E' morto a 100 anni René LeCoultre
A cura di: Paolo Antolini
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E' morto a 100 anni René LeCoultre
E' deceduto alla veneranda età di 100 anni René LeCoultre, della famosa famiglia omonima.
La notizia sul Corriere della Sera, a questo link:
https://www.corriere.it/tecnologia/18_a ... a670.shtml
ma, come spesso accade, è un poco approssimativa. Invito chi di noi si occupa della storia di questo tipo di orologi a farsi avanti, per darci maggiori lumi.
R.I.P.
La notizia sul Corriere della Sera, a questo link:
https://www.corriere.it/tecnologia/18_a ... a670.shtml
ma, come spesso accade, è un poco approssimativa. Invito chi di noi si occupa della storia di questo tipo di orologi a farsi avanti, per darci maggiori lumi.
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Re: E' morto a 100 anni René LeCoultre
R.I.P.
IL PANE DURO , NON è DURO . E NON AVERE IL PANE CHE è DURA
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Re: E' morto a 100 anni René LeCoultre
Mi era sfuggito. Condoglianze.
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Re: E' morto a 100 anni René LeCoultre
In compenso, se volete leggere come NON si scrive un articolo, godetevi questo pezzo:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 67027.html
Ho scritto alla Redazione - fra l'altro, scrivo anch'io di orologeria, su Il Giornale - segnalando la vergogna. Tra svarioni di ortografia, bestemmie tipo "La famiglia Jaeger-LeCoultre" e cavolate varie, chi scrive avrebbe fatto meglio ad occuparsi di qualcos'altro.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 67027.html
Ho scritto alla Redazione - fra l'altro, scrivo anch'io di orologeria, su Il Giornale - segnalando la vergogna. Tra svarioni di ortografia, bestemmie tipo "La famiglia Jaeger-LeCoultre" e cavolate varie, chi scrive avrebbe fatto meglio ad occuparsi di qualcos'altro.
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Re: E' morto a 100 anni René LeCoultre
Una vita lunga la sua, che credo, sia stata ricca di soddisfazioni. Un innovatore che ha dato sicuramente ottime possibilità agli altri di sviluppare idee. Chissà quante cose avrebbe potuto rivelarci sul mondo dell' oorologeia. R.I.P.
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Re: E' morto a 100 anni René LeCoultre
Cara Marisa, su internet li chiamano, con disprezzo "giornalai" 

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Re: E' morto a 100 anni René LeCoultre
Avendo avuto l'orologio da polso al quarzo molti padri, è difficile stabilire il ruolo che ha avuto nello specifico René Le Coultre.
Gli orologi al quarzo in quanto tali datano al 1928, ma avevano le dimensioni di un frigorifero.
La corsa ad infilarli in una cassa da polso (3,75 cm³ era il volume ammesso dall' osservatorio di Neuchâtel per le sue gare annuali di precisione nella categoria polso) è partita perlomeno negli anni '50.
Come tutte le avventure moderne molte persone hanno contribuito: si è dovuto aspettare che i quarzi entrassero in un tubetto lungo pochi mm (prima li vendevano in bottiglie), poi che i divisori di frequenza entrassero in un chip (solo Longines con l'UltraQuartz 6512 è riuscita prodigiosamente a farne a meno), infine che quarzo, chip e motore consumassero i pochi microampere indispensabili per alimentare tutto con una sola pila per almeno un anno.
Questo il suo curriculum:
- dal 1941 al 1952 Ingegnere R&D alla Sulzer a Winterthur e alla Escher Wyss a Zurich, poi alla Paillard a Yverdon e alla SIP (Société des Instruments de Physique) a Ginevra.
- dal 1953 al 1957 Collaboratore alla Mildia SA, La Chaux-de-Fonds.
- dal 1958 al 1971 Consigliere tecnico e poi Direttore Tecnico alla FH (Fédération de l’industrie Horlogère suisse) a Bienne.
- dal 1968 al 1975 Presidente della "Communauté d’Intérêts Béta."
- dal 1971 al 1989 Direttore tecnico della Rolex SA.
- dal 1971 al 1981 Membro del CdA del CEH II (Centre Électronique Horloger SA II) e poi fino al 1983 Presidente.
- dal 1984 al 1992 Presidente del CEH III (Centre Électronique Horloger SA III).
- dal 1984 al 1989 Membro del CdA del CSEM (Centre Suisse d’Électronique et de Microtechnique SA), erede del CEH.
Nell'ambito del suo ruolo alla FH fu incaricato dal suo presidente di dare avvio al CEH, alla cui direzione chiamò Roger Wellinger, che conosceva dai tempi del servizio militare e che andò personalmente a prelevare negli USA.
E' stato poi il team guidato da Wellinger a realizzare i calibri Beta 1, 2 e 21, che sono stati i primi calibri al quarzo precedendo di poco i Seiko (che però sono stati messi in vendita per primi).
Abbiamo invece notizia che sia stato direttamente coinvolto nella progettazione del FAN (di cui abbiamo parlato qui) quando era da Rolex.
Gli orologi al quarzo in quanto tali datano al 1928, ma avevano le dimensioni di un frigorifero.
La corsa ad infilarli in una cassa da polso (3,75 cm³ era il volume ammesso dall' osservatorio di Neuchâtel per le sue gare annuali di precisione nella categoria polso) è partita perlomeno negli anni '50.
Come tutte le avventure moderne molte persone hanno contribuito: si è dovuto aspettare che i quarzi entrassero in un tubetto lungo pochi mm (prima li vendevano in bottiglie), poi che i divisori di frequenza entrassero in un chip (solo Longines con l'UltraQuartz 6512 è riuscita prodigiosamente a farne a meno), infine che quarzo, chip e motore consumassero i pochi microampere indispensabili per alimentare tutto con una sola pila per almeno un anno.
Questo il suo curriculum:
- dal 1941 al 1952 Ingegnere R&D alla Sulzer a Winterthur e alla Escher Wyss a Zurich, poi alla Paillard a Yverdon e alla SIP (Société des Instruments de Physique) a Ginevra.
- dal 1953 al 1957 Collaboratore alla Mildia SA, La Chaux-de-Fonds.
- dal 1958 al 1971 Consigliere tecnico e poi Direttore Tecnico alla FH (Fédération de l’industrie Horlogère suisse) a Bienne.
- dal 1968 al 1975 Presidente della "Communauté d’Intérêts Béta."
- dal 1971 al 1989 Direttore tecnico della Rolex SA.
- dal 1971 al 1981 Membro del CdA del CEH II (Centre Électronique Horloger SA II) e poi fino al 1983 Presidente.
- dal 1984 al 1992 Presidente del CEH III (Centre Électronique Horloger SA III).
- dal 1984 al 1989 Membro del CdA del CSEM (Centre Suisse d’Électronique et de Microtechnique SA), erede del CEH.
Nell'ambito del suo ruolo alla FH fu incaricato dal suo presidente di dare avvio al CEH, alla cui direzione chiamò Roger Wellinger, che conosceva dai tempi del servizio militare e che andò personalmente a prelevare negli USA.
E' stato poi il team guidato da Wellinger a realizzare i calibri Beta 1, 2 e 21, che sono stati i primi calibri al quarzo precedendo di poco i Seiko (che però sono stati messi in vendita per primi).
Abbiamo invece notizia che sia stato direttamente coinvolto nella progettazione del FAN (di cui abbiamo parlato qui) quando era da Rolex.
