Asse bilanciere scomponibile
A cura di: Paolo Antolini
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Asse bilanciere scomponibile
Molti anni fa un mio amico infermiere grande appassionato di orologi da taschino antichi comprò da una televendita per 600 mila lire un bell'orologio Inglese in argento con carica a chiavetta, quando me lo portó a farmelo vedere era talmente bello e immacolato che non ebbi neanche il coraggio di aprirlo per visionare il movimento, ricordo che lo misi all'orecchio ed aveva una gran battuta, gli dissi; Giacinto che bell'orologio hai comprato, complimenti.
Ma dopo tre/quattro giorni mi chiama e fa; Gino l'orologio si è fermato di botto, ed io; hai preso qualche colpo o ti è andato a terra? E Lui.....ma che dici!? L'avevo appena caricato e dopo un po si è fermato, non ti preoccupare gli dico, domani vieni e vediamo cosa è successo, credo sarà una fesseria.
Viene tutto ansioso ed agitato (e si perché 600 mila lire circa trent'anni fa erano soldi) stai calmo gli dico, lo apro e cerco di capire cosa fosse successo, ma con il ponte montato non vedevo gran ché e dato che il volantino si muoveva gli dissi; menomale che non si è rotto l'asse, ma poi smontando il ponte e tirando via il bilanciere mi accorsi dello scempio, si era staccata la spirale perché era stata attaccata con colla rapida.
Gli rifeci la virola e l'asse del bilanciere con il tornio di allora autocostruito con trapano AEG e materiale vario (ne ho torniti di assi e perni con quel trapano) vi ho raccontato questa storia perché oggi rovistando per trovare una vite ho ritrovato l'oggetto del crimine, chi lo fece quel lavoro si sbrigó prima(forse) perché torní le misure principali in ottone e poi calzó un asse in acciaio, torní i due pivot, incolló la spirale e ne regoló l'altezza, che genio!!
Dall'accaduto il caro Giacinto non compró mai più un orologio da una televendita!!
Ma dopo tre/quattro giorni mi chiama e fa; Gino l'orologio si è fermato di botto, ed io; hai preso qualche colpo o ti è andato a terra? E Lui.....ma che dici!? L'avevo appena caricato e dopo un po si è fermato, non ti preoccupare gli dico, domani vieni e vediamo cosa è successo, credo sarà una fesseria.
Viene tutto ansioso ed agitato (e si perché 600 mila lire circa trent'anni fa erano soldi) stai calmo gli dico, lo apro e cerco di capire cosa fosse successo, ma con il ponte montato non vedevo gran ché e dato che il volantino si muoveva gli dissi; menomale che non si è rotto l'asse, ma poi smontando il ponte e tirando via il bilanciere mi accorsi dello scempio, si era staccata la spirale perché era stata attaccata con colla rapida.
Gli rifeci la virola e l'asse del bilanciere con il tornio di allora autocostruito con trapano AEG e materiale vario (ne ho torniti di assi e perni con quel trapano) vi ho raccontato questa storia perché oggi rovistando per trovare una vite ho ritrovato l'oggetto del crimine, chi lo fece quel lavoro si sbrigó prima(forse) perché torní le misure principali in ottone e poi calzó un asse in acciaio, torní i due pivot, incolló la spirale e ne regoló l'altezza, che genio!!
Dall'accaduto il caro Giacinto non compró mai più un orologio da una televendita!!
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Ultima modifica di Oramundo il dom ott 18, 2020 7:38 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Le mitiche televendite degli anni '90, un bidone lo presi anch' io. Devo farne un topic.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Non ci voleva molto a prendere una sola, oggi la gente ha aperto gli occhi e ne capisce molto di più, ma trent'anni fa avevano la nebbia su gli occhi, erano solo presi dall'oggetto bello, ma il bidone era un fiore all'occhiello............a quei tempi.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Credo fosse un lavoro del periodo della guerra, forse addirittura della prima, perché ne ho visti tantissimi. Spesso i pivot li tornivano a mano con l'archetto e il piccolo tornietto a mano. Ti immagini a rifare anche le sedi della virola? Allora, credo venissero venduti nelle forniture, c'erano questi cannucci in ottone di tutte le misure, nelle quali infilavi sia i mezzi assi che i tamponi dei cilindri, anche quelli rinvenibili in varie misure nelle forniture antiche. Se invece della colla rapida avessero usato, com'era allora la regola, la gommalacca, magari avrebbe avuto bisogno di restauro solo dopo qualche anno. La peculiarità di questi interventi è che come ci metti mano anche per una sciocchezza, ti si rovina tutto e devi rifare il lavoro da capo.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Giuro che è stata la prima ed ultima volta che ho visto un lavoro di rappezzatura simile, non che non abbia visto altri scempi, ma di questo tipo mai.Calico ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 9:02 amCredo fosse un lavoro del periodo della guerra, forse addirittura della prima, perché ne ho visti tantissimi. Spesso i pivot li tornivano a mano con l'archetto e il piccolo tornietto a mano. Ti immagini a rifare anche le sedi della virola? Allora, credo venissero venduti nelle forniture, c'erano questi cannucci in ottone di tutte le misure, nelle quali infilavi sia i mezzi assi che i tamponi dei cilindri, anche quelli rinvenibili in varie misure nelle forniture antiche. Se invece della colla rapida avessero usato, com'era allora la regola, la gommalacca, magari avrebbe avuto bisogno di restauro solo dopo qualche anno. La peculiarità di questi interventi è che come ci metti mano anche per una sciocchezza, ti si rovina tutto e devi rifare il lavoro da capo.
Non ti sei sbagliato, adesso ricordo che l'asse era in due pezzi, aaaaaaahhhhhh forse per adattarsi meglio alle regolazioni delle altezze.
Io da hobbista prima di avere il tornio facevo gli assi dei tasca, riporti, tamponi dei cilindri, e solo con l'ausilio di un buon trapano con regolazione della velocità ed un po di fantasia, i bulini erano ricavati da vecchie lime, mi divertivo più allora che oggi che posseggo un bel tornietto.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Rifare una virola non è affare semplice mi complimento davvero con te.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Dubito che a cavallo tra le due guerre, quando lavorava mio nonno, esistessero trapani elettrici che non fossero derivati da torni da 6 millimetri in su. La Black&Decker aveva ancora da nascere.Oramundo ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 10:50 amGiuro che è stata la prima ed ultima volta che ho visto un lavoro di rappezzatura simile, non che non abbia visto altri scempi, ma di questo tipo mai.Calico ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 9:02 amCredo fosse un lavoro del periodo della guerra, forse addirittura della prima, perché ne ho visti tantissimi. Spesso i pivot li tornivano a mano con l'archetto e il piccolo tornietto a mano. Ti immagini a rifare anche le sedi della virola? Allora, credo venissero venduti nelle forniture, c'erano questi cannucci in ottone di tutte le misure, nelle quali infilavi sia i mezzi assi che i tamponi dei cilindri, anche quelli rinvenibili in varie misure nelle forniture antiche. Se invece della colla rapida avessero usato, com'era allora la regola, la gommalacca, magari avrebbe avuto bisogno di restauro solo dopo qualche anno. La peculiarità di questi interventi è che come ci metti mano anche per una sciocchezza, ti si rovina tutto e devi rifare il lavoro da capo.
Non ti sei sbagliato, adesso ricordo che l'asse era in due pezzi, aaaaaaahhhhhh forse per adattarsi meglio alle regolazioni delle altezze.
Io da hobbista prima di avere il tornio facevo gli assi dei tasca, riporti, tamponi dei cilindri, e solo con l'ausilio di un buon trapano con regolazione della velocità ed un po di fantasia, i bulini erano ricavati da vecchie lime, mi divertivo più allora che oggi che posseggo un bel tornietto.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Black&Deker nasce nel 1910 nello stato del Maryland Usa e nel 1917 inventano il trapanino elettrico con interruttore incorporato così come è oggiCalico ha scritto: ↑lun ott 19, 2020 10:22 amDubito che a cavallo tra le due guerre, quando lavorava mio nonno, esistessero trapani elettrici che non fossero derivati da torni da 6 millimetri in su. La Black&Decker aveva ancora da nascere.Oramundo ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 10:50 amGiuro che è stata la prima ed ultima volta che ho visto un lavoro di rappezzatura simile, non che non abbia visto altri scempi, ma di questo tipo mai.Calico ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 9:02 amCredo fosse un lavoro del periodo della guerra, forse addirittura della prima, perché ne ho visti tantissimi. Spesso i pivot li tornivano a mano con l'archetto e il piccolo tornietto a mano. Ti immagini a rifare anche le sedi della virola? Allora, credo venissero venduti nelle forniture, c'erano questi cannucci in ottone di tutte le misure, nelle quali infilavi sia i mezzi assi che i tamponi dei cilindri, anche quelli rinvenibili in varie misure nelle forniture antiche. Se invece della colla rapida avessero usato, com'era allora la regola, la gommalacca, magari avrebbe avuto bisogno di restauro solo dopo qualche anno. La peculiarità di questi interventi è che come ci metti mano anche per una sciocchezza, ti si rovina tutto e devi rifare il lavoro da capo.
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Il mio sogno era quello di fare l'orologiaio, mezzo già lo sono, intanto continuo a sognare.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Sì vabbé, mio nonno aveva il sidecar, ma tutti in città andavano a cavallo, la corrente elettrica l'avevano in pochi e l'illuminazione nelle case era col gas , i fortunati erano allacciati alla rete cittadina, mentre tutti gli altri con le fiammelle all'acetilene. Noi avevamo carcere da fortezza medicea e manicomio (una intera cittadella), oltre a 4-5 senatori e deputati a Roma, figuriamoci tutti gli altri orologiai di provincia senza santi in Parfadiso, quanti trapani B&D avranno mai visto a cavallo delle due guerre mondiali.
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Re: Asse bilanciere scomponibile
Calico ha scritto: ↑dom feb 18, 2024 7:22 pmSì vabbé, mio nonno aveva il sidecar, ma tutti in città andavano a cavallo, la corrente elettrica l'avevano in pochi e l'illuminazione nelle case era col gas , i fortunati erano allacciati alla rete cittadina, mentre tutti gli altri con le fiammelle all'acetilene. Noi avevamo carcere da fortezza medicea e manicomio (una intera cittadella), oltre a 4-5 senatori e deputati a Roma, figuriamoci tutti gli altri orologiai di provincia senza santi in Parfadiso, quanti trapani B&D avranno mai visto a cavallo delle due guerre mondiali.
Ho risposto al tuo scritto e ti ho precisato una data riferita al trapano elettrico e ti aggiungo anche i tre teschi riguardanti la nichelatura
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