Gli ultimi fuochi degli elettromeccanici: Seiko 0723A

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A cura di: Paolo Antolini

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Zufolo
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Gli ultimi fuochi degli elettromeccanici: Seiko 0723A

Messaggio da Zufolo » dom giu 03, 2018 11:03 am

Come abbiamo raccontato in altri post, Seiko aveva due distinte fabbriche di orologi, Daini e Suwa, che pur essendo entrambe di proprietà della famiglia Hattori erano del tutto indipendenti nella progettazione e vendita, anche se si incontravano più volte l' anno per scambiarsi informazioni.

Siamo nel 1973, ormai il quarzo è arrivato anche se per il momento è ancora molto costoso, tanto che occupa sempre la parte superiore dell' offerta delle maison. Fate conto che in quell' anno Omega Constellation 1500 Megaquartz era a listino al 20% in più dello Speedmaster.
C'è ancora spazio per orologi elettrici "vecchia maniera", ed ecco che Daini Seikosha mette in vendita il Seiko "Elnix", calibro 0703A, poi perfezionato nel 0723A:
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...dall' aspetto piuttosto psichedelico, forse dovuto al gusto orientale che oggi ne fanno un tipico esempio del design '70: gli Elnix infatti erano destinati al solo mercato giapponese.
Negli esemplari denominati "SG" (che si ipotizza possa significare Superior Grade) i vetri non erano piatti ma avevano diversi tipi di taglio.
Non sarà neppure l' ultimo elettromeccanico ad essere progettato (l' ESA 9158 è del 1975), ma è l' ultimo elettromeccanico Seiko .
Concettualmente non porta innovazioni particolari: la bobina toroidale alimentata tramite transistor muove il bilanciere a 28.800 a/h. La costruzione è molto curata, ne fa un movimento elegante a vedersi.
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Re: Gli ultimi fuochi degli elettromeccanici: Seiko 0723A

Messaggio da Calico » dom giu 03, 2018 6:40 pm

Devo ricontrollare una cassa in un cassetto. Grazie!

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Re: Gli ultimi fuochi degli elettromeccanici: Seiko 0723A

Messaggio da gio64 » lun giu 04, 2018 7:21 am

Zufolo ha scritto:
dom giu 03, 2018 11:03 am
Come abbiamo raccontato in altri post, Seiko aveva due distinte fabbriche di orologi, Daini e Suwa, che pur essendo entrambe di proprietà della famiglia Hattori erano del tutto indipendenti nella progettazione e vendita, anche se si incontravano più volte l' anno per scambiarsi informazioni.

Siamo nel 1973, ormai il quarzo è arrivato anche se per il momento è ancora molto costoso, tanto che occupa sempre la parte superiore dell' offerta delle maison. Fate conto che in quell' anno Omega Constellation 1500 Megaquartz era a listino al 20% in più dello Speedmaster.
C'è ancora spazio per orologi elettrici "vecchia maniera", ed ecco che Daini Seikosha mette in vendita il Seiko "Elnix", calibro 0703A, poi perfezionato nel 0723A:

IMG_20180603_103150.jpg
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...dall' aspetto piuttosto psichedelico, forse dovuto al gusto orientale che oggi ne fanno un tipico esempio del design '70: gli Elnix infatti erano destinati al solo mercato giapponese.
Negli esemplari denominati "SG" (che si ipotizza possa significare Superior Grade) i vetri non erano piatti ma avevano diversi tipi di taglio.
Non sarà neppure l' ultimo elettromeccanico ad essere progettato (l' ESA 9158 è del 1975), ma è l' ultimo elettromeccanico Seiko .
Concettualmente non porta innovazioni particolari: la bobina toroidale alimentata tramite transistor muove il bilanciere a 28.800 a/h. La costruzione è molto curata, ne fa un movimento elegante a vedersi.
Molto bello quello della seconda foto
IL PANE DURO , NON è DURO . E NON AVERE IL PANE CHE è DURA

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