Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
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Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
Da anni sto eseguendo una ricerca su un orologio da torre che è in possesso dalla mia famiglia da sempre.
Quando ero bambino mio nonno che era del 1922 mi diceva che fin che aveva ricordo lo aveva sempre visto. Forse proveniente da una casa di famiglia. Purtroppo non ci sono più testimonianze o documenti per ricostruire la storia.
Ha una forma molto particolare, facilmente identificabile come stile e costruzione. Ci sono varie scuole di pensiero, c'è chi sostiene essere un Jemina, c'è chi sostiene essere francese ma senza nessun fondamento.
Vi posto quanto ho recuperato in questi anni.
Il mio orologio:
ha molte somiglianze con questo che era posto nella torre des Arcs sur Argen che ora è stato spostato in una cappella.
In origine montato nella torre, muoveva solo un quadrante. Il meccanismo era montato dietro al quadrante in presa diretta.
invece questo è posto al Musée de Charroux in Francia (dipartimento 03)
per ultimo questo comparso su un sito di vendita francese
invece questo è quello che mi ha mandato la ditta JEMINA di Mondovi
nel Settembre 2019 contattai la ditta Jamina e mi rispose molto celermente il Dott. Roberto Iemina.
Mi disse che a suo avviso l’orologio in oggetto è Jemina ed è stato costruito nel passaggio tra i telai in ferro e quelli in ghisa all’incirca nel 1870. Non è possibile datarlo alla perfezione in quanto mancante di targhetta sulla quale normalmente era inciso produttore e data di costruzione.
Per alcuni dettagli (mensole in ghisa, pendolo, disposizione ruota scappamento e telaio in ferro) è simile al quello restaurato e presente nel nostro ufficio che è del 1864.
Lo scappamento dovrebbe battere il secondo e la lavorazione dell’asta del pendolo è di pregio come danno valore alla macchina i rotismi su boccole in bronzo riportate.
Purtroppo non esiste una documentazione riguardo al modello anche perché probabilmente non ne esistono tanti e comunque quasi mai più di due-tre uguali in quanto la manifattura Jemina non produceva in serie e in grandi numeri ma spesso su misura.
riporto anche il video sul canale di Jemina
https://www.youtube.com/watch?v=PRWtrbUUCyU
le mie considerazioni allo stato attuale:
l'orologio ha delle similitudini al Jemina, la struttura è quella, la concezione dell'asta del pendolo è pressochè quella, fatta in due pezzi con la regolazione nel centro. Nel mio orologio la lente è rotonda e in ghisa, in questo modello invece in pietra.
I ruotismi sono in ferro e ghisa, mel mio come negli altri sono in ottone o bronzo.
Ci sono molti punti comuni con le immagini degli orologi di Francis Varras e di Fonlupt Daniel che ringrazio molto per l'aiuto nella ricerca, purtroppo pero' anche loro non conoscono il produttore.
Sarebbe bello riuscire a scoprire qualche modello e a conoscere esattamente il nome dell'azienda che lo ha prodotto.
Questo è quanto sono riuscito a reperire in una lunga ricerca durata circa 20 anni, con la tecnologia attuale e le fotografie su google, forse ora è più semplice recuperare qualche cosa.
Vi ringrazio
Quando ero bambino mio nonno che era del 1922 mi diceva che fin che aveva ricordo lo aveva sempre visto. Forse proveniente da una casa di famiglia. Purtroppo non ci sono più testimonianze o documenti per ricostruire la storia.
Ha una forma molto particolare, facilmente identificabile come stile e costruzione. Ci sono varie scuole di pensiero, c'è chi sostiene essere un Jemina, c'è chi sostiene essere francese ma senza nessun fondamento.
Vi posto quanto ho recuperato in questi anni.
Il mio orologio:
ha molte somiglianze con questo che era posto nella torre des Arcs sur Argen che ora è stato spostato in una cappella.
In origine montato nella torre, muoveva solo un quadrante. Il meccanismo era montato dietro al quadrante in presa diretta.
invece questo è posto al Musée de Charroux in Francia (dipartimento 03)
per ultimo questo comparso su un sito di vendita francese
invece questo è quello che mi ha mandato la ditta JEMINA di Mondovi
nel Settembre 2019 contattai la ditta Jamina e mi rispose molto celermente il Dott. Roberto Iemina.
Mi disse che a suo avviso l’orologio in oggetto è Jemina ed è stato costruito nel passaggio tra i telai in ferro e quelli in ghisa all’incirca nel 1870. Non è possibile datarlo alla perfezione in quanto mancante di targhetta sulla quale normalmente era inciso produttore e data di costruzione.
