

Beh...Con l'ultima edizione della mille miglia si è rinverdito il mio interesse per gli orologi prodotti da Chopard, marchio che ha indissolubilmente legato il suo nome a questa gara storica, e ...ho deciso di annoiarvi ancora un po' proponendovi la storia del marchio

Gli anni passano e i suoi successi si susseguono donandogli una discreta agiatezza economica e tranquillità famigliare, che gli consentono di tramandare la sua attività al figlio Paul Louis Chopard che dal 1921 ne prese le redini aprendo , prima, una sua filiale e poi spostando l’intera produzione a Chaux-de-Fonds per approdare, nel 1935, a Ginevra, capitale dell’Alta Orologeria !
Con una fama oramai consolidata a livello mondiale, nel 1943 toccò a Paul Andrè Chopard, nipote di Louis-Ulysse, prendere le redini dell’azienda, come rappresentante della terza generazione ma la dinastia era destinata ad interrompersi perché nessuno dei suoi figli era interessato a proseguire nell'attività di famiglia ed egli, nel 1963, si vide costretto a cercare un acquirente che fosse in grado di gestire l'azienda e lo trovò nella persona di Karl Scheufele, discendente di una dinastia di di orologiai e gioielleri di Pforzheim, in Germania, e già proprietario della ditta di oreficeria “Eszeha“.
Sotto la guida della famiglia Scheufele, il marchio Chopard ebbe un nuovo impulso e già rinomato per la sua creatività, la tecnica raffinata e l’eccellenza della lavorazione, entrò presto nell'olimpo dell’orologeria di alta gamma e della gioielleria di elite.

( Interamente indipendente, Chopard persegue ancora oggi una tradizione familiare ormai consolidata nel tempo.)
Karl Scheufele e sua moglie Karin, hanno diretto l’espansione internazionale della compagnia da oltre 40 anni, e sono, coadiuvati dai loro figli: Caroline Gruosi-Scheufele (che segue il ramo dell’orologeria femminile e dei gioielli) e Karl-Friedrich Scheufele ( che dirige il settore dell’orologeria maschile e la manifattura Chopard a Fleurier, il luogo di produzione dei movimenti L.U.C. )
La storia "moderna" della manifattura prende una nuova strada nel 1994 con l'inizio della produzione dei movimenti “L.U.C.” (così detti dalle iniziali del nome del fondatore del marchio), il primo dei quali vide la luce nel 1996 (cal. 1.96, carica automatica con microrotore e due bariletti) e venne montato sul modello “LUC 1860”, “Watch of the year” 1997.
L'attività si è poi arricchita arrivando a contare,fino ad oggi, almeno una mezza dozzina di calibri di manifattura, sia a carica manuale che automatica, con l’impiego di soluzioni originali quali ad esempio la tecnologia “Quattro” (vale a dire quattro bariletti sovrapposti a due a due che consentono di raggiungere, una riserva di carica di 9 giorni) e il bilanciere “Variner” (“variable inertia”), la cui regolazione è affidata ad un sistema a inerzia variabile costituito da masse poste alle estremità dei quattro bracci di cui è dotato; ma nel punto in cui i bracci si congiungono all’anello del bilanciere stesso, senza alcuna sporgenza all’esterno per non creare attriti aerodinamici.
La gamma LUC comprende, fra gli altri, un tourbillon (cal. LUC 1.02) - un calendario perpetuo – un gran data con fasi lunari di precisione astronomica in cui le fasi non necessitano di regolazione alcuna per un periodo di 122 anni (cal. LUC 1.96 QP) - un solotempo carica manuale che impiega appunto la tecnologia “Quattro” (cal. LUC 1.98) e un crono automatico (cal. LUC 11 CF) con ruote a colonne e funzione flyback !
(Tutti i calibri impiegati da Chopard, che siano o no di manifattura, sono certificati COSC.)
I componenti per i movimenti LUC vengono sviluppati e prodotti dalla fabbrica Vaucher, situata a Fleurier, creata da Michel Parmigiani per realizzare un polo produttivo per l’orologeria d’alta gamma (Parmigiani, Richard Mille, Chopard e altri), pari un po’ a quello che rappresenta ETA per l’orologeria più commerciale; polo che però si distingue per l’eccellenza della produzione (costituita da una gamma di movimenti propri o prodotti su commissione) certificata anche da un marchio creato appositamente, la “Fondazione Qualità Fleurier”, che si prefigge lo scopo di certificare una qualità realizzativa dei movimenti e degli orologi che superi le normative sin qui ritenute più severe e qualificanti, vale a dire la certificazione COSC e il Punzone di Ginevra.
Chopard ha aderito alla Fondazione e molti dei suoi orologi di manifattura sono contraddistinti dal marchio “Qualité Fleurier“.
Oggi stilisticamente gli orologi Chopard si distinguono per linee classiche realizzate su casse in oro o in acciaio, con quadranti elegantemente decorati e caratterizzati molti da colorazioni bitono chiaro/scuro, nota distintiva di Chopard, e spesso da una grafica asimmetrica, e in alcuni casi, con largo uso di pietre preziose per quanto riguarda la modellistica femminile (celebre in questo settore il modello “Happy Diamonds” presentato a Basilea nel 1977, con piccoli diamanti incastonati liberi di muoversi sul quadrante e contenuti in realtà nella camera creata dalla sovrapposizione di due vetri).
I calibri cronografici (non di manifattura) sono riservati ai modelli più sportivi, fra cui primeggia il celebre “Mille Miglia”, orologio dedicato da Chopard alla nota corsa automobilistica che vanta molte edizioni limitate e almeno un modello diverso per ogni edizione della medesima; tra questi è da ricordare il modello Elton John che è da collegarsi all'impegno del marchio in attività benefiche e, in particolare al sostegno dato alla organizzazione “Elton John AIDS Foundation”, con la quale coopera sin dal 1993.
La Chopard infatti ha lanciato sul mercato nel corso degli anni numerosi orologi ad edizione limitata, firmati dal cantante inglese, i cui introiti sono stati poi devoluti in beneficenza.
Queste che seguono sono le foto dell'ultimo "Mille Miglia" in serie limitata commercializzato dal marchio per quest'anno!
