno, marcerà con la stessa precisione dei vostri, costerà quattro volte meno e farà la mia fortuna! >>.
Per rendere omaggio agli orologi Roskopf e derivati, presento ai colleghi di AISOR una modesta vetrina.
Purtroppo, o in questo caso dovremmo dire grazie, anche alla fine del 700, nonostante che la rivoluzione industriale tendesse a razionalizzare le produzioni da cui il diminuire dei costi, possedere un orologio restava ancora un lusso riservato alle classi più abbienti.
In effetti fu così fino a quando nella seconda metà del XIX sec. Georges-Frèdèric Roskopf (1813 – 1889) riuscì a realizzare, nonostante le non poche avversità, un OROLOGIO PROLETARIO: robusto, molto affidabile, ma soprattutto di stravolgente semplicità e sufficientemente preciso, ad un costo da consentirne il possesso anche ai meno abbienti.
Detto questo, evitando le varie enunciazioni tecniche e storiche, che ormai tutti ben conosciamo, alla luce delle mie esperienze relative all’orologeria antica ci tengo a ribadire (valore economico a parte) il non indifferente fascino e l’elevata forza empatica che gli OROLOGI ROSKOPF, originali o derivati, mantengono ed emanano, grazie ad un progetto iniziale consistente nella realizzazione di un particolare movimento composto di circa 1/3 dei componenti convenzionalmente necessari per un segnatempo da tasca, quindi, ricco di geniali semplificazioni, inclusa l’applicazione della CARICA a CORONA che, nonostante la precedente invenzione del 1842 dovuta Adrien Philippe, non era entrata nell’ uso a favore della tradizionale e preferita dai più: CARICA a CHIAVETTA.
Si racconta che certi colleghi, produttori di raffinati e costosi orologi, prendessero in giro Roskopf e il suo orologio, ma rispondendo loro Egli disse: << Cari colleghi, il mio orologio, anche con una ruota in meno, marcerà con la stessa precisione dei vostri, costerà quattro volte meno e farà la mia fortuna! >>.
Per rendere omaggio agli orologi Roskopf e derivati, presento ai colleghi di AISOR una modesta vetrina.
- Allegati
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- Nonostante le condizioni, con l’aiuto di qualche elemento disponibile da adattare (asse del bilanciere, spirale, ruota di scappamento, ancorino, quadrante …..etc…..) , come visibile sotto, il presente Roskopf Patent – Wille Freres – ha ripreso il regolare funzionamento.
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- Dopo la scomparsa di Georges-Frèdèric Roskopf numerose aziende ne rivendicavano la successione ma la Wille Freres fu la sola ad avere il marchio, che già utilizzava anche prima della morte di Roskopf. Vista del movimento restaurato (senza troppo abusare di spazzolature e/o lucidature a specchio) nella sua cassa anch’essa ripulita e restaurata.
- 3.jpg (95.1 KiB) Visto 1897 volte
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- Il quadrante non è l’originale, come anche il vetro, l’albero e la corona di carica, che in questo caso, come nelle prime versioni Roskopf, gira solo nel senso della carica e la messa all’ora effettuabile direttamente agendo sulla lancetta del minuti.
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- Roskopf – Cronometro Verdad 1a – inizi XX sec. – Amida SA – Svizzera. Valida dimostrazione che il sistema Roskopf attrae e ben si presta anche a lavorazioni decorative.
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- Una Versione Roskopf Wille Frères più recente. Nonostante l’opinione contraria di molti, la fattura degli orologi Roskopf non’ è da considerarsi proprio scadente.
- 9.jpg (170.55 KiB) Visto 1897 volte
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- Come possiamo notare sul quadrante è presente il marchio Roskopf con la stella e l’iscrizione Wille Frères, in questo caso il gioco di carica è completo, la corona ruota nel verso della carica ma è anche possibile la ripresa all’indietro, è presente il bottone per la messa all’ora.
- 10.jpg (168.44 KiB) Visto 1897 volte
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- Roskopf prodotto per le Ferrovie dalla B.P. (Borletti & Pezzi - Milano).
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- Sul quadrante sono presenti il marchio B.P. e la ruota alata simbolo delle Ferrovie.
- 12.jpg (133.51 KiB) Visto 1897 volte
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- Orologio prodotto da Cortebert – maison svizzera fondata da Abraham-Louis Juillard. Il marchio fu registrato nel 1855. Sul movimento, tipo Roskopf, è impresso il marchio “CORTEBERT SUPERIEURE”.
- 13.jpg (155.61 KiB) Visto 1897 volte
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- Brevetto 18282 – movimento con suoneria ore e quarti – elaborato su base Roskopf.
Costruito da: Stolz Frères (ANGELUS S.A.) - 15.jpg (127.8 KiB) Visto 1897 volte
- Brevetto 18282 – movimento con suoneria ore e quarti – elaborato su base Roskopf.