Per alcuni dettagli (mensole in ghisa, pendolo, disposizione ruota scappamento e telaio in ferro) è simile al quello restaurato e presente nel nostro ufficio che è del 1864.
Lo scappamento dovrebbe battere il secondo e la lavorazione dell’asta del pendolo è di pregio come danno valore alla macchina i rotismi su boccole in bronzo riportate.
Purtroppo non esiste una documentazione riguardo al modello anche perché probabilmente non ne esistono tanti e comunque quasi mai più di due-tre uguali in quanto la manifattura Jemina non produceva in serie e in grandi numeri ma spesso su misura.
riporto anche il video sul canale di Jemina
https://www.youtube.com/watch?v=PRWtrbUUCyU
le mie considerazioni allo stato attuale:
l'orologio ha delle similitudini al Jemina, la struttura è quella, la concezione dell'asta del pendolo è pressochè quella, fatta in due pezzi con la regolazione nel centro. Nel mio orologio la lente è rotonda e in ghisa, in questo modello invece in pietra.
I ruotismi sono in ferro e ghisa, mel mio come negli altri sono in ottone o bronzo.
Ci sono molti punti comuni con le immagini degli orologi di Francis Varras e di Fonlupt Daniel che ringrazio molto per l'aiuto nella ricerca, purtroppo pero' anche loro non conoscono il produttore.
Sarebbe bello riuscire a scoprire qualche modello e a conoscere esattamente il nome dell'azienda che lo ha prodotto.
Questo è quanto sono riuscito a reperire in una lunga ricerca durata circa 20 anni, con la tecnologia attuale e le fotografie su google, forse ora è più semplice recuperare qualche cosa.
Vi ringrazio
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Buongiorno Giacomo, buongiorno a tutti!
Prima di leggere questo Tread non conoscevo questo marchio. Ho letto la loro homepage, e ho trovato le seguenti informazioni:
"Un orologio Jemina di Orvieto è stato oggetto di tesi poi pubblicata presso l'università di Bielefeld in Germania."
In qualità di Ambasciatore per la Germania, ho contattato l'Università di Bielefeld per informazioni su questo progetto.
Ho ottenuto una risposta immediata, ma non hanno trovato traccia di questo lavoro. Forse se la Jemina potesse darci qualche dettaglio in più, sarebbe più facile per la persona di Bielefeld trovare la tesi.
Grazie in anticipo!
Prima di leggere questo Tread non conoscevo questo marchio. Ho letto la loro homepage, e ho trovato le seguenti informazioni:
"Un orologio Jemina di Orvieto è stato oggetto di tesi poi pubblicata presso l'università di Bielefeld in Germania."
In qualità di Ambasciatore per la Germania, ho contattato l'Università di Bielefeld per informazioni su questo progetto.
Ho ottenuto una risposta immediata, ma non hanno trovato traccia di questo lavoro. Forse se la Jemina potesse darci qualche dettaglio in più, sarebbe più facile per la persona di Bielefeld trovare la tesi.
Grazie in anticipo!
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Grazie mille, contatto immediatamente la ditta.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
ecco la risposta ricevuta
Purtroppo riguardo alla Sua richiesta possiamo fare poco.
Abbiamo la lettera del sig. Lucio XXXXX, nel 1982 residente a Orvieto in via xxxxxxxxxx e studente di storia e filosofia nell’università menzionata.
In essa c’è la richiesta di documentazione dell’orologio “Jemina Antonio e Figli” di una torre di Orvieto e all’epoca funzionante.
Questo perché l’allora studente fu incaricato dall’università di redigere la storia degli orologi di Orvieto per la facoltà di storia della tecnologia.
Nel 1982 io ero ancora studente e quindi non conosco l’evolversi della richiesta ma so che andò a buon fine.
Ci tengo anche a portare a Sua conoscenza che la nostra ditta è menzionata nel dizionario degli orologiai italiani del prof. Enrico Morpurgo a pagina 107.
Sempre a disposizione per chiarimenti porgiamo distinti saluti
Roberto Iemina
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Buongiorno a tutti!
Dopo diversi scambi di messaggi con l 'Università di Bielefeld e la ditta Jemina, l 'autore del libro ha potuto essere identificato. Si tratta di uno studente originario di Orvieto (Lucio Riccetti). Il titolo del libro è: "Il Duomo di Orvieta". Giacomo ha già trovato il libro e forse già ordinato?
