estratto dal libro: Échappements d'horloges et de montres. CHARLES GROS pag 53

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Traduzione della pagina dal francese
Ecco un'altra forma di scappamento a cilindro che, come il precedente, puo' essere costruito sia con assi perpendicolari che paralleli
(fig.138). Qui la ruota non è più semplice che nello scappamento a cilindro ordinario: i denti sono formati nello stesso modo e la colonna che li sostiene può essere sia perpendicolare al piano della ruota, sia sullo stesso piano, per corrispondere con la posizione adottata per gli assi dello scappamento.
Il perno inferiore dell'asse del bilanciere è sostenuto dal ponte
P. Un braccio d unisce questo asse con il cilindro propriamente detto che si trova sotto il ponte
P. Vidiamo, sotto la figura principale, una sezione del cilindro
C con il profilo della ruota che mostra la forma dei due pezzi e el rispettive posizioni. La forma del cilindro ci ricorda una delle costruzioni adottate da Breguet per i suoi cilindri in rubino.
L'idea del cilindro di rubino è venuta in seguito alla costatazione che il cilindro d'acciaio aveva un'usura rapida, quando la sua fabbricazione non era cosi accurata come quella di oggi. In un cilindro di rubino solo la parte che lavora è in pietra ed ha la forma di un mezzo cilindro la cui altezza è circa il triplo dello spessore dei denti della ruota di scappamento. Questo pezzo, che viene chiamato anche
tuile, deve questo nome alla somiglianza con la tegola che sta sulla sommità del tetto. E' incassata in un pezzo d'acciaio la cui costruzione costituisce uno dei lavori pià delicati in orologeria. Vediamo nella
fig 139 l'incastonatura detta manovella. le due parti
d,d'' sono riunite da una linguetta posta dietro la leva d'uscita
s e che non possiamo vedere sul disegno. la tegola di rubino è incastrata tra queste due parti, in due scanalature. Tutta la parte superiore,
T,v,b, è un pezzo unico sul quale è montato il cilindro
d.
Un'altra costruzione del cilindro in pietra è rappresentata dalla Fig.140
. la tegola
C è portata dall'estremità inferiore della manovella e si trova sotto il perno del tampone inferiore
T'. Senza dubbio questa è la costruzione che è stata imitata per eseguire lo scappamento illustrato nella
fig. 138.
Il cilindro di rubino è per cosi dire indistruttibile nella marcia normale, ma naturalmente è più fragile di un cilindro d'acciaio. Durante il risposo l'attrito è minitore che con un cilindro d'acciaio e da questo fatto si è notato che all'inizio regolava meno bene, ma dopo qualche mese di marcia la regolazione miglirava poichè l'olio aveva preso maggiore consistenza ... [...]