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Grazie veramente interessante. Risponde anche ad alcuni dubbi avanzati in una vecchia discussione avvenuta diversi anni fa su altri lidi. Grazie davvero.
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Buona sera e grazie Calico, sono contento del tuo apprezzamento!
- VinSer
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Buonasera,
una bellissima carrellata di Roskopf. Complimenti!
Un paio di precisazioni sulla parte storica:
una bellissima carrellata di Roskopf. Complimenti!
Un paio di precisazioni sulla parte storica:
- nel gennaio del 1874 George-Fredric Roskopf ha ceduto l'attività e l'uso del marchio a due società: Wille Freres e Ch. Leon Schmid.
- l’11 giugno 1884 muore Charles-Léon Schmid. La sua vedova Anna-Barbara Buenker eredita l’azienda il cui nome diviene “Vve Ch.-Léon Schmid & Cie”;
- nel 1905 Vve Ch.-Léon Schmid & Cie compra Wille Fréres rimanendo così l'unico produttore di orologi Roskopf Patent, cioè l'unico erede di George-Frédéric Roskopf;
- Vve Ch.-Léon Schmid & Cie mantiene i marchi Wille Freres: per esempio l'orologio di figura 5 è prodotto da Vve Ch.-Léon Schmid & Cie; questo è confermato dal numero di brevetto sul coprirocchetto: il brevetto CH30353 è infatti stato depositato da Vve Ch.-Léon Schmid & Cie, vedi qui
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Grazie ad entrambi!
- ars57
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Per completezza d'informazione ecco l'immagine del primo movimento realizzato da Roskopf
(foto dal web)
(foto dal web)
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Buongiorno, ringrazio per i commenti e le precisazioni storiche!
- Giacomo
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Meraviglioso articolo, ben commentato e argomentato. Una vera chicca per gli appassionati e studiosi.
- ciclista
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Bell' articolo e ben domentato, grazie
- paesi
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Un articolo che meriterebbe essere messo in evidenza.
Potrebbe essere interessante arricchirlo inserendo maggiori informazioni sia storiche che tecniche. Un plauso.
Potrebbe essere interessante arricchirlo inserendo maggiori informazioni sia storiche che tecniche. Un plauso.
Ciao Mario.
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
Per caso ho trovato questo nelle mie cianfrusaglie, è scritto Populus sul quadrante, orologio popolare?
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- IMG_20211111_182031.jpg (110.21 KiB) Visto 1812 volte
E bello fare quello che più ci piace.
- paesi
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO
L'orologio Populus da Lei mostrato è di fattura molto basica ed economica. Di uso popolare sicuramente.
Ciao Mario.
- Giacomo
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
Dopo tanto tempo, entra a far parte della collezione un proletario in condizioni eccezionali, una prima serie
- VinSer
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
Molto bello. Complimenti!
Poi la domanda carogna : prima prima serie o prima seconda serie????
I primi proletari erano a disco singolo, cioè solo con il disco d'impulso; un anno e qualcosa più tardi Roskopf introdusse anche il disco di sicurezza.
Poi, sicuramente mi sbaglio, ma il cricco non mi sembra originale: confronta con la foto postata da ars57 nel 2021.
Ciao
Poi la domanda carogna : prima prima serie o prima seconda serie????
I primi proletari erano a disco singolo, cioè solo con il disco d'impulso; un anno e qualcosa più tardi Roskopf introdusse anche il disco di sicurezza.
Poi, sicuramente mi sbaglio, ma il cricco non mi sembra originale: confronta con la foto postata da ars57 nel 2021.
Ciao
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
Il meccanismo è da mal di fegato, ma tant'è
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La rochet di ottonequanto durava!? da Natale a Santo Stefano? sicuramente erano orologi di fattura scadente, d'altronde erano fatti per il popolo, quando mai c'è stata roba buona per il popolo? mai!!
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
La rochet di ottonequanto durava!? da Natale a Santo Stefano? sicuramente erano orologi di fattura scadente, d'altronde erano fatti per il popolo, quando mai c'è stata roba buona per il popolo? mai!!
Il mio sogno era quello di fare l'orologiaio, mezzo già lo sono, intanto continuo a sognare.
- ars57
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
A parte il fatto che se l'esemplare mostrato da Giacomo è arrivato fino a oggi in queste condizioni tanto pippa non può essere,
dimenticate quando, come e perché è stato realizzato,
senza contare il fatto che quasi sùbito è stato modificato e migliorato come si vede nei primi in alto, non a caso questo è estremamente raro da trovare.
dimenticate quando, come e perché è stato realizzato,
senza contare il fatto che quasi sùbito è stato modificato e migliorato come si vede nei primi in alto, non a caso questo è estremamente raro da trovare.
mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: L’OROLOGIO PROLETARIO - Roskopf proletario
Molla del chicco rifatta al 100%, sono indeciso se lasciarla così o ricostruirla. Sicuramente ne cercherò una originale.
Anche lui entrerà al MOA a fare compagnia agli altri modelli Roskopf
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