Sono curioso di sapere che parte occupa la descrizione del orologio in questo libro.
Buona giornata!
Il Duomo di Orvieta: Libro
Dopo diversi scambi di messaggi con l 'Università di Bielefeld e la ditta Jemina, l 'autore del libro ha potuto essere identificato. Si tratta di uno studente originario di Orvieto (Lucio Riccetti). Il titolo del libro è: "Il Duomo di Orvieta". Giacomo ha già trovato il libro e forse già ordinato?
Sono curioso di sapere che parte occupa la descrizione del orologio in questo libro.
Buona giornata!
Il Duomo di Orvieta: Libro
- Keplero
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Dubito fortemente che sia questo l'orologio in questione ma come cultura generale copio e incollo e condivido.
La fonte: http://www.percorsietruschi.it/itinerar ... i-orvieto/
Testo riportato per intero:
Il Maurizio di Orvieto
Alla fine del Duecento l’invenzione dell’orologio meccanico introdusse per la prima volta un tempo nuovo, di ore teoricamente tutte uguali.
Gli orologi di solito facevano muovere anche automi, apprezzatissimi dal pubblico, tanto che furono una delle ragioni maggiori del loro successo, più ancora della possibilità di far conoscere il tempo. In Italia il primo orologio con automi fu installato nel 1351 ad Orvieto, presso la cattedrale, sulla torre all’angolo tra via del Duomo e piazza del Duomo, ed è tutt’ora funzionante. Si tratta del cosiddetto “Maurizio”, probabile corruzione dell’antica dizione “ariologium de muriccio”, ossia orologio del cantiere, il primo orologio meccanico segnatempo che scandiva le ore di lavoro – in linea di principio tutte uguali per la fabbrica dell’edificio sacro. L’automa, fuso nel 1348 con una lega usata per le campane, sembra indicare, per l’abito che indossa, un inserviente oblato dell’Opera del Duomo.
La patina scura del metallo avrò aiutato la figura a mantenere il soprannome, per l’associazione Maurizio/Moro. Con un martello l’automa batte le ore sulla campana maggiore; sulla cintura è la scritta: “Da te a me, campana, furono pati / tu per gridar et io per fare i fati”. (“Campana, questi furono i patti fra me e te, tu devi gridare e io devo svolgere il mio compito”).
Nella campana si legge, per quanto malconcia, la risposta: “Se vuoi ch’attenga i pati dammi piano / sennò io cassirò e dara’ invano”. (“Se vuoi che io rispetti i patti non battere troppo forte, altrimenti io mi romperò e tu batterai invano”).
Dal libro: Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, di Chiara Frugoni
La fonte: http://www.percorsietruschi.it/itinerar ... i-orvieto/
La fonte: http://www.percorsietruschi.it/itinerar ... i-orvieto/
Testo riportato per intero:
Il Maurizio di Orvieto
Alla fine del Duecento l’invenzione dell’orologio meccanico introdusse per la prima volta un tempo nuovo, di ore teoricamente tutte uguali.
Gli orologi di solito facevano muovere anche automi, apprezzatissimi dal pubblico, tanto che furono una delle ragioni maggiori del loro successo, più ancora della possibilità di far conoscere il tempo. In Italia il primo orologio con automi fu installato nel 1351 ad Orvieto, presso la cattedrale, sulla torre all’angolo tra via del Duomo e piazza del Duomo, ed è tutt’ora funzionante. Si tratta del cosiddetto “Maurizio”, probabile corruzione dell’antica dizione “ariologium de muriccio”, ossia orologio del cantiere, il primo orologio meccanico segnatempo che scandiva le ore di lavoro – in linea di principio tutte uguali per la fabbrica dell’edificio sacro. L’automa, fuso nel 1348 con una lega usata per le campane, sembra indicare, per l’abito che indossa, un inserviente oblato dell’Opera del Duomo.
La patina scura del metallo avrò aiutato la figura a mantenere il soprannome, per l’associazione Maurizio/Moro. Con un martello l’automa batte le ore sulla campana maggiore; sulla cintura è la scritta: “Da te a me, campana, furono pati / tu per gridar et io per fare i fati”. (“Campana, questi furono i patti fra me e te, tu devi gridare e io devo svolgere il mio compito”).
Nella campana si legge, per quanto malconcia, la risposta: “Se vuoi ch’attenga i pati dammi piano / sennò io cassirò e dara’ invano”. (“Se vuoi che io rispetti i patti non battere troppo forte, altrimenti io mi romperò e tu batterai invano”).
