Leggendo il post creato dal nostro amministratore <<Le macchine dei oignons, che meraviglia>> all'indirizzo viewtopic.php?f=2&p=9&t=7179&p=71293 mi sono soffermato ad osservare questo meccanismo
non essendo un orologiaio, quali secondo voi, esperti e appassionati, possono essere le parti più difficili da realizzare in questo secolo e nel secolo in cui sono stati costruiti questa tipologia di orologi?
La difficilità nella costruzione dei componenti negli orologi a oignons
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Re: La difficilità nella costruzione dei componenti negli orologi a oignons
La disamina della questione appare quantomai complicata. Una volta lessi da valenti professionisti (qualcuno purtroppo compianto) che molte delle lavorazioni di costruzione di pezzi fatte tra '800 e inizio '900 era possibile farle soltano a mano, mentre solo dalla metà del '900 è stato possibile costruire certe parti avvalendosi di macchine a controllo numerico, quindi facilmente ed esattamente ripetibili, cosa essenziale per agevolare il lavoro del forniturista. Certo è che ogni singola parte doveva seguire un iter ben preciso di costruzione e, per apprezzare questa magia della costanza dell'orologiaio costruttore, sono ben rappresentative le incisioni e le foto delle grandi fabbrice di orologeria postate a più riprese da Giacomo e altri, dove si vedono centinaia di banchi da lavoro tutti uguali, molto probabilmente attrezzati con dime da seguire per avere costanza e compatibilità nella costruzione dei pezzi e relativo assemblaggio. Giacomo ha pubblicato, tra gli altri, un thread dove si mostra in quale modo è possibile riparare il gancio di attacco di una catena di trasmissione del conoide; da quella lettura si capisce quale sia la difficoltà costruttiva dell'intera catena. Ma la realizzazione dei pignoni sugli assi in acciaio, con la dentatura di incastro per le ruote in ottone, non sono di minore fifficoltà. E il thread dell'artigiano che fora i rubini servendosi di tour a pivotter, archetto e pochi altri accessori, oltre punte a lancia autocostruite e diamantina, o polvere di alluminio? Credo che per rispondere adeguatamente alla domanda iniziale non basterebbe una lettura approfondita del forum, per come si svilupperà anche in seguito, se Giacomo vorrà deliziarci con altre digressioni su singole lavorazioni.
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Re: La difficilità nella costruzione dei componenti negli orologi a oignons
Il forum nella sua totalità affronta temi ostici che vengono trattati con estrema chiarezza e semplicità, rendono la lettura semplice, fluida e molto piacevole; mi sovviene Paltrinieri con le sue perle sulla gnomonica, ars57 nell'affrontare temi tecnici e Calico con l'affascinante disinvoltura nei suoi elaborati e molti altri utenti. Spero che Giacomo e altri proseguino questa discussione.
Ciao Mario.
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Re: La difficilità nella costruzione dei componenti negli orologi a oignons
Grazie per questo interessante thread. È difficile in sintesi affermare quale componente fosse il più difficile da realizzare, ricordiamoci che non esisteva il cnc! Ogni organo aveva le sue complessità, dal laminare correttamente la molla della spirale, alla ruota verga, al conoide. Ogni componente doveva essere costruito con molta attenzione e abilità.
Ho visto ruote a verga di orologi ad anello con pivot da 6 centesimi e mi chiedo ancora oggi come abbiano fatto a realizzarli nella prima metà del XVIII secolo!
Ho visto ruote a verga di orologi ad anello con pivot da 6 centesimi e mi chiedo ancora oggi come abbiano fatto a realizzarli nella prima metà del XVIII secolo!
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Re: La difficilità nella costruzione dei componenti negli orologi a oignons
Le operazioni più delicate venivano affidate alle mani dei fanciulli che iniziavano a bottega fin da giovanissimi e erano molto pagati. Oggigiorno si parlerebbe di sfruttamento di manodopera minorile, all'epoca era la prassi.
Ciao Mario.
- Giacomo
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Re: La difficilità nella costruzione dei componenti negli orologi a oignons
Esattamente paesi, avevo letto in un libro d'epoca la difficoltà nel trovare manodopera specializzata soprattutto nella costruzione delle catene, e si faceva espressamente riferimento alle mano dei bambini o giovani donne che all'epoca erano meno pagate degli uomini.