Dal libro: Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, di Chiara Frugoni
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Il libro l'ho trovato e già ordinato. Vediamo cosa contiene.milou ha scritto: ↑ven lug 10, 2020 10:35 amBuongiorno a tutti!
Dopo diversi scambi di messaggi con l 'Università di Bielefeld e la ditta Jemina, l 'autore del libro ha potuto essere identificato. Si tratta di uno studente originario di Orvieto (Lucio Riccetti). Il titolo del libro è: "Il Duomo di Orvieta". Giacomo ha già trovato il libro e forse già ordinato?
Sono curioso di sapere che parte occupa la descrizione del orologio in questo libro.
Buona giornata!
Il Duomo di Orvieta: Libro
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
E' arrivato poco fa il libro. Devo mettermi alla lettura. Appena ho informazioni, le condivido.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Putroppo non ho trovato nessuna informazione utile nel testo acquistato, ma le ricerche continuano, e ho trovato in vendita on line (ebay) questo orologio, purtroppo anch'esso senza etichette e senza "nome".
Molto interessante perchè in questo modello si vede il dispositivo di mantenimento di carica durante la ricarica, che nel mio orologio è assente.
Peccato lo abbiano dipinto di un verde non molto consono per la tipologia.
Molto interessante perchè in questo modello si vede il dispositivo di mantenimento di carica durante la ricarica, che nel mio orologio è assente.
Peccato lo abbiano dipinto di un verde non molto consono per la tipologia.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
Dopo varie ricerche, posso con sicurezza affermare che l'orologio inizialmente ipotizzato Jemina, è in realtà un Bailly-Comte, Père et Fils Aîné, à Morez (Jura) e prodotto tra il 1836 e il 1855 .
Tutti gli orologi trovati sino a ora non possedevano firme, invece sono riuscito a trovare un meccansimo firmato dal produttore che mi ha permesso di approfondire e fare delle ricerche mirate sul questa maison del Jura.
La maison Baily, utilizzava delle scelte costruttive uniche nel suo genere che ha tolto ogni dubbio di parternità del mio orologio.
Confrontando l'orologio firmato ed il mio, è possibile notare immediatamente le somiglianze, abbiamo solo i treni invertiti:
come potete vedere i dubbi sono praticamente prossimi allo zero.
Esisteva a Morez anche la maison Paget che utilizzava una struttura orizzontale con una forma simile della struttura, sono riuscito a trovare solo un disegno tratto da un catalogo sul sito horloge-edifice.fr e un riferimento ad un rivenditore/distributore Lamy et Lacroix a Morez
e ora è giunto il momento giusto per iniziare il restauro.
Tutti gli orologi trovati sino a ora non possedevano firme, invece sono riuscito a trovare un meccansimo firmato dal produttore che mi ha permesso di approfondire e fare delle ricerche mirate sul questa maison del Jura.
La maison Baily, utilizzava delle scelte costruttive uniche nel suo genere che ha tolto ogni dubbio di parternità del mio orologio.
Confrontando l'orologio firmato ed il mio, è possibile notare immediatamente le somiglianze, abbiamo solo i treni invertiti:
- stessi dadi di bloccaggio della stuttura
- stessa forma del rastrello
- stessa struttura
- stesso forma architettonica del montante superiore della platina del treno del tempo
- stessa ruota in ferro per il caricamento del bariletto
- stesso dado collocato centralmente per il bloccaggio e la regolazione della parallelità delle platine della struttura
- stessa struttura con pignone in ferro per il caricamento
- stessa forma e dimensione del contrappeso
- stesse boccole
- stessa ruota della suoneria per l'azionamento del martello
come potete vedere i dubbi sono praticamente prossimi allo zero.
Esisteva a Morez anche la maison Paget che utilizzava una struttura orizzontale con una forma simile della struttura, sono riuscito a trovare solo un disegno tratto da un catalogo sul sito horloge-edifice.fr e un riferimento ad un rivenditore/distributore Lamy et Lacroix a Morez
e ora è giunto il momento giusto per iniziare il restauro.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Giacomo, hai trovato qualche novità nel testo?
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
Questi articoli storici e di ricerca sono fantastici. Ci vuole molto tempo nella ricerca e bisogna proprio essere innamorati della materia. Omnia vincit amor.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
Complimenti Giacomo per la tenacia nella tua ricerca.
Ad maiora
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
E' la passione Paolo. L'orologio è in restauro, questa mattina vado a recuperare il legname che ho fatto piallare, per la costruzione del cavalletto.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Nulla che parla di orologi Jemina purtroppo. Il testo è interessante, molto interessante ma accenna semplicemente della torre dell'orologio con gli automi. Nessun riferimento specifico. Forse ho acquistato il libro sbagliato. Indagheremo.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Jemina ?
Per caso mi sono imbattuto in un video dove si vede il meccansimo dell'orologio Maurizio e non si tratta purtroppo di un JeminaKeplero ha scritto: ↑ven lug 10, 2020 2:43 pmDubito fortemente che sia questo l'orologio in questione ma come cultura generale copio e incollo e condivido.
La fonte: http://www.percorsietruschi.it/itinerar ... i-orvieto/
Testo riportato per intero:
Il Maurizio di Orvieto
Alla fine del Duecento l’invenzione dell’orologio meccanico introdusse per la prima volta un tempo nuovo, di ore teoricamente tutte uguali.
Gli orologi di solito facevano muovere anche automi, apprezzatissimi dal pubblico, tanto che furono una delle ragioni maggiori del loro successo, più ancora della possibilità di far conoscere il tempo. In Italia il primo orologio con automi fu installato nel 1351 ad Orvieto, presso la cattedrale, sulla torre all’angolo tra via del Duomo e piazza del Duomo, ed è tutt’ora funzionante. Si tratta del cosiddetto “Maurizio”, probabile corruzione dell’antica dizione “ariologium de muriccio”, ossia orologio del cantiere, il primo orologio meccanico segnatempo che scandiva le ore di lavoro – in linea di principio tutte uguali per la fabbrica dell’edificio sacro. L’automa, fuso nel 1348 con una lega usata per le campane, sembra indicare, per l’abito che indossa, un inserviente oblato dell’Opera del Duomo.
La patina scura del metallo avrò aiutato la figura a mantenere il soprannome, per l’associazione Maurizio/Moro. Con un martello l’automa batte le ore sulla campana maggiore; sulla cintura è la scritta: “Da te a me, campana, furono pati / tu per gridar et io per fare i fati”. (“Campana, questi furono i patti fra me e te, tu devi gridare e io devo svolgere il mio compito”).
Nella campana si legge, per quanto malconcia, la risposta: “Se vuoi ch’attenga i pati dammi piano / sennò io cassirò e dara’ invano”. (“Se vuoi che io rispetti i patti non battere troppo forte, altrimenti io mi romperò e tu batterai invano”).
Dal libro: Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, di Chiara Frugoni
La fonte: http://www.percorsietruschi.it/itinerar ... i-orvieto/
https://www.youtube.com/watch?v=D1xyIrpef3E&feature=youtu.be
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
M'ero perso la tua risposta Giacomo. A conferma che non si tratta di quel meccanismo.
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
riprendo questo thread fermo da molto tempo approfittando delle ferie, della calma e della tranquillità.
In questo lasso di tempo sono riuscito a fare delle ricerche storiche negli archivi di famiglia, sono riuscito a ricostruire la storia di questo orologio che faceva parte della torre del vecchio palazzo di famiglia che fu demolito nei primi anni del 900
Dopo un bel restauro completo del meccanism ho iniziato a ricostruire le boccole mancanti
e ho iniziato alla tornitura con un bel tondino di bronzo
purtroppo mi sono dovuto fermare per colpa del motore elettrico del tornio che mi ha abbandonato. Ma dopo una bella sostituzione, ho ripreso in mano il restauro
una superstite originale
si tornisce
ed ecco le boccole quasi terminate
test
ora le foriamo
ed ecco il risultato
ora passiamo alla ventola danneggiata che è già stata riparata in diverse occasioni
In questo lasso di tempo sono riuscito a fare delle ricerche storiche negli archivi di famiglia, sono riuscito a ricostruire la storia di questo orologio che faceva parte della torre del vecchio palazzo di famiglia che fu demolito nei primi anni del 900
Dopo un bel restauro completo del meccanism ho iniziato a ricostruire le boccole mancanti
e ho iniziato alla tornitura con un bel tondino di bronzo
purtroppo mi sono dovuto fermare per colpa del motore elettrico del tornio che mi ha abbandonato. Ma dopo una bella sostituzione, ho ripreso in mano il restauro
una superstite originale
si tornisce
ed ecco le boccole quasi terminate
test
ora le foriamo
ed ecco il risultato
ora passiamo alla ventola danneggiata che è già stata riparata in diverse occasioni
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Re: Una lunga ricerca: Orologio da torre Baily-Comte
È un piacere seguire questo thread